Da Melbourne: Roger Federer “Arrivo a Melbourne senza aver giocato un solo match ufficiale e in questi casi sarebbe l’ideale non incontrare un avversario in fiducia, ma non sarà questo il caso”
18/01/2020 15:23 
10 commenti
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Roger Federer, classe 1981 e n.3 ATP
Roger Federer si è presentato davanti ai giornalisti con cauto ottimismo in vista del suo 21o Australian Open. Roger debutterà nella notte tra domenica e lunedì contro l’americano Steve Johnson.
“Arrivo a Melbourne senza aver giocato un solo match ufficiale e in questi casi sarebbe l’ideale non incontrare un avversario in fiducia, ma non sarà questo il caso. Tuttavia conosco bene Steve per averci già giocato due volte (vittorie senza concedere set di Federer a Wimbledon 2016 e Indian Wells 2017, ndr) e per essermi allenato spesso con lui durante il Masters 1000 di Cincinnati di qualche anno fa”.
“Anticipa molto bene con il dritto, gioca lo slice di rovescio, ha una buona prima ed è solido con la seconda di servizio”. – dichiara Roger.
TAG: Roger Federer
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Grazie dell informazione, questa me l ero persa
Non lo vedo molto ottimista per questi AO , Roger…..Mah la vedo dura….
Perché viene da una vittoria in un challenger
Lo pensava nel suo subconscio.
E chi se lo ricordava che aveva appena vinto con Travaglia? Diamine, fanno 20 tornei alla settimana. Dai facciamo tenente, lasciami almeno 2 stellette!!
Più che altro non ho capito se considera l americano un giocatore in fiducia o no; e se sì perché dovrebbe esserlo ?
Capitano sveglia.. Roger dice che l’ideale era incontrare un avversario che non è in fiducia…poi dice che non sarà questo il caso visto che Steve ha appena vinto con Travaglia una finale e quindi è un’avversario in fiducia…sveglia che ormai arriva la primavera e da Capitano ti degradano caporale…
@ il capitano (#2496622)
Scusa ma dove ha dichiar che vincerà?
“Non sarà questo il caso” nel senso che incontra un avversario in fiducia. Tuttavia lo conosce bene ecc ecc
Cioè da per scontato che vincerà? A volte certe dichiarazioni non le capisco o i giornalisti non sono capaci di tradurle o i tennisti quando parlano sono ambigui. Boh!