Memorial Carlo Agazzi presenta le sue star. Poker d’assi per l’edizione numero 11
Due ex vincitori come il campione uscente Luca Vanni e Federico Gaio, un ottimo giocatore all’esordio al PalaIseo come Alessandro Giannessi e soprattutto Lorenzo Sonego, una delle stelle più brillanti del 2019 magico del tennis italiano. È il poker d’assi attesi sul Lago d’Iseo per l’undicesima edizione del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, che fra sabato 21 e domenica 22 dicembre andrà ad arricchire un parterre di partecipanti che negli anni ha visto presente gente come Andreas Seppi e Paolo Lorenzi. Dopo il successone della scorsa edizione, che vide in campo a Iseo persino quel Matteo Berrettini oggi numero 8 della classifica mondiale Atp, gli organizzatori del rodeo Open bresciano da 2.000 euro di montepremi rilanciano con altri nomi di spessore, svelati nella conferenza stampa di presentazione tenuta martedì 3 dicembre all’Hotel Touring di Coccaglio. La star sarà dunque Sonego, 24enne torinese che nel 2019 si è guadagnato un posto fra i primi 50 del mondo, vincendo un titolo Atp – sull’erba turca di Antalya – e inanellando altri risultati di prestigio (su tutti i quarti di finale al Masters 1000 di Monte-Carlo). Traguardi che l’hanno portato al numero 3 d’Italia e che gli sono valsi la convocazione in nazionale per le Davis Cup Finals di Madrid. Nel 2018 il suo torneo durò un solo match, perso contro un Vanni in formissima, ma adesso il grande favorito sarà per forza di cose lui. A caccia della ciliegina sulla torta di una stagione splendida e già pronto a testare la condizione in vista del 2020.
Come accennato, oltre a Sonego torneranno al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst anche Luca Vanni e Federico Gaio, rispettivamente vincitori nel 2018 e nel 2016. Due nomi ben noti al pubblico bresciano, che li ha visti trionfare anche in due Challenger in provincia: Vanni agli Internazionali indoor del San Filippo (2016), Gaio lo scorso agosto a Manerbio. Per Alessandro Giannessi, invece, sarà una prima volta: il 29enne spezzino aveva detto “sì” anche lo scorso anno, ma poi era stato costretto a rinunciare per via di un problema muscolare dell’ultima ora. Quest’anno invece ci sarà, pronto a battagliare coi diretti concorrenti per il titolo, così come proveranno a fare tutti i giocatori di Seconda categoria impegnati sabato 21 dicembre, a caccia della qualificazione per la giornata conclusiva. Per conoscerne tutti i nomi bisognerà attendere ancora un paio di settimane: le iscrizioni sono state appena aperte e lo resteranno fino alle 12 di giovedì 19 dicembre. Ragion per cui non è da escludere che possano prenotare un posto altri giocatori di spessore. Oltre alla conferenza stampa di presentazione, nella serata inaugurale del torneo si è tenuta anche la cena di gala per sponsor, media e staff, con l’evento Sport Live Club ideato e condotto da Fabrizio Valli. Il giornalista, accompagnato dalla voce di Greta Cominelli e da Ruben Paganelli al pianoforte, ha intrattenuto gli ospiti con un divertente quiz sul mondo del tennis, dai tornei del Grand Slam sino al Memorial. Un bel modo per lanciare un evento sempre più prestigioso. Ulteriori informazioni sul sito www.palaiseo.it, sulla pagina Facebook (PalaIseo) o su quella dedicata al Memorial Carlo Agazzi – Trofeo CST.
LE DICHIARAZIONI DELLA CONFERENZA STAMPA
Andrea Agazzi (ideatore e direttore del torneo)
“Per iniziare non può mancare un grazie ai tanti sponsor che ogni anno ci permettono di riproporre la manifestazione, così come a tutte le persone che ruotano attorno all’evento. Ciò che vogliamo trasmettere, in primis, è la nostra grande passione. Arriviamo da due edizioni dai risultati al di sopra persino delle nostre aspettative, ma vogliamo continuare a migliorarci, spinti dal significato di questo torneo, intitolato alla memoria di mio padre Carlo. Siamo molto soddisfatti dei giocatori presenti quest’anno e al via mancano ancora due settimane: chissà che non possano arrivare altri big. Noi siamo pronti ad accoglierli”.
Margherita Mussio (organizzazione)
“Da organizzatrice ci tengo a sottolineare due aspetti particolari del nostro torneo: il primo è l’importanza dell’evento inaugurale, al quale noi teniamo tantissimo. Ci permette di radunare sostenitori e amici, per ringraziarli dell’appoggio e iniziare insieme a loro l’avvicinamento a una nuova edizione. Altro aspetto chiave, per noi, è l’evento Gioca con il Campione, che come ogni anno si svolgerà domenica pomeriggio, fra semifinali e finale. I ragazzini del pubblico, insieme ai giovani della scuola tennis del PalaIseo, avranno la possibilità di scambiare qualche palla con i giocatori in gara nel torneo: un’opportunità più unica che rara”.
Paolo Fedele (co-ideatore e giudice arbitro del torneo)
“Come da tradizione il Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst si giocherà in due giornate, di nuovo nel fine settimane che precede il Natale. Una data strategica, che ci permette di contare sul maggior numero di giocatori possibile. Sabato 21 dicembre si giocheranno le qualificazioni, con una dozzina di atleti in gara, mentre domenica ci sarà come sempre l’esordio di tutti i favoriti. Dal punto di vista qualitativo ci aspettiamo giocatori di alto livello anche nella prima giornata, con classifica fra i 2.2 e il 2.4, per fare in modo che il torneo entri immediatamente nel vivo sin dalla prima pallina colpita”.
Enrico Vezzoli (title sponsor CST)
“Noi di CST siamo partner del Memorial Carlo Agazzi sin dalla prima edizione, alla quale io stesso ho anche partecipato come giocatore, e lo saremo ancora negli anni a venire. Perché prima di essere sponsor siamo innanzitutto amici, e grandi appassionati di questo sport. Sono certo che anche quest’anno i tanti giocatori presenti sapranno regalarci uno spettacolo di altissimo livello, come successo dodici mesi fa, quando al PalaIseo ha giocato persino Matteo Berrettini. Uno che nel 2019 ha riportato l’Italia alle ATP Finals dopo quarant’anni. Averlo avuto nel nostro torneo solo un anno fa è un grande motivo d’orgoglio”.
MEMORIAL CARLO AGAZZI: GRANDE TENNIS E PURA PASSIONE
Giunto all’undicesima edizione, il Memorial Carlo Agazzi è un gioiello del calendario nazionale. Nasce nel 2009, quando la famiglia Agazzi e il giudice arbitro Paolo Fedele decidono di dare il via a un evento in memoria di Carlo, grande appassionato e primo tifoso del figlio Andrea. Dopo due edizioni sull’erba naturale di Casalicolo nel 2011 il torneo cambia data, spostandosi in inverno al Cs Rigamonti. Nel 2012 la svolta, con l’approdo al Palaiseo e la prima delle due vittorie di Flavio Cipolla. Nel 2014 un’edizione storica con in gara due azzurri di Coppa Davis: il vincitore Andreas Seppi e Paolo Lorenzi, tornato a prendersi il titolo nel 2015 e poi di nuovo nel 2017. Nel 2016, invece, successo per Federico Gaio, mentre nel 2018 il trofeo è andato a Luca Vanni, capace di battere Sonego ai quarti, Berrettini in semifinale e Lorenzi in finale.
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Dai ragazzi, si fa due partitelle per scaricare un po’ di peso, non ci vedo nulla di male
Tanto merito al memorial Agazzi, tanto rispetto per organizzazione, passione e significato della manifestazione, però si sta dando una enfasi e articoli kilometrici quasi da torneo ATP a questo open, e non ko trovo giusto anche nei confronti di altri open che hanno montepremi molto maggiori ed ugual sforzo di organizzazione e sponsor. Scusate ma da questo parere non mi sposto, ogni giorno leggere 5 pagine di articolo sul memorial Agazzi e’ un poco over…ci sono tanto altri memorial che ricordano personaggi del nostro sport ma se ne fa giustamente meno pubblicità e informazione.
Incredibile la stoltezza di Sonego e anche di Berrettini: attaccati ai loro coach quando uno come Lorenzo F è libero sul mercato. Dovrebbero togliere la licenza FIT a certi giocatori che si ostinano a credere in chi li ha portati a quella miseria delle ATP Finals o peggio ad una vergognosa Top50 e nulla più!
@ Lorenzo F. (#2483912)
A dir la verità Sonego il salto di qualità l’ha fatto negli ultimi due anni.
Il discorso del coach è comunque vero perché il suo è un allenatore nato come maestro e che sta facendo esperienza grazie a Sonego.
Senza rinnegare nulla mi sembra evidente che per i prossimi due anni, Lorenzo è ambizioso credo, dovrà trovare qualcuno che migliori la preparazione ai match che ai suoi livelli sono molto impegnativi sotto tutti i punti di vista. Quindi ci vuole qualcuno di provata esperienza. Il caso di Berrettini è ovviamente diverso perché Santopadre è stato un giocatore professionista.
In effetti detto da voi che avete seguito e portato al successo Nadal, Federer e Djokovic è qualcosa su cui meditare !
@ Mario (#2483908)
tutti fanno esibizsioni ben piu` remunerative, non ci vedo niente di male nel testarsi a 10 giorni dal primo torneo ATP con giocatori di buon livello..biosgna pur sempre ritrovarlo il ritmo partita..e non lo fa per soldi, ma solo per allenamento..cosa dovrebbe fare di 21 dicembre? solo ripetute, lavoro in palestra ed allenamenti sul rovescio? tutti allenatori anche nel tennis…
@ Mario (#2483908)
Ottimo giocatore,gran carattere e grinta,ottimo servizio e dritto…però se entrasse nei 20 andrebbe oltre il suo potenziale
Purtroppo i nostri giovani non riescono a fare il famoso salto di qualità perché tengono ai loro coach come alle loro mamme! Non li mollano mai e un coach ti porta fino ad un certo punto e più su non sa portartici. Tranne rari casi, vedi Berrettini o anche prossimamente si spera Sinner. Sonego doveva cambiare coach già l’anno scorso, non l’ha fatto ed è lì fermo dov’era, ma evidentemente gli sta bene così.
Sonego é un n50 che puó ambire alla top20 ma continua a gestirsi come un dilettante.