Cori Gauff chiede sostegno a Roger Federer per la causa #blacklivematters
Cori Gauff è una delle sportive più attive in questi giorni dopo la morte di George Floyd per mano di un ufficiale della polizia del Minnesota.
Il talento americano oltre ad aver condannato il gesto e si è indignata per quello che è accaduto, non ha perso l’occasione di chiedere qualcosa in più a coloro che ieri si sono mostrati solidali mettendo un’immagine completamente nera sui loro social network. In particolare, con Roger Federer, la Gauff ha risposto facilitando i canali per aiutare il movimento #blacklivematters in vari modi.
TAG: Cori Gauff, Roger Federer
@ nicknole1964 (#2559268)
@A titolo di tuo eventuale interesse e per chiudere efficacemente e brevemente il discorso.
Per avere la “Big Picture” ovvero il quadro generale sugli USA, indipendentemente se al governo ci siano i democratici o i repubblicani.
“Teorema del dubbio”
a cura del Dott. Pierluigi Fagan per AE
22/09/2019
Gli americani hanno vinto più del 60% dei premi Nobel dati per lo sviluppo di teorie economiche da quando è stato istituito quindi dal 1969. Ma l’intelligenza economica di stampo americano è ben maggiore in quanto tra gli altri 40%, se la nazionalità anagrafica era di un qualche Paese per lo più europeo, quella culturale in quanto possesso di cattedra, vita concreta, pubblicazioni e ambientazione culturale, era americana di fatto. Si presume che tale intelligenza economica discenda dalle straordinarie performance del sistema economico americano, straordinarie performance, straordinario pensiero, ovvio. Sia che il pensiero sia dedotto dai fatti, sia che i fatti siano prodotti ricorrendo alle performance del pensiero.
Ma gli Stati Uniti d’America sono stati in questi decenni anche il Paese che ha investito una quantità esorbitante di denaro pubblico nel settore degli armamenti, un settore che quanto ad industria e servizi, ha un peso decisivo nella composizione diretta ed indiretta della salute del sistema economico. Investimenti tra l’altro finalizzati ad alimentare la macchina bellica operativa, non la funzione militare astratta. Macchina bellica operativa per altro brillantemente coadiuvata da un complesso sistema di servizi segreti e non solo, atti a manipolare gli eventi politici ed economici planetari, creando condizioni di possibilità per lo sviluppo di potenza, quindi anche economico, degli americani.
Per il 93% del loro tempo storico, gli Stati Uniti d’America, sono stati coinvolti in una qualche forma di conflitto. Degli occasionali 21 anni su 239 della loro breve storia in cui non lo sono stati, solo un segmento di cinque anni dice di una astensione voluta e programmata, gli anni dell’isolazionismo che fruttò loro la Grande depressione dal 1935 al 1940. Quando non sono stati in guerra, hanno avuto l’economia molto depressa.
Proseguimento:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/teorema-del-dubbio
Ciao e buon proseguimento.
Fabrice
NB altri interessanti articoli del Dott. Pierluigi Fagan sul suo Blog, per trovarlo, scrivere queste parole chiave:
Pierluigi Fagan wordpress
Questo invece il suo primo libro:
“Verso un mondo multipolare”, Pierluigi Fagan, Fazi Editore, 2017
@ nicknole1964 (#2559268)
Vero ed è vero anche che pure Donald Trump nel 2016 è stato finanziato da ultra ricconi. Seconda Parte.
Risulta anche che dal 1989 al 2009 quando Donald Trump ancora era solo un imprenditore immobiliare molto ricco finanziò di più i democratici legati ai “Clintons” che i repubblicani:
https://www.npr.org/sections/itsallpolitics/2015/07/28/426888268/donald-trumps-flipping-political-donations?t=1587711782199
Insomma, “Follow the money to get as close as possible to the truth”
=
“Seguire i soldi per avvicinarsi il più possibile alla verità”
THAT’S IT!!
@ nicknole1964 (#2559268)
Vero ed è vero anche che pure Donald Trump nel 2016 è stato finanziato da ultra ricconi. Prima Parte.
“Top 10 Donors to Trump’s 2016 Campaign” by D. Souza for Investopedia
June 25, 2019
https://www.investopedia.com/articles/investing/033116/top-10-corporate-contributors-trump-campaign.asp
@ Fabrice (#2559228)
Aggiungo ai punti 2 e 3: quelle multinazionali alle elezioni 2016 erano quasi tutte x H.Clinton, e contro Trump.
@ Fabrice (#2559228)
Ci sono alcune verità in quello che dici.
1. “Negli ultimi 30 anni l’America ha avuto 13 guerre al costo di 14,20 trilioni di dollari… Cosa sarebbe successo se essi avessero speso parte di quei soldi per costruire infrastrutture, aiutare impiegati e operai?”., Jack Ma, fondatore di Alibaba a Davos nel 2017
2. ”Le multinazionali americane hanno incassato milioni e milioni e milioni di dollari dalla globalizzazione. Quando mi sono laureato all’università in Cina (Ma è un ex professore del liceo) ho provato ad acquistare un cercapersone. Costava l’equivalente di 250 dollari, io ne guadagnavo 10 al mese come insegnante. Ma il prezzo per produrlo era 8 dollari. IBM e Microsoft facevano più utili delle più 4 più grandi banche cinesi messe insieme…dove sono finiti quei soldi?’
La risposta è facile (e avvilente): in paradisi fiscali (Apple ha quasi 300 miliardi di dollari parcheggiati al riparo del fisco), in smisurati patrimoni personali (Bill Gates destina tutto in beneficienza, in settori che decide lui), e in investimenti finanziari che hanno gonfiato la bolla di Wall Street.
Jack Ma, fondatore di Alibaba a Davos nel 2017.
Riferimento e proseguimento:
https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ascoltate-ritagliate-frasi-jack-ma-fondatore-alibaba-uomo-pi-139832.htm
3, Quindi sulla base dei fatti nudi e crudi di cui sopra, che questa ragazzina di colore fighetta campioncina di tennis chieda a Federer o a chiunque altro soldi per “BlackLiveMatters” dimostra che non ha capito un ca…. di niente perché chi frega il popolo americano non sono certo i bianchi americani di classe sociale media, medio bassa e bassa ( che insieme costuiscono la stragrande maggioranza dei bianchi americani )che vengono accusati di razzismo!!
A sua discolpa solo che è una ragazzina ignorantella per forza di cose ( troppo focalizzata sullo sport professionistico per potere studiare seriamemte ) e che è manovrata da adulti che nelle migliore delle ipotesi sono degli ignoranti caproni oppure nella peggiore delle ipotesi sono in malafede, oppure una combinazione delle due cose, that’s it!!
Saluti.
Fabrice
@ il capitano (#2559148)
Ma certo. Morti causati dalla polizia sono di tutte le etnie, bianchi, negri, “latini”, cinesi, indiani, ecc..
Nel 98% dei casi sono dei delinquenti.
Ma solo gli “afroamericani” strillano al razzismo.
Chissà perché…
@ Mandrake. (#2559161)
Ti credo, il N.Y.T di adesso è spazzatura.
@ Mandrake. (#2559161)
Io sorrido e annuisco, ancora una volta. Gente che ragiona come te non può e non vuole capire. Mi rifiuto di perdere il mio tempo. Ah, non serve avere tot anni per farsi una cultura, bro..
Però almeno così mi son fatto un’idea anche sulla tua età, e anche in questo caso, così come con nicknole1964, posso ufficialmente rinunciarci. Vado a leggere Tondelli, tu vai pure a guardarti un film con Castellitto(riderò per sempre, thank u), o ad ascoltarti il Papa. Ad ognuno la propria cultura.
@ nicknole1964 (#2559145)
“L’etnia bianca (europea) non è affatto privilegiata”.
Facciamo che prima studi un po’ di storia (ne hai più bisogno di me), e poi ti informi sul presente.
Comunque, posso rinunciarci. Saluti.
@ DYLAN1998 (#2559091)
Studia, bro Dylan, informati e formati la tua opinione. Come fanno tutti quelli che non vogliono fare i pappagalli dei social warrior.
E se non passi almeno due cicli di elezioni di partiti opposti non puoi formarti un’opinione obiettiva sui giornali americani. Te lo dice uno che legge da almeno un decennio il nyt, e ha smesso dopo un anno di Trump, dopo aver letto il peggio del peggio. Articoli in cui infilavano una opinione anti-trump perfino su articoli su viaggi in Mongolia. E professavano di aver “diviso” la sezione “op-ed” da quella “reportage”. Un caso lampante di ipocrisia. Per non parlare di come ritorcevano la verità al punto di negare perfino quella scientificamente provata ai loro scopi.
Ma tu non puoi saperlo.
Però puoi usare Wikipedia e informarti sulla lotta dei diritti civili americani, sulle ragioni e conseguenze della guerra civile del 1860, sulle leggi Jim Crow e il movimentismo degli anni ’60 di Martin Luther King e l’isolazionismo di Malcolm X. Questo lo puoi fare, senza leggere le cavolate scritte da attivisti da tastiera. Studia, Dylan, studia. E lascia perdere Thiem, qui si tratta di roba seria, non di sport. Poi arriverai anche tu a farti un’opinione più concreta su Thiem, col tempo.
Auguri.
In America i disadattati sono di tutte le etnie, quello che sta succedendo ora è pilotato per le elezioni presidenziali contro Trump. Omicidi fatti dalla polizia avvengono in tutto il periodo dell’anno, sia contro i neri che contro i bianchi.
No è tutto molto più semplice di come scrivi tu.
Non tirerei in ballo il politicamente corretto/scorretto,democratici progressisti vs conservatori,regole etiche o morali…
Si tratta solo di civiltà e soprattutto di empatia.
Da uno che scrive che non usa certi termini solo in presenza del diretto interessato per FARGLI UN PIACERE non mi aspetto ne civiltà ne empatia.
Non è una colpa,ognuno di noi è “figlio” della proria storia.
Ci sono percorsi che se non vengoni vissuti non potranno mai essere capiti fino in fondo.
E no..appertenere ad una minoranza non è un bonus che porta con sé empatia e rispetto.Per quello basta cuore e cervello.
@ DYLAN1998 (#2559092)
Si, è il mio anno di nascita.
In merito ai “bianchi privilegiati”, altra tua sballata ossessione: l’etnia bianca europea non è affatto “privilegiata”, ma siamo gli uomini che per secoli, per millenni, generazione dopo generazione ci siamo costruiti la società, le nazioni, il benessere in cui oggi viviamo.
Abbiamo fatto conquiste grandiose ed atrocità terribili, compiuto errori e ottenuto progressi inimmaginabili, e anche quando abbiamo agito fuori dal nostro continente di origine, alla fine dei conti è stato più quello che abbiamo portato di quello che abbiamo tolto.
La civiltà da noi creata è stata copiata ed adottata in ogni angolo della terra; nessuno è tornato indietro.
Se non ci credi studiati un po’ di Storia; è la lettura migliore per capire il presente.
Sarebbe stato molto meglio se avessi mantenuto il record di commenti su Thiem…
Senti, solo una domanda, mwra curiosità, così capisco se posso smettere di provarci. 1964 è la tua data di nascita?
Asterischi? Quali?
Comunque.. classico bianco privilegiato (come me) che però non ha la minima consapevolezza di ciò che ha attorno. Mi spiace per te; però, pensandoci, deve essere bello vivere nel tuo mondo fatato.
Chi sa come la penseresti se tu facessi parte di una delle minoranze.. ma fai bene a non porti neanche il minimo problema.
Per poi attaccare pipponi su Thiem che non vuole dare i suoi soldi a tennisti che reputa, per la maggior parte, non professionali. E niente, fa già ridere così.
Ahia Mandrake, quanto mi sei caduto in basso..
Anche dire “vecchio” è diventato offensivo, meglio dire “anziano”.
@ il capitano (#2559008)
Non è colpa della globalizzazione, ma delle fregnacce che si inventano un giorno sì e l’altro pure gli adepti del politicamente corretto.
Sempre pronti a fare i maestrini per dimostrare quanto sono più democratici, più progressisti, più generosi, più acculturati, più intelligenti; ma al contrario questa ossessione quasi sempre dimostra che non lo sono.
Anche “terrone” ha assunto carattere dispregiativo solo da metà del XX secolo (vd. wikipedia o altro). Le lingue vive subiscono continue evoluzioni. Se do del “terrone” a un meridionale sostenendo che non intendo offenderlo perché un tempo non era una parola offensiva, faccio un po’ come quello che dice “ignorante!” e poi aggiunge subito “nel senso che ignora…”; citando Aldo Baglio vien voglia di rispondergli: “imbecille! (nel senso che imbelle…)”.
Non ho visto intervento C. Gauff in video. Dallo script delle parole la cadenza è identica al discorso di Don King quando risponde a domande sul razzismo negli USA nel documentario “When we were kings” di Leon Gast.
Fate voi.
@ Mandrake. (#2559002)
Perdonami, mi sono appena accorto di aver scritto 7 commenti di seguito, con questo 8.
Thiem è appena stato superato. 🙂
@ Giuseppespartano (#2558989)
E quelle persone sono anche su questo sito, caro Giuseppe. Tutto molto triste.
@ il capitano (#2559008)
Ovviamente il meraviglioso romanzo della Christie è del 1939, quindi più di 50 anni fa. Ma era per far capire che anche in epoca di segregazione razziale, qualcuno si poneva il problema, a qualcuno interessava la sensibilità della comunità afroamericana.
@ il capitano (#2559008)
Perché, secondo me, il termine “negro” ha un attestazione storica molto più rilevante rispetto a “nero”. E, ai tempi, i “negri” erano gli schiavi afroamericani(nel periodo della schiavitù, seguita poi dalla segregazione razziale in cui, ovviamente, i “negri” risultavano comunque molto inferiori ai bianchi; tuttora c’è una discriminazione razziale sistemica, negli USA e non solo). Credo ci fossero già polemiche sul termine (“Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie avrebbe dovuto intitolarsi “Ten little niggers”), semplicemente la voce delle minoranze, 50 anni fa, non godeva di quella cassa di risonanza di cui oggi gode(comunque niente se confrontata con la nostra). La loro voce, ai tempi, veniva silenziata, non veniva ascoltata.
Il lavaggio del cervello massmediatico è venuto proprio bene su di te ( a 6 asterischi addirittura), magari hai pure il poster di Duvernay appeso al muro…
Come ha detto papa Francesco tra i 3 problemi di oggi c’è il vittimismo. O come dicevano nel film con Castellitto “dobbiamo appartenere a una minoranza, una qualsiasi, altrimenti non siamo niente”.
Fai un video anche tu con la scritta “sono il prossimo?” dopo la Gauff, bro..
@ Mandrake. (#2559002)
E quindi?
@ Giuseppespartano (#2558972)
Vero, Giuseppe.
Il problema è l’ignoranza, e la gente non vuole imparare.
@ RogerFan (#2558975)
Concordo.
È semplicemente allucinante leggere di un MASCHIO BIANCO ETERO (immagino, correggimi se sbaglio ma non credo, altrimenti non parleresti così..) che scrive “mia libertà individuale”.
Perché stiamo parlando di categorie storicamente oppresse, e quindi noi, gli oppressori, dovremmo cercare di “””limitare””” la nostra libertà (“””limitare”””, evitare di dire “negro” non mi sembra tutta questa limitazione, soprattutto paragonandola a quelle che ricevono/hanno ricevuto loro) per non ledere la dignità di altri. Perché ovviamente la tua libertà finisce quando inizi a danneggiare altre persone.
Alle elementari raccogliavamo i soldi per la fondazione “Raoul Follerau” che curava la lebbra dei bambini negri. Poi col tempo la parola negro l’hanno fatta diventare una parola offensiva. Lo spazzino è diventato operatore ecologico. Mi adeguo ai tempi e dico “nero” ed “operatore ecologico”, ma non capisco perché certi termini usati 50 anni fa hanno assunto sembianze dispregiative col passare del tempo. Colpa della globalizzazione?
E grazie al principio delle “semplici richieste” siamo arrivati a 72 tipi di pronomi diversi in inglese con cui le persone vogliono essere chiamate per indicare il loro genere di appartenenza (pansexual, asexual, cis, no-cis etc..). Una grande vittoria che tutti gli “attivisti da tastiera” festeggiano.
Tutto un polverone sollevato a scopo politico,visto che i 4 polizziotti sono finiti in carcere. Fra qualche mese ci sono le presidenziali.
Ovviamente l’altro non mi fa un “favore” a me, non chiamandomi “finocchio”. Non devo dire “grazie” per questa “gentilezza” o “concessione”. Bisogna specificare anche queste cose che sembrano assurde, scontate. Ci sono persone che la vedrebbero così.
@ Giuseppespartano (#2558972)
Infine, il paragone con “frocio e finocchio” è sballato; quelli sono sempre stati termini derisori e finanche offensivi, mentre negri non lo era affatto fino a qualche anno fa.
@ DYLAN1998 (#2558960)
La “richiesta etica” la posso rispettare solo se parlo dal vivo con una o più persone, per fare loro piacere; non lo faccio se sto parlando in modo impersonale in un forum, o se scrivessi un libro, o se stessi parlando in tv o in radio.
Già il concetto di “richiesta etica” mi fa inorridire, perchè significa: “NOI da oggi abbiamo deciso questa nuova etica, tu adeguati e parla così, così e così.”
E la mia libertà individuale?
E un domani sempre quei signori mi imporranno anche chi votare? Cosa leggere? Cosa mangiare? Quale dio pregare?
Incredibile comunque che in una società totalmente multirazziale come quella statunitense, dopo Obama….resistano ancora queste litanie antiche, i “distinguo”, i “ma”.
Verrebbe da pensare che certi retaggi spariscano un po’ alla volta lavati dalla modernità e dall’abitudine nel vedere persone di vari colori occupare posti di rilievo.
Per me che debba parlare una Gauff è una sconfitta comunque.
Difficile farlo capire nell’epoca dello “spontaneo è meglio”. Tra un po’ i serial killer non saranno considerati più criminali, ma soltanto persone rispettabili che seguono la propria natura, fregandosene del politicamente corretto. Le parole sono importanti, pesano come montagne. Nell’epoca dei social è anche più facile buttarle lì come ci vengono in mente, senza pensare minimamente al loro peso. Di cosa significhino nella vita degli altri, sulla pelle degli altri. Tutto in nome di una “ribellione” che in fondo non vale nulla, è come quella che avevo io a 13 anni e parlavo sporco per sentirmi adulto. E magari facevo male a miei coetanei per i quali quelle parole erano ferite. Non essere più quel ragazzino non è una sconfitta della spontaneità. Significa che non ho vissuto invano.
Infatti se a me una persona mi chiama “frocio” o “finocchio” o cose simili, io mi incazzo. È offensivo, punto. Non c’è “libertà di esprimersi” o stupidaggini varie. Non sa cosa c’è dietro ad esempio al termine “finocchio”. Non sa cosa ha significato in passato ma soprattutto nella mio passato personale, nella mia terribile esperienza. Di quando venivo preso in giro a scuola, ogni giorno. Mamma mia, sono stati anni orribili! Indescrivibili. Il “culmine” l’ho raggiunto al primo anno di superiore, dove era diventato tutto insopportabile e pure se molto “alla lontana” ricordo che avevo pensato addirittura a gesti estremi (oggi mi vengono i brividi a pensare a questo). Se uno non la vive sulla propria pelle, non può capire. Quindi in questo caso, il “politicamente corretto” non c’entra un cxxxo.
Chiedi ad un afroamericano(o ad un nero in generale) se preferisce essere chiamato, in occasioni simili, “nero” o “negro”. Ti risponderà la prima, per ovvi motivi. Che “negro” non abbia in sè una valenza dispregiativa, ormai da decenni, è falso. Basta documentarsi.
Non è (solo) politically correct: se un gay ti chiede di non denominarlo “frocio”, tu che fai? Gli rispondi che non ti fai imporre il modo di parlare?
È una “richiesta” -etica, se vuoi- ormai nota e neanche tanto implicita da parte di queste categorie storicamente oppresse. La puoi rispettare o hai bisogno di fare il ribelle a tutti i costi?
@ nicknole1964 (#2558949)
Ti sconsiglio vivamente comunque di usare il termine you nigga con qualche nero britannico o americano al posto di you black people,cosi’come frocio al posto di gay in loro presenza,fidati centra poco la politica nella loro reazione.
@ Carl (#2558888)
Non va bene “negri”? È il termine che si è sempre usato, che TUTTI hanno sempre usato, negri compresi. Non ha niente di dispregiativo, ma da quando è arrivata la calamità del “politically correct” è stato messo fuorilegge.
Ma a me non va di farmi imporre da altri il modo di parlare.
E odio il “politicamente corretto”.
Hai colpito in pieno l’operazione di marketing per farla sembrare più veritiera….. metterci la faccia
Poi ci sono le persone più intelligenti che si fanno 2 domande per una che quasi gioca ancora con le “barbie”
È purtroppo vero! La disoccupazione, i 20.000 casi di Covid al giorno, e un presidente negazionista sono i più grossi problemi degli States in questo momento. E la loro economia traina quella mondiale…
Il vero problema sono i 30 milioni di nuovi disoccupati causa covid19,
purtroppo e ripeto purtroppo la minoranza negra è la più colpita, la polizia americana c’è d’avere paura, la miscela che si crea è pericolosissima. Però ci si deve indignare prima di certe situazioni sociali ed economiche che sono foriere di tensioni di ogni tipo, la Gauff sa che il 4% della popolazione mondiale ha il 70% delle ricchezze del pianeta ?
Lei fa lavora per stare in quel 4% o nel restante 96% ?
Ricordo sempre a tutti la storia di San Francesco d’Assisi che regalò tutto ai poveri.
Quello che sta accadendo negli Stati Uniti fa paura.
Mi permetto di motivare il mio pollice giù (ed è raro che ne metta): l’opinione può non essere condivisibile, ma ci sta tranquillamente. Quello che non va bene sono le parole scelte.
So benissimo dell’entità dell’entourage che le sta dietro, e la cosa non manca di disturbarmi un po’, e penso anche che, specie sui social, possa avere qualcuno che la consiglia ed aiuta (che la “produce” mi sembrerebbe eccessivo, ma si può anche pensare).
Nondimeno lei ci sta mettendo la faccia, e con piglio sincero di cui non abbiamo motivo di dubitare, quindi la mia ammirazione resta intatta.
@ Carl (#2558815)
Penso sia meritevole di segnalazione anche la risposta della cljisters che ho visto piu’sotto,traduco per qualcuno che non parla inglese.
“Grazie per essere una ragazza dalla quale mia figlia potra’imparare.Prometto che continueremo ad educare i nostri figli sulle cose giuste da fare.Tutto comincia da casa”
Ho tradotto giuste ma right things nella circostanza puo’anche avere altre interpretazioni tipo migliori o piu’buone.
Gauff,propio a Roger chiedi sostegno x blacklivematters!! Lui è un sostenitore di personaggi come Alain Jones che istiga all’odio razziale…siamo a posto.
Trattasi di produzione di pura FUFFA, e non è con l’assunzione di tonnellate di fuffa che i negri risolveranno i loro gravissimi problemi.
Un’anno in meno di Greta Thunberg ma ha gia’il carisma di una rappresentante,forse da una famiglia piu’colta dei Williams ma poche parole saggie con la consapevolezza di essere gia’un personaggio,nessuna titubanza ma parole profondamente sentite.
Sopratutto inizia indicando la nonna dietro di lei dicendo quanto fosse triste essere li’ancora a dare la voce in piazza per le stesse ragioni per la quale dovette farlo lei 50 anni prima.
Non hai mai pensato che possa essere una mossa studiata a tavolino? Sai quante persone ci sono nello staff di Cori? Anche quando va’ in bagno chiede il permesso lo sai questo?
In realtà Cori Gauff ha fatto molto di più che chiedere il supporto di Federer, ed anche di postare significativi messaggi sui social
https://twitter.com/CocoGauff/status/1266488083723288586
E’ scesa in piazza a parlare direttamente ai manifestanti, dimostrando una passione ed una maturità assolutamente ammirevole per la sua giovane età.
https://twitter.com/CocoGauff/status/1268358538549768192