Matteo Berrettini supera Brown al debutto nell’ UTS in un duello con un finale spettacolare (Video)

@ PaneCiok (#2560657)

Addirittura, sì che il tennis è uno degli sport più antichi, ma non mi aspettavo una reazione così conservatrice! Certo, l’attaccamento sviscerato a Federer è sintomatico di una volontà di rimanere vincolati agli schemi attuali che non si discostano molto da quelli originali, ma dobbiamo prendere atto che tutto si evolve e anche il “classico” tennis inevitabilmente si adeguera’ ai tempi e quindi ai giovani, a ritmi diversi, a stili probabilmente meno “estetici” ma più potenti, insomma per i gattopardi del bel tennis probabilmente si stanno prospettando cambiamenti che volenti o nolenti dovremo accettare, in cui Dyokovic forse rappresenta solo la fase transitoria..

Scritto da sch tennis
Potrebbe anche essere l’ultima volta che apro un articolo su questa farsa, che commento così:
C’è quest’ansia di fare in fretta a tutti i costi, dal mangiare, agli acquisti, ai viaggi, al sesso, agli spettacoli…che sta progressivamente rovinando l’umanità. Non ci si gode più nulla: tutto va fagocitato come fanno i cani, quando è l’ora della pappa. A questo punto, tiriamo una bella bomba definitiva, godiamoci per un secondo l’ultimo strepitoso show mondiale, senza avere nemmeno il tempo di ripensare ai nostri errori, e, se qualcuno sopravvive, ricominciamo da clave, caverne e palline fatte con alghe radioattive.
Come fai a gustare una parmigiana o uno sforzato, se mandi giù come un pluviale del 16?
Come fai ad esser certo che quel Borsalino ti calzi bene, se lo prendi su Amazon e non in negozio?
Come fai ad assorbire la magia della foresta nera, se prendi l’EasyJet per andare a Stoccarda?
Come fai a sentire il profumo della Rosina, se ti eserciti davanti al computer?
E come fai a ripensare allo scambio appena terminato, a considerare la stanchezza, l’astuzia, gli errori, il sudore, la rabbia dei tennisti, l’emozione della folla sugli spalti, a percepire il silenzio, la pausa, ad indovinare il pensiero di chi batte e chi risponde, a comprendere l’importanza del punto giocato e da giocare, se il ritmo del tennis viene trasformato in quello di un flipper impazzito?
L’ulcera, saremo tutti distrutti da un’ulcera perforante, per star dietro alla velocità di questo mondo vorticoso, centrifugo, in cui tutto si macina per aumentare il guadagno di pochi insoddisfatti, pieni di invidia per chi ha un pò più di loro e che non si rendono conto d’aver già un vantaggio enorme sulla moltitudine.
Non capiremo più nulla, non saremo più in grado di pensare, di guardare, di soffermarci, di esitare, di avere dubbi e lacune da colmare, saremo travolti dall’istinto del campione della play station, dalla voglia indomabile d’ingrassare, di diventare più grandi, più forti, più veloci, per, poi, morire così in fretta da non essere ricordati nemmeno per un attimo.
Non è più il momento di dare una scossa per superare una società statica senza più stimoli. Non è più il momento della folle corsa di Marinetti.
Dobbiamo rallentare: abbiamo fatto e detto fin troppo.
https://www.youtube.com/wat…

Concordo su tutto, è una follia che sta riportando l’umanità allo stato brado.

Ma le foche dove sono …..?

@ sch tennis (#2560584)

Forse non ci siamo accorti che, al di là del Covid, il mondo si è velocizzato, nella comunicazione attraverso le tecnologie e l’informatica, negli spostamenti con l’alta velocità, nei ritmi quotidiani, frettolosi come siamo di fare per dovere o per piacere molte più cose di quelle che facevamo non tantissimi anni fa. I giovani non parlano fra di loro ma chattano/messaggiano, gli acquisti erano già on line anche prima della pandemia, quindi non mi stupirei se anche il tennis, rimasto tradizionalmente legato ai vecchi schemi, avesse ricevuto “una scossa” da questa inedita esperienza che nessuno avrebbe voluto, tanto meno chi lavora a vari livelli nel mondo del tennis, anche se leggo toni accusatori come se queste nuove formule fossero state pensate per oltraggiare i tifosi. Non credo proprio che sia così, è fare di necessità virtù per coniugare la prudenza e il buon senso con l’intento di continuare a offrire tennis, e se poi anche il tennis come gli altri sport si evolverà anche se a noi piaceva tanto com’era vorrà dire che le “prossime generazioni” hanno inviato messaggi di preferire un adeguamento ai loro ritmi e tempi più dinamici e veloci

Potrebbe anche essere l’ultima volta che apro un articolo su questa farsa, che commento così:

C’è quest’ansia di fare in fretta a tutti i costi, dal mangiare, agli acquisti, ai viaggi, al sesso, agli spettacoli…che sta progressivamente rovinando l’umanità. Non ci si gode più nulla: tutto va fagocitato come fanno i cani, quando è l’ora della pappa. A questo punto, tiriamo una bella bomba definitiva, godiamoci per un secondo l’ultimo strepitoso show mondiale, senza avere nemmeno il tempo di ripensare ai nostri errori, e, se qualcuno sopravvive, ricominciamo da clave, caverne e palline fatte con alghe radioattive.

Come fai a gustare una parmigiana o uno sforzato, se mandi giù come un pluviale del 16?
Come fai ad esser certo che quel Borsalino ti calzi bene, se lo prendi su Amazon e non in negozio?
Come fai ad assorbire la magia della foresta nera, se prendi l’EasyJet per andare a Stoccarda?
Come fai a sentire il profumo della Rosina, se ti eserciti davanti al computer?

E come fai a ripensare allo scambio appena terminato, a considerare la stanchezza, l’astuzia, gli errori, il sudore, la rabbia dei tennisti, l’emozione della folla sugli spalti, a percepire il silenzio, la pausa, ad indovinare il pensiero di chi batte e chi risponde, a comprendere l’importanza del punto giocato e da giocare, se il ritmo del tennis viene trasformato in quello di un flipper impazzito?

L’ulcera, saremo tutti distrutti da un’ulcera perforante, per star dietro alla velocità di questo mondo vorticoso, centrifugo, in cui tutto si macina per aumentare il guadagno di pochi insoddisfatti, pieni di invidia per chi ha un pò più di loro e che non si rendono conto d’aver già un vantaggio enorme sulla moltitudine.

Non capiremo più nulla, non saremo più in grado di pensare, di guardare, di soffermarci, di esitare, di avere dubbi e lacune da colmare, saremo travolti dall’istinto del campione della play station, dalla voglia indomabile d’ingrassare, di diventare più grandi, più forti, più veloci, per, poi, morire così in fretta da non essere ricordati nemmeno per un attimo.

Non è più il momento di dare una scossa per superare una società statica senza più stimoli. Non è più il momento della folle corsa di Marinetti.
Dobbiamo rallentare: abbiamo fatto e detto fin troppo.

https://www.youtube.com/wat…

una baracconata all’americana

Dopo la schifezza della coppetta Piqué, ecco una specie di cosa dove si ha una racchetta in mano… 🙄

Scritto da Roberto
La frase “questa competizione rischia di rivoluzionare il mondo del tennis” mi dà i brividi.
Spero di essere già morto quando prenderà piede questo orrore

Scritto da Roberto
La frase “questa competizione rischia di rivoluzionare il mondo del tennis” mi dà i brividi.
Spero di essere già morto quando prenderà piede questo orrore

La frase “questa competizione rischia di rivoluzionare il mondo del tennis” mi dà i brividi.
Spero di essere già morto quando prenderà piede questo orrore