Us Open: I malumori dei tennisti. Bautista Agut “Non sono d’accordo con alcune misure”
Il tennista spagnolo Roberto Bautista-Agut ha rilasciato un’intervista ad EuroSport dove dichiara di non essere d’accordo con alcune misure che gli US Open intendono attuare.
“Non sono d’accordo con alcune misure. Ci sono giocatori che sono molto dipendenti da un coach e da un fisioterapista. Cancellare il resto dello staff tecnico e limitare il monitoraggio dei giocatori ad un solo allenatore mi sembra una cosa che non tutti accetteranno. Almeno io non lo farei”.
Bautista Agut spiega anche perché, secondo lui, non vede bene questa idea:
“In un Grande Slam, la figura del fisioterapista è necessaria anche se il torneo mette disposizione esperti in quel settore. Mi sembra assurdo che il mio fisioterapista non può essere in hotel mentre sono in campo a giocare partite del Grand Slam. Non mi sembra una cosa logica”.
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fisioterapista di Rafael Nadal, una “guardia personale” dello spagnolo
L’agente del campione di Maiorca ha rivelato l’importante ruolo svolto dal suo fisioterapista personale, una figura capace di trascorrere con Rafa anche 24 ore al giorno
@ Mandrake. (#2560036)
Se chiama Rafael maymo, il fisio istorico di Nadal, tu che sei molto informato dovresti saperlo! Per la cronaca è il mezzo pelato con occhiali che è sempre seduto nel suo box, accanto a Francis roig….tra l’altro tifo Federer….e lo so!
Per tutti coloro che non hanno mai avuto un fisioterapista privato, grandi novità!
L’USTA li mette a disposizione “a gratis”. Quindi la regola premia i giocatori che non hanno i fisioterapisti privati.
Poi vorrei ricordare che Djokovic viaggia con Panichi, Federer con Paganini. Quindi chi si lamenta che i tennisti abbiano dei fisioterapisti/allenatori di fitness al seguito devono tifare per Nadal fra i Big3 che non risulta averne uno in viaggio con sé.
Buono a sapersi… ci sono utenti “nadaliani… inside” 😆
infatti sono d’accordo con te che magari sui medici e fisioterapisti di fiducia la situazione possa essere diversa. Però coach, mental coach e tutti gli altri no. come hai detto tu, si possono usare la videoconferenza o cose simili.
Per questo io parlavo anche degli sport individuali (oltre gli sport di squadra) come il tennis, che stanno ricominciando in modo diverso da prima
Però si può pretendere che le regole abbiano senso. L’obbligo di privarsi di un fisioterapista o membro del proprio staff (interamente a carico del giocatore) non lo ha.
È vero. Però il tennis è uno sport a sè…
E figure come quella del fisioterapista sono indispensabili, specialmente in uno slam 3/5…e soprattutto col calendario intasato che hanno intenzione di stilare.
Altra cosa: io non credo che nel calcio stiano mettendo questo genere di limitazioni.
È quello è uno sport di squadra dove a viaggiare sono minimo 22/23 giocatori più dirigenti allenatori accompagnatori…
Non credo affatto stiano privando i calciatori dei loro massaggiatori e medici…
Credo che l’unica vera limitazione che stanno ponendo nel mondo del calcio sia quello di giocare a porte chiuse. E’ altrettanto vero che le trasferte saranno all’interno dello stesso Paese, senza viaggi con scali intercontinentali come nel tennis
Non so, secondo me: Il coach, il mental coach, quello che ti studia gli avversari, il fratello, il cugino, il consulente finanzario lo posso pure capire…Nole e colleghi li possono pure consultare in video-conferenza…
Ma che l’Usta ponga limitazioni a medici e fisioterapisti di fiducia lo trovo anch’io INACCETTABILE perche quella e’ una figura davvero indispensabile per la salute di un tennista e bene fanno i top players ad impuntarsi
Non sono d’accordo con Bautista Agut.
Tutti stanno facendo dei sacrifici nello sport e non solo. Tutti si stanno “privando” di qualcosa. Le nuove regole sono rigide ma bisogna rispettarle. Non si può pretendere di ritornare a giocare come prima. Di avere tutto e subito.
Mica sono tanti fuori dai 100 a prendere parte a uno slam eh…
E chi è dentro ai 100 ha un fisioterapista che lo segue.
Salvatore Caruso l’anno scorso in un’intervista dichiarò che il primo effetto positivo dall’avere guadagnato più soldi era stata la possibilità di potere viaggiare col suo fisioterapista e che questo era un vantaggio non da poco
Ma chi è fuori dalla top100 si può permettere un fisioterapista privato?
e se lo dice bautista che non si lamenta mai? ora chi se l’ha presa con djokovic dovrebbe criticare anche lui….vai scatenatevi 😉
comunque secondo me nadal e federer hanno già parlato con nole x non andare in america, tantè che roger ha fatto pure l’intervento…..
Tutta la mia solidarietà ed empatia alle centinaia di tennisti e tenniste che non si possono permettere un fisioterapista personale, e men che meno possono pagargli viaggio e soggiorno negli USA.
Agut vuole il suo fisioterapista o minaccia che agli US OPEN non va…un pallettaro in meno.
Sembra chiaro che il problema non riguardi il numero di casi a new york,anche perche’si gioca comunque a porte chiuse.
Le problematiche sono di ben altro genere per i tennisti.