Joachim Johansson torna in campo, a caccia di un posto nel main draw all’ATP 250 di Stoccolma
Mentre il tennis svedese questa settimana festeggia il rientro nella top 100 ATP grazie a Mikael Ymer, arriva da Stoccolma una notizia curiosa. L’ex top10 Joachim Johansson si sta allenando intensamente in queste settimane con l’obiettivo di disputare le pre qualificazioni per il torneo 250 di Stoccolma e strappare un posto per il main draw. Sul social network Instagram gira un video di “Pim Pim”, oggi 37enne, impegnato in allenamento in Svezia. La potenza dei suoi colpi sembra ancora quella dei primi anni 2000, soprattutto il suo terrificante servizio, uno dei migliori di tutti i tempi. Nel 2005 agli Australian Open segnò un clamoroso record di 51 Ace vs. Agassi nel quarto turno. Nonostante quella prestazione “monstre” perse il match in quattro set, dichiarando “avrei potuto servire anche meglio…”.
Joachim Johansson vinse 3 titoli ATP, toccando come miglior risultato la semifinale a US Open 2004 ed il nono posto nel ranking. Dotato di un tennis esplosivo ma non particolarmente fluido, ha avuto una carriera breve per via dei continui infortuni alle ginocchia e soprattutto alla spalla, operata più volte. Nel 2007 si tolse la soddisfazione di sconfiggere nel 2° turno di Stoccolma Rafa Nadal, con 17 ace ed una prestazione eccellente anche in risposta, tanto da affermare nel dopo partita “è stata forse la mia miglior prestazione di sempre”.
Nel 2008 annunciò il ritiro per i continui problemi fisici, per colpa dei quali non poteva allenarsi con la continuità necessaria ad essere competitivo al massimo livello. In realtà rientrò più volte, sia verso il fine del 2008 che negli anni successivi, come al Challenger di Bergamo nel 2011 e soprattutto nell’ATP di Stoccolma 2013, dove passò le qualificazioni, sconfisse Falla nel main draw, fino alla sconfitta vs. Raonic nel secondo turno.
Il suo record di maggior numero di Ace in un match di quattro set ha resistito fino al luglio del 2014, quando Isner fu capace di “spararne” 52 a Wimbledon.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: ATP Stoccolma 2019, Joachim Johansson, Marco Mazzoni, rientro, tennis svedese
A sto punto rivoglio jonas bjorkman, Magnus Norman e Thomas Enqvist
Posso solo immaginare quanto hai rosicato nella tua vita a causa delle vittorie di Rafa…avrai il fegato veramente distrutto…19 slam ( lasciamo stare il resto) sono davvero tanti…ti consiglio una cura a base di fosforo
Grandissimo PimPim ho ancora davanti agli occhi quel memorabile secondo turno di Stoccolma come uno dei più bei momenti della storia del tennis: l’allora re incontrastato dei pallettari/bodybuilder/maratoneti seccato dal numero 700 al mondo reduce dall’infermeria. PimPim mio eroe… che godimento… che lezione di tennis… sovrastato ovunque, il nerboruto, come neanche il miglior Dustin Brown seppe fare…
Già, anzi lui era il più forte e avrebbe dato un bel fastidio ai soliti noti più di una volta.
Soderling lo metto nella lista sfortunati degli anni 2010(la mononucleosi la prese nell’estate 2011) assieme a Del Potro, Janowicz, Dolgopolov, Kokkinakis e sicuramente qualcun altro che adesso non mi viene in mente
Io penso che il livello ATP dal numero 4 in giu’ è talmente basso che secondo me Rod Laver in persona a Wimbledon arriverebbe minimo ai quarti di finale, dico minimo, dipende dal tabellone che avrebbe…
@ AndreTNS (#2441850)
Perchè Kent Carlsson, Thomas Johansson e Andreas Vinciguerra no?
Aggiungiamoci anche Soderling.
@ roberto (#2441747)
Leo Borg non è assolutamente nulla di particolare come giocatore, soltanto della sua classe, la 2003, ne ha tanti di giocatori davanti…si fa tutto questo parlare solo per ovvi motivi legati alla sua parentela…e, per gli stessi motivi, gli vengono concesse wc dove se non fosse stato figlio di Bjorn non sarebbe mai stato presente
A queste pre quali gioca anche Leo Borg, sarebbe curioso vederli giocare contro
Pim Pim insieme a Mario Ancic sono stati i 2 giocatori più sfortunati degli anni 2000. Avrebbero potuto non dico vincere tornei importanti perché comunque c’erano giocatori migliori davanti a loro, ma per lo meno stare in top 10 per diversi anni.