Gunter Bresnik si scaglia contro la famiglia Thiem
01/04/2020 07:56 
23 commenti
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Dominic Thiem nella foto
Sembra una ferita ancora non sanata quella provocata dalla rottura tra Dominic Thiem e il suo ex coach e mentore Gunter Bresnik. Almeno dal lato del coach austriaco. Bresnik infatti ha parlato all’agenzia nazionale APA di come si è arrivati all’interruzione della loro collaborazione, puntando il dito sulla famiglia di Dominic, ritenuta colpevole di aver logorato il rapporto e non aver capito fino in fondo l’importanza del percorso svolto col giovane Thiem. Una rottura improvvisa, imprevista, e senza rendere merito per il lavoro svolto, a detta di Bresike. “Con il tempo era diventato chiaro come le cose sarebbero andate a finire” ha dichiarato il coach,”e questo non rende il tutto più facile… Ci sono cose che non capisco veramente: l’onestà, la lealtà, i valori… non è rimasto niente di tutto ciò con loro. Ormai non è acqua passata, eccetto il fatto di esser stato incompreso. Non puoi fare questo (la rottura della collaborazione, ndr) a qualcuno a cui devi tutto. Suo padre sarebbe rimasto un maestro di circolo, e Dominic uno dei tanti tennisti del tour Futures”. Parole forti, in pieno “Bresnik style”.
Per chi non lo conoscesse, Bresnik è molto più dell’allenatore che ha cresciuto Thiem, portandolo nella top10 del tennis mondiale. Gunter si è affacciato nel mondo della racchetta nei primi anni ’80, diventando famoso come allenatore di Boris Becker e per i suoi metodi spartani, ruvidi ma efficaci. Ha cresciuto il tedesco sotto tutti i punti di vista: tecnico, fisico, umano. Il campione di Wimbledon spesso sottolinea il contributo di Bresnik per la sua esplosione, ricordando che l’attenzione ai colpi era massima, ma molto tempo era speso per crescere sul piano umano e dell’autostima, per poter affrontare le difficoltà del match con carattere e freddezza. Addirittura impose a Boris di imparare bene il gioco degli scacchi, per migliorare la sua capacità di concentrazione e di analisi delle varie opzioni. Quindi Bresik ha seguito tra gli altri Skoff, Koubek e Thiem, oltre a moltissimi altri giocatori importanti che sono passati alla sua grande accademia di Vienna, come Djokovic (in fase giovanile) o Gulbis.
Marco Mazzoni
TAG: Allenatori, ATP, Dominic Thiem, Gunter Bresnik, Marco Mazzoni
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@ Markux (#2543066)
Ha giocato 10 partite ufficiali nel 2020: ne ha vinte 8!
Senza Gunter si fa asfaltare da tanti…
Sicuramente ha perso per questo motivo ahahahahahahah
………
Thiem senza Gunter è stato asfaltato da Mager…
@ Chittammuorto (#2542563)
Non fare paragoni con Gulbis che, negli ultimi anni ha giocato 10 partite buone. Quando si arriva alla saturazione di un rapporto durato a lungo, è corretto cambiare cercando di migliorare ancor di più. Con Massu, Thiem, ha già fatto intravedere ottime cose agli Australian Open, dove è arrivato a due games dalla vittoria. Credo che l’antipatia sia soggettiva nei confronti dei tennisti: di sicuro, se Thiem fosse scarso sarebbe simpatico a tutti i colleghi! I crauti portano “fortuna” al giocatore austriaco e, visti i risultati, ne mangerà ancora a bizzeffe!!
Gulbis, se è tornato nel 2017, e se sta tornando ora quest’anno, dopo aver lavorato con Bresnik tutta la vita, lo deve appunto al suo secondo padre Gunter.
Thiem mi è sempre stato antipatico, un austriaco complessato e paesano, buon tennista ma la brutta copia di tutti i fab 5/6/7 che lo hanno preceduto…un viziatello mandiboloso che si atteggia a star…e si lamenta e reagisce perché hanno concesso a Serena e non a lui, la sala stampa buona….ma fai un centesimo di Serena…!!!! pirletto!!!!!! e poi parlaaa…e immagino i suoi genitori, austriaci mangia-crauti, supponenti senza stile ne conoscenza.
Uno, dieci, Mille Breznik… bravo Gulbis che te lo sei tenuto stretto…
Semplicemente Thiem ha cambiato per provare a vincere di più. Se ne faccia una ragione il suo ex mentore.
I colpi li ha sempre avuti. Le partite contro l’élite le ha perse spesso per via della testa, che non è mai stata da top 10.
Cosi a memoria ricordo agli AO la partita contro Venus Williams 3T o ultimamente quella con la Stephens al RG anche questa al 3T. Tante occasioni buttate via.
Per Thiem è stato solo un bene. Con Nicolas massu è letteralmente esploso, sul veloce è un altro giocatore ed ha raggiunto il numero 3 atp e la finale a Melbourne.
Ricorda ank Matteo Berrettini, che se non avesse abbandonato Santopadre non sarebbe mai arrivato da nessuna parte…top 10
—Breaking news—
Madrid Open
Il CEO e direttore del torneo madrileno, David Tsobanian lancia l’idea di giocare il torneo nella settimana fra l’US open e il French Open.
“Al momento è difficile fare una programmazione certa, dipende da come evolverà la pandemia, e anche lo spostamento del Roland Garros a Settembre è stata una scelta ottimistica, che ha ridotto lo spazio di manovra di Wimbledon, ma potrebbero ricambiare le date di due-tre settimane. Se succedesse, non sarebbe grave”.
Il torneo Mutua Open di Madrid è un torneo mandatory, ma per Tsobanian questo non sarebbe un problema per i tennisti. “Molti giocatori escono dallo slam americano già nella prima settimana, avendo così il tempo per il trasferimento in Europa e per prepararsi a giocare sulla terra. Potrebbe essere più difficoltoso per i finalisti, ma di fronte alla possibilità di giocare certe difficoltà si superano”. Sulla possibilità di giocare a porte chiuse invece il direttore del torneo s’è dimostrato meno possibilista “toglierebbe tutto il fascino”.
Lo stesso inoltre in qualità di membro del consiglio di amministrazione dei tornei mondiali ATP/WTA ha parlato della programmazione dei tornei per il resto dell’anno.
“Più passa il tempo e più le opzioni diminuiscono. Avevamo tante variabili e soluzioni, s’era pensato di far giocare il Master di Miami a Luglio, ma visto l’attuale peggioramento della pandemia mi sento di escludere quasi completamente quest’opzione. E’ al vaglio anche l’idea di far disputare la stagione sul rosso subito prima dello svolgimento dell’Open di Francia” (quindi un doppio binario con la concomitante stagione sul duro americano da svolgersi in parallelo).
“Si dovrebbe porre anche una data- ha concluso Tsobanian nella sua intervista con L’Equipe- superata la quale andrebbe annnullata l’intera stagione 2020. Fermare tutto al 31/12/2019 e riprendere dal 01/01/2021”
Essere agonisti e gentleman allo stesso tempo a mio avviso non è un ossimoro.
Per riprendere l’esempio di cui sopra, un artista marziale può essere ferro e piuma, a seconda delle situazioni. Un saluto.
Squisita fino a un certo punto. Del resto per diventare grande in questo sport, devi mettere su un po’ di “sana” arroganza, prepotenza….ignoranza. Il Dominik le ha
@ luchador (#2542271)
Il quale Sergio Giorgi, ricordiamolo sempre, diceva che sua figlia sarebbe diventata numero uno già più di 10 anni fa
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Bresnik lo ha portato fino al 95%, ma a Dominic mancava l’azzardo, la ricerca del pressing sul veloce, in fondo una evoluzione molto simile a quella di Wawrinka a cui assomiglia abbastanza e che l’ha portato a vincere tre GS, numero di titoli a cui Thiem può tranquillamente ambire prima della fine carriera.
Mah, non conosco la dinamica della separazione, forse poteva essere condotta diversamente o forse è stato fatto tutto nel migliore dei modi e Bresnik semplicemente non riesce ad accettarlo.
Ma la decisione di separarsi è una scelta libera e nel caso di Thiem anche giusta e sacrosanta, visto i miglioramenti che ha avuto dopo.
In fondo è la sua carriera, e Bresnik ha dato quello che poteva ma a Dominic serviva altro.
Per tante stagioni ha giocato troppi tornei, ha fatto delle preparazioni fisiche sfiancanti e stava a remare da fondo senza speranze di miglioramento sulle superfici rapide, le più diffuse e importanti in termini di punti e classifica.
Ora è migliorato sul veloce, vincendo e facendo piazzamenti eccellenti, e si programma decisamente meglio.
Merito (anche) del suo nuovo coach, indubbiamente.
Thiem e la sua famiglia lo avevano capito, mezzo mondo tennistico diceva le stesse cose, ma finchè stava con Bresnik non si metteva in pratica.
Alla fine serviva un cambiamento e mi sembra inutile negare l’evidenza.
Ci sarà rimasto male ma deve farsene una ragione, al netto del modo in cui si è giunti alla separazione, che non possiamo realmente conoscere nei dettagli.
Proprio su queste pagine, fino a qualche settimana fa, tutti volevano la testa del coach di Sonego, Gipo Arbino.
Sonego veniva da tipo 7 mesi di sconfitte al 1t. Avrebbe anche avuto forse i suoi motivi per interrompere la collaborazione. Ma non lo ha fatto. Per riconoscenza.
Non sto qui poi ad elencare i commenti su Sergio Giorgi, che con tutti i suoi difetti, ha portato la figlia al n26 e a 4 milioni di dollari di prize money
E’un peccato, …per tutti e due.
Si prevedono scintille al primo incontro fra Janowicz ( Bresnik) e Ofner ( W. Thiem).
Trovare un Maestro di Sport e di Vita è veramente difficile di ‘sti tempi.
Nella tradizione Shaolin essere fedeli al proprio maestro è una delle Leggi per lo sviluppo interiore.
È il segno di una grande persona…
Ma nel caso precipuo Dominic Thiem, malgrado questa scelta di cui non conosco le motivazioni, mi è sempre parso una persona squisita.
Caro Gunter ti hanno usato quando servivi e poi buttato via raggiunto lo scopo. Niente di nuovo sotto il sole…