Open Court: i Challenger stanno già “stretti” a Sinner? La capacità di apprendimento di Jannik (di Marco Mazzoni)
La domanda del titolo è una piccola provocazione. L’ascesa di Jannik Sinner è talmente prorompente da spingerci a sognare, visto il livello tecnico ed agonistico del nostro fenomenale atleta. Chi era a Milano alle NextGen Finals ha potuto vedere, letteralmente giorno dopo giorno, come il tennis di Jannik migliora di partita in partita. Una delle qualità più sorprendenti e potenzialmente esplosive di Sinner è la sua incredibile capacità di apprendimento. Sono passati solo 9 mesi dal suo debutto nel tennis importante in quel di Bergamo. Boom! Sei vittorie, una più bella dell’altra, fino a vincere il titolo a soli 17 anni. Nella stagione ha vinto altri tornei, ha debuttato negli ATP, nel Masters 1000 di Roma, negli Slam a US Open superando di slancio le qualificazioni. Ha raggiunto la semifinale ad Anversa umiliando un attonito Monfils, in piena corsa per le ATP Finals. Alle NextGen ha travolto gli avversari, incluso il n.18 del mondo De Minaur (con 3 titoli in stagione), con un tennis di enorme intensità e qualità. Dallo scorso febbraio, in pochi mesi, il tennis di Sinner è totalmente cambiato, cresciuto in modo esponenziale. Jannik sta terminando la stagione ad Ortisei, nel suo Sud Tirol, dando la sensazione di possedere già un livello di gioco superiore al livello del torneo, o almeno di sicuro nei suoi primi turni.
Quindi niente più Challenger? Qual è l’obiettivo a breve di Sinner? Di sicuro lui e tutto il team Piatti pensano in grande. Giustamente in grande. L’ha dichiarato senza mezzi termini in una video intervista pubblicata sul sito ATP: è consapevole di aver talento, vuol vincere i grandissimi tornei e puntare ad essere il migliore del mondo. Se si ambisce al massimo, non ha senso trincerarsi dietro una falsa modestia. Jannik è forte, a volte in campo mi sembra talmente completo da “farmi paura”. In oltre 30 anni di passione tennistica, mai ho osservato un azzurro tanto bravo alla sua età, un concentrato così alto di talento tecnico, attitudine mentale e coordinazione motoria. “Sky is the limit” dicono gli anglosassoni. Sarebbe sbagliato immaginarlo già a vincere i grandi tornei a brevissimo, ma è giusto puntare in alto, e saper reggere la pressione motivandosi ad arrivare al massimo è un altro segnale di forza.
Prima delle finali NextGen Piatti ha annunciato che nel 2020 si proverà a giocare solo ATP, sperando in qualche wild card nei 250 europei e in buoni risultati ad inizio anno per crescere ancora nel ranking. Programmazione giusta, sempre rispetto agli obiettivi, ossia puntare al massimo. Ma il vero obiettivo a breve per Jannik, come lui stesso a detto sabato sera a Milano dopo aver vinto il torneo, è quello di testare il suo livello e mantenerlo alto al massimo. Negli ATP disputati quest’autunno, ha toccato un livello di gioco notevolissimo, già da top30 del ranking. Ampiamente. Però, come è normale che sia vista la giovanissima età e la scarsa esperienza, non è facile tenere il suo livello massimo ogni giorno, e tenerlo all’interno della stessa partita. Questo è il suo prossimo step: aumentare la quantità di prestazione massima. Tenere match dopo match un minutaggio maggiore del suo miglior tennis, eliminare le pause, riprendersi dai momenti complicati senza uscire dalla partita. Per far questo, ottimo giocare tornei di massimo livello (ATP), in modo da confrontarsi con giocatori “fatti”, di alto livello, che ti propongono ogni volta una sfida diversa. Giocando gli ATP, i rivali inizieranno a conoscere il suo tennis, e lo affronteranno con tattiche ideali a metterlo in difficoltà (molti cambi di ritmo, palle arrotate, ecc). Affrontando queste situazioni disparate, di massimo livello, Jannik potrà confrontare il proprio livello e studiare. Imparare dagli avversari, dai propri errori. Sta già dimostrando una capacità di analisi nella partita formidabile, e questo è forse – su tutti – l’ingrediente del suo talento che mi lascia più “tranquillo” sul suo futuro prossimo. Un ragazzo dotato di qualità fisiche innate, su cui si è lavorato davvero bene sul piano tecnico, e che ha un’attitudine ad apprendere e ripetere in partita tanto elevata, non può non arrivare a grande livello.
Quindi solo ATP? Forse, ma personalmente credo che ancora, magari per la prima parte del 2020, giocare anche i Challenger possa essere funzionale. Per due semplici motivi.
1) Vincere aiuta sempre a vincere. Se alzando il livello dei tornei disputati Jannik entrasse in una spirale di sconfitte, anche solo una piccola serie, potrebbe entrare in un breve circolo vizioso di nervosismo che lo non aiuterebbe a migliorare. Alla fine il risultato in torneo conta, è tutto. Non trovarlo per diverse settimane consecutive rischia di far salire la tensione in partita, e visto come ora affronta bene la gara, giocando ed apprendendo con buona serenità e grande lucidità, è bene che questo incantesimo non di rompa.
2) Giocando con un livello non dico basso ma “gestibile”, può provare colpi e soluzioni, con un piccolo margine per rientrare in partita quando le cose nuove non danno frutti. Questo per tornare al punto precedente, ossia non entrare in una serie di sconfitte che lo possano innervosire e porgli dubbi sul suo lavoro e livello raggiunto.
Vedendo l’approccio di Sinner e di tutto il suo team, credo che non corra grandi rischi. Hanno intrapreso da anni un percorso di crescita sano, corretto, con obiettivi di lungo termine molto ambiziosi. Come mi raccontava un esperto coach in passato, se vuoi scalare l’Everest, devi prepararti per anni, e salire a gradini, sempre più alto, a volte cadendo, ma con lo stimolo di puntare al massimo. Sinner sta preparando la scalata al suo Everest da anni, anzi, lo sta già scalando. Sky is the limit.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: ATP, azzurri, Challenger, crescita giovani, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Open Court, Sinner, talenti azzurri
challenger? io mi auguro che con la stagione australiana lui non abbia neanche più la classifica da challenger ma che qualsiasi torneo (dai 250 in su) su qualsiasi superficie, possa farlo essendo già dentro il main draw.
Non dimenticate che Berrettini quest’anno a vinto il challenger di Phoenix dopo essere stato eliminato ad Indian Wells e Seppi ha vinto il challenger di Canberra prima dello Slam di Melbourne. Non saranno state vittorie fondamentali ma sicuramente importanti per l’autostima e la preparazione. La superficie di Canberra era simile a quella di Melbourne e li Seppi ha raggiunto nuovamente gli ottavi.
Cemento indoor potrebbe tranquillamente fare 250 terra all’aperto farei prima qualche chellenger
@ Sandro (#2475467)
Ovviamente che abbia detto “cose senza senso” è una mia espressione, ma i nostri punti di vista mi sembra che coincidano. E questo mi fa piacere, evidentemente non esiste un pensiero unico per fortuna. Del resto direi anzi che la maggior parte degli amici sono in disaccordo con lo scriba.
@ Sandro (#2475378)
Taci, fai più bella figura.
Marco, il tuo pezzo parla da solo. Meglio evitare chi trasfigura le parole scritte… E le usa pure male: dare del “parolaio” a un giornalista preparato e sensibile come te è un boomerang per chi polemizza con lo stantio metodo dell’in cauda venenum…
@ Sandro (#2475310)
Perdonami, ma il tuo commento è fuori luogo e sgradevole. Non troverai nell’articolo alcuna previsione. Solo considerazioni tecniche. Accetto ogni critica, non allusioni fuorvianti e gratuite.
Buona vita e adios.
Aggiungo che il ragazzo ha bisogno di palcoscenici che lo motivino. Oramai il suo livello di tennis è decisamente superiore a quello challenger e se dovesse perdere a quel livello e proprio perchè nons ente gli stimoli giusti oppure perchè costretto ogni volta a portare necessariamente a casa il match. Al contrario a livello atp potrà giocare più sciolto, divertirsi di più, proprio perchè almeno il prossimo anno nessuno si aspetterà da lui grandissimi exploit, bensì un ulteriore progresso in tutte le fasi di gioco che inevitabilmente lo proietterebbero a seguire tra i migliori. L’anno prossimo dovrà essere per lui un anno di apprendistato a livello atp, dal successivo anno mi aspetto il salto di qualità che lo possa proiettare in top ten o immediatamente a ridosso. il potenziale c’è, se poi non dovesse verificarsi, pazienza, ma il ragazzo arriverà a quei livelli, prima o poi, perchè ha un’ottima testa, oltre ai mezzi tecnico-atletici.
Meglio solo atp, se poi accadrà qualche controprestazione, come è prevedibile, anche quella farà parte del processo di crescita. Oramai, vista la classifica, è tempo che si confronti sempre con i migliori. L’ambizione è giocarsela alla pari tra un annetto circa con tutti i giovani rampanti del circuito, da Tsitsi a Medvied, a FAA, a Zverev, e poi a seguire provare a metterli in fila. Il ragazzo ha i numeri per farlo, sempre che il suo processo di crescita tecnico-tattico-atletica proceda anche i prossimi anni. C’è da limare qualcosa sotto rete e al volo, da acquisire più varietà tecnico-tattica, soprattutto quando con le sue accelerazioni da fondo non dovesse essere in giornata. Quello che fa ben sperare è la sua capacità di fare progressi. Fino a pochi mesi fa servizio e dritto non erano ancora pienamente a livello top 100, invece oggi sono due colpi che se in giornata gli consentono prestazione di alto livello, almeno da top 20-30 del mondo. chiaro che alla sua età manca ancora di continuità, e il prossimo anno sarà il primo totalmente atp con tutte le difficoltà del caso, però finalmente il tennis italiano ha trovato un cavallo di razza su cui puntare con fiducia. Se poi anche Berrettini dovesse continuare il processo di crescita, perchè anche lui in questa stagione ha fatto progressi notevolissimi, avremmo due tennisti in grado di recitare parti da protagonisti anche negli slam.
@ FORZA ITALIA (#2475015)
D’accordassimo. Challenger? Sono quasi sicuramente da escludere, direi di più. Sarà la classifica stessa che porterà Sinner a non cimentarsi più con questo tipo di tornei. Sappiamo che l’altoatesino giocherà i primi tornei dell’anno con W. C. e ipotizzando discreti risultati (più che realistici) migliorerà la classifica già entro la fine del mese di gennaio di diverse posizioni. Entrando nei primi 60 prima dei tornei americani sul cemento ovviamente i challenger non solo saranno inutili ma direi assolutamente dannosi.
Il nostro cronista però prevede già a tavolino che il buon Yannik andrà in crisi di risultati e quindi si innervosirà a tal punto che per fare qualche risultato dovrà andare a giocare qualche 70 o 80.
Invece supererà eventualmente qualche risultato negativo continuando sulla strada già disegnata molto bene dal suo team.
Se poi dovesse confermare risultati simili a quelli di Anversa e di Milano appare chiaro anche ad un non esperto che il pensiero di andare a giocare qualche torneo sperduto in qualche sito della nostra terra non passerà (né a lui né al suo gruppo di lavoro) nemmeno per l’anticamera del cervello.
Per fortuna non avrà un parolaio ma un vero team di esperti a indirizzarlo.
Lorenzi ha colpi decisamente migliori di Quinzi… Non scherziamo neppure…
@ Taruno (#2474982)
Non intendo certo muscoli da bodybuilder, dico che a vederlo pare ancora fisicamente un pò acerbo. Questa sua stuttura tipo Seppi può essere la sua definitiva ma potrebbe anche consolidarsi un attimo nel suo insieme garantendo qualche cavallo in più che non guasta mai.
Giusto solo Atp, per provare le soluzioni nuove si può fare anche a quel livello.
Vincere aiuta a vincere è vero ma giocare coi più forti ti rende più forte. Il bello dei proverbi è come ne spari uno ce n’è anche uno contrario
Musetti finchè non riesce a rimanere calmo di “testa” non combinerà nulla. Oggi contro Ofner ha buttato via la partita. Ho visto il tie break dove si è preso l warning perché ha scagliato la pallina contro il sofiitto. Mi sembrava di vedere Fognini… Qualche mese fa ho visto il challenger di Como, era avanti di un break nel terzo set contro Travaglia, un paio di situazioni gli sono girate contro, ha cominciato ad inveire contro i “campi di merda” e ha perso la partita senza più vincere un game…
@ cataflic (#2475086)
Se avesse avuto la testa, come dici tu, sarebbe fra i primi 50. Come mai a 17 anni batteva Kyrios e compagnia bella? Sui colpi ci lavori quanto vuoi e sei hai la testa li migliori quanto vuoi (vedi Nadal, o più in piccolo Lorenzi), è il contrario che non puoi fare. Secondo te Lorenzi ha dei colpi migliori di Quinzi? Perché è arrivato nei top 40?
Sono d’accordo.
Berrettini quest’ anno l’ha fatto e non mi sembra sia stata così pessima la stagione…. ma è pur vero che tu sei lo stesso che durante quel torneo scriveva che il tennista romano sarebbe uscito dai primi 100 a fine stagione…
Anche il tuo commento non è che sia utilissimo
@ Trespot (#2475088)
18 anni. 19 in agosto.
Spero che il challenger di Phoenix
non lo faccia proprio. Vorrebbe dire essere uscito molto presto da Indian Wells
Ma no, basta challenger. Vincendo questo avrebbe la classifica per fare qualche 250, a doha anche potrebbe entrare visto che parecchi saranno impegnati nell’atp cup.
Non mi aspetto di certo un ascesa tipo bianca andrescuu, chi sostiene che in australia DEVE fare i quarti, ottavi mi sa che ancora non ha capito per un ragazzo di 19 anni giocare regolarmente nel circuito atp non è facile e che arriveranno sconfitte anche inattese. Il livello è nettamente più alto e sinceramente quel torneo che ha vinto battendo de minaur, ha solo un valore monetario. I tornei di fine stagione secondo me sono poco indicativi.
L’anno prossimo sapremo, vedremo, spereremo che sinner possa avvicinarsi ai big, se cosi vogliamo chiamarli. fab 3 a parte
Il campo sarà il giudice.
GQ ha solo un dritto che va a 2 all’ora e un rovescio interessante ma quasi inutile per chiudere punti, la testa ce l’aveva eccome.
Io da quando scrivo su questo bellissimo sito, ho sempre utilizzato questo nickname, peraltro sono anche registrato.
Spero vadano bene adesso i segni di punteggiatura..scherzo eh..
Comunque puoi chiudere alla redazione.
Leggevo che non deve diventare troppo grosso altrimenti si infortuna, ok, ma credo sappiamo tutti che Jannik non può rimanere 1,88×74. Per me almeno a 80/81 kg deve arrivare, è un po’ troppo gracilino. Oltre no
@ MarcoP (#2474874)
Ho sentito l’intervista alla Next Gen di Sinner dopo la finale e mi e’ sembrato che si riferisse esclusivamente a partite ATP, escludendo i CH.
Poi magari ho capito male, ma mi ricordo di aver pensato:”Pero’!”
Mi ricordavo bene…Ho trovato questo stralcio di intervista:
” Sono felice perché ho vinto tanto in stagione, e anche l’anno prossimo voglio giocare parecchio, diciamo 60 match. Se poi ne farò meno non cadrà certo il mondo. Il livello sarà più alto, dunque sarà più difficile, perché proveremo a giocare solo tornei ATP”
@ Bjorn borg (#2474792)
Perché ci sono bravi coach che sanno fare molto bene sino a un certo punto, e altri coach che sanno come allenare per diventare campioni. Non sto dicendo che uno è meglio dell’altro, solo che hanno caratteristiche differenti e ora a Musetti serve il salto di qualità.
Per quanto riguarda Quinzi ti do ragione, ha provato un’infinità di bravi allenatori e mai gli andava bene. Quindi è chiaro che aveva dei limiti caratteriali, e siccome nessuno è riuscito a lavorare su questo aspetto i risultati si vedono, al di là dei limiti tecnici che sono un aspetto a volte secondario.
Nel caso di Fognini probabilmente il più fortunato è proprio lui: fosse nato in Francia, sarebbe stato uno dei tanti, schiacciato dai risultati dei vari Gasquet, Tsonga, Monfils, ecc. Qui invece ha avuto, fino ad ora, una visibilità figlia del nulla che abbiamo avuto negli ultimi 40 anni. Ma ora finalmente il vento è cambiato anche da noi…
Sicuramente ma meglio fare la gavetta per bene, non c’è fretta
Sinner nel 2020 farà una programmazione stile Berrettini 2019: partirà più indietro, ma avrà a sua disposizione delle WC per accedere nei tabelloni principali. Quindi, al massimo, farà il challenger di Phoenix, per il resto solo tornei ATP.
Beh, in tema dietrologie… sia Fighter 90 che il Barboso condividono medesimi errori di scrittura, bisogna insegnargli a mettere uno spazio dopo la virgola. Non credo siano la stessa persona, anche per motivi anagrafici…
Un pezzo totalmente inutile, paragonabile a certi post dei guru del forum che qualche mese fa sostenevano che Sinner dovesse evitare i tornei Atp. La programmazione di Sinner per fortuna non la decide Marco Mazzoni né questo forum, ci sono dei fior fior di professionisrti nel team Piatti che sceglieranno il meglio per il loro pupillo. W Jannik
interessante intervista a sinner, con due concetti importanti: gli era stato chiesto se volesse partecipare alla davis ed è stato il suo staff a dire di no per preparare al meglio la prossima stagione, poi ha sottolineato che si sente totalmente intaliano, oramai parla meglio l’italiano del tedesco e desidera vincere in futuro la davis con l’italia
pezzo di grande giornalismo, per nulla acchiappa click e con concetti profondi
Nel tennis non bisogna avere un fisico da bodybuilder, mi sembra che jannik colpisca già molto forte e i muscoli non c’entrano. Zverev all’età di Jannik era forse anche più esile, e probabilmente giocava meglio di come gioca ora che ha messo su qualche kg di muscoli
Prendi Zverev, Tsitsipas e vatti a vedere i match del 2015 del tedesco e del 2016 del greco.
Dunque, visto che ci sono accenni di tecnica, facciamo un post quasi “normale” e commentiamo gli utenti che hanno detto le cose più interessanti.
Innanzitutto, mi pare che i miglioramenti più grossi dell’ultimo mese siano quelli del servizio che, per il suo tipo di gioco, sarà sempre ultra-fondamentale. Vero che dovrà imparare anche a variarlo molto, ma è sicuro al 100% che ci lavoreranno…
– Antonsantos: io non concordo con la sua premessa, cioè penso che l’articolista abbia fatto molto bene a dire che, teoricamente, ci potrebbe stare una sua partecipazione a dei challenger anche per il 2020, anzi direi che gli argomenti che vengono addotti in favore di questa tesi sono teoricamente del tutto coerenti.
Antosantos dice però la cosa più importante: “In particolare mi sembra ci siano ancora margini sul dritto e sulle contromisure alle palle arrotate”. Saper giocare di volo aiuta, certo, ed è chiaro che lavorerà per migliorarlo, ma, siccome siamo nel tennis moderno e non in quello di 20/30/40 anni fa, se il prossimo anno Sinner diventasse il miglior giocatore di tutti i tempi per il gioco di volo ma non migliorasse il dritto, sarebbe destinato a vincere forse l0 0,1% di quello che potrebbe… Guardate che, per i giocatori veramente FORTI, attuare un tipo di gioco per battere JS è, ora come ora, piuttosto “facile” (cosa che lui stesso sa benissimo, vedere l’intervista di Supertennis quando gli chiedono “cosa dovrebbe fare un tuo avversario per batterti?” risposta (seria): “mi rifiuto di rispondere”…).
– Ranuccio Tommasoni dice altra cosa interessante: è utopistico vincere i tornei che contano veramente con un fisico del genere (visto che, appunto, non siano più al tennis di 30/40 anni fa) ed occorre chiaramente un grosso rafforzamento muscolare in tutte le parti del corpo, da farsi però con calma in un certo numero di anni. Questo però il suo staff lo sa benissimo e si lavorerà in quella direzione…
Ora sarebbe bello anche un articolo su Sinner non per la parte tecnica, ma per l’analisi “caratteriale”…
Sta incominciando a servire benissimo (e nel 2020 varierà ancora meglio la seconda). Soffre le variazioni (e gli “straccetti”), perché la meccanica dei colpi è rapidissima e va un po’ fuori timing. Ma sistemerà anche questo col team che si ritrova.
Grazie, ma qui era facile
Nel rapporto peso altezza Sinner è il più leggero fra i vari Zverev, Tsitsipas, Thiem, Berrettini ecc., e a vederlo pare fisicamente ancora un attimino acerbo. E’ solo un’impressione? Mi chiedo se ha già completato la sua maturazione fisica strutturale oppure può crescere ancora muscolarmente. Qualcuno che lo conosce ha un’opinione nel merito?
Mazzoni ha fatto una provocazione, una riflessione che crea dibattito.
E evidente che Sinner deve giocare solo Atp anche perchè è più stimolato ad alzare l’asticella del suo livello, rende di più.
Mi ricordo quando è andato a fare i Challenger in America un pò di scazzo traspariva….giocava lui e nel campo adiacente il torneo femminile con premiazione annessa mentre lui giocava.
E poi ha il livello per giocare e vincere con De Minaur, non vedo perchè non possa fare una stagione tipo quella di quest’anno dell’Australiano.
Queste ultime righe riportate da Sonia penso facciano molto piacere a tutti noi tifosi.
Se vedete Sesto Pusteria nella cartina geografica è a un battito d’ali dal confine. Diciamo che abbiamo avuto fortuna con Sinner ma anche con Fognini che per poco non era Francese o Matteo che poteva giocare per Città del Vaticano 🙂
Ancora una volta sono d’accordo con te
Ciao Ranuccio, ottimo commento.
Goditi i nostri campioni dal vivo e manda le tue impressioni.
Con invidia,
Bar
Un pezzo dell’intervista fatta a Jannik:
Nel resto del Paese invece impazza da tempo la Sinner-mania. Molti la volevano già in nazionale per la Coppa Davis…
In realtà Barazzutti (il capitano dell’Italia, ndr) dopo Milano me lo ha chiesto, ma con il mio staff abbiamo preferito rinunciare. Quest’anno ho giocato tanto e credo che adesso sia giusto concentrarmi sulla preparazione della nuova stagione.
In Alto Adige qualcuno discute di doppio passaporto. Ma lei si sente italiano, giusto?
Io mi sento e sono italiano. Totalmente. Ancor di più da quando vivo a Bordighera. Ormai parlo italiano quasi meglio che tedesco. Mi piacerebbe giocare con l’Italia la Davis e magari anche vincerla non sarebbe male
@ Antosantos (#2474784)
Il delirio australiano riassunto in poche parole.
Questo sarà il suo ultimo challenger. A giugno sarà già top 10 , a fine anno probabilmente sarà numero 2/3. Questo è il suo valore. Poi tutto può succedere ma penso che già in Australia farà almeno quarti
Credo che l’obiettivo di giocare 60 partite includesse anche i Challenger.
@ Ranuccio Tommasoni (#2474830)
Tutto giusto, ma ripeto due cose. La provocazione iniziale, per parlare del suo momento; e non diamo per scontato che arrivino vittorie a fiotti nei primi ATP in cui entrerà in tabellone (ha WC già per diversi eventi). Ce lo auguriamo, ha assolutamente il potenziale per farlo. Questo momento della sua carriera è un passaggio. I risultati contano per poter partecipare ai grandi eventi e salire di livello. L’obiettivo è il livello di gioco, crescere nel livello. I risultati arriveranno, e saranno nei grandi tornei.
@ JoeFoxx (#2474826)
Il Challenger di Phoenix giocato e vinto da Berrettini quest’anno a cavallo tra IW e Miami è sui generis perché ha un livello paragonabile ad un 250, infatti le 16 teste di serie erano tutte top100. Probabilmente è il torneo meno redditizio dell’intero circuito professionistico rispetto al campo dei partecipanti. In quel caso non si può parlare davvero di un torneo di livello inferiore
Ovvio che deve migliorare i passaggi a vuoto, saper chiudere le partite. Ma questo vale sia che si giochi challenger sia che si giochi ATP. Non è che giocherà ATP per migliorare sulla continuità. A livello ATP però troverà difficoltà tecniche che non trova a livello challenger. E poi è quasi una disccussione inutile, farà ATP perchè è un giocatore già di alto livello, e li dovrà confrontarsi.
Mazzoni mi ha sorpreso ipotizzando un ritorno ai challenger.
Sinner è pienamente sulla scia di De Minaur, Aliassime, Shapovalov & C. Il livello, come colpi e capacità di stare in campo, è ormai assodato. Soprattutto ATP250, a parte i primi 10/15, non parte battuto da nessuno.
andateci piano..che se si rompe..poi vi prendono per il collo..
@ roberto (#2474795)
si certo, ma in finale 😛
@ Fighter 90 (#2474841)
Parole sante.
Guarda che avere la propensione del gioco a rete,ti fa fare un salto di qualità molto importante..
Avere la capacità non solo di giocare la volée,ma soprattutto di saper cogliere il momento per la discesa a rete,per chiudere uno scambio in comando o fare il classico serve & volley,ti cambia le prospettive..
Sonego ha un’ottima propensione ad attaccare la rete,ha innanzitutto coraggio,sa cogliere i momenti,conosce i tempi, per partire,gioca una buonissima volée,e ci si sa rifugiare nei momenti complicati..
Senza questa capacità,non credo che Sonego,avrebbe già potuto infrangere la barriera dei 100 atp..
Io sono abbastanza d’accordo con l’autore dell’articolo.
Jannik ormai mentalmente é proiettato su altri livelli. E tornare a giocare con i Gaio di turno nei challenger, dopo aver giocato con i Monfils, i De Minaur…é solo dannoso e ti livella verso il basso.
Jannik ha gia dimostrato di avere il tennis per giocare al ” al piano di sopra”
io la vedo come cataflic e il pallettaro
@ cataflic (#2474755)
@ ilpallettaro (#2474743)
quindi per una volta devo trovarmi in leggero disaccordo con Marco Mazzoni.
Gli unici challenger che eventualmente potrà pensare di giocare sono quelli come Phoenix che ha vinto Berrettini l’anno scorso, che per campo di partecipazione sono praticamente degli ATP 250 mascherati da challenger. Ovviamente solo nel caso dovesse uscire presto a Indian Wells contro un marziano o un dio 😆
La cosa sulla quale deve fare maggiori progressi per vincere partite con una certa regolarità a livello ATP è saper fare il “put away”, ovvero tirare un winner o un colpo che conduce ad un winner nel colpo successivo, quando gli avversari gli buttano degli stracci, in gergo inglese si dice “feed him junk”. Più o meno quello che fece Arthur Ashe nella finale di Wimbledon con Connors.
In pratica Sinner non avrebbe problemi a tirare una randellata, ovvero non è una questione di braccio, il problema è solo leggere in anticipo che ti sta arrivando una palla molle e profonda, e di conseguenza arretrare un attimo a “semi luna” per creare la distanza sufficiente ad entrare poi con il peso del corpo nel colpo. Per ora spesso lo capisce troppo tardi che sta arrivano un straccietto e quindi si trova troppo vicino alla linea di fondo campo per giocare in “counterpunching”, ma se la palla che arriva non ha peso e rimbalza alta questo non funziona ed il colpo che rimanda Sinner poi è facile preda dell’avversario, Wawrinka ad Anversa e Monfils a Vienna.
Non è ancora abituato a questo perché a livello Challenger sono in pochi a poter rimandarli delle palle tattiche del genere come ha fatto Wawrinka ad Anversa. De Minaur magari poteva farlo, ma Sinner glielo ha impedito tirando troppo forte, a quel punto de Minaur non era più capace di farlo.
Se gli giocano di ritmo gli sfonda quasi tutti, esclusi marziani, deità e qualche semidio.
Altra cosa sulla quale prestare attenzione è forse non giocare troppe partite toste di fila, perché il suo corpo on è ancora attrezzato della muscolatura sufficiente per reggere uno sforzo tale. Con le lunghe leve che ha crea tantissima forza, e le spalle, il braccio e la schiena reggono si, ma forse non per una dozzina di partite lunghe e toste di fila, questo riguarda soprattuto il servizio.
Ora non ha ancora i quadricipiti per sfruttare al massimo la sua tecnica perfetta al servizio e le lunghe leve, quindi le forze che passano attraverso il torace e la spalle nel braccio non sono esagerate, ma quando le gambe si saranno formate pienamente con quella tecnica di servizio farà i buchi per terra (l’ho detto ad inizio anno quando si è presentato con il nuovo servizio in “foot up to pin point”, e lo ripeto ancora ed ancora, saranno guai per chi deve rispondere, nel match contro Bourgue ha provato alcuni servizi esterni sul ad-court che sono andati quesi tutti fuori, ma ora stanno iniziando ad entrare, come gli esterni sul deuce-court che hanno fatto impazzire il mancino Bolt in America). E tirerà dei kick da orbita geostazionaria, ottimi da buttare nella mischia come seconda.
Ed allora sarà necessario avere anche rinforzato busto, spalle e braccia a sufficienza per non rischiare infortuni, perché a quel punto di partite ne giocherà veramente tante di fila.
Ma questo lavoro di rinforzamento muscolare richiede tempo, probabilmente qualche anno, se si fa con troppa fretta si riccia di creare solo guai. Quindi se ogni tanto perde qualche partita a livello ATP che gli evita di giocare ogni settimana 3 o 4 partite lunghe toste di fila non è un dramma, è fisiologico, dopo tutto è ancora un teenager.
Ora prendo e vado in pellegrinaggio ad Ortisei a vedere il Gesù bambino con la racchetta nella neve… che prima c’è pure quell’altro con il tennis circense che è assolutamente da vedere e rivedere
@ virescit (#2474803)
ma te sei matto…ma come vi viene di correre cosi…ma godetevi il processo che ti porta al massimo livello..invece di chiedere quarti di slam ad un 18enne
Ringrazio per i commenti, tutti graditi quando educati. Sottolineo che la provocazione CH si o no, é un pretesto per parlare della sua crescita e capacità di apprendimento, che lo ha portato in pochi mesi di tennis sul tour già a livello ATP. E che livello! Forza Jannik
Saluti
D’accordo: anche Berrettini quest’anno dopo IW ha fatto un challenger per ritrovare punti e fiducia, ma credo che Sinner non avrà questi problemi.
Io i mille discorsi su dv possa arrivare e cosa dovrebbe o nn dovrebbe fare nel 2020 li lascio a lui e al suo team che da professionisti sanno meglio di tutti cm muoversi. Quello che noto e’ la sua clamorosa capacita di apprendere e applicare nuovi concetti davvero in corso d’opera. A Ortisei l’ho visto cercare piu spesso la via della rete e tentare novita cm back di rovescio e palle corte. Alcune volte discretamente mentre altre volte male ma conta il fatto che stia cercando inserire piani B e C nel suo gioco. Trovo qst sua umilta e consapevolezza piu importanti di ogni discorso invernale su cosa possa succedergli nei primi mesi del 2020, ovvero se rimbalzato verso il basso (cosa a cui nn credo) o mantenere e migliorare il proprio livello. Se pensiamo che c’e’ qualche fenomeno che critica e prende peril c…. berrettini possiamo renderci conto che il tennis italiano abbia tutto per raggiungere picchi pazzeschi ed insperati. Ergo, sinner che di anni ne ha compiuti 18 2 mesi fa va nn aspettato o chissa che ma semplicemente lasciato in pace. Libero di provare e sbagliare. Rimane un “freddo” e si vede in tutto. Ogni essere umano ha le proprie debolezze e lo hanno dimostrato anche federer, nole e rafa in certi periodi, figuriamoci sinner. Ma ha una attitudine glaciale, da freddo. E da fenomeno
Perchè sky in maiuscolo ?
Non è la tv a pagamento…
Chi conosce Jannik e il lavoro fatto su di lui da Piatti,sa benissimo che Jannik,ha sempre avuto un percorso volutamente molto difficile e complesso..
Jannik è pronto a qualsiasi difficoltà,anzi Piatti,gliele ha create,crea e creerà..
Chi ha visto giocare Jannik,lo scorso anno,primo anno di Jannik nel tennis professionistico,sa benissimo le difficoltà che ha dovuto affrontare,o meglio che gli ha fatto affrontare il suo coach Piatti: Jannik era costretto a giocare con i piedi attaccati alla riga di fondo,prendendo spesso parecchie legnate tra i denti,dai vari mestieranti di turno,quando la soluzione più semplice sarebbe stata quella di giocare un metro più dietro..hanno messo sempre in secondo piano i risultati,che a 16,17 contano relativamente niente..
Hanno lavorato minuziosamente sulla tecnica dei colpi a rimbalzo..se la palla gli esce così bene,fluida,pesante dalla racchetta,è anche e soprattutto merito di un lavoro duro e lungo..
Jannik è abituato alle difficoltà, non si scoraggia e tantomeno si esalta facilmente..
Giocare con i migliori,gli farà capire cosa e quanto dovrà migliorare..
Gli esempi di Wawrinka e Monfils sono emblematici..averli riaffrontati,gli ha portato grandi difficoltà nella seconda occasione..
Wawrinka ha cambiato con più acume ritmo nello scambio,ha utilizzato molto di più e con le giuste tempistiche, lo slice di rovescio,portando fuori strada il nostro Jannik..
Solo giocando tante partite di alto livello -affrontando anche più volte gli stessi grandi tennisti- si può capire come migliorare e alzare il proprio livello di gioco.
Anche Piatti e lo stesso Sinner hanno dichiarato che deve essere più continuo qualitativamente all’interno dello stesso match.
Voglio sperare che ci sia della sottile ironia che non sono in grado di cogliere a pieno…
Io, come molti utenti credo, sto aspettando con impazienza il primo derby Berrettini-Sinner. Non vedo l’ora di capire come entrambi lo affronteranno. Il top sarebbe a Melbourne
Sei di un’antipatia e di una maleducazione senza precedenti. Esprimi sempre lo stesso concetto in maniera volutamente provocatoria. Povero frustrato.
Quinzi non e’ arrivato per propri limiti tecnici ed evidentemente caratteriali. Ha avuto fior di allenatori che se ne sono scappati. Musetti sta bene dove sta. Per quale motivo dovrebbe interrompere una collaborazione tecnica, con evidenti risvolti anche umani, che lo ha portato dove e’ oggi, vale a dire il miglior junior ed il miglior 2002 pro al mondo ?
sei nello spazio tennis professionistico.
per il tennis amatoriale, ci sono luoghi appositi.
Veramente dicono The Sky is the limit
Se vincesse Ortisei sarebbe n 78 ed entrerebbe di diritto in quasi tutti i tornei atp e sicuramente nelle quali ad eccezione di pochissimi m1000…e qui si parla ancora di giocare challenger ??? Non basta aver battuto una schiera di top50 fra i piu’ lanciati al mondo ?? E si ha ancora paura per un ragazzo che si potrebbe demoralizzare per qualche sconfitta di troppo….ed allora meglio fargli fare qualche challenger ?? Articolo del tutto superfluo.
Non mi trovo d’accordo su quasi niente. Articolo molto generalista. L’unica posizione che prende, il fatto che Sinner possa partecipare ai Challenger, e’ una situazione non realistica.
Obiettivo 2020 ( dove hanno detto che vogliono fare 60 partite ATP) :
Vittoria di 3 tornei ( o almeno 3 Finali)
Top 15 ( con un poco di fortuna nei sorteggi d’inizio anno si puo’ puntare anche a Londra )
Crescita nel gioco in generale. In particolare mi sembra ci siano ancora margini sul dritto e sulle contromisure alle palle arrotate. Non le soffre come in primavera ma ancora gli danno fastidio. Del gioco a rete non parlo. Nel tennis moderno rappresenta un 10% del gioco. Fondamentalmente e’ ininfluente.
Detto questo, vai Jannik facci sognare.
Aspetto gli AO, con un buon sorteggio e fortunati incroci vedo gli ottavi come obiettivo minimo, i quarti come probabili, la semifinale come sorpresa e la finale come sogno…
Questa dichiarazione delle 60 partite ATP nel 2020 mi sembra un obiettivo ambiziosissimo per un 18/19enne. Vuol dire entrare nei primi 20. Vuol dire giocare 20-25 tornei ATP e arrivare mediamente al terzo turno. E sottolineo mediamente. Per confronto: De Minaur è 18 del mondo e nel 2019 ha giocato 58 partite vincendone 38 e perdendone 20. Augier Aliassime è ranking 21 ed ha un parziale di 33-22.
Per aver dichiarato una roba così, Sinner ed il suo staff devono avere le idee molto chiare… le potenzialità per raggiungere un simile traguardo abbiamo visto tutti esserci.
Sinner lo abbiamo seguito tutti,
. Non concordo con quanto dice Mazzini sull’allenare la capacità di giocare ogni match al massimo. Ha steccato solo due partite in tutto l’anno, che per un diciottenne è una cosa fenomenale, finale in Polonia e primo turno a Lione (o Nizza, non ricordo). Per il resto ha sempre giocato al suo meglio, magari perdendo male, non sfruttando occasioni ecc ecc. Sono invece d’accordo che giocare a livello ATP lo completerà perché mentalmente è tecnicamente troverà giocatori che giocheranno sui suoi difetti, cercheranno di mischiargli le carte, ma non credo in una serie di sconfitte, a meno di sorteggi veramente sfortunati,
Solo Atp. Tra l’altro in tabellone se tutto va come deve andare ci entrerà di diritto in molti tornei già a gennaio
A mio avviso, il prossimo, sara’ un anno di transizione. Fara’ esperienza negli atp, gia’ con buoni risultati. Nel 20121, potrebbe vincere tornei importanti, anche slam. Ovviamente piu’ sul duro che sulla terra, dove pero’ deve giocare assolutamente per assimilare tante variazioni. Per me, volendo dare dei numeri, puo’ chiudere il 2020 nei 30 e entrare nei 10 nel 2021.
Credo che debba confrontarsi a livelli più alti, la fase challenger sembra per fortuna passata in men che non si dica.
Se incapperà in una fase di ristagno eventualmente potrà riprenderli per guadagnare fiducia.
Credo che quest’anno dovrà incrociare le racchette con i migliori e vedere quanto è distante, anche perchè appunto sembra salire di livello ogni volta che è chiamato a farlo.
Comunque se tiene già la qualità che ha messo in campo alle nextgen non farà fatica a fare le sue “60” partite…
Se lo guardi giocare ti accorgi proprio che ti tira via la racchetta dalle mani e gli va bene che oggi giocano tutti di ritmo, mentre avrà difficoltà con chi gli sa variare il gioco e non credo sia ancora pronto per reagire chessò, al back di Roger…
Stretti no. Sono stati formativi. Infatti non vince passeggiando neanche col n. 200. Però è ovvio, ieri con Marcora e prima con Miedler, che gioca già ad un livello superiore.
E’ corretto avere aspettative altissime per questo ragazzo apparentemente fuori dalla norma. Dico “apparentemente” perché così è. Sinner attualmente è il n. 1 della sua età (se non sbaglio), gioca a tratti in modo impressionante, mentalmente e fisicamente sempre eccellente, è molto ben seguito, insomma non c’è nulla che faccia pensare a qualcosa di storto. E’ facile pronosticare un suo ingresso nei top 20, direi anche nei top 10, visto che c’è arrivato un Fognini e un Berrettini, con tutto il rispetto questo mi sembra nettamente meglio. Un top 5? Questo direi che è impossibile dirlo. Sembrerebbe di sì, ma nel tennis ci sono talmente tanti fattori che devono essere presenti in un giocatore di quel calibro che nessuno sa ancora se Sinner li possiede, nemmeno lui, perché se vincere un master 1000 è impresa difficilissima ma alla portata di diversi giocatori, vincerne due, tre o cinque non lo è affatto. Per non parlare degli SLAM. Comunque un passo alla volta, e sotto giustamente l’anno prossimo con solo gli ATP. Ottima, come sempre, la programmazione del team di Piatti. Se Quinzi alla sua età lo avesse seguito, oggi non sarebbe in questa situazione! (Un consiglio a Musetti: vai da Piatti che diventi forte come Sinner).
Sinner ed il suo Team hanno gia’ stilato il piano A: si punta alle 60 partite a livello ATP.
Il piano B, giocare anche CH, secondo me lo hanno accantonato del tutto.
Basti pensare alla stagione sull’erba. Hanno tentato di giocarla dall’inizio alla fine, indipendentemente dai risultati, senza andare ad iscriversi a tornei minori. Sinner e’ un giocatore in ascesa e forte.
Tra poco dovrebbe avere una classifica tale da entrare dalla porta principale e giocarsi i tornei che gli competono per livello del suo tennis.
mi scuso per il fatto di utilizzare questo spazio ma non ne trovo
altro per esprimere la mia soddisfazione per la bella vittoria
di Jasmine Paolini.
Adesso sotto con la Peng. Si può fare.
Analisi lucida che mi trova completamente d’accordo. Specialmente i due punti finali nei quali Mazzoni riassume la necessità e l’importanza dei challenger nella crescita di Jannik.
farà solo atp nel 2020, i challenger finiscono questa settimana.
miglioramenti del 2019:
– nel servizio alza leggermente di più la palla, il che gli consente di tendere meglio l’arto non dominante e a creare il lag tra massimo caricamento e movimento a colpire. risultato: maggiore velocità della racchetta.
– nella risposta carica di più il peso sulla gamba esterna, il che gli consente di essere in appoggio e di cercare la palla in anticipo. è un gesto che gli viene naturale di rovescio, e che ha imparato a fare anche di dritto.
– nei colpi a rimbalzo, non c’è stata nessuna modifica sono diventati più precisi grazie all’allenamento e alle partite giocate contro giocatori di categoria superiore.
– nei colpi al volo, è evidente che piatti ha incominciato a lavorarci su con continuità ritenendo giunto il momento di ampliare il repertorio tecnico del giocatore, ha già molto più idea (a inizio anno quando scendeva a rete sembrava me, non sapeva letteralmente cosa fare), ma è un cantiere aperto. sicuramente nel 2020 lo vedremo scendere molto più spesso a chiudere il punto sottorete.
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Complimenti! Condivido tutto
Per me niente challenger. Vincere “facile”non ha senso. Solo ATP, verranno anche sconfitte, ci stanno e pioveranno critiche, ma deve tenere il timone dritto. Migliorare dove possibile,rimanere più lucido quando l’avversario scende a rete,cercare di non perdere il primo punto del game, trovare la posizione giusta nel campo quando deve rispondere.
Giocare più doppi per migliorare sotto rete ed aumentare la “cattiveria” nelle risposte a rete.Nel 2020 ci sarà da stropicciarsi le “orecchie” come diceva qualcuno.