Alexander Bublik e l’odio verso il tennis professionistico
Alexander Bublik è stato molto schietto del motivo perchè gioca a tennis.
Il kazako ha dichiarato: ‘Odio il tennis, lo odio con tutto il mio cuore. Non vedo niente di positivo nell’essere un giocatore di tennis- Gioco solo per i soldi. Se non ci fossero dei soldi in gioco, mi ritirerei subito. Non penso di guadagnare abbastanza soldi, altrimenti mi sarei già fermato.
O forse no… Non sono ancora arrivato al punto del mio amico Tomic, ma non sono così lontano! “.
“Amo lo sport, adoro colpire la palla e sono sicuro che anche dopo il ritiro continuerò a colpire migliaia di palle. Probabilmente morirò giocando a tennis. Ma è difficile, essendo un professionista, giocare ogni giorno, sempre con nuovi avversari, anche se hai dolore dappertutto”.
TAG: Alexander Bublik
@ il Pirata (#2524829)
Io credo che giocare a livello pro “sia piu faticoso di andare a lavorare”. Seppure noi vediamo solo la parte positiva.
Perché giocare a tennis producendo spettacolo non e’ un lavoro? Fare l attore non e’ un lavoro? Fare il cantante non e’ un lavoro? Che ne sappiamo noi di tutti i giorni bui e duri dietro le luci della ribalta e del successo? Ore e ore di allenamenti estenuanti e ripetitivi. Altro che lavoro.
@ SlamdogMillionaire (#2523749)
Se avesse la testa di Nadal non giocherebbe in modo così talentuoso ma come un automa. Non si può vincere oggi solo col talento. Devi saper ripetere migliaia di volte gli stessi schemi e colpi fino alla noia. Per questo lui ‘ così talentuoso. Perché rifiuta la ripetizione noiosa delle scelte che portano le vittorie. E allora sperimenta e si diverte e diverte più di Nadal e Djokovic
Cio che dici è vero! Ma non sono figlio dell’epoca moderna di minchioni iphone-dipendenti e mi piace farmi un’opinione e non restare passivo di cio che si dice. Ciò che dice Bublik andrebbe sentito dalla sua bocca, ma il modo in cui è scritto in questo articolo non mi lascia sconcertato, e fa parte di un contesto in cui alcuni privilegiati, non ultimo Fognini, lamentano sacrifici nel fare il loro gioco-lavoro non sono paragonabili a quelli delle persone comuni, soprattutto se rapportati ai ricavi.
@ il Pirata (#2524832)
Tipico ragionamento superficiale, figlio di un’epoca in cui si tende a prendere per oro colato qualunque cosa si senta dal primo che capita.
Mai sentito parlare di traduzioni fatte male? Di frasi estrapolate dal contesto senza criterio? A me, prima di giudicare direttamente male Bublik, il dubbio che lo scritto fosse di pessima fattura è venuto.
Sarò anche duro a dirlo, ma c’é modo e modo di fare giornalismo.
Se l’articolo riporta la traduzione di un’intervista c’è poco da esser maghi di giornalismo o di scrittura.
Secondo me voleva dire: “mi piace giocare a tennis, ma non come lavoro. Vorrei giocare come e quando mi pare. Possibilmente senza dover andare a lavorare”. Classico pensiero di chi, a lavorare, non c’è mai andato.
Perfettamente d’accordo! Il rispetto per la gente comune, che paga per vedere questo sport, esige che questi privilegiati non esprimano le loro “lacrime di coccodrillo”.
Credo abbia bisogno di aiuto…
Va bene..pur sforzandosi di comprendere un concetto apparentemente contraddittorio di odio/amore per il proprio lavoro-sport (espresso da Agassi in maniera perfetta in Open) non riesco a provare empatia con chi ragiona così. Senza cadere nella retorica dell’operaio che guadagna 1200 euro al mese, mi dà fastidio il fatto che queste persone non siano grate al cielo di quello che hanno e esprimano una lamentela di fondo. È umano provare sentimenti come quelli di Bublik, ma se li dovrebbero tenere per sé per il rispetto delle vite, spesso difficili, di chi li ascolta
HAI RAGIONE !!!!
@ pablito (#2524273)
Scrive sempre in maiuscolo, classico cafone che se ne fotte anche se sia io che anche altri gli hanno detto di smetterla
ben detto.
Lo trovo un po’ contraddittorio. Prima afferma di odiare il tennis, poi dichiara che morirà colpendo palline. Chiarisce tutto quando ammette che in realtà è il mondo del tennis professionistico internazionale a non essere il massimo. In effetti o arrivi a livelli altissimi, o fai la fame. Bublik ha la fortuna di essere arrivato abbastanza in alto da guadagnare abbastanza per non fare la fame.
@ carpix1972 (#2524257)
Non vedo la necessità di dover scrivere in maiuscolo.
Ci sono delle regole.
Altro genio che svalvola e diverte giocando e parlando. Avercene.
MOLTO SCHIETTO, ONESTO…..DALTRONDE MOLTI GIOCATORI SECONDO ME LA PENSANO COME LUI, MA NON HANNO NE’ IL CORAGGIO NE’ LA CONVENIENZA ECONOMICA A DIRLO……..ECCO PERCHE’’ TANTE VOLTE SCRIVO DELL’ IMPORTANZA PER UN TENNISTA PROFESSIONISTA AD ALTI LIVELLI, DI DIVERTIRSI, O ALMENO DI PROVARCI, SORRIDENDO ( E’ SEMPRE UN LAVORO GIOCO E CON TANTI SOLDI), COLPENDO LA PALLA, SENZA IL BRACCINO DEL TENNISTA, MA CON RILASSATEZZA FLUIDITA’.
@ Antonello (#2524239)
Il titolo mi sembra perfetto. Come faccio io e molti…
Il titolo mi sembra (l’odio verso il tennis professionistico). Un conto è giocare a tennis per puro divertimento, un’ora o un’ora e mezza 3 volte la settimana come faccio e molti di quelli che frequentano il forum, un conto è fare il professionista, che ti costringe tra preparazione atletica e sedute di allenamento a lavorare duramente diverse ore al giorno. Se poi aggiungiamo il fatto di dover sempre girare il mondo e di dover giocare spesso con piccoli infortuni che fanno provare dolore fisico, non appare incomprensibile il punto di vista di Bublik. Io, da giocatore amatoriale, se ho un piccolo infortunio, mi fermo subito prudentemente; il professionista non può permettersi di fermarsi e non tutti hanno la stessa capacità di sopportare il dolore.
Concord.
Oppure é stato tradotto malissimo.
Bublik come Tomic conosce solo la religione dei soldi e allora diciamo viva Sela, viva Nagal, viva Sugita e viva Jaziri. Bastano questi per intenderci no?
È molto contraddittorio ciò che afferma.
Ma lo posso capire.
Ho giocato per alcuni anni due ore al giorno e benché sia sempre stato un appassionato di TENNIS facevo fatica a divertirmi.
Non avrei mai potuto diventare un professionista.
Per vincere nel Tennis moderno bisogna saper fare poche cose ma benissimissimo!
Invece a me piaceva variare tutti i colpi.
ma che articolo è? scritto coi piedi proprio..che professionista sei se posti un’articolo cosi?
Insomma a bublik piace o no?
Penso che la seconda dichiarazione sia di un’altro tennista di cui è stato omesso il nome, non è possibile che sia di bublik..ma ripeto, ridicolo pubblicare sta cosa da parte vostra
Il problema non è nella tua capacità di comprensione, stai tranquillo.
Il problema sta nelle capacità espressive dell’anonimo autore dell’obbrob… ops, articolo.
Se lo stesso fosse stato riportato dal Mazzoni, tanto per fare un nome, stai pur certo che il reale significato del pensiero di Bublik sarebbe stato ben chiaro.
Vabbè non sa quello che dice… ce ne sono tanti messi così. Non ne facciamo un dramma dai….
Aahhaha anche secondo me 😆
Solo io non ho capito una mazza di quello che intende il buon Bublik?
Uno dei più talentuosi del circuito. Se avesse la testa di un djokovic o un nadal sarebbe n1 al mondo. E invece ha la testa di bublik e sta intorno ai 50 a giocare per i soldi invece che per i trofei
Odi et amo
Tra l’altro talento puro
NUMERO 1
Infatti nel resto dell’intervista Bublik diceva appunto “giochi tutte le settimane, poi qualche giorno non sei al massimo, e devi dare sempre spiegazioni! E’ questo che odio più di tutto nel tennis”, a conferma che ha un problema di gestione “continua” della stagione tennistica. Paire ha risolto con qualche uscita in discoteca, Kyrgios con una fondazione a suo nome, forse Bublik deve trovare un’ attività a margine del tennis che lo faccia stare meglio.
Tutto e il contrario di tutto.
Favoloso.
Proprio perché si annoia,è costretto ad autosmentirsi un secondo dopo. Altrimenti si annoierebbe.
Come diceva Ionesco ne Il solitario: “Per sfuggire alla noia cercavo rifugio nel sonno. Ma,dormendo,sognavo di annoiarmi”.
Nuovo idolo.
Bipolare?
Sono d accordo…. ho anche commentato dicendo cose simili
Lo capisco. Da quello che dice è chiaro che ami il tennis, che lo consideri la sua vita, ma pensate voi se ogni settimana della vostra vita dobbiate sottoporvi a un esame, e poi un altro e poi un altro ancora. Noi gli esami li abbiamo fatti e li abbiamo superati, ma poi, quando troviamo lavoro, ci impegnamo, certo, ma non con la continua tensione di dover passare una prova. Così è il mondo del professionismo, per uno sport individuale come il tennis. E’ un po’ il motivo per cui Flavia Pennetta fu felicissima di ritirarsi, nonostante amasse moltissimo il tennis…
Ma si, mettine un’altra di g
Forse sta dicendo che odia giocare a tennis a livello professionistico… come ben sai a livello professionistico devi cercare di vincere le partite quindi devi cercare sempre do esserenin forma e devi badare piu alla sostanza che alla forma…. mentre a livello amatoriale puoi divertirti e mangiare anche qualche pezzettino di pizza in piu on quanto quel timing di 0.1 secondo piu tardi non incide sulla tua vita…. invece apprezzo molto l intervista…. forse rendere piu divertente per i giocatori abbiamo meno racchette rotte e qualche acrobazia in piu…. però è una mia opinione personale…..
@ Pisquik (#2523691)
Spero si sia accorto d aver detto. Una stupidaggine e si e’ voluto riprendere… Spero
previleggiati che non sanno la fortuna che hanno
Com è che la prima parte d intervista e la seconda…si contraddicono tra di loro? Aha