Tsitsipas: “Troppa pressione e la ricerca della perfezione non aiuta”
Stefanos Tsitsipas è una delle stelle al via dell’ATP 500 di Rotterdam. Il greco ha concesso al sito ufficiale dell’ATP una breve intervista, ricordando il suo debutto nel torneo olandese nel 2017, la sua prima esperienza al massimo livello. Ha parlato anche di come sia cambiato il focus nel suo tennis, cercando di mettersi meno pressione.
“Sì, devo ringraziare Richard Krajicek che nel 2017 mi regalò una wild card per il torneo di Rotterdam, di cui è direttore. Fu la mia prima partita sul circuito ATP, contro Tsonga. Iniziai giocando molto bene, ero pieno di entusiasmo; alla fine ho perso, ma fu una grandissima esperienza. Non avevo giocato molto sul circuito Challenger, allora ero impegnato principalmente nei Futures. Fu un momento molto importante per me, mi misurai con il livello dei migliori, Tsonga poi vinse il torneo. A quel tempo mi sentivo ancora come un junior, e giocare un torneo importante come Rotterdam fu un sogno, mi sentivo come una stella del tennis. Quest’anno sono alla mia quarta partecipazione al torneo, sono cambiate molte cose ma continuo ad apprendere settimana dopo settimana. Vedo uno Stefanos molto differente rispetto a quello dell’esordio, ma la strada fare è ancora molto lunga”.
Interessanti le sue considerazioni sulla gestione dell’energia nella sua prestazione: “Adesso riesco a gestire la mia energia in un modo più saggio, capisco quando spingere a tutta e quando risparmiare le forze. L’anno scorso, dopo gli Australian Open, arrivai qua in Olanda e iniziai a sentirmi un po’ esaurito. La mentalità cambia, a volte vuoi giocare dando tutto, altre cerchi di tirare il freno a mano, cercando un tennis più intelligente e meno dispendioso, per conservare energie. La chiave è capire il gioco ed i suoi momenti, lo puoi fare con l’esperienza ed è fondamentale perché le energie sono decisive nel tennis di oggi”.
Tsitsipas ha un tennis creativo e molto bello sul piano estetico, ma con l’esperienza acquisita in questi anni di professionismo ha capito che non ha senso cercare la perfezione in ogni punto: “Non è possibile pensare di giocare solo Ace e colpi vincenti da tutte le posizioni del campo ed in ogni punto. La scorsa estate affrontai sulla mia pelle questa situazione, fu una delusione doverlo accettare. Ero in una fase delicata, cercavo di migliorarmi, concentrandomi molto sul mio tennis e sul vincere bene ogni punto, ma invece finii per peggiorare. Mi sforzavo molto, ma ottenevo l’effetto contrario. Dovevo rilassarmi e non aspettarmi troppo da me stesso e dal mio gioco. Dovevo focalizzarmi sul divertimento che si prova in campo invece di pensare alla perfezione del gioco o solo al punteggio. Non è possibile vincere cercando la perfezione, ho dovuto accettarlo e non è stato facile”.
Un momento duro quello dell’estate 2019, che gli è costato molto stress: “Quando ti ritrovi in una situazione del genere, senza risultati e senza gioco, è dura perché senti tante cose tutte insieme. Soffri lo stress prima e dopo la partita, il non riuscire a raggiungere i tuoi obiettivi. È un problema più mentale che fisico, ma la testa influisce su come lavori col corpo in campo, e senza equilibrio sia in campo che fuori non è possibile avere un buon rendimento. È importante vedere il tennis non solo come un lavoro ma come un gioco. Sento che in passato ho preso le cose fin troppo sul serio, aspettavo troppo da me stesso, ero troppo esigente, e questo mi ha portato a collassare mentalmente. Ora sto cercando di cambiare, cerco di rilassarmi e divertirmi in campo. Non provo a giocare ogni punto al 100%. Voglio migliorare, ma senza mettermi eccessiva pressione, ho provato su me stesso che questo non funziona”.
Marco Mazzoni
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@ WIMBLEDON (#2514083)
Quello che ti ha sorpreso con Wawrinka e De Minaur credo sia solo il 15% del reale potenziale che Sinner può esprimere.
Il Sinner di adesso è palesemente imballatissimo per i carichi di lavoro.
Io direi di aspettare prima di mal giudicare per delle sconfitte di inizio stagione.
Felix Auger Aliassime sta facendo pena da molto piu tempo ( saranno almeno 4 mesi che ha risultati mediocri ) e nessuno dice nulla.
Lo stesso Tsitsipas non riesce mai ad essere continuo. Ha vinto le finals ( vinte pure da zverev e dimitrov ) e floppa sempre negli slam ( 1t wimbly 1t uso 3t aussie )
E se ce lo dice Wimbledon c’ è da crederci veramente… Vero esperto.
Secondo me Sinner sarà un buon giocatore ma non raggiungerà mai la classifica di Tsitsi.
Ed anche nello stile di gioco non sarà mai altrettanto bello da vedere.
Io vedo più talento nel giovane Musetti.
Sinner mi aveva stupito sopratutto con De Minaur, che secondo me è un ottimo tennista, ma non avevo tenuto conto che alle Nextgen si stava giocando un tennis un pó “fuori schemi”.
È mi aveva stupito sopratutto contro Wawrinka, col quale perse ma giocando un gran match, con ottimi servizi ed un palla di buon peso.
Poi, negli incontri di quest’anno, ho visto un calo della velocità del servizio e del dritto e tanti, troppi errori col rovescio.
Come se mancassero energie.
In questo caso, se hai meno energie e grinta, o sopperisci col talento e tante variazioni oppure con i primi 100 ci perdi.
Se invece di fare il solito leone da tastiera avessi letto bene quello che ho scritto magari non te ne usciresti con certe sciocchezze. Quello che volevo dire è che… ma che me ne frega di perdere tempo a spiegarti. Stammi bene leone!
@ tacchino freddo (#2513953)
Forse. O forse no. Lo vedremo in futuro, magari quando analizzerò alcune tue argomentazioni.
buonanotte.
Sí era meglio che perdesse subito buscando sonoramente da Ymer, da Humbert e da Tiafoe….
Ma dai…vincere le Nextgen è stato un grandissimo spot e ha iniziato a seminare il rispetto nei suoi colleghi, una cosa che prima o poi gli servirà.
Forse non ti è chiaro il concetto di sillogismo.
@ Givaldo Barbosa (#2513894)
ho letto alcuni tuoi post, sei simpatico.
però comunque sei scivolato in errore! argumentum ad hominem, no grazie.
Si, il fumantino forse è l’aspetto meno grave, diciamo.
Potrebbe essere più problematico invece per lui l’essere “lunatico”; mi sembra cioè uno che se da un lato è un lottatore tosto, dall’altro si rivela invece spesso molto sensibile, e a volte un po’ troppo permaloso.
Ma probabilmente ci sta anche questo, parliamo comunque sempre di un ragazzo molto giovane.
Quello in teoria dovrebbe andare a posto da solo con gli anni. Da giovani anche federer e djokovic erano fumantini. Ma erano fumantini in modo “giusto” perché la loro era voglia di vincere a ogni costo. Anche fognini è fumantino ma nel modo sbagliato però
@ maskierung (#2513891)
-logica
+empatia.
Qua dentro è così.
“Taluno”, “Occorre” etc. Hai anche tu la sindrome del vigile urbano o del preside?
Respira,gioca,lasciati andare un po’.
Se vuoi convincere taluno occorre argomentare secondo logica. Quello che qui manca. Le conferme non si fanno ma casomai si ricevono.
@ Wynograski (#2513797)
Se riesce a convincersi..etc ..con più attenzione ci saresti arrivato da solo.
Tsitsi è sicuramente il tennista più interessante della Next Gen (a parte il nostro amato roscetto, ovviamente)! 🙂
Il più pronto forse a competere ad alti livelli, bel gioco, lui un bel ragazzo (che tennisticamente conta poco, ma mediaticamente ed in termini di popolarità moltissimo).
È anche un ragazzo intelligente, dai mille interessi (fotografie, video, letture, blog di viaggi), molto attivo su tutti i social…cose che secondo me potrebbero rischiare di distrarlo un po’ dal tennis.
E un altro aspetto importante che deve cercare di tenere a bada è il temperamento “fumantino” che si è visto diverse volte in campo, così come l’umore un po’ altalenante in generale.
@ Givaldo Barbosa (#2513815)
Pure qua ce vorrebbe oscare/verdone come coach
Io sono assolutamente d’accordo. Purtroppo non c’è cultura sportiva. Probabilmente vincere la next gen ha fatto più male che bene, non tanto a lui ma per le aspettative che ha creato.
@ maskierung (#2513796)
ipse. errore di scrittura
Non mi preoccupo per le sconfitte di Sinner di questo inizio di stagione, e sono generalmente d’ accordo su molti punti, tuttavia quando si fanno questi paragoni, va sempre tenuto conto che i giovani giocatori hanno percorsi di crescita diversi. Inoltre il tennis di Tsitsipas è molto più complesso di quello di Sinner, per cui è normale che abbia una maturazione più lunga.
Secondo me il greco lavora troppo de polso e usa male l’avambraccio. Quello che io me sforzo de scrive da un sacco d’anni è sempre la stessa cosa: nel tennis non è il polso che deve dare la spinta alla pallina,ma il ventre. Nel servizio,il colpo deve essere secco,deciso,preciso. Co sto sistema l’avversario te lo magni. A moro, leggi un po’ er punteggio sur tabellone, che io co’ sti occhiali nun ce vedo…
Analisi bella, condivisibile e, speriamo, beneaugurante
mi viene da pensare che tu non sappia cosa sia uno sport di situazione.
parlo di cosa che conosco, te lo confermo.
Ma dov’è il sillogismo?
più che altro vi è illogica nell’argumentum.
– cecchinato ha pensato…ipso dixit? forse ilpallettaro ha parlato con Cecchinato personalmente.
– se riesce a convincersi…sillogismo erroneo. basato non su una premessa reale ma su un incerto stato della psiche di Cecchinato.
Io la farei leggere anche (o soprattutto) a Shapovalov..
Beh, intervista non tanto “breve”, ma intensa e interessante.
Esprime contenuti positivamente.. assimilabili.
(comunque davanti a “junior” dovrebbe andarci “unO”…)
Questo articolo dovrebbe leggerlo anche la Giorgi…
@ ilpallettaro (#2513730)
Commento contraddittorio secondo me. Prima affermi che il tennis sia uno sport di situazione, poi dai una valutazione assoluta scrivendo che cecchinato non sia un top 15, poi esprimi un’altra opinione,sempre assoluta, che sia un top50 (se in grado di pianificare adeguatamente la stagione). pensa tu se non fosse stato uno sport di situazione!magari il futuro ti darà ragione, ma dato che le partite le ha vinte meritatamente in passato perché non ripetersi?
Grande commento !
Il tennis e unno sport per inteligenti, non per i pichiatori.
Bella analisi, complimenti. La penso come te. Bisogna aver pazienza per vedere dei risultati, ma qui molti vorrebbero che Jannik conquistasse il Grande Slam subito. Come si suol dire “via il dente via il dolore”.
Scusate se metto Sinner in un articolo non dedicato a lui, ma ho fatto delle considerazioni 🙂
Tsitsipas ha esattamente 3 anni e 4 giorni più di Sinner. Vediamo l’annata 2017 del greco, per calibrare cosa aspettarsi dal nostro?
Comincia l’annata come 210 del mondo, fa le quali dell’AO ma esce. Poi quali a Sofia, ATP 250: fuori. Poi due WC, Rotterdam, 500 e Marsiglia, 250, tutte e due le volte fuori al primo turno. Per ora ha perso da Fratangelo, Zekic, Tsonga e Juznyj. Poi Istambul, supera le quali ma esce al primo turno da Dzumhur. Supera le quali di Roland Garros e Wimbledon ma esce tutte e due le volte al primo turno, rispettivamente con Karlovic e Lajovic (N.B. Ivone su terra e il buon Serbo sull’erba, non il contrario). Agli US open invece non riesce a raggiungere il tabellone finale. Dopo la vittoria del challenger di Genova, supera le quali nei 250 di Metz e Chengdu e nel 500 di Tokyo, ma finisce tutte le volte fuori al primo turno contro Paire, Donaldson e Cilic.
Ecco: siamo a settembre 2017, il greco ha 19 anni e un mese e non ha ancora vinto un incontro in un main draw del circuito ATP. Nonostante questo viene universalmente considerato un prospetto interessantissimo con potenzialità da futuro vincitore di slam e numero uno del mondo.
Il resto dell’annata è in crescendo: si qualifica al main draw del 1000 di Shangai e batte al primo turno Khachanov, per poi uscire da Isner, mentre al 250 di Marsiglia arriva addirittura in semi, battendo l’allora n° 10 del mondo Goffin nei quarti.
Termina l’anno al numero 91, tredici posizioni meno di Sinner, ma con un anno in più dell’altoatesino.
Sappiamo tutti chi è poi diventato Tsitsipas e siamo tutti d’accordo in un suo probabile futuro da protagonista.
Ecco, vista così, vi stracciate ancora le vesti per le sconfitte di Sinner di gennaio?
@ Il generale (#2513727)
Per TUTTI I NOSTRI!!
@ Giuseppe (#2513736)
Fate leggere e imparare a memoria a TRAVAGLUA, CARUSO , SONEGO , CECCHINATO, FOGNA ,MAGER, BERRETTO, SINNER E FABBIANO!!!!
Per favore,
fate leggere questa intervista a Sinner..non c’e’ bisogno di provare a spaccare la palla ogni santa volta..
cecchinato ha pensato di valere il numero 15 del mondo, quando è un giocatore ottimo sulla terra ma molto più modesto sulle superficie che restituiscono meno rimbalzo alla palla.
è andato in crisi quando la realtà gli ha presentato il conto.
se riesce a convincersi che può stare intorno alla 50esima posizione lavorando bene e programmando con attenzione la stagione, può togliersi delle soddisfazioni.
intervista molto interessante.
il tennis è uno sport di situazione, e negli sport di situazione la perfezione è il peggior nemico dell’utile.
per chi è interessato a rifletterci sopra, consiglio il libro winning ugly di gilbert
Spero che Cecchinato legga questo. Nel suo piccolo ( non sto facendo paragoni con Tstitsipas ) sta vivendo lo stesso problema. Ha smesso di divertirsi e gioca sempre con stress e ansia da prestazione