Durissima opinione di Dominic Thiem sul fondo ATP e i giocatori dei Futures
Dominic Thiem ha rilasciato una controversa intervista, che susciterà senz’altro molte polemiche in proposito sul fondo di sostegno ai giocatori di bassa classifica ATP. Riportiamo di seguito le sue parole:
Thiem: “A nessuno dei giocatori in cima alla classifica è stato “regalata” questa o altra somma. Ognuno ha dovuto combattere per risalire la classifica. Inoltre, bisogna essere onesti nel dirlo, nessuno di questi giocatori in fondo alla classifica, è in imminente pericolo di vita, nessuno di loro rischia di morire di fame.
E io conosco molto bene il circuito Futures, per averci giocato per 2 anni, e beh ci sono sicuramente dei giocatori che non subordinano tutta la loro vita allo sport, che non lo vivono in modo professionale, e non giocano come un pro dovrebbe fare.
In tutta onestà non vedo perché dovrei dare dei soldi a giocatori del genere. Sarò onesto, preferirei piuttosto dare dei soldi a persone e organizzazioni che hanno veramente, ma veramente bisogno di quei soldi.”
Intervistatore: “Quindi il tuo “credo” è che chi voglia diventare un professionista debba sapere in cosa si stia imbattendo?”
Thiem: “Sicuramente. Come con ogni lavoro non c’è garanzia che io lo farò bene e che un giorno farò tanti soldi tramite quello. Questa è fondamentalmente la mia opinione sull’argomento.”
Thiem, come ha ricordato nell’intervista, ha trascorso qualche stagione nel circuito Futures, e ha ricevuto un forte sostegno finanziario da parte della sua famiglia. Sua nonna scelse di vendere l’appartamento che aveva a Vienna per finanziare il nipote prima che diventasse ricco e famoso.
Inoltre in Austria c’è un regime fiscale speciale per gli sportivi.
Un grazie a Mandrake
TAG: Dominic Thiem, Emergenza Coronavirus
Commentare le gesta dei popoli austriaci ed olandesi nello specifico periodo…. mi mette i brividi!
Cmq Vi ammiro per i commenti esternati. Un abbraccio a Voi tutti
ma ha ragione thiem, se arrivi 10, 100 o 500 e’ perche’ te lo meriti, ma perche’ dovrebbero regalarti dei soldi ? per farti continuare a stare 20 settimane l anno a sharm el sheik ?
Chissà se avrebbe detto le stesse cose quando giocava tra future e challenger.
Non mi sorprende una dichiarazione del genere da uno che considera le Olimpiadi come un torneo da dopo lavoro ferroviario. Dichiarazione da persona a compartimenti stagni.
Scusate ma il fatto che la nonna abbia venduto la casa non implica certo che Thiem provenga da una famiglia di ricconi, non è “roba da privilegati”. Vuol dire che la famiglia ha investito su di lui, ha investito tanto magari facendo anche sacrifici (questo significa vendere una casa) e prendendosi rischi. Non tutti lo avrebbero fatto anche avendone la possibilità. E con il duro lavoro e l’abnegazione (che evidentemente non tutti hanno) Thiem è riuscito a diventare un Top e a ripagare gli sforzi della famiglia. Insomma è innegabile che quello che ha se lo sia guadagnato e meritato. Poi è chiaro che il discorso è molto più complesso visto che se crollasse il mondo del tennis minore ne risentirebbero a cascata tutti.
Poi la carriera di uno sportivo è fatta di mille variabili e liquidare il tutto a “io ce l’ho fatta perché sono stato bravo, altri no” è abbastanza superficiale.
il fondo attualmente ha una copertura di 1.000 euro, ma stiamo lavorando per aumentarlo.
ha ragione da vendere
me lo difendi pure , thiem 22.132.368 $ di solo montepremi senza sponsor , e per 50.000 mila euro mi fa un discorso del genere ? vedi di essere più lungimirante 😉
Sarei d’accordo con te se le federazioni avessero la possibilità di un contratto tipo “vita sportiva natural durante” (lo so, è una forzatura) che obbligasse il giovane a versare alla federazione una minima percentuale dei loro futuri premi, altrimenti rimarremmo sempre in un ambito di discriminazione, dove i tennisti più forti potranno nascere solo da famiglie ricche o da federazioni con più risorse (che è ciò che succede al giorno d’oggi nella maggior partr dei casi). Tuttavia, le esternazioni di Thiem sono quelle di uno che ha avuto la fortuna di avere una famiglia abbiente, dove la nonna ha venduto una casa di un certo valore per finanziare i suoi percorsi tennistici. E non credo che sua nonna sia poi finita a vivere sotto i ponti, mangiando alla mensa dei poveri. Io ho iniziato a giocare “seriamente” a tennis dopo i 30anni,e devo dire che, nonostante il mio grande impegno, sono abbastanza scarso, soprattutto di testa (se la palla in un punto prende un brutto rimbalzo, vuol dire che il campo è una cacca e sono capace di perdere pur se in vantaggio per 6-1 4-0…eheh). Da ragazzino giocavo con amici una volta ogni 15 giorni e da autodidatta, senza mai aver preso lezioni. Non ho mai palesato speciali doti, ma anche le avessi avute, al massimo i miei avrebbero potuto pagarmi uno di quei corsi pollaio con un maestro e 10 allievi, e non avrei avuto nessun immobile da vendere per finanziarmi, al massimo avrei potuto provare a vendere una mia rivisitazione de “I Malavoglia” di Verga, a fumetti, con Padron ‘Ntoni che vinceva 12medaglie d’ oro alle Olimpiadi di Passerano Marmorito, ma dubito che sarei riuscito a ricavarne buoni guadagni. Nel mio gruppo di amici c’era un ragazzino veramente forte, che faceva tornei di tennis, ma che verso i 15 anni dovette abbandonare l’attività agonistica di primo livello proprio perché la famiglia, pur essendo mediamente benestante, non poteva permettersi le spese che si prospettavano per andare avanti (eravamo nella seconda metà degli anni 80).Quel ragazzino molto probabilmente non avrebbe realmente sfondato, però non ebbe le possibilità per farlo.
Thiem forse avrebbe fatto più bella figura a stare zitto, e non a sembrare il tipico figlio di papà che dice “guarda quel poveraccio che lavora in fabbrica, è un incapace, non ha saputo farsi valere nella vita. Invece guarda come sono bravo io a gestire e migliorare il fatturato della fabbrica che m’ha lasciato mio padre”.
Aiutami a rendermene conto. Commenti così non portano certo a far cambiare idea, visto che sono assolutamente vuoti di contenuti.
Ha ragione….nessuno pagherebbe mai per vedere dei match di un futures, quindi non si possono definire dei professionisti .Nei futures dovrebbero partecipare solo i giovani finanziati dalle rispettive federazioni.
Ironia allo stato puro. Complimenti!
Il problema di Thiem è che crede che il suo talento gli dia il diritto di guadagnare i milioni che guadagna, mentre non è così.
Se si iniziasse una reale ridistribuzione dei montepremi, vedi come cambia idea.
Per ora conferma l’opinione che avevo sviluppato dopo il no alle olimpiadi:è un ragazzino saccente.
@ DYLAN1998 (#2550963)
Non tutti hanno genitori come quelli di Gulbis. Sarebbe interessante sapere come un giocatore modestissimo di Futures(500/600 al mondo) riesca a mantenersi per giocare a tennis. Ci sono moltissimi tennisti che nella loro carriera non sono andati oltre la 400a posizione e giocano a livello senior da almeno sei o sette anni. Bisogna fingere di essere buoni samaritani anche con loro?
Ma che discorsi sono… Ma ti rendi conto di quello che scrivi?
I ragazzi che hanno appena iniziato sono giovani, e come tanti giovani al momento non hanno più un lavoro (o non ce l’avevano neanche prima). Però essendo giovani ci sono altissime probabilità che siano a casa con i genitori, quindi non corrono alcun pericolo..
devi urlare un pò di più.
a volte il gregge ha bisogno di svegliarsi e guardarsi bene attorno.
Se vedessi un trentenne che è numero 500 del mondo non lo considererei un professionista a tutti gli effetti ed è questo a cui si riferisce Thiem. Il discorso cambia per i ragazzi che hanno appena iniziato l’attività nei Futures.
Perché sarebbero vergognose? Cosa ci sarebbe di vergognoso nel suo discorso?
Anzi, ha anche detto che a gente a cui i soldi servono davvero non avrebbe problemi a donare.
Non è che i soldi vanno regalati, eh.
Ha ragionissima.
“Severo ma giusto”, verrebbe da dire.
@ Miiiiiiii (#2550849)
Credo che più delle discoteche e delle belle donne…si riferisse alla pratica di combinare i match…
Il discorso di Thiem è giusto e sbagliato. giusto quando dice che chi fa un lavoro dovrebbe essere e farlo nel modo più professionale possibile. quindi anche il tennis, che da pro, è un lavoro, deve essere fatto il più seriamente possibile, e sono d’accordo che quando hai 29 anni e sei vita natural durante 900 o 1000 atp vuol dire che devi iniziare a guardarti in giro e capire cosa potrai fare da grande…ma è sbagliato ed anti-popolare dichiarare che non daresti un soldo a persone che magari sono all’inizio e davvero senza sussidi fanno fatica. Che il modo del tennis sia un mondo di egoisti questo è arcinoto… gente che guadagna miliardi e che è abituata che tutto è loro dovuto e gratuito quindi anche offrire un caffe diventa un problema…e non tutti hanno i soldi o una casa a Vienna da vendere come la nonna sudtiroler wolkspartai del baslone Thiem..magari prima di fine carriera gli finanzia anche l’operazione maxillo facciale al ganassone cosi smette di piovergli in bocca…
@ cataflic (#2550857)
Sei veramente forte, se non giocano perché devono pagare il team,quello delle bollette lascia perdere che è meglio
thiem mi cadi così in basso rivelandoti una merkel , un kurz e un Mark Rutte primi ministri di germania, austria e olanda , ti ho tifato ma dopo queste vergognose parole non tiferò mai più per te , mi dispiace che sei così meschino non me lo aspettavo davvero….djokovic, nadal e federer sono lontani anni luce da te…campioni si nasce e loro lo nacquero tu no…
thiem mi cadi così in basso rivelandoti una merkel , un kurz e un Mark Rutte primi ministri di germania, austria e olanda , ti ho tifato ma dopo queste vergognose parole non tiferò mai più per te , mi dispiace che sei così meschino non me lo aspettavo davvero….djokovic, nadal e federer sono lontani anni luce da te…campioni si nasce e loro lo nacquero tu no…
Grande Thiem, si sa nei future giocano tanti di quei bamboccioni viziati che non sanno nulla del professionismo vero. Figli di ricchi, perché si sa il tennis è uno sport per ricchi( e nessuno può contraddirlo)… I soldi a chi lo merita e fa vita da professionista. E non a un bamboccione che non ha mai lavorato in vita sua e viaggia per future illudendosi di essere un professionista
“Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente.
«Quando ti vien voglia di criticare qualcuno» mi disse «ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu»”.
Francis Scott Fitzgerald, dall’incipit de “Il grande Gatsby”, traduzione di Fernanda Pivano
Ciao. Io sono un 2.1 forte… Vinto un paio di future. Ha ragione Thiem. Io bevo birra e nel weekend vado in disco in cerca… Non so se mi spiego… Non credo di avere una vita piena di sacrifici.. È vero mi alleno solo 2~3 volte a settimana…ma ho tanto talento! Poi in famiglia mio padre ne ha parecchi… Non so se mi spiego. Quindi perché regalarmi dei soldi?? Fa bene… Che se li goda… Con la Mlady
geniale
Hai un nick impronunciabile; hai sbagliato a scrivere il cognome del giocatore australiano croce e delizia del movimento tennostico, ma hai anche dei difetti!
Scherzi a parte, la tua affermazione “chi ha avuto delle possibilità che altri non hanno, dovrebbe esimersi da certi commenti” merita i famosi 92 minuti di applausi. E sei stato fin troppo gentile.
Apprezzo Thiem come giocatore, ma, se davvero venissero confermate queste sue dichiarazioni, diventerò tifoso di chiunque gli giochi contro.
Ho sempre tifato per l’atleta indipendentemente dalle sue azioni nella vita privata e dal suo livello di intelletto (il mio idolo sportivo assoluto è Alberto Tomba), però non ho mai tollerato il privilegiato che sputa sentenze dimenticandosi quanto la vita l’abbia aiutato.
Si capisce leggendo le dichiarazioni di thiem..xché federer Nadal e diokovic sono dei campioni..thiem è..resterà solo un buon giocatore..probabilmente nessuno si ricorderà di lui fra 10 anni..sappiamo la ragione
E su questo hai ragione, se i tennisti nel frattempo sono riusciti a silurare il coach, il preparatore atletico e simili ed abitano in una casa di proprietà con le bollette pagate dai genitori.
Una casa a Vienna, piccola o grande che sia, varrà almeno alcune centinaia di migliaia di euro.
Chissà quante famiglie hanno investito cifre importanti senza peró ottenere un ritorno.
Quelli che arrivano in alto sono veramente pochi rispetto a quelli che ci hanno provato.
@ Mandrake. (#2550802)
Sento gli espertoni scrivere che nei future e challenger I premi non coprono le spese, adesso non ci sono premi ma nemmeno spese
Inqualificabile per tutti i motivi che avete già detto. Sottolineo solo che il passaggio “preferirei dare soldi a chi ne ha bisogno”, se ha detto davvero preferirei e non preferisco e non é una traduzione imprecisa, sembra significare che non ha dato un euro in beneficienza a nessuno. Per carità, liberussimo di farlo, ma allora non ti mettere a far classifiche
Credo che la chiave del discorso di Thiem stia nelle parole, un po’ sibilline, che seguono “io conosco molto bene il circuito futures”. Ho la sensazione che tra i molti che si sbattono allenandosi duramente 10 ore al giorno, ce ne siano altrettanti che fanno la bella vita, tra ragazze, discoteche, feste, alcol, viaggi e magari i soldi di papà alle spalle. Al di là di questo, non si può certo dire che non risulti così alquanto egoista.
Perfettamente d’accordo conte. Aggiungo che chi ha avuto delle possibilità che altri non hanno,dovrebbe almeno esimersi da certi commenti. Ecco questo è uno di quei commenti per il quale io smetterei di tifare un giocatore.altro che kiorgios, Fognini ecc.
Quindi secondo thiem in formula 1 si dovrebbe correre con 6 macchine
Gli altri cosa ci stanno a fare. ..
Basterebbe fare gestire il ventilato fondo di sostegno per i tennisti di basso rango alla burocrazia italiana, e Thiem sarebbe accontentato:
– dimostrare di aver percepito nei tre anni precedenti esclusivamente un reddito derivante dalla partecipazione a tornei professionistici
– dimostrare di aver correttamente dichiarato al fisco detti redditi e di aver pagato le relative tasse
– reddito ISEE del nucleo familiare inferiore a 15.000 Euro
– certificazione di non essere percettore di reddito di cittadinanza
– certificazione di non essere percettore di nessun’altra provvidenza speciale legata all’emergenza Covid-19
– tessera FIT in corso di validità
– attestato rilasciato dalla FIT di non aver mai subito multe o squalifiche nel corso dello svolgimento dell’attività agonistica
– certificato carichi pendenti rilasciato dal tribunale
– stima asseverata da commercialista esperto del settore sportivo, dal circolo sportivo tesserato FIT di appartenenza e da notaio dei redditi che si sarebbe potuto percepire come “prize money” per i tornei a cui il giocatore era iscritto e che sono stati cancellati causa Covid-19 (detti redditi non potranno essere superiori a quelli conseguiti nella media dei tre anni precedenti per gli stessi tornei)
A seguito di esame della documentazione presentata, per cui potrà essere richiesta integrazione in base ad insindacabile giudizio della commissione esaminatrice, potrà essere erogato un contributo pari al 30% di detti comprovati mancati redditi.
Penso che con queste semplici cautele non solo Thiem, ma tutti noi saremmo sicuri che questi denari non vengono elargiti “a pioggia” a chi non se li merita.
O no?
Le migliori donazioni sono quelle dirette. Associazioni, onlus….x carita’….poca fiducia !
Esatto! Proprio oggi su Rai Sport c’era uno speciale, di qualche anno fa, su Eddy Merckx con lui presente in studio, assieme ad altri tra cui il compianto Gimondi (che a vederlo lì, ridere, scherzare ed ammettere che “il Cannibale” era semplicemente il più forte, che insomma non c’era storia, mi scese una lacrima di commozione).
Tra gli altri ospiti c’era Italo Zilioli. Raccontò quanto Merckx sia un signore nel saper mettere a suo agio “principi e barboni” che lo avvicinano: un giorno ad una manifestazione di ex corridori gli si avvivina uno che aveva sempre fatto il gregario e lo incensa dicendogli che era il più grande, unico, mentre lui non era degno quasi di rivolgergli la parola. Merckx lo zittì con un sorriso e gli disse, semplicemente, che senza quelli come lui “il Cannibale” non sarebbe esistito. Non lo diceva nel senso che le sue vittorie fossero da attribuire anche ai compagni di squadra, perché chi gli stava di fronte mai ci aveva corso assieme; il senso era che senza i piccoli ed umili mattoni delle fondamenta la guglia più scintillante non potrebbe star in piedi. Che Thiem, che vale si è no 1/1.000 di Merckx, non lo capisca da una parte è comprensibile, proprio perché non è al suo livello . Però se lo comprendiamo noi forse allora dovrebbe capirlo anche lui.
Grandissima testimonianza di Realpolitik austro-germanica di Thiem, a cui nel merito non si può dare grosso torto. Certo la questione è abbastanza più complessa di come la pone Dom.
@ Mandrake. (#2550802)
Bellissima la definizione di testa di latta! La posso riciclare qualora mi servisse?
Il discorso secondo me è diverso. Voglio dire che non è perché è sbagliata la distribuzione dei montepremi chi guadagna di più cioè quello più avvantaggiato aiuta gli altri…mi sa un pochino di elemosina. Se poi è solo per questa volta e ci si decide veramente a rendere il tennis più equo allora va bene
La posizione di Thiem è analoga a quella di Germania e Olanda rispetto agli aiuti europei chiesti dall’Italia (e da altri) a seguito della pandemia.
Si può non essere d’accordo ma credo voglia dire se vinci guadagni, e su questo non si discute, poi non è che si debba essere tennisti per sempre, si può provare a lavorare….
Thiem ha anche ragione ma non capisce che senza il tennis di sottobosco non nascono neanche gli alberi da alto fusto.
Di giusto in questo momento non c’è niente, si tratta solo di cuore. In teoria dovrebbero essere gli stati a distribuire mutualisticamente, ma se qualcuno vuole fare qualcosa di piú, tanto meglio
Thiem svia dal discorso, il fondo ATP non è stato istituito per fare beneficenza generica (al quale i suoi colleghi più titolati come Roger, Rafa e Nole non si sono sottratti, procedendo in autonomia) ma per sostenere le fasce più deboli della propria categoria, che nei fatti non riesce a lavorare – guadagnare – a causa del lockdown globale del circuito.
In verità, mi sorprende che l’austriaco non riesca a contemplare l’idea che ci siano tennisti – la maggioranza, direi – che calibrano il proprio calendario e la scelta dei tornei più sulle proprie disponibilità che su altri termini.
Pecca anche un po’ di ignoranza, nel senso che ignora i principi su cui si dovrebbe costituire tale fondo: Nole ha detto chiaramente che non serve a mantenere i Gulbis di fondo classifica, ma solo coloro che hanno oggettive difficoltà a sostenere i loro già ridotti staff preparatori.
Thiem senza nonnina che vendeva casa,rimaneva qualche anno nei Futures e poi mollava. Adesso fa il tirchio con i colleghi in difficoltà…
Un’egoista, è chiaro che la torta attualmente se la spartiscano in pochissimi lasciando briciole agli altri,in questo momento chi ha guadagnato bene non ha problemi e dovrebbe capire chi è in difficoltà poi in seguito molte cose dovranno cambiare. Giusto premiare chi merita ma la distribuzione dei premi nel tennis va ripensata.
Non credo sia esattamente così. Poteva forse essere vero 50 anni fa ma oggi le cose sono un po’ cambiate
ci vuole l’ISEE!!!
Bella persona Thiem, peccato che quando giocava lui nei futures non ci fosse una pandemia globale. Non ho parole per descriverlo.
A lavorare, andate a lavorare, a lavorare, andate a lavorare! (Scherzo:-)
Qui si parla solo di tamponare una ferita thiem, mica di stipendiare vita natural durante la gente…
Complimenti a Thiem per la sua sincerità, tutti sanno che per arrivare in alto sono tante le componenti che incidono e se alcuni giocatori non ce la faranno possono fare un altro, come succede per tutte le professioni. Ci sono tantissimi bravi professionisti, imprenditori, commercianti ecc. che con questa crisi hanno perso il loro lavoro e le loro attività; il cinema ci ha raccontato storie vere di atleti che hanno fatto di tutto per poter arrivare in alto credendoci e logicamente avendo le capacità, non trovo corretto tutto questa richiesta di “assistenzialismo”. La Collins ad es. pur essendo brava da junior ha dovuto prendere una laurea per poter arrivare tra le prime 30 del mondo e così tante altre situazioni.
Bravo Thiem!
Come son tutti bravi a parlare con la pancia piena (cit.)
Ha ragione,
Perché tutti i tennisti (anche quelli numero 1500)hanno dietro di loro una famiglia di ricconi
Perché per permettersi tutti quei viaggi e costi uno non può non essere ricco.
Meglio darlo ad associazioni che aiutano i bisognosi (quelli Veri,che non hanno un tetto sopra la testa )
Ha fatto una dichiarazione da testa di latta: dura all’esterno e vuota all’interno.
Con il principio che bisogna essere professionali nel tennis, salutiamo Paire, Kyrgios e tutti quelli che non sono abbastanza professionali secondo Thiem. Tra l’altro questo elenco comprenderebbe anche il Thiem di un paio di anni fa quando perdeva contro totali sconosciuti, o aveva delle prestazioni altalenanti.
Il punto che non ha capito Thiem è che non si tratta di sovvenzionare i principianti del tennis (evidentemente Thiem non ha intenzione di allenare nessuno, come invece fa suo padre, allenatore di Ofner, a fine carriera. O meglio nessuno che non sia già un top player), ma di coprire temporaneamente un vuoto di partite che avrebbe colpito duramente anche lui nei suoi anni da principiante. Che poi ognuno debba meritare di vincere e risalire la classifica non è Thiem che deve giudicarlo ma il campo. Ci sono stati moltissimi esempi, tanti in Italia, di tennisti che sono migliorati nel corso della loro carriera ( Cecchinato, ma anche Berrettini, e pure Fognini negli ultimi anni ha fatto un altro salto di qualità), e anche a livello internazionale, ad esempio Londero.
Se chi arriva in alto nella sua carriera è così miope da non capirlo, potrà diventare un grande campione di tennis, ma rimarrà un piccolo uomo.