Gian Marco Moroni: “La mia giornata non è cambiata più di tanto. Burrieza ha saputo darmi tranquillità” (AUDIO)
Gian Marco Moroni, attuale numero 236 del ranking ATP in singolare, è stato ospite di Luca Fiorino, telecronista di SuperTennis TV, nel podcast “Tennis ai tempi del Coronavirus: il tennista romano, classe 1998, ha trattato numerosi argomenti, dai ricordi delle sue prime partite nel circuito professionistico ad un breve resoconto della stagione attuale, passando per gli obiettivi futuri e tanti altri aneddoti.
La “pausa” dai tornei internazionali: “Sono a casa con la famiglia a Roma, sto bene perché finalmente siamo tutti insieme. Dopo un po’, come tutti, ci annoiamo perché ci piacerebbe uscire ma dobbiamo resistere. La mia giornata non è cambiata più di tanto rispetto a prima: seguo una routine di yoga al mattino, poi faccio colazione e successivamente faccio una parte ‘leggera’ di atletica. Al pomeriggio, invece, ho una sessione più ‘dura’, che può consistere in forza o cardio, e leggo molto”.
Il rapporto con coach Burrieza: “Ho avuto la fortuna di trovare una persona con cui condivido molte cose. E’ una grandissima fortuna, ha saputo darmi tanta tranquillità e fin da subito ho cominciato ad esprimere un bel gioco. Sento di essere migliorato“.
Sogni e obiettivi: “I sogni preferisco tenerli per me, non per volare basso ma perché è una cosa che non mi piace condividere. Il primo obiettivo del 2020 era entrare in Top-200, per il finale di stagione sarebbe stato bello poter sfondare il muro della Top-100“.
Gli idoli: “Il mio idolo tennistico è Rafael Nadal, quello sportivo era Kobe Bryant. Anche se Nadal fosse stato 200 del mondo o Bryant avesse giocato nella Virtus Roma, avrei comunque apprezzato la loro mentalità e la loro essenza: è questo che mi ha fatto innamorare di loro”.
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TAG: Gian Marco Moroni, Luca Fiorino, Tennis ai tempi del Coronavirus
3 commenti
Beh dignitoso senza troppe sbrodolature..legge pure e forse è il primo che lo dice. Poi diciamocelo se gli italiani sembra siano grandi rispiarmatori, penso proprio che i ragazzi che vengono avviati al tennis ricevono l’aiuto economico dalla famiglia che li accompagna nei primi anni quindi il sostentamento gli è garantito anche in questo periodo e anche per chi non ha ancora quantificato grandi introiti (che comunque anche i primi guadagni un impiegato non li vede per mezza vita lavorativa). Simpatico questo ragazzo e prestante, non mi spiacerebbe proprio vederlo efficacemente in azione quando si ripartirà
Grande jimbo, è gia partita la raccolta fondi per sostenerlo in questo difficile momento?
Moroni… Yogaaa
Ahahaha