La lettera di Omar Giacalone a Novak Djokovic: “Questa è come un’ultima chiamata, ultimo modo per inseguire un sogno”
Tramite i propri account social, Omar Giacalone ha pubblicato una lettera per rispondere alla proposta di Novak Djokovic di aiutare tutti i giocatori attualmente inseriti tra la 250esima e la 700esima posizione della classifica mondiale. Il tennista siciliano, numero 874 ATP in singolare (best ranking al n.327 nel settembre 2015), si è rivolto al serbo perché, a suo modo di vedere, è l’unica persona in grado di comprendere le esigenze di tutti coloro che navigano nei tornei di categoria inferiore nella piramide del circuito professionistico: “Sono dell’idea che nessuno debba sentirsi discriminato e tutti coloro che cercano di vivere di questo sport, che si impegnano ogni giorno per riuscirci, debbano sentirsi parte di qualcosa e non soli contro il sistema come sempre. Parlo di quella fascia che economicamente non può sostenersi con i soli ATP e ITF, perché costretta a pagare tutte le spese: oltre ai viaggi anche hotel, cibo, stringer e fisioterapista; e quindi quasi sempre obbligata a rinunciare al proprio allenatore durante i tornei“.
“Spero che almeno una pandemia vi faccia rendere conto che qualcosa deve cambiare!! Sento che questa è come un’ultima chiamata, un ultimo modo per inseguire quel sogno e dare senso a quegli enormi sacrifici. Non ho mai giocato a questo sport per soldi altrimenti avrei dovuto smettere anni fa o durante questi anni in cui finivo l’anno in rosso. Ma se probabilmente per me è finita e questo maledetto Virus mi ha dato il colpo di grazia perché dovrò cercare un altro lavoro, spero che non sia lo stesso per quei giovani ragazzi che come me hanno quel Sogno dentro. Loro meritano almeno una chance. Questo sogno è per tutti, non per pochi, e tu che vieni dalle strade di Belgrado ne sei la prova vivente“, le ultime parole della toccante lettera scritta dal nativo di Mazara del Vallo che, come la gran parte dei tennisti di seconda fascia, in questo momento si trova in enormi difficoltà dal punto di vista economico.
TAG: Circuito Futures, CoronaVirus, Novak Djokovic, Omar Giacalone
@ Ste289 (#2549928)
Tutto condivisibile
Quello che sta chiedendo è solo un po’ più di equità nel suo mondo di laboro. Perché alla fine di nient’altro si tratta. Certo, i più forti è giusto che guadagnino e siamo milionari, ma non si può nemmeno accettare che possano vivere dignitosamente solo i primi 300 (stando largo) al mondo.
È come se un cuoco normale, non avesse diritto ad uno stipendio decente solo perché non è Cracco o Gordon Ramsey. Equità ed equilibrio sociale devono essere le basi anche in uno sport che ha introiti di miliardi.
probabilmente il tennis come ogni altro sport dovrà trovare la soluzione al suo interno, cioé i tennisti forti e ricchi per continuare a essere ricchi dovranno condividere parte della loro ricchezza con gli altri tennisti, oppure tornare al professionismo e dilettantismo di qualche decennio fa …
grande dubbio morale. ci sono stati giovani fortunati: tennisti/e, modelli/e, influencer, ecc. che hanno avuto la fortuna di girare il mondo, realizzare i propri sogni, godersi la vita. Pochi ricchissimi, tanti un po’ meno come Omar e non solo. si potrebbe dire che il loro compito è riempire di cose interessanti la nostra vita, lo fanno per riempire il nostro tempo libero (entertainment, ocio) e quindi hanno diritti che dobbiamo salvaguardare. Ma che dire allora dei tanti giovani che studiano e sono disoccupati, di chi sta perdendo il lavoro o lo ha già perso, ecc. ecc.. Mi sa che anche nel tennis e in altri paradisi come nella dura realtà bisognerà soffrire e Omar si dovrà come tanti reinventare, magari riuscire a continuare a fare il tennista magari trovare un altro lavoro. i tornei minori del tennis non dovrebbero nelle intenzioni ITF/ATP servire a creare i giocatori del futuro e basta?
Ecco Giacalone, cercati un lavoro mettendoti in fila con milioni di tuoi compatrioti, i quali non hanno nemmeno avuto la fortuna di girare il mondo inseguendo sogni…
P.s. Io sono fortunato e x adesso non devo ancora mettermi in quella fila…Non parlo per “invidia” ma rispetto le persone che ci stanno, da poco o tanto tempo
Caro Giacalone, almeno tu hai avuto la possibilità di fare una cosa che ti piaceva e ti divertiva…pensa che dopo il virus ci saranno tante persone che non avranno più nemmeno la possibilità di mantenere ne se stessi ne i propri figli, senza scendere su un campo da tennis ma nemmeno andando in una fabbrica o a sudare per 1500 euro al mese… forse non hai capito che lo sport in tempo di guerra si fermava…forse non abbiamo capito che il dopo covid sarà un andare al quinto set senza tiebreak in tutto…purtroppo avrei voluto vederti ancora sui tabelloni e negli incontri nazionali ….credimi…tu come tanti altri ragazzi che praticano il nostro sport più amato a diversi livelli…ma non sarà cosi…saremo tutti chi più chi meno a cercare di sopravvivere rinventandoci un ruolo, una professione, un destino per noi e per chi ci sta vicino…
Lettera accorata e che spezza il cuore…speriamo che Novak venga incontro a Giacalone che ha speso tutta la sua vita x un sogno di nome tennis.
Bella lettera Omar, ti capisco.
Però se è vero che “sognare è per tutti”, è anche vero che REALIZZARE il proprio sogno è per pochi, a volte per pochissimi .
Appello accorato diretto a colui che non è, a caso il numero 1 del mondo,perché a mio avviso è quello con sensibilità maggiore …
Giacalone,poi le chances di poter far virare più in alto la sua carriera le ha anche avute alcuni anni fa ,dove sembrava poter ingranare a livello challenger,disputando una buona stagione rimasta però poi fine a se stessa..ultimamente si manteneva,suppongo giocando le varie A2 o B ..non pervenuto a livello internazionale.