Rafael Nadal e la scelta del tennis a 12 anni
Nipote di una stella del calcio del Barcellona, Rafael Nadal ha imparato presto ad amare quello che è lo sport del re in Spagna, anche se il maiorchino è un fan del Real Madrid.
Rafa ha sempre amato il calcio e gioca ancora oggi a un livello molto buono, ma all’età di 12 anni ha deciso di scegliere il tennis per ragioni essenzialmente pragmatiche. E a tempo debito si può dire che ha fatto bene.
“Ho scelto il tennis rispetto al calcio perché giocavo meglio a tennis. È semplice. Ricordo bene quando tutta la mia famiglia faceva il tifo per mio zio Miguel Ángel. Il calcio è sempre stato a casa nostra. Eravamo tutti del Barcellona quando giocava mio zio. Abbiamo smesso di esserlo quando si è ritirato ”, ha sorriso il numero due del mondo.
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7 commenti
Rafael a calcio in confronto a tuo zio eri scarso dai…
Quasi tutti tifiamo uno dei big tre, poi sai, è soggettivo tifare el Fogna. Personalmente non mi hanno mai entusiasmato gli altri come dici tu.
Suppongo che citi Fognini solo perchè italiano. Sinceramente, a costo di dire una cosa impopolare, non mi sono mai sentito coinvolto emotivamente da questo giocatore, anche se nostro portacolori. E non solo da lui, ma nemmeno da altri italiani. Sarà per questo che fino ad oggi ho seguito questo sport grazie alle imprese di qualche straniero. Anche se l’anno scorso avevo iniziato a simpatizzare per Berrettini. Spero in Sinner, ma sono sempre restio ad esaltarmi prima del dovuto.
Come avevo già scritto un mese fa, quella di far giocare dei tornei locali con partecipanti di area geografica ristretta (stesso Paese con qualcuno proveniente dai Paesi confinanti) è l’unica alternativa possibile a riprendere i tornei internazionali.
Il problema qui è dovuto essenzialmente al ritardo con cui il virus si sta propagando nel mondo e alle diverse misure intraprese dai vari governi, che oscillano dal far poco o nulla al totale lockdown.
In ogni caso si parla di un’alternativa a mesi di distanza, cioè quando le condizioni di sicurezza nazionale saranno migliorate. Credo che l’approccio spagnolo sia il migliore e debba essere considerato come lo standard dalle altre federazioni tennistiche nazionali.
Ovviamente per come è strutturato questo tour non può far accumulare punti validi per la classifica, perché la sua partecipazione è ristretta, come avviene, per fare un’analogia, al NextGen di Milano.
p.s: Redazione: ancora non ho capito perché i miei post non sono buoni per essere pubblicati subito, ma lo sono per farne articoli.. Mah…
Tour Nazionale in Spagna
Secondo il giornale spagnolo Marca, che ha appreso della notizia dal vice- Presidente della Reale Federazione Spagnola di Tennis, Carbonell, si sta pensando nel caso non venga disputato il circuito sul duro americano, US Open compreso, alle date previste, di sopperire con un tour nazionale in vari club spagnoli e a cui parteciperebbero sicuramente gli spagnoli classificati nei primi 100 posti del ranking ATP (Nadal2, Bautista agut 12, Carreno Busta 25, Ramos Vinolas 41, Verdasco 52, Andujar 53, Lopez 56, Davisovich Fokina 97, Carballes Baena 99.
Lo scopo dichiarato del tour sarebbe quello di mantenere in forma i suddetti atleti, facendo giocare loro diverse partite, ma non avendo specificato su quali superfici si giocherebbe e l’aver escluso il RG dalle proprie considerazione, fa pensare che si voglia organizzare un tour preparatorio per lo slam francese, visto che la maggior parte dei tornei e campi spagnoli sono appunto su terra rossa.
Capitano grazie a lui,Roger,Novak,Fognini e ti sei scordato Quinzi…
Meglio così, grazie a lui, Roger, Novak e Fognini abbiamo vissuto anni di tennis fantastico.