Marco Cecchinato tra allenamenti intensi e la nascita del primo figlio: “Forse una paio d’anni fa sono state gestite male alcune situazioni, sicuramente ho pagato anche la pressione di difendere tanti punti importanti”
Alla Gazzetta dello Sport riportiamo le parole di Marco Cecchinato: “Siamo al reset, a un nuovo inizio. Per me con Sartori è stato quasi un ritorno alle origini. Quando avevo 17 anni ero stato da lui per due anni a Caldaro, ci conosciamo bene e di lui mi fido ciecamente. Prima di tutto mi ha ridato fiducia. Mi ha ricordato che Seppi ha vinto il primo titolo ATP a 27 anni, mentre io alla stessa età ne ho tre, quindi non devo avere fretta. Mi massacra. Mi sono trasferito da lui a Vicenza e mi fa allenare mattina e sera tutti i giorni. Avevo bisogno di essere rassicurato e dimostrare a me stesso che non avevo ‘disimparato’. E infatti dopo un mese di lavoro intenso ho già visto che molte cose che non mi riuscivano più nemmeno in allenamento, ora sono tornate. Questo mi fa venire ancora più voglia di faticare”.
“Credo che sia stato un mix di fattori. Forse una paio d’anni fa sono state gestite male alcune situazioni, sicuramente ho pagato anche la pressione di difendere tanti punti importanti, ma soprattutto non mi sentivo bene fisicamente. Non ero mai a posto, perciò pian piano ho iniziato a perdere fiducia e anche le partite. Adesso punto a tornare nella top 50. Voglio dimostrare che quello che ho conquistato negli anni scorsi non è stato frutto del caso. Però bisogna procedere per gradi”.
“Ho perso tante partite negli ultimi mesi, ma qualcosa di buono l’ho comunque fatto… A fine luglio diventeremo genitori. È in arrivo baby-Ceck, un maschietto. Una famiglia, sarà questa la vittoria più bella della mia vita“.
TAG: Italiani, Marco Cecchinato
@ alexscorregia (#2545299)
Bravo ben detto
dal 22 aprile 2018, inizio del torneo di Budapest, al 17 febbraio 2019, finale di Buenos Aires.
3 titoli ATP 250 e semifinale RG
Cecchinato gioca molto bene soprattutto su terra ,ha un bel dritto e una gran smorzata a cambiare ritmo però ha gran lacune.nel lato del rovescio è debole e il servizio è solo kick.queste lacune sono state compensate nel 2018 da uno stato di grazia da una condizione fisica estrema che su terra lo ha portato ad essere un giocatore veramente forte.in quel momento è arrivato forse oltre i suoi limiti e poi ha avuto sfortuna anno scorso a montecarlo e dopp quando poteva battere il ferro….purtroppo influenza e poi la perdita di fiducia lo hanno portato a crollare perché si era abituato bene.io non credo che sia giocatore da top 20 ma credo che 5 anni intorno ai 50 ma anche 40 con qualche salto vicino ai 30 se azzecca qualche exploit li possa fare soprattutto con Sartori che lo mette in riga.puo anche portarsi a casa altri titoli atp ed essere comunque ricordato come un ex 16 atp e semifinalista slam
Uros Vico non era all’altezza ma la colpa è del Ceck che lo ha scelto…
L’unica cosa che fa rabbrividire in un blog su cui si dovrebbe discutere e dialogare sul tennis sono le tue parole.
Secondo me di pane ne deve mangiare ancora tanto…
Dice che un paio di anni fa, sono state gestite male alcune situazioni. Lo dice parlando in terza persona, come se lasciasse una frecciata, lasciando intendere che la colpa è di qualcun’altro.
Per carità, puoi anche essere stato gestito male, ma sei tu, in primis, a doverti gestire nella vita.
Poi dopo un mese di duro lavoro (ma non erano tutti in casa fermi i tennisti?), sono tornate molte cose. Mi sa che stanno tornando pure i proclami.
una volta si riteneva che l’homo homini lupus di hobbesiana memoria, fosse un confine invisibile tra l’animale e il sapiens.
ma il tuo minus ha travalicato questi confini.
Niente da fare… mi spiace perché ha un tennis completo ed è elegante, ma se si toglie dalle scatole io sono contento. Non mi è mai stato simpatico, arrogante, pieno di scuse, poco sportivo e lo trovo anche un po’ falso. Scusate lo sfogo. Bella la semifinale con Djokovic per carità… però non basta. Mi da l’impressione di essere uno di quelli che ti sorride e ti saluta con affetto ma intanto si tromba la tua ragazza… e questa roba non mi si scrolla piu di dosso.
È la vita che è così, mica solo il mondo del tennis…
@ andrewthefirst (#2545094)
Sei troppo simpatico! Checco Zalone in confronto è un dilettante! Sei proprio un invidioso !
Scusa ma quand’è che vinceva? Ha avuto un momento di grazia di un paio di qualche mese… basta… 500 al giorno?? Ahah dai su basta volare di fantasia
Perché solo sciovinismo femminista e atteggiamento filo-proletario? Non ci vogliamo mettere anche un bel come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribai con cofandina; come antifurto, per esempio.
Ci risiamo.
“esprimono opinioni sulla base del ciclo, sciovinismo femminista e di un atteggiamento filo-proletario”
i tuoi tre cavalli di battaglia che non uscivi dalle stalle da quel dì. (commento n.38)
http://www.livetennis.it/post/326171/nuova-prestigiosa-partnership-per-jannik-sinner/comment-page-1/
Quando prendesti questa risposta da Annie:
“Visto che avete ancora nel 2020 la voglia di dire idiozie contro le donne ditele pure anche a me”. Aggiungo solo #ditelepureame
Io ho sempre continuato a sostenerlo. Poi la voglia di tornare a lottare su ogni 15 è qualcosa che dipende solo da lui. Mentalmente qualcuno che possa aiutarlo gli farebbe comodo. Ha un bellissimo rovescio a una mano e su terra secondo me è il più forte italiano dopo il fogna,intendo come colpi.
E’ solo una questione mentale ,ma non bisogna pretendere troppo da lui. se torna nei 50 è bene se non ci arriva pazienza.
L’ ho veduto al Challenger di Genova e mi ha dato l’impressione di una persona sconfortata e arrabbiata.
Gli auguro il meglio per la carriera e per il proseguimento della sua vita, famiglia compresa, ovviamente.
Il tennis e il fisico ce l’ha, o comunque si ritrovano con il lavoro. E’ la testa su cui deve lavorare di più, specie su quella maleducazione istintiva e radicata (smadonnamenti e bestemmioni) che non gli giova affatto. Qui si vedrà la mano di Sartori, più che altro.
Bravo, Uros Vico non ho proprio idea di cosa c’entrasse con lui e col suo tennis… Marco ha bisogno di coach di livello e carisma, come lo sono Vagnozzi e Sartori, non di mollaccioni lasciapassare. Bisogna farsi il mazzo per arrivare, sennò si finisce come la maggior parte degli utenti di livetennis, che esprimono opinioni sulla base del ciclo, di uno sciovinismo femminista e di un atteggiamento filo-proletario da far rabbrividire. Viva che si impegna, al macero i perdenti e gli invidiosi (in termini tecnici, rosiconi).
Forza Marco. L’obiettivo di entrare nei top50 è alla tua portata. Auguri per la famiglia.
Cecchinato non è certo tra i miei tennisti italiani preferiti. Ma se riuscisse nel suo intento e tornasse ad un certo livello con lavoro e umiltà sarei contento
“Dopo un mese di duro allenamento mi riescono cose che avevo perso!” Eh Marco con poco allenamento dove pensavi di andare…
Grande Ceck…ora comincia a pedalare…
In realta’ in questa intervista dice anche molto di più ,quando vinceva lo chiamavano 500 al giorno ,gli si prostravano persone ogni momento. Da quando ha iniziato a perdere non lo chiama più nessuno! Un bel mondo il tennis professionistico non c’e’ che dire. Io credo che possa tranquillamente tornate top 30, forza Marco tutta la vita!!!
Scommetto che puoi farcela
un augurio di un rientro nella top 50