Matteo Berrettini: “Non potrò più avere paura di scendere dal numero 8 del mondo, ho molta più paura del virus”
Matteo Berrettini ha parlato nel programma Casa Sky Sport: “Sicuramente rispetto alla normalità le giornate sono più noiose e strane, di solito succede quando siamo infortunati. Bisogna pensare alla salute e cercare di fermare questo virus. Dobbiamo aspettare e fare un passo indietro, ricalibrando le paure che abbiamo ogni giorno. Non potrò più avere paura di scendere dal numero 8 del mondo, ho molta più paura del virus”.
“E’ strano e pazzesco pensare che possano annullarlo Wimbledon, ma è chiaro che sono argomenti minori rispetto a quello che sta succedendo nel mondo. Ci sono tante persone senza lavoro, altrettante che non funzionano. Mi ha fatto più dispiacere l’annullamento di Roma, è stato un colpo al cuore. Dobbiamo avere pazienza e vedere cosa succederà. Contro Federer a Londra mi sono divertito, lui ha giocato in modo perfetto. Io non ero pronto per quel palcoscenico. Ma ne ho fatto tesoro e mi è servito più avanti”.
“Il mio idolo tennistico è Federer, l’ho adorato quasi divinamente. Vinceva tutto quando ero ragazzino, poi ha una grande eleganza. Giocandoci contro, ho smesso di tifare per lui. Se dovesse vincere la medaglia d’oro a Tokyo sarebbe fantastico, sarebbe una cosa da Roger. Uscendo dal tennis, il mio idolo è Lebron James. Se non avessi giocato a tennis mi sarebbe piaciuto giocare a basket, adoro il mondo NBA e tutto ciò che li circonda.
Ho avuto la fortuna di giocare contro i big 3 e anche contro Murray, che nonostante non fosse al 100 percento mi ha battuto. Quello che mi ha messo più in difficoltà tecnica è stato Djokovic, emotiva Federer e fisica Nadal”.
“Le cose sono cominciate a cambiare dopo la semifinale a New York. E’ stato un grande passo avanti, non pensavo alla Top 10 ma pensavo a giocare meglio che potevo. Non so nemmeno come sia successo, ma credo che gli US Open siano stati il trampolino.
La superficie preferita è difficile da dire. Avrei detto terra fino a 12 mesi fa, ma ho ottenuto buoni risultati ovunque.
Forse il cemento outdoor è quello che si addice maggiormente alle mie caratteristiche. Ero pronto per giocare Indian Wells, sto cercando di migliorare la mia forma fisica. Il tennis è un po’ in secondo piano, devo ritrovare la forma dopo lo stop di inizio anno. Non mollo mai, ma devo migliorare gli spostamenti laterali e il gioco di volo”.
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@ Mauriz70 (#2542391)
Rimango perplessa perché ricordo Matteo quando ha battuto Bautista Agut, decisamente più asciutto e quindi più rapido negli spostamenti laterali cosa che credo giovi su tutte le superfici soprattutto sul duro o sull’erba dove non puoi “scivolare” (a parte Nole che scivola dappertutto). Ultimamente invece l’ho visto più affaticato e spesso in ritardo sulla palla per essere un tennista ancora molto giovane ma un po’ “appesantito” rispetto ai suoi inizi
hai già detto tutto ehm controlla bene…. cit. li puoi vedere con gli occhiali !! tanto morti non mi sembrano !!
Luchador,un fenomeno.
Come struttura fisica Berrettini è muscolarmente un giocatore esplosivo e pesante..mi ha stupito lo scorso anno per gli ottimi risultati su terra (nonostante come quasi tutti gli italiani sulla terra ci sia cresciuto). Chiaramente non potra mai avere le doti da “fondista” resistente alla fatica di alcuni specialisti terraioli (penso ai vari Schwartzman,Garin & co) e,credo, potrà esprimere il meglio di sé sul duro ed anche sull’erba
beh tra pallettoni e morti che camminano, stiamo messi bene allora
Ho notato che Matteo gioca sempre con il rinforzo alle caviglie, che hanno evidentemente una struttura piuttosto esile. Ricordo anche un Matteo fino a poco tempo fa meno “forte” di spalle e busto e quindi meno pesante rispetto ad oggi. Questo squilibrio mi sembra lo stia rendendo meno elastico e veloce negli spostamenti, quindi più debole in difesa, e non giova alla completezza del gioco..oltretutto mi sembra che ultimamente si sia fermato per fastidi fisici, o sbaglio? Potrebbe forse essergli utile una preparazione atletica diversamente mirata..
cit.Essi Vivono…come dire che basta mettersi un paio di occhiali
Grande Matteo, impegnati a migliorare molto anche in risposta: più guadagnerai campo e inerzia sul servizio altrui, meno dovrai spenderti in difesa da un lato all’altro del campo. E, il match con Nole insegna, preparati un bell’arsenale di prime e seconde “variate”, per togliere ritmo ai grandi ribattitori
Berretto e Sinner sono il futuro del tennis italiano del post Fogna che rimane sempre il più forte, il resto buoni giocatori ma lontani dai 2 mille miglia….. hanno anche paragonato Sonego al Berretto roba da far accapponare la pelle
😆 dici?
Anche lui ammette di essere nato terraiolo.
Poi naturalmente, anche grazie alla sua struttura fisica, ha ottenuto ottimi risultati sia su erba che cemento.
La vittoria a Stoccarda senza perdere il servizio, seguita dalla semifinale di Halle e dagli ottavi di wimbledon ( e forse sarebbe andato piu avanti se avesse beccato un’altra testa di serie alta diversa da Federer ) ci suggeriscono che in futuro lo scalpo piu importante lo potrebbe ottenere proprio a wimbledon…
La butto lì: in futuro vedremo Berretto vincente a wimbledon e sinner in australia e agli us.open
Ciao rhobs 😀
Buon pranzo
ciao Rhobs ….te la ricordi come faceva la canzone di Pappalardo? ricominciamooooo… qualcuno sta appostato con il fucile a pallettoni…
ciao Giuseppe
Si Matteo gli spostamenti laterali sono il tuo punto debole..Novak giocando palle angolate ti ha messo in difficoltà tecnica palese..devi lavorare tantissimo su questo se vuoi restare in TOP 10.
non è colpa mia se Madre Natura ha “plasmato” queste meravigliose “creature” 🙂
Dato che se la cava nell’erba speriamo che prenda il posto di Roger. Però qua tra Matteo, Stan e Benoit mi stai diventando concubino !!!
bravo Matteo, le “priorità” in questo momento sono altre.
Non sapevo che tra gli “altri tennisti” tifasse Federer. Abbiamo una cosa in comune 🙂
e bravo MB. parlando dei big3, hai condensato in una sola parola cosa deve affrontare un tennista comune mortale, per giocarci contro.