Guido Pella senza peli sulla lingua sul fondo ATP e da ragione a Thiem: ” Questa questione deve essere studiata. Non è lo stesso per Federer, Nadal o Djokovic che aiutano con $ 30.000 quando hanno guadagnato 100 milioni di dollari in carriera”
Il tennista argentino Guido Pella ha rilasciato un’intervista al programma radiofonico argentino Basta de Todo, dove ha affrontato l’argomento di aiutare i tennisti in difficoltà a causa del coronavirus.
“Nessun giocatore di tennis muore di fame. Preferisco dare dei soldi per aiutare le persone che hanno serie difficoltà. Preferisco aiutare le persone nella mia città che stanno male e che non hanno nulla da mangiare. Questo è più urgente del tennis. Ti faccio un esempio: Cristian Garín è passato dal 60 ° al 18 ° posto ATP, non sembra giusto che un giocatore numero 18 debba pagare un importo quando la sua realtà economica non è la stessa di quella di un top 20 consolidato.
Ci sono giocatori tra i primi 200 come Jack Sock che hanno vinto oltre 10 milioni in carriera. Questa questione deve essere studiata. Non è lo stesso per Federer, Nadal o Djokovic che aiutano con $ 30.000 quando hanno guadagnato 100 milioni di dollari in carriera. Mi piace che ci sia supporto per i tennisti in modo da mantenere un buon livello nel circuito, ma non sono d’accordo con l’obbligo di dover aiutare senza che la realtà di ogni giocatore venga presa in considerazione.
Il tennista argentino concorda con Dominic Thiem sul tema dell’aiuto ai tennisti:
“Sono d’accordo con Thiem. Penso che l’ATP debba intervenire per trovare il modo più giusto per tutti”.
Ricordiamo che Dominic Thiem è stato reticente nell’aiutare i tennisti che si trovano in difficoltà, considerando che molti di loro, secondo lui, sono “poco professionali”.
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E ora che dite di Berrettini ?
Bravissimo. Tantissimi. La maggior parte, direi. 🙂
La censura di mazzoni
Pella a pelle ha il braccino…
Boh, nella prima parte sembra contrario all’iniziativa (preferisco dare a chi é in difficoltà, nessun tennista muore di fame). Nella seconda invece fa capire che se ci fossero i giusti distinguo, sarebbe favorevole.
Ho letto Thiem e mi sono un po’ irritato. Ho letto Pella, e non mi sembra di aver letto le stesse cose: fa dei distinguo, se vogliamo anche giusti, e parla di persone “in seria difficoltà”, che è diverso da “persone in difficoltà” (credo che in Argentina ci sia gente che oggi non mette insieme il pranzo con la cena, dubito che questo accada ai tennisti pro, per quanto di bassa classifica).
@ Mandrake. (#2553326)
Per me ha ragione Pella e comunque non credo sia confuso dato che a differenza del tuo virgolettato lui ha aggiunto un “ma”.
Pella non ha pelli sulla lingua…però un sistema come l’ATP deve rimanere solido e non dare la possibilità di sussistere economicamente a tennisti di seconda fascia porterà a un inpoverimento fisiologico del tennis.
I giocatori “consolidati” come Pella dovrebbero sapere con onestà intellettuale che fino ad adesso tennisti che hanno bazzicato intorno alla 200ma 400ma posizione hanno contribuito a portare avanti il carrozzone ma hanno oggettivamente guadagnato in modo sproporzionatamente troppo inferiore rispetto a un Pella consolidato nella top 100, con i suoi pelli sulla lingua che si è tolto.
Sia lui che Thiem li vedo profondamente egoisti.
In realtá ha fatto lo stesso ragionamento di Hewitt. Non di Thiem.
L’australiano era stato il primo a far notare che le finanze del n95 non necessariamente sono messe meglio di quelle del n120
Pella cita Sock…ma fuori dai 100 al momento ci sono pure Anderson, Del Potro, Murray…
Per come è stato impostato il metodo di distribuzione, Caruso e Travaglia pagano un tot, Anderson e Murray no…
Non andrebbe preso il ranking atp, ma il ranking del prize money
Chissà quanti Pella & Thiem ci sono allo stato silente…
Ma basta dire che i tennisti future sono in difficolta economiche!!!! Si sa che é pieno di bamboccioni figli di ricchi, senno mica avrebbero giocato a tennis che é uno sport per privilegiati!!!!sono d’accordo con Pella e Thiem che si sono fatti il culo per arrivare lassu, mentre ci sono un sacco di pseudo giocatori future e challenger che si illudono si essere professionisti e fanno i TURISTI TENNISTICI nel mondo!!!!!Che si trovino un lavoro questi TURISTI TENNISTICI
Applicando lo 0,50% sull’ammontare dei premi vinti in carriera ai giocatori che hanno vinto oltre 1 milione di dollari….si otterrebbe qualcosa?
“preferisco dare i soldi a persone che hanno seria difficoltà”
“mi piace che ci sia supporto per i tennisti”
Ha le idee alquanto confuse sull’aiutare o meno i tennisti di bassa classifica, che sono persone in difficoltà
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“Ci sono persone nei primi 200 come Sock che hanno guadagnato oltre 10 milioni”
“la cosa va studiata”
“non sono d’accordo con l’obbligo di dover aiutare senza che la realtà di ogni giocatore venga presa in considerazione”
Ah, ok. Non vuol pagare più degli altri (attualmente Pella è n.35 e ha guadagnato quasi 5 milioni di dollari), ma non sa che è già stato deciso che i fondi verranno assegnati guardando sia la classifica che i premi partita guadagnati nella carriera. Ha ragione a non voler dare i fondi a persone che hanno delle disponibilità finanziarie private.
Insomma Pella è andato un po’ a ruota libera, difendendo i propri interessi, ma dimostrando di essere poco informato. Vediamo se nella prossima dichiarazione correggerà o rilancerà.
Il discorso non fa una piega così come quello di Thiem. Adesso in questa emergenza i primi 100 possono anche aiutare ma non deve essere un obbligo. E poi ha appunto poco senso, c’è chi è appena entrato nei 100 e non ha vinto un tubo, c’è chi come Lopez Murray sono indietrissimo o mezzi ritirati e sono straricchi e poi solo i Nadal e Federer potrebbero mantenere a vita tutti i giocatori del circuito. Andrebbe riveduta tutta la gestione del tennis ma dovrebbero farlo ATP WTA ITF non i giocatori. E’ come dire a Cristiano Ronaldo di sedersi a un tavolo e gestire lui il calcio, non sono i protagonisti a doverlo fare.