Rafael Nadal e quel No al torneo di Maiorca
Maiorca ospiterà a giugno di quest’anno uno dei nuovi tornei sull’erba del calendario del circuito maschile.
Il luogo è lo stesso che ha ospitato il WTA di Mallorca fino allo scorso anno e il “regista” è lo stesso: Toni Nadal, lo zio di Rafa ed ex allenatore del nipote che però non vuole partecipare alla competizione.
L’evento si svolgerà esattamente la settimana prima di Wimbledon e Rafael Nadal di solito non gioca quella settimana. A 33 anni (avrà 34 anni in quel momento), il numero due del mondo non intende giocare l’appuntamento di casa. “È un peccato, ma non ho l’abitudine di giocare quella settimana. Approfitto di quelle settimane per allenarmi ai Majors. Giocare in casa era una motivazione speciale, ma non posso perdere gli obiettivi principali che sono i Grand Slam. Devo fare le cose che hanno più senso per vincere i Majors. Ha funzionato bene in passato. “
Nadal dovrebbe giocare soltanto al Queen’s Club, unico torneo di preparazione che disputerà prima dello Slam londinese (epidedmia di coronavirus permettendo).
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quei tre ormai giocano solo per gli slam.
@ me-cir te no (#2536307)
Ultimamente ho la sensazione che finiranno la carriera tutti e tre con 20 slam,forse sarebbe la cosa più giusta.
i top player non giocano mai la settimana prima di un grande slam
Il re senza basilea avrebbe avuto 10 tornei in meno…certo che fa il torneino di casa…
È ossessionato dal record di slam. Come gli altri due peraltro
Come rinnegare le proprie origini… CHAPEU
Bravo Rafa.
Parla con Thiem.
Grazie.
Potrebbe non andare al Queens,giocare a casa sua e magari uscire di scena il venerdì
Non giocare nella sua città natale lo trovo davvero assurdo!Arrivato a 34 anni dovrebbe godersi queste cose…Nole, e forse anche il vecchio re, non avrebbero fatto una scelta del genere!
Sono d’accordo con Nadal. Il torneo WTA di Maiorca non è facile da sostenere, ricordo diverse tenniste che erano dovute ricorrere a impacchi di ghiaccio su tutto il corpo per difendersi dal caldo soffocante di Maiorca e svariate misurazioni della pressione.
Meglio giocare un torneo più soft come il Queen’s Club, oltretutto a pochi km di distanza da Wimbledon. altro clima e altro dispendio fisico.