Caos nel torneo challenger di Nur Sultan. Il governo kazako ha imposto il ritiro dei tennisti provenienti da Italia, Giappone, Taiwan, Germania, Francia e Spagna
Il nuovo Coronavirus continua a influenzare la vita quotidiana delle persone e il tennis, come è già noto, non fa eccezione. Il torneo di Indian Wells è stato annullato, i prossimi grandi eventi sono in dubbio e anche l’unica prova che è “sopravvissuta” è stata fortemente condizionata, come nel caso del torneo challenger Nur-Sultan in corso di svolgimento in Kazakistan.
Il governo kazako ha decretato la settimana scorsa che i tennisti provenienti da Italia, Giappone e Taiwan non sarebbero potuti entrare nel paese e quindi per questo motivo hanno rinunciato e dopo una seconda direttiva anche i cittadini di Germania, Francia e Spagna avrebbero dovuto lasciare il paese immediatamente o imporre una quarantena di 14 giorni.
Data questa situazione, cinque ritiri in corsa per motivi “non medici” dopo l’inizio del torneo, oltre a quattro per motivi fisici (presumibilmente).
Tsung-hua Yang (Taiwan), Wu Tung-lin (Taiwan), Enzo Coaucaud (Francia), Mats Moraing (Germania) e Yannick Maden (Germania) sono stati i tennisti costretti a rinunciare a causa delle disposizioni del governo (erano già presenti sul posto).
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7 commenti
La federazione internazionale deve sospendere tutto, sta mettendo degli interessi davanti a tutto ciò che veramente conta, la salute…
Che spettacolo è questo, escludendo una esagerazione di tennisti per favorirne altri (magari di paesi in cui non si fanno neppure i controlli). Voglio vedere in primavera quando arriveranno i tornei europei in cui i big difendono punti pesanti, dopo che Indian Wells e Miami verranno cancellati… roba da pazzi
C’è solo una soluzione :Devono fermare tutto il tennis ovunque !
Rispetto x i professionisti. Non è corretta questa confusione. È la loro vita
Che senso abbia giocare così non si sa…..
agli Orientali di giocare solo all’indomani della scorsa settimana
Per me questo è ridicolo. A torneo iniziato non ha alcun senso. Spero l’ATP prenda provvedimenti. Un conto è la prevenzione (vedasi Indian Wells) e sono io il primo a richiederla, un altro è il cacciare giocatori ammessi al torneo non più tardi di domenica (non di settimane fa) col pretesto idiota della quarantena. I tennisti non vivono nei loro Paesi natii e questo è risaputo. Per di più impedire agli Orientali, dopo che in Cina si parla di coronavirus da svariati mesi, è segno di una federazione e di un governo censurabili. Voglio l’isolamento e voglio le zone rosse, ma voglio anche rispetto per i professionisti.
Così vincerà un kazako