GOAT – Un graphic novel italiano sul tennis
Che succede quando giochi un match-point contro Federer, Nadal, Murray o Djokovic? Non è importante, l’importante è che succeda.
Un tennista semisconosciuto, Idris Arslanian, sfida i più grandi campioni del circuito. Per puntare al premio più ambito: superare se stesso e i propri limiti. Manuale di tennis moderno e favola allo stesso tempo, GOAT è un emozionante racconto di sport tra fiction e realtà, dove un gesto d’istinto è poesia e le regole del tie-break sembrano scritte da Shakespeare.
Questa è la storia di una delle più grandi imprese sportive di cui non avete mai sentito parlare. Il giovane tennista Idris Arslanian, iniziato alla racchetta da una madre volitiva ed ex giocatrice lei stessa, è un mistero per commentatori, sportivi e appassionati. Talentuoso ma discontinuo, lontano dai vertici delle classifiche, passa il tempo ad allenarsi col suo coach e disputa solo un piccolo torneo all’anno, l’Open 13 di Marsiglia. Qui avrà l’occasione di sfidare, uno dopo l’altro, i “Fantastici Quattro” del tennis mondiale: Djokovic, Murray, Nadal e Federer… Come andrà a finire? Cosa serve davvero per essere un campione?
GOAT è un appassionante “documentario” a fumetti che ci guida tra i retroscena del mondo del tennis attraverso un mix di personaggi immaginari e protagonisti reali del circuito internazionale. Dietro i big che arrivano alle vette dei grandi tornei c’è un esercito di atleti che affrontano una lotta quotidiana per emergere… Una storia di sport, ma soprattutto di vita: di ascese e cadute, desideri e ossessioni, fallimenti e successi. Come Open di Andre Agassi, questo libro entusiasmerà anche chi non ha mai preso in mano una racchetta.
L’AUTORE
Emanuele Rosso nasce a Udine nel 1982. Si trasferisce nel 2001 a Bologna, dove si laurea prima al DAMS (arte contemporanea) e poi in Lettere moderne. Da sempre appassionato di narrazione, ha realizzato varie autoproduzioni a fumetti e ha pubblicato numerose storie brevi, su antologie edite da Becco Giallo (Resistenze e Zero tolleranza) e da Nda Press (Global Warming – Immagini che producono azioni). Nel 2013 è uscito il suo primo graphic novel, Passato, prossimo per Tunué. Nel 2017 ha poi pubblicato per Coconino Press Limoni, graphic novel di “cronache di vita sentimentale” della generazione dei venti-trentenni, nato in prima battuta come serie a episodi sul web. Collabora con Hamelin, associazione culturale che si occupa di promozione della lettura, e fa parte dello staff del festival BilBOlbul. Scrive inoltre per il sito Fumettologica, conduce programmi radio e si occupa di fotografia
TAG: Tennis e Libri
@ itf expert (#2482722)
In realtà mi sembra piuttosto credibile. Se in un torneo ci sta un tizio imbattuto che li sfida vuoi che gli sponsor dei fab four non li spingano ad accettarla (sotto lauto compenso), soprattutto dopo che il tizio in questione ha già battuto uno dei suddetti? Il protagonista ovviamente è francese, per questo può usufruire della wild card.
@ sabatom (#2482505)
“Il protagonista, ex tennista di livello junior persosi nel passaggio al professionismo (vi ricorda qualcuno?)” = uhm… no, a me non ricorda nessuno…:mrgreen: :mrgreen::
“…decide di giocare un solo torneo all’anno (il 250 di Marsiglia) ove aspetta che i Fab Four vengano a sfidarlo”. = ben fatto, questa è la parte più “credibile” della storia: quello è sicuramente il solo torneo che i Fab Four non salterebbero mai… si 4 fab four in un 250 è ottimo…mrgreen:
Peccato solo per il nome del protagonista: visto che l’autore è italiano, non poteva scegliere un nome tipo “Giovannino Peccatorio” da Lampedusa??
@ Koko (#2482528)
@ Tifoso degli italiani (#2482532)
Ok ma qui si scende sul realistico citando un torneo specifico e reale. Li non era nemmeno calcio o pallavolo ma sport con dinamiche di gioco fantasy!
Ma perché per essere un regista che fa un thriller è necessario essere stato prima un assassino ?
Per girare un film di guerra deve aver combattuto prima ?
Credo abbia appena eseguito un rovescio alla Wawrinka
Ancora meno probabile averli solo per la sfida se a limite qualcuno va solo a prendere milioni in paesi sotto coprifuoco! 😆 Ma non è una critica al fumetto perchè la fantastoria ci sta tutta!
Attenzione che la teoria e la pratica sono cose diverse. Su questo sito per esempio ci sono molti utenti sedicenti intenditori di tennis che sprecano quintali di retorica ma non sanno nemmeno cosa sia il “gioco di piedi”…
Peccato che l’autore abbia creduto alla matematica alternativa secondo cui un 3 svizzero vale 3 ma un 3 britannico vale quasi 16.
@ Koko (#2482528)
I fab four decidono di partecipare per sfidare questo tennista imbattuto che dichiara che giocherà solo questo torneo
L’iniziativa è lodevole…se posso dire l’immagine di copertina ha una di quelle posizioni improbabili, un po’come succede quando vogliono fare una pubblicitá sul tennis inquadrando due modelli incapaci, che dai gesti capisci subito che non hanno mai preso in mano una racchetta….
“Ha perso agli ottavi contro una semifinalista” è bellissimo xD
Anch’io una volta ho visto Belen a duecento metri di distanza… vale come se me la fossi portata a letto, giusto? XD
Se poi aggiungiamo che giocavano in casa ed è stata probabilmente l’edizione più corrotta di sempre… diciamo che sul calcio gliela potevi lasciare passare al buon Mario…
Il realismo è inficiato dalla impossibile partecipazione di tutti i campioni ad un piccolo 250 Francese! Tornei simili nella realtà sono di solito appannaggio di Francesi di classifica top 50 o poco più con a limite il risveglio di un Simon e magari Humbert in semi! Semmai la sorpresa proverrebbe da un Francese come quello che ha battuto per miracolo Sinner giocando a tratti da top 20 per una volta nella sua vita! Un miracolo quindi non di grido e di grandi nomi ma nondimeno molto bello ed improbabile.
Ho acquistato il fumetto a Lucca dove ho conosciuto l’autore e l’ho finito di leggere ieri. La lettura è godibile, l’espediente è quello di inserire un personaggio fittizio nel circuito ATP vero (conosciamo bene tutti i tennisti citati). Il protagonista, ex tennista di livello junior persosi nel passaggio al professionismo (vi ricorda qualcuno?) decide di riprendere in mano la racchetta sotto la spinta del suo nuovo allenatore Laurence Tieleman (proprio lui) e decide di giocare un solo torneo all’anno (il 250 di Marsiglia) ove aspetta che i Fab Four vengano a sfidarlo. Il fatto che giochi in un torneo secondario non altera il corso della Storia (Wawrinka vince il roland garros contro djokovic così come federe batte in finale nadal agli australian del 2017). Dal punto di vista del disegno l’autore ha cercato di esprimere il dinamismo dello scambio (con molte linee cinetiche alla Slam Dunk) a scapito della purezza del gesto tecnico, cosa che personalmente avrei preferito. Non vi svelo come va a finire. Per un utente di questo forum, lettura consigliata.
Beh nel calcio ai mondiali del 2002 il Giappone ha perso agli ottavi contro una semifinalista e la nazionale femminile ha vinto la penultima edizione.
La nazionale femminile giapponese di pallavolo era probabilmente la più forte del mondo negli anni 60-70.
Meglio non ragionare troppo per stereotipi
Vi ricordo che in Captain Tsubasa ( holly e benji in italiano ) il Giappone vinceva i Mondiali di calcio sconfiggendo in finale il Brasile, mentre in “Attacker Yu ” ( Mila e Shiro in Italiano ) la nazionale femminile di pallavolo giapponese si aggiudicava la medaglia d’oro olimpica.
Anche in quel caso non credo che i Mangaka si intendessero di calcio e pallavolo in senso stretto ( a parte conoscere le regole basilari del gioco ).
In mano non saprei…
Forse sulla testa un paio di racchettate le avrà anche prese…
Scherzo ovviamente…chissà se qualche utente leggerà il fumetto e lo recensira’ opportunamente…
Vi ricordo che in Captain Tsubasa ( Holly e Benji in italiano ) il Giappone batteva il Brasile nella finale dei Mondiali di calcio.
In ” Attacker You ” (Mila e Shiro in Italiano ) la nazionale femminile di pallavolo giapponese vinceva le Olimpiadi di Seul 88′
Anche li non credo che i mangaka si intendessero di calcio e pallavolo
Sembra Vegeta di DragonBall preso di spalle 😆
A Lucca quando stava facendo delle interviste ha detto chiaramente di no. Disse che il tennis era un’ossessione per lui a livello teorico, ma non aveva mai giocato.
mah? chi lo sa? sarebbe bello, non mi sembra compaia in nessuna classifica…
ma questo autore ha mai preso una racchetta in mano in vita sua?