Matteo Berrettini chiarisce il suo pensiero sul fondo di solidarietà per i tennisti: ” credo che nessun atleta, debba trovarsi nella posizione di aiutare finanziariamente gli altri. Credo che la responsabilità appartenga a federazioni come l’ITF, l’ATP, la WTA”
Matteo Berrettini si è raccontato ad Eurosport ed ha anche parlato del fondo di solidarietà tanto promosso e voluto dal serbo Novak Djokovic: “Mi sono preso un momento per riflettere sulle mie priorità. Questo non perché io non rispetti gli altri giocatori, ma perché credo che nessun atleta, debba trovarsi nella posizione di aiutare finanziariamente gli altri. Credo che la responsabilità appartenga a federazioni come l’ITF, l’ATP, la WTA … sono loro che rendono possibili i tornei, sono loro che li ripagano con le nostre prestazioni.
Sono loro a doversi prendere cura di noi. Il vero problema è più profondo”.
Poi la risposta di Matteo a Novak Djokovic: “Dobbiamo investire il denaro in un modo diverso per aiutare i giocatori più in basso nella classifica.
Personalmente, io preferisco aiutare altre cause più specifiche. Ho parlato con Djokovic e lui mi ha detto: ‘Non preoccuparti, Matteo. La donazione non è obbligatoria. E’ un qualcosa su cui puoi essere d’accordo, se lo vuoi.
Se preferisci comprare mascherine per ospedali come lo Spallanzani o aiutare famiglie in difficoltà, è una cosa che io rispetto’. E’ un messaggio importante, che dovrebbe essere diffuso al di fuori della nostra cerchia di giocatori”.
TAG: Emergenza Coronavirus - La ripartenza, Matteo Berrettini
Cos 😆 😆 😆
A me pare invece che il problema (di valutazione) sia tuo. E pure grosso. Ma siccome “mi sembri uno di quelli che se la menano e che credono di aver perennemente ragione sugli altri. A Napoli mi pare si dica che la ragione si dà ai fessi, quindi se ci tieni davvero così tanto, okay, “ è un problema mio.
Sorrido e annuisco.
@ Mandrake. (#2556447)
Grande mandrake
Ambisce alla corona di Saladino, per questo si da un gran da fare
Beh, anche Djokovic, ad esempio, ha la residenza a Monte-Carlo. Eppure ha stilato il fondo di sostegno finanziario per i tennisti in difficoltà.
O Zverev, anch’egli residente a Monte-Carlo, che aveva promesso di devolvere l’intero premio in caso di vittoria agli AO agli australiani colpiti dagli incendi (e non è uscito neppure così presto dal tabellone, tutt’altro, era a un passo dalla finale).
Insomma, non è Monte-Carlo ad avere un’influenza negativa sulle persone.
Evidentemente hai un deficit d’attenzione (era “l’hai sparata grossa STAVOLTA” non “…ogni due per tre”), misto a problemi di comprensione per cui soffri le analogie altrui, forse perché ritieni i loro estensori dei fessi, appellandoti contemporaneamente alla stupidità per evitare di rispondere. Tutto questo bailamme per difendere Thiem.
Non che mi aspettassi molto di più da chi ha scritto l’altro giorno che chi gira un video sulle dichiarazioni di Thiem, come la Ibbou per difendersi dall’accusa generica dell’austriaco, lo fa “perché ha la coda di paglia o perché vuole farsi pubblicità“.
Anzi lo trovo molto consequenziale.
p.s:Ti lascio l’ultima parola, come ho già fatto sull’articolo su Pouille. Ho notato che ci tieni molto.
Si hai ragione Carl. Diciamo allora, per essere più precisi, che non è l’unico che ha la residenza a Montecarlo o Dubai o simili. 😀
Dai io ti voglio bene. è solo che ammiro tutta la tua dedizione nell’essere fanatico dell’austriaco. Spero che il tuo amore non cali mai, e chissà, se in un futuro più o meno prossimo, non ci ritroveremo in piazza uno di fianco all’altro, e spalla a spalla grideremo insieme, in un canto catartico… Heil Domenic.
C’è differenza se chi ha stabilito la residenza in un “paradiso fiscale”, Montecarlo o Dubai o altro, genera i suoi guadagni in Italia (o nella sua nazione d’origine) o all’estero, come nel tennis.
La differenza non è sul piano morale ma su quello legale, più difendibile nel secondo caso.
@ ibson (#2556427)
Sostengo non ci sia parità di trattamento,ritengo si possa pensarla anche come Thiem/Berrettini senza essere necessariamente nel torto… e scrivi di un ipotetico quarto Reich?
Ed è dove risiederei io. Ma probabilmente anche tu, e tutti noi.
Come ha giustamente scritto un utente, bisognerebbe trovarsi nelle situazioni..
@ Mandrake. (#2556447)
Stante che per te la sparo grossa ogni due per tre, mi sembri uno di quelli che se la menano e che credono di aver perennemente ragione sugli altri. A Napoli mi pare si dica che la ragione si dà ai fessi, quindi se ci tieni davvero così tanto, okay, l’ho sparata grossa.
Non vedo il nesso tra un’opinione -magari diversa nella forma(neanche così tanto) ma sostanzialmente identica nella sostanza- e il tennis dei due due atleti.
Ma probabilmente, oltre a spararle grosse e ad avere guidizi tendenziosi, son pure stupido. Ci sta. 😆
A Montecarlo dove ce l’ha Matteo Berrettini.
Per quanto riguarda la residenza, comunque sono tanti e tante, i tennisti, anche tra i big, che non hanno residenza nella propria “patria”. Berrettini non è assolutamente l’unico. Proprio a Montecarlo risiedono in diversi.
Dylan, la coerenza citala quando Berrettini dirà le stesse parole di Thiem. Le stesse.
Se ognuno si esprime e dice cose diverse, riceverà risposte/commenti diversi. Hai presente il concetto di proporzionalità del giudizio? Quello.
Berrettini parla e si esprime da Berrettini e riceve commenti su quello, così come tu parli da Dylan e non da Thiem.
Tu stesso hai espresso giudizi diversi sul tennis di Thiem rispetto a quello di Berrettini. O li tifi entrambi allo stesso modo, tanto sono entrambi dei bravi tennisti e giocano uguale?
Dài, l’hai sparata grossa stavolta.
Per fortuna che Thiem non ha voglia di fare il politico, perché se tutti i fan che si ritrova sono come Dylan, sarebbe capace di costruire il quarto reich. Per fortuna che è solo un tennista.
Se uno paga le tasse contribuisce aal benessere del suo paese e lo rappresenta. Se non le paga, rappresenta solo se stesso e i suoi tifosi. E va benissimo. questione di sensibilità personale.io non giudico i comportamenti in campo, nemmeno quelli fuori. Magari ho le mie idee
Ma Fognini,auguri,dove ha la residenza? E berrettini? Non lo so davvero.
Matteo è un furbo che si comporta da furbo. Fognini,paga le tasse in Italia? Si? Fatemi capire. Chi è quello bravo o quello cattivo? Chi è il furbo ? Chi lo scemo?
Io ho conosciuto molto bene bartali.lui diceva ” il bene si fa ma non si dice” .se però ci si espone,e va bene, andiamo sula politica. A questo punto i giudizi saranno i più disparati,e non saranno disgiunti dall’ appartenenza politica
Io direi di lasciare la questione della residenza fuori da questa querelle. Un atleta giramondo ha esigenze e opportunità particolari che non possiamo comprendere fino in fondo. Sicuramente c’è in parte dell’egoismo nel ricercare una tassazione più vantaggiosa in un altro paese, ma questo non fa di Berrettini una pessima persona o un disinteressato del paese natale o del movimento. Faccio notare inoltre che dell’attuale top 20 quelli che hanno la residenza in un paradisco fiscale sono la maggioranza, quindi non è certo una scelta così rara.
@ Andrea (#2556351)
Nessuna gara. Però se non ti accorgi della differenza di trattamento, è un problema tuo.
Nessuna accusa all’Italia, alla sua mentalità “da montanara”, nessun “non tiferò più Berrettini”, non una vera e propria accusa all’uomo/persona Berrettini(eccezion fatta per pochi utenti, lo specifico nella speranza di non ritrovarmi taggato nel video/commento della Ibbou di turno..). E, per carità, è come dovrebbe essere. È giusto sia così. Ma c’è poca coerenza.
È una mera constatazione.
Comunque soliti discorsi di lana caprina…basta fare un fondo in cui far confluire il 5/6% dei montepremi e a fine anno premiare la classifica in modo che ci sia una base per tutti e una parte per il merito, oppure prelevare meno e solo una base comune.
Si potrebbe anche pensare a qualcosa in relazione ai punti classifica, basta che il meccanismo intervenga soprattutto nella parte di classifica(150-250) dove c’è intensa attività internazionale ma scarsi guadagni, quindi il massimo della spesa ed il minimo della resa…
Un anno e mezzo fa Berrettini giocava i challenger. E in questo momento ha anche un fratello più giovane che sta avendo difficoltà ad emergere.
Per queste ragioni trovo l’uscita di Berrettini addirittura peggiore del gia pessimo Thiem
Intervista a Pietrangeli su rete 4: dopo Panatta fatto fuori anche il secondo mito del tennis italiano
Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
Pessimo intervento. Ci sono ottimi giocatori che non hanno i mezzi economici per viaggiare e per questo sono penalizzati. I primi straguadagnano e poi magari durano poco nel circuito.
Il tuo migliore amico è “simpatico” perché paga le tasse? Non sei il primo a parlare di “simpatia”, non c’entra proprio niente.
Gli appassionati dovrebbero supportare il tennis..
Ancora stai a fà la gara tra i 2? A me pare proprio che non ci sia stata ‘sta gran differenza di trattamento col tuo idolo, anzi, tenendo conto che Matteo è attualmente il nr.1 d’Italia e questo è un sito italiano di tennis, la differenza avrebbe potuto tranquillamente essere molto maggiore. Ma forse forse la difficoltà ad essere soddisfatto è dovuta proprio alla tua infatuazione eccessiva per l’austriaco.
@ Denis (#2556342)
Detto che non sono Thiem e Berrettini a dover fare una rivoluzione per aumentare i montepremi dei tornei minori (tra l’altro non sono contrari, mi pare di capire), sono invece d’accordo su quanto scritto relativamente al privilegio, nel senso che quasi mai un privilegiato si accorge effettivamente di quanto lo sia(frase un po’ contorta, ma spero di aver reso l’idea). Questo vale per loro e, in misura minore, anche per noi.
Unfortunately, that’s life..
Vero, il loro è un silenzio assordante. Magari non gli viene posta la domanda, però dubito.
@ DYLAN1998 (#2556312)
Sì, hai ragione. Nelle discussioni si trascende e questo mi dispiace.
Diciamo allora che io personalmente non metto in dubbio che sia Berrettini che Thiem siano delle brave persone. Credo però che entrambi non abbiano chiaro quanto siano privilegiati, perché non sempre all’impegno corrisponde anche un risultato, e credo anche che entrambi non capiscano che non fanno bene al tennis quando accettano che il 200esimo in classifica non possa vivere di questo sport a patto che loro guadagnino in maniera smisurata in slam/M1000/ATP500 etc.
Beh guarda, io finora non ho scritto nulla di strettamente pertinente al discorso su Thiem e neanche su Berrettini, e non mi sento di entrare nel merito dando torto al 100% a nessuno dei due.
Però, se questo può aiutare la tua soddisfazione, posso dire che tra i due casi, quello che mi suscita più “fastidio” è quello dell’italiano. Il nostro mi pare abbia iniziato male (sempre che le sue prime parole non siano state riportate distorte, in tal caso il presente ragionamento cade), e proseguito peggio, con i due successivi tentativi di precisazione che abbiamo letto su queste pagine.
A differenza di Thiem, che invece almeno ha avuto il coraggio di confermare il proprio pensiero senza spostarlo di una virgola, cosa che considero un pregio in una persona.
Ma gli altri giocatori dell’ATP, cosa dicono? Solo Djokovic Thiem e Berrettini parlano?
Chissà se la penserebbe uguale se solo questa pandemia fosse capitata un anno prima
denaro e morale non mai andati d’accordo, ma se noi fossimo al loro posto? Non tutti hanno una sensibilita’ morale a 25 anni, si è piuttosto egoisti a volte malconsigliati nel caso di questi ragazzi che pensano a guadagnare il piu’ possibile , ma vista la loro grande popolarita’ farebbero bene a volare bassi e ricordarsi di quando loro erano n° 200 ATP e che se guadagnano cosi’ tanti soldi lo devono anche a quei giocatori che partecipano a tornei che sanno benissimo di non avere nessuna possibilita’ di vincerlo.
Madonna che cagata mondiale ha detto il buon Matteo. Si erge a lottatore dell’equo e solidale, a uomo che orienta le sue scelte sulla base di principi profondi, e prende casa a montecarlo per non pagare le tasse. Ma lo sa che stare in italia, e pagare le tasse, significa aiutare il prossimo? Ipocrisia all’italiana. Ma Matteo è un bravo ragazzo, non l’avrà detto con malizia.. è solo un esempio di quel che siamo diventati
Vista l’accoglienza entusiastica della proposta di Djokovic (mi sarò distratto ma dichiarazioni di giocatori favorevoli me ne ricordo poche) il pool ATP/WTA ha lasciato cadere da mo’ l’ipotesi di fare loro una gestione centralizzata del contributo “spintaneo” dei giocatori, ed hanno partorito il Players Relief Program, già formalizzato, col loro solo contributo, più quello di ITF e soprattutto quello corposo dei 4 slam, lasciando quindi liberi i giocatori di fare quello che ritengono più opportuno, individualmente.
@ Bibi1 (#2556233)
Matteo ha ragione sulle sue dichiarazioni, quello che si potrebbe fare é chiedere una contribuzione al fondo atp e wta con donazioni dei top, e poi destinare questa ai giocatori bisognosi.
Ogni azione esterna puramente filantropia non è obbligatoria né moralmente richiedibile a qualunque giocatore. Il passaggio deve avvenire tramite l’associazione e il fondo dedicato.
É il sistema che manca, non certo il rifiutare di donare, quello é semplice esercizio di un diritto personale, e non va attaccato.
Siamo sinceri, sto ragazzo non è obiettivamente così simpatico… Fra la residenza e qualche altra cosina qua e là ha perso molti consensi
È partito il messaggio, tra l’altro non è in grassetto la parte della fraseche volevo enfatizzare ma penso ora la si possa intuire, comunque: non è vero. Basta andare a leggersi altri articoli sulla vicenda per scoprire che in realtà è stato attaccato anche sul piano personale(Thiem, con Berrettini sono stranamente più docili).
@ Denis (#2556295)
Sul fatto che potrebbe, e sarebbe giusto, fare entrambe le cose (aiutare ospedali e tennisti) mi trovi completamente d’accordo.
@ Denis (#2556295)
“Il problema sia di Berrettini che di Thiem è che vogliono dimostrare di essere brave persone, [b]cosa che nessuno ha messo in dubbio[/b]”
Perché dovrebbe pagare le tasse in Italia?per ingrassare le guardie forestali della Calabria?
@ Pennettafan (#2556293)
Hai perfettamente ragione. Probabilmente lo avrei fatto io. Poi però mi sarei risparmiato di dire che non sono d’accordo con il dare un sostegno economico a tennisti di classifica più bassa perché nel mentre voglio aiutare gli ospedali italiani, sia perché è oggettivamente si può permettere di fare entrambe, sia perché gli ospedali italiani si aiutano in primis sottoponendoti alla tassazione a cui si sottopone qualsiasi altro tuo compatriota.
Il problema sia di Berrettini che di Thiem è che vogliono dimostrare di essere brave persone, cosa che nessuno ha messo in dubbio. Il punto è che sono dei privilegiati, non degli eletti dal cielo. A loro va bene che il tennis sia uno sport per pochi perché fanno parte di quei pochi. È così e basta.
Ma guardate ha fatto benissimo ad andarsene via dall’Italia è una cosa a cui almeno il 60% degli italiani ambisce. Ormai qui sfornano tasse per tutto, e le tasse comprendo un bel 43%.
La scelta della residenza a Montecarlo è effettivamente discutibile ma onestamente chi non ci farebbe un pensiero? Tantissimi sportivi la spostano li… Da quel che ho letto la tassazione è zero sulle persone fisiche contro il 43% in Italia… La differenza è enorme. Io non credo la sposterei ma bisogna poi trovarsi nella situazione di uno sportivo che guadagna e vive in giro per il mondo per poterlo dire con sicurezza.
Matteo a parole è fantastico e i suoi soldi al sicuro nel Principato,diciamo che è in una botte di ferro piena di buoni propositi fini a se stessi..
Più che altro, mi piacerebbe leggere gli stessi commenti, ma solo pochi utenti soddisfano questa mia aspettativa.
Mamma mia che tirchi sti giocatori, sono miliardari, per loro quest’offerta sono solo spiccioli, e sganciatele due lire!
Il fatto è che quando ci si trova in mezzo a decisioni prese da altri ci si indispettisce, anche perchè c’è una utilità relativa dei soldi.
Berretto ha fatto un anno da leone, ma non è uscito dalla conta di quelli che devono remare per vivere, Nole oggettivamente sí, ha dato, ma ha avuto tantissimo dal tennis e si può concedere di muovere milioni come fossero noccioline.
In questi casi, meglio donare due spicci e fare bella figura e poi farsi sentire nelle sedi opportune, magari proponendo una soluzione che impatti piú proporzionalmente sui ricconi generosi.
Al di là della battuta finale, sembra proprio che Matteo non capisca o a questo punto faccia finta di non capire che anche lui è un membro dell’ATP che come organizzazione-sindacato dei giocatori è stata creata apposta per tutelare tutti i professionisti, non solo i primi 10 (in verità i tre fenomeni non hanno certo bisogno di rappresentanza). E quando deve intervenire l’ATP adesso o quando soldoni ce ne erano in abbondanza per tutti ma li drenava solo verso i primi della classe? Le storture di ieri hanno contribuito al disagio di adesso, che i membri dell’ ATP come in ogni brava corporazione intervengano non con una pioggia di soldi indiscriminata ma come detto da Djokovic considerando i diversi casi, per sostenere chi non ce la fa; a sistemare i monte premi ci si pensa poi, visto che adesso tornei non ce ne sono. Poi che sembra quasi che debba scegliere se contribuire al fondo ATP o comprare mascherine, per uno che ha guadagnato solo di premi quasi quattro milioni e mezzo di dollari a 24 anni è ridicolo. Dispiace, se il cambio di residenza è una prassi ormai diffusa e accettata tra gli sportivi, anche se un po’ vigliacca, certe dichiarazioni lasciano molto perplessi 🙁
@ Denis (#2556243)
D’accordissimo!
Questo ha il cuore in Italia e il portafoglio a monyecarlo
Ha ragione Come thiem mi aspetto commenti negativi come per l’austriaco
L’ATP, la WTA e l’ITF dovrebbero sostenere i giocatori con una classifica più bassa? Certo. Non dovrebbe spettare ai giocatori con classifica più alta? Dai, diciamo di sì. La domanda che mi sporge spontanea è però: dov’erano questi giocatori di classifica più alta ora tanto restii ad aiutare mentre i giocatori di classifica più bassa chiedevano una redistribuzione più equa dei montepremi? Siamo sempre lì. La solita solfa del “ehi ma io ricco ci sono diventato con i miei sforzi”. Vero. Ma i tuoi sforzi giustificano una ricchezza così sproporzionata rispetto agli altri?
è come se il milionario di turno dicesse “sai a me di aiutare i milioni di poveri in giro per il mondo non me ne frega una mazza”. Legalmente non gli si può certo dir nulla. Da un punto di vista morale ed etico? Direi che la necessità che ha Berrettini, come del resto Thiem, di chiarire in continuazione la propria posizione la dice lunga.
Poi parlando nello specifico di Matteo Berrettini: ma con che faccia uno che ha la propria sede fiscale a Monte-Carlo va ad esibire gli aiuti che sta fornendo al SSN quando neanche vi contribuisce con le proprie tasse?
Queste persone, perché i tennisti magari non se lo ricordano ma sono persone, dovrebbero tornare con i piedi per terra. Purtroppo è anche colpa di noi fan che dovremmo cominciare a ridimensionare queste persone e non a trattarle come delle divinità.
Puro benaltrismo… Spiace, da tifoso di Matteo, ma le lezioni su quali sono le cause importanti da finanziare da uno che ha preso residenza a Montecarlo per non pagare le tasse proprio no.
Alla faccia del chiarimento…mandami l’iban Matteo…te li presto io per il fondo di solidarietà…
Ok, a questo punto non c’é differenza col pensiero di Thiem.
Se qualcuno sull’ argomento infama l’austriaco e CONTEMPORANEAMENTE difende l’Italiano, c’é qualcosa che non quadra.
Atp e Wta sono le associazioni dei giocatori. Dice che esse devono occuparsi di loro: non nota il corto circuito in questo ragionamento?
Se il circuito è fermo è chiaro che proventi dal torneo non ne arrivano, anche gli sponsor sono abbastanza fermi…
Matteo non sa o non vuol capire che SONO le organizzazioni (ATP, WTA, ITF, Grand Slam ) che stanno contribuendo per la quasi totalità al PRP per i giocatori di bassa classifica. Stanno mettendo sul piatto più di 4 milioni. Ai giocatori dell’ATP nella top100 si chiedeva un contributo di 1 milione diviso e scaglionato a seconda della posizione in classifica/ prize money. Poi Djokovic ha declassato la richiesta a suggerimento.
Berrettini pensa che il suo giusto contributo sia esattamente zero. Probabilmente paga delle tasse troppo alte a Monte-Carlo ed è in difficoltà a reperire i fondi.
Non sono troppo d’accordo con Matteo sinceramente, o perlomeno in parte diciamo, ha ragione nel dire che anche l’itf e Atp dovrebbero aiutare maggiormente, e sarebbe molto semplice, basterebbe veicolare piu denaro ai circuiti challenger e future, in modo che il montepremi possa salire ed essere meno disomogeneo rispetto al circuito Atp, per quanto al fondo proposto da Nole, non vedo perchè non aderire, sopratutto i top 20 non dovrebbero avere problemi a devolvere quelle somme.
Quoto a pieno le dichiarazioni di Matteo
Bastava mantenere la residenza in Italia come ha fatto Fognini, per aiutare.