A rischio il torneo Challenger di Barletta per il Coronavirus
A rischio la ventunesima edizione del Challenger Atp di Barletta. La presenza del Coronavirus in Italia ha causato la cancellazione di numerosi eventi nazionali ed internazionali, che si stavano svolgendo sul territorio o si sarebbero dovuti svolgere a breve. Rinviate anche fiere internazionali, così come sono stati sospesi i campionati di calcio e volley, e il 23 febbraio scorso anche la finale del Challenger Atp di Bergamo è stata cancellata per questo motivo. Nelle ultime settimane Moto Gp, Sei Nazioni di Rugby e molto altro è stato cancellato o rinviato nel mondo, molti Paesi hanno addirittura chiuso o ristretto la possibilità di viaggiare da e per l’Italia, con conseguenti gravi problemi logistici.
“Tutto questo ha messo a rischio l’organizzazione e lo svolgimento del torneo di Barletta, previsto dal 6 al 12 aprile prossimo, con un altissimo rischio di blocco o cancellazione – spiega l’organizzatore e direttore tecnico del torneo, Enzo Ormas -. L’Atp ci ha chiesto di considerare, per quest’anno, uno spostamento del torneo alla seconda metà di luglio, unica data disponibile nel calendario internazionale, per evitare che le autorità competenti (in caso di necessità) chiudano e cancellino il torneo all’ultimo momento. Possibilità molto concreta, vista la crescita in Puglia del numero di persone che hanno contratto il virus”.
Un evento come il Challenger di Barletta, che raccoglie migliaia di spettatori da oltre 20 anni, è chiaramente soggetto in maniera esponenziale a tale pericolo. “La sede storica del Challenger è il circolo tennis “Hugo Simmen” di Barletta – prosegue Ormas -. Abbiamo, pertanto, prontamente informato il suo presidente e il consiglio direttivo di quanto fortemente suggerito dall’Atp, e della nostra volontà di spostare il torneo per salvaguardare un patrimonio del nostro territorio. Cosa pienamente condivisa anche dal sindaco Cosimo Cannito e dall’assessore allo Sport Michele Lasala”.
Come era immaginabile, l’Atp ha dato dei termini perentori per decidere il da farsi e poter cambiare per tempo il calendario internazionale. “Nella giornata di martedì 3 marzo abbiamo ricevuto dal Ct Hugo Simmen una risposta formale alle nostre richieste in cui si negava la possibilità di spostare il torneo a luglio per esigenze organizzative interne – conclude Enzo Ormas -. La cosa ci ha decisamente sorpresi, in quanto eravamo certi di una loro assunzione di responsabilità e una apertura, vista la situazione assolutamente eccezionale e imprevedibile, a realizzare insieme qualcosa di ancora più bello, per dimostrare che nelle difficoltà si è capaci di fare squadra e salvare ciò che da oltre 20 anni rende famoso nel mondo il CT Hugo Simmen stesso, la nostra regione e Barletta. Naturalmente rispettiamo tale decisione in quanto il CT Hugo Simmen è una struttura privata e pertanto libera da ogni vincolo e con proprie esigenze di gestione interna. Alla luce di quanto fin qui accaduto ci è sembrata cosa giusta rendere partecipe la nostra comunità, della concreta possibilità di cancellare il torneo, visto l’affetto e il legame profondo che ha per il Challenger della Città della Disfida . Ci auguriamo sinceramente che il tutto si risolva per il meglio riservandoci di trovare soluzioni alternative”.
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Io credo che lo rinvieranno. Così come sarà difficile vedere i tornei 25mila a Santa Margherita di Pula. Temo che per i tennisti azzurri intorno alla posizione 400 del mondo sarà un casino, spese enormi e pchi punti disponibili. Un disastro. Per quello che ci dicono, cioè che è una influenza, mi pare assurdo tutto questo.
Resuscitare vite umane…ma che dici…tutte le vittime italiane sarebbero morte lo stesso..
D’accordo con te. Sembra che l’Europa sia solo impostata per gestire i rapporti tra Stati e finanza. È imbarazzante questa mancanza di collaborazione, una mancanza di programmazione su un evento che prima o poi poteva capitare. Siamo governati da marionette che si trasformano in dilettanti allo sbaraglio quando devono affrontare cose serie. Il mondo è sempre più fragile.
@ Tennista da strapazzo (#2531137)
Sono di Barletta e ieri è stato riscontrato un caso di coronavirus di un signore che lavora a Barletta ma e di Trani.Purtroppo un paese nella provincia di Trani è diventato zona rossa,non sono eccessive cautele ma è giusti che si rinvii
c’è un emergenza sanitaria mondiale, tutto il resto viene in secondo piano
Giocatelo a porte chiuse 😆
La seconda.
In Francia forse non hanno ben chiaro il concetto di diffusione esponenziale del virus.
IN SITUAZIONI COME QUESTA, PER LIMITARE IL PROBLEMA, SONO DA EVITARE LUOGHI AFFOLLATI!!!
Gli eventi sportivi si potranno ripetere.
Far resuscitare vite umane è un pò più complesso…
Ad ogni modo assurda una “Europa” che fa assumere ai singoli stati precauzioni diverse per il solito problema.
L’importante e’ solo che non salti il torneo di montecarlo……..
Caro amico, conviene che il cerchio lo rimpicciolisci…ci sono tanti asintomatici tra di noi che non sanno neanche di avere il virus. Gli passerà così come gli è venuto…però anche se si è asintomatici e non si sa di avere il virus non vuol dire non essere contagiosi…
A Lione si gioca, sempre più basito da come vengano gestite le situazioni a livello internazionale. O è un eccesso di cautele la cancellazione del ch di Barletta, o sono degli irresponsabili in Francia..
Cmq per ora se tracciamo un cercio compasso col raggio di 25 km troviamo un contagiato su un areale di 300000 abitanti…. capisco la paura pero prima di prendere questo provvendimento aspettiamo almeno 10 gg
@ benny (#2531089)
Chi se ne frega dello sport in questo momento.
Poi dal punto di vista sportivo meglio rimandarlo che farlo giocare a porte chiuse
Questo governo … sta mandando all aria lo sport in Italia.
Ok, forse Barletta salta ma in Puglia “ci sono tanteee belleee coseee”.