La riunione dei giocatori: Sono tre gli scenari possibili per la ripartenza. Possibile anche la cancellazione degli Us Open
I tennisti professionisti si sono incontrati questo mercoledì attraverso Zoom dove hanno discusso su alcuni argomenti chiave del futuro del tennis e degli US Open in particolare.
L’incontro aveva lo scopo di confermare le voci che si erano diffuse nei giorni scorsi e ci sono idee che stanno già cominciando a prendere forza ma non sono ufficiali:
Tra le notizie principali ci sono lo svolgimento degli US Open senza le qualificazioni con la riduzione del doppio che passa da 64 a 24 tennisti.
Inoltre, è stata discussa la possibilità di voli charter dagli Stati Uniti verso l’Europa ed è stato anche discusso l'”obbligo” per ogni giocatore di essere accompagnato da una sola persona del team tecnico.
Si è parlato anche della possibilità che il torneo di Cincinnati si giochi a New York e senza qualificazioni e c’è la possibilità che gli US Open si svolgano, ma sempre a porte chiuse e con il 95% del montepremi del 2019. Previsto anche lo scenario peggiore che è la cancellazione di entrambi gli eventi. Va notato che la maggior parte dei giocatori sono contro il confinamento a New York, cosa che sta generando qualche polemica.
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A differenza del calcio dove i giocatori sono stipendiati e quindi non possono rifiuttarsi pena il licenziamento, i tennisti possono dire no a queste pagliacciate fatte solo per interessi economici. È la loro salute e quindi non ci stanno. E questo vale per i primi cento che hanno soldi a sufficienza per aspettare tempi migliori. Gli altri sono mestieranti che non hanno voce in capitolo in quanto nessuno spenderebbe dei soldi per guardarli giocare.
Si ma outdoor a settembre/ottobre li ammazzi i giocatori…
In una città del Sud Italia tipo Palermo o alle Canarie forse ci puoi giocare anche a Novembre all’aperto, sono sempre sopra i 20 gradi…
Ma Madrid, Roma e Parigi mi sembra una follia
Credo che l’indooe sia l’ultima cosa da fare. Se il tennis non riparte all’aperto, figuriamici al chiuso.
Sono d’accordo!
Secondo me gli UO verranno cancellati: i giocatori sembrano tutt’altro che entusiasti della quarantena newyorchese ed è probabile (vista anche l’attuale situazione epidemica statunitense) che i tornei sul cemento nordamericano vengano rinviati in toto al 2021. A questo punto si potrebbe fare una stagione sul rosso quasi analoga a quella originariamente prevista in primavera (Montecarlo unico torneo grosso saltato), seguita poi dalla stagione asiatica e dall’indoor europeo (obbligatorio chiudere entro metà novembre, con le Finals che non possono essere spostate: la O2 Arena di Londra non è disponibile al di fuori delle date già bloccate).
non riesco a capire come si possa giocare negli states considerando che i contagi stanno aumentando in tutta la nazione
Siamo sempre allo stesso punto….
Non si gioca via. È chiaro a tutti che se djokovic dice di no è no.
A questo punto tanto vale cancellare gli US Open e organizzare una bella stagione sulla terra da inizio settembre con Madrid, Roma, RG e qualche 250/500.
Con gli US open avresti sei settimane consecutive così GS-GS-1000-1000-GS-GS…mi sembra assurdo.
Ma fare un mese e mezzo di terra prima di parigi poi ottobre in asia e novembre usopen a indian wells preceduto sempre a indian wells dal 1000.poi in europa a dicembre per 2 settimane indoor prima del master