Marion Bartoli e le disuguaglianze del circuito: “Federer è lo sportivo più pagato al mondo, guadagnando 100 milioni di dollari all’anno. E poi abbiamo il numero 150 della classifica ATP che non riesce a vivere”
Marion Bartoli, campionessa di Wimbledon nel 2013, è stata molto attiva negli ultimi tempi per quanto riguarda le sue opinioni su argomenti più controversi. Ora, la francese ha approfittato della recente notizia che Roger Federer è lo sportivo più pagato al mondo per denunciare la cattiva distribuzione del denaro nel tennis.
“Federer è lo sportivo più pagato al mondo, guadagnando 100 milioni di dollari all’anno. E poi abbiamo il numero 150 della classifica ATP che non riesce a vivere”, ha dichiarato la transalpina.
Bartoli in seguito ha chiarito che il problema non è Federer, ma la scarsa distribuzione dei montepremi. “Non sto dicendo che dovrebbe guadagnare di meno, ma è triste vedere le difficoltà che affrontano alcuni tennisti”, ha dichiarato l’ex tennista, che recentemente ha suggerito che non venisse dato il compenso ai giocatori di doppio.
Nel 2019, Federer ha vinto oltre $ 100 milioni, ma “solo” 6 di quei milioni sono stati vinti sul campo. Il resto è stato realizzato attraverso contratti di sponsorizzazioni e pubblicità.
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@ Rare99 (#2558532)
Ciao Rare99, volevo chiarire che ho capito le tue ragioni, ma aggiungo che quella che tu chiami filantropia nella struttura attuale della società è solo un modo da parte di chi è più fortunato di sentirsi meno colpevole rispetto ai meno fortunati e può emergere solo con belle parole o con generosità pecuniaria, ma non cambia il fatto che i più ricchi rimangono tali così come quelli peggio collocati rimangono nella loro collocazione, e non parlo dei tennisti, parlo della società in generale, dove i tennisti, anche quelli “oltre i 100” sono fra l’ottimamente e i discretamente collocati. Limitare i riferimenti alle ingiustizie parlando dello sport mi sembra (ma non lo dico a te) una miopia grave nei confronti di chi davvero nel mondo muore di fame e di sete, di pessime condizioni igieniche, di guerre, per cui hai ragione, gli aiuti sbandierati da parte dei multimilionari possono dare anche fastidio perché rientrano in una struttura economico sociale che qualcuno ha definito irreversibile e altri mutevole in un attimo, io credo che non sia esatta nessune delle due affermazioni, irreversibile no, ribaltabile in tempi lunghi probabilmente si’
@ luchador (#2558594)
…quindi potrebbe paradossalmente rinunciare ai premi e vivere di soli sponsor. Anche perché se non ci fossero almeno 150 tennisti professionisti nel mondo, probabilmente starebbe ancora a fare meraviglie contro il muro. Ma, del resto, tutto il mondo ha questo paradosso, 50 persone posseggono la metà della ricchezza mondiale, io li metterei tutti su un astronave a cercarsi un altro pianeta
@ luchador (#2558594)
Certo ,ha guadagnato quello che ha vinto sui campi, giocando otto tornei? Il problema sono i contratti che ha scucito grazie anche alla iena di sua moglie che lavora ai fianchi politicamente ilondo del tennis, lui potrebbe aiutare 20 giocatori in difficoltà senza accorgersi
Il discorso della Bartoli è privo di senso in partenza perchè non distingue i soldi derivanti dai premi e quelli che arrivano dagli sponsor.
Roger dai tornei ha incassato 6 milioni di dollari ovvero meno di Halep, Osaka, Andreescu e persino Svitolina e la metà esatta di Barty…
E stiamo parlando di un nome leggendario come Roger Federer.
I restanti 94 milioni di dollari vengono dagli sponsor. E li non puoi dire NULLA…
UNIQLO nel 2018 ha deciso di stipulare con un 37 enne Roger contratto della durata di 10 anni per un valore complessivo di 300 milioni dollari.
Perchè Uniqlo decide di dare 300 milioni ( in 10 anni ) a un 37enne Roger piuttosto che a Medvedev, Dimitrov o Khachanov? Perchè non offre le stesse cifre a Svitolina, Bencic o Muguruza.
È questo che si deve chiedere la Bartoli…
Ha scoperto l’acqua calda, anzi no quella fredda
Io sono pro uguaglianza di price money tra uomini e donne ma quello che dice la cara Marion non ha senso… quello che ha guadagnato Federer l’anno scorso è frutto di tornei vinti/turni superati e soprattutto sponsorizzazioni, c’è sicuramente una grossa disuguaglianza rispetto al numero 150 del mondo ma Roger non ha rubato niente a nessuno. Più vinci e più porti a casa i cash dei tornei e di conseguenza ricevi visibilità e vieni contattato da sponsor, funziona così e non c’è nulla di scorretto.
Esatto…poi se proprio vuoi …i sistemi li trovi!…. ma la realtà è che appena uno che si è fatto la carriera u14, u18, 3 anni di futures, 3 di challenger arriva tra i primi 100 a 24 anni pensa “aleee ohh ohhh adesso è il mio turno…c’est a moi!” e non vuole certo mollare neanche una briciola a quelli che vede fare il suo percorso e per i quali pensa “io la gavetta me la sono fatta, adesso tocca a voi, arrangiatevi”.
Quello che è storto nel sistema è solo che si sono mostruosamente ingigantiti gli introiti dei top e la gran cassa di risonanza relativa, ma le retrovie non hanno goduto per niente di questa maggiore popolarità.
Forse i Fab4 saranno una eccezione nei decenni, ma è anche vero che hanno capitalizzato tutto loro…
Guarda che gli slam già ora danno molto di più di 3000 USD ai qualificandi, ad esempio gli ultimi US Open gli hanno riservato circa 3 milioni e 600 mila USD, con 11 mila USD a chi perde al primo turno di quali, oltre all’ospitalità.
Il problema sono i tornei minori, ed è grottesco che perfino gli ITF da 15k siano considerati “professionistici”.
@ Rare99 (#2558429)
Di situazioni “irreversibili” è lastricata la storia dell’uomo, e altrettanto di mutamenti rapidissimi che hanno spazzato via l’irreversibilità in un batter d’occhio.
I tuoi commenti come sempre equilibrati e condivisibili 🙂 Buona serata
Annie leggilo bene il commento,non è un falso moralismo,bensì una constatazione etica. Mai detto che debba rinunciare al prizemoney,se qualche critica se la può permettere non vedo perché io non posso farlo,considerato che potrei essere il padre della Bartoli,qualche primavera l’ho passata.Comunque ti auguro buon 2’Giugno,piuttosto la filantropia,personalmente preferisco non sbandierarla troppo,potrebbe rivelarsi un boomerang. Ciao a presto
@ donato (#2558470)
Accipicchia, qui si auspica una rivoluzione che ribalti il sistema capitalistico e le leggi di mercato..magari..ma temo che non bastino le lodevoli critiche della Bartoli. Credo sia noto a tutti il grande squilibrio per cui il 70% della ricchezza mondiale e’ concentrata nelle mani del 4% della popolazione, da qui discende tutto il resto…
@ Rare99 (#2558429)
Non capisco sinceramente questi falsi moralismi di alcuni commenti..avere dei principi e analizzare la realtà socioeconomica non vuol dire dover rinunciare al prizemoney che giustamente le competeva quale vincitrice di Wimbledon, poi cosa ne abbia fatto non lo possiamo né dobbiamo saperlo, sembra ragazza attenta e consapevole delle ingiustizie sociali qindi magari propensa ad aiutare chi ha meno. Poi è uscita anche presto dal circuito quindi qualche critica se la può anche permettere
Chi organizza qualsiasi torneo professionista dovrebbe riconoscere ad ogni partecipante alle qualifiche almeno un rimborso spese forfettario di 3.000 dollari per viaggio e soggiorno o qualcosa di simile.
Per uno slam con 256 fra giocatori e giocatrici nelle qualifiche significherebbe 768.000 dollari in più di costi da prelevare o dal montepremi o dalle sponsorizzazioni del torneo, ma gli organizzatori hanno un grande appetito ed i giocatori top 100 sanno che MENO si aiutano i 200-300 ecc. e più ELIMINANO sul nascere molti possibili futuri concorrenti !
Questa politica commerciale si chiama “porre barriere all’ingresso”.
Meglio la Bartoli ke Federer!!
In effetti questo avviene perché si accetta che ci siano tornei con un montepremi che è un decimo di quanto guadagna chi perde al primo turno in un torneo ATP e non offrono l’ospitalità ai giocatori.
Thiem è probabile che dica il vero quando asserisce che ci sono giocatori che non si impegnano molto per scalare la classifica. Ovvio. Come fanno se non guadagnano abbastanza neanche per mangiare con i proventi dell’attività di tennista? Sono costretti a fare altro (maestri di tennis, giocare nei circuiti locali, ecc…).
Invece se ci fossero meno tornei ma con montepremi più elevati, si creerebbe una selezione più elevata per iniziare la carriera professionista a livello internazionale ma chi la supera, poi ha maggiori possibilità di farcela, perché se è bravo, riesce abbastanza presto a guadagnare a sufficienza giocando i tornei internazionali. Non è costretto a dover raggiungere per forza i top 100.
Si possono organizzare dei tornei di prequalificazione come avviene agli Internazionali d’Italia anche per i tornei cosiddetti minori. Chi li supera, può giocare anche a livello internazionale. Oggi il circuito mondiale è una sorta di “Torre di Babele” con decine di migliaia di giocatori e giocatrici che quando iniziano non sono neanche pienamente consapevoli delle proprie potenzialità. Invece con una selezione più dura per arrivare a giocare i tornei internazionali, un giocatore o una giocatrice si rende conto molto prima se può permettersi di giocare solo nel circuito professionistico nazionale o se può ambire a qualcosa di più.
Nel tennis è sostanzialmente sparita la cosiddetta “medioborghesia”, che è quella classe sociale che distingue le società con pochi ricchi e tanti poveri da quelle in cui i poveri e i supermiliardari sono pochi ma c’è in mezzo la massa che senza essere ricca, può beneficiare di un benessere tutto sommato soddisfacente. Il dramma dell’Italia è che sta tornando una nazione con pochi ricchi e il resto in miseria.
@ Markux f (#2558441)
Delle voci? Delle giocatrici più pesanti, in kg…
spero che si scandalizzi anche per l’abissale differenza fra la paga di un operaio e il compenso plurimilionario di manager,amministratori,dirigenti etc…
il cosiddetto “mercato”
Non e’il mondo ma gli uomini che fanno la storia,una maglia di Federer 10 una di Bartoli 0,e allora che facciamo?si cerca di difendere diritti non di cavalcare il mercato globale.
Non cosi’deve andare ma lottare.
Invece tu come “pesantezza” non temi nessuno.
È il mondo che va così….evidentemente se li merita..rappresenta il tennis in tutto il mondo…. e nella vita c’è anche una buona dose di fortuna.. Una maglia di federer vende 10… una di Bartoli?
Sui prize money dei doppisti ha preso una cantonata colossale.
A prescindere dal fatto che guardando la classifica del doppio WTA circa metà sono giocatrici di singolare (ci sono solo 3 doppiste specialiste nelle prime 10 posizioni, la prima è Dabrowski al n.7), i prize money che ricevono sono circa il 20% di quelli del singolare.
Insomma è come rubare le caramelle ai bambini.
Poi il doppio fa avvicinare il pubblico generale al tennis quindi attaccarlo è pure controproducente.
Detto questo, auguri per la gravidanza.
Infatti “questa” una vincitrice di wimbledon non ha niente contro Federer ma e’un discorso che riguarda un sistema tendente sempre piu’ad allargare la forbice creando un’elite.
Certo che si segue il mercato ma bisognerebbe anche che non vada fuori controllo.
Va bene Federer il fenomeno della racchetta ma ogni cosa che’fa’e dice questo cristiano fuori dal campo (che a me personalmente non interessa) diventa notizia del giorno.
Imbarazzante, quindi, secondo lei, i doppisti dovrebbero lavorare gratis?
E quelli che sono proprio specializzati nel doppio e generalmente non partecipano ai singolari, di cosa dovrebbero vivere?
Senza contare che già ora i premi nel doppio non sono paragonabili a quelli a disposizione dei singolaristi.
Marion è con Serena una delle voci più pesanti del circuito…
Bravissimo condivido pienamente.
L’emergenza covid-19 ha dimostrato se ce ne fosse stato bisogno di quanta ipocrisia e poca empatia c’è nella società di oggi.
Io sono di Brescia e ho visto morire alcune persone che conoscevo..tutti ragionevolmente disperati i parenti amici e conoscenti.Le stesse persone che prima di essere toccate personalmente da questa tragedia se ne infischiavano altamente dei MILIONI di bambini e adoloscenti che nel mondo ogni anno muoiono di fame di tubercolosi o affini…
La cosa triste è che finito tutto questo con molta probabilità torneranno tutti alla propria bella vita sperando che gli africani se ne stiano a morire in Africa senza rompere troppo le scatole a noi poveri ricchi,che abbiamo avuto un culo esagerato a nascere in una società civile…ovviamente fino alla prossima pandemia,quando torneranno a piangere miseria e a chiedere aiuti economici (giustamente) a destra e sinistra e a quell’Europa da cui il giorno prima volevano svincolarsi..Quelli stessi aiuti economici che ogni giorno vorrebbero negare a chi ne ha bisogno perché ovviamente #primagliitaliani.
Semplice! Collegandosi al portale INPS ciascun tennista professionista potrà accedere al contributo a fondo perduto denominato “indennità Covid19.assòrata” che riceverà direttamente sul proprio conto corrente alle Isole Cayman. Il contributo è proporzionato al ranking del giocatore aumentato della sua altezza in pollici e detratta l’età in mesi compiuti della mamma. Alla richiesta andrà allegata dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante:
– di aver ridotto il consumo di anabolizzanti nel secondo bimestre 2020 di almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente;
– di essere eterosessuale;
– di non aver bevuto nemmeno uno spritz fuori casa negli ultimi 90 giorni;
– di avere numero di piedi compreso tra il 41 e il 45:
– di impegnarsi a mantenere il distanziamento minimo di un metro dalla patata della propria compagna fino al termine dell’epidemia, comunicato con successivo provvedimento del dirigente incaricato.
Per maggiori informazioni visita il sito http://WWW.INPS.ASSÒRATA.COM o chiama il numero verde 64-36-76(3).
semplicemente, a vedere un allenamento di federer c’è uno stadio pieno a vedere il match del 150esimo del mondo non c’è nessuno.
non è difficile da capire, si tratta del principio elementare dell’economia secondo il quale i soldi vanno dove chi paga decide di spenderli.
Ma questa lo ha capito che dei 100 milioni guadagnati da Roger la scorsa stagione solo 6 sono stati vinti sul campo e 94 vengono dagli sponsor?
Cosa può farci Roger se gli sponsor cercano lui ( anche quando sul campo vince poco ) invece che il n150?
La cattiva distribuzione del denaro non esiste solo nel te nis è globale e purtroppo irreversibile.Ora più che mai dopo tutto ciò che è accaduto la forbice è ancora più ampia,emergono ancora di più i tanti vizi e le poche virtù dell’essere umano. Aggiungerei quando ha vinto Wimbledon non se ne era accorta la differenza tra il suo assegno e di colui/lei che uscivano al primo turno,o che non passavano le qualificazioni?