Da Firenze Challenger, Copertina

Da Firenze- Caruso abbraccia Firenze: “Per ora una stagione da 8”

23/09/2019 18:51 12 commenti
Salvatore Caruso nella foto
Salvatore Caruso nella foto

La pioggia ha falcidiato la prima giornata della Firenze Tennis Cup: annullati tutti i match di tabellone principale. Tra i più attesi c’è Salvatore Caruso, sempre più vicino ai top-100 ATP. “Che emozioni al Roland Garros, poi a Umago sentivo di poter vincere il torneo. Peccato per l’infortunio. Vi spiego perché sono legato a Firenze”.

Firenze per agganciare i top-100. Nessuna scaramanzia, anche perché la matematica non è un’opinione. Arrivando in fondo alla Firenze Tennis Cup – Trofeo Toscana Aeroporto (46.600€, terra battuta), Salvatore Caruso sarebbe certo di raggiungere il traguardo sognato da ogni professionista. Appena sbarcato a Firenze dopo la buona parentesi all’ATP di San Pietroburgo, il siciliano ha approfittato del giorno di pioggia per fare il punto su un 2019 che gli ha regalato grandi emozioni, “che mi porterò dietro per tutta la vita”. Una classifica a due cifre sarebbe il perfetto coronamento. “La stagione non è iniziata nel migliore dei modi, ma ormai mi conosco: sono un diesel e il mio rendimento cresce quando gioco tante partite – racconta Caruso – la svolta è arrivata a marzo, quando ho giocato i tornei sul cemento americano. Mi sono trovato bene, ho alzato il livello e ho cambiato marcia. Poi ho proseguito su questa falsariga, dopo Parigi le cose sono ulteriormente migliorate ed è un peccato che mi sia dovuto fermare dopo Umago. Al rientro ho fatto un po’ di fatica, ma già da qualche settimana ho ripreso a esprimere un buon tennis. Un voto? Per adesso direi 8, ma la stagione non è ancora finita. Spero che possa diventare un bel 10”. Caruso ha fatto emozionare l’Italia tennistica al Roland Garros, quando ha raggiunto il terzo turno dopo essere partito dalle qualificazioni, arrivando a sfidare Novak Djokovic sul campo Philippe Chatrier. È proprio l’esperienza parigina la “foto” che Caruso porta via più volentieri dal 2019. “Sono state due settimane splendide e durissime, fin dalle qualificazioni. Una volta entrato in tabellone ho dato il meglio, poi le sensazioni provate contro Simon e contro Djokovic me le porterò dentro per sempre”.

MALEDETTA CONTRATTURA
Lo scorso 19 agosto si è issato fino al numero 102 ATP. Si presenta a Firenze da n.112, quarta testa di serie, e farà il suo esordio contro il vincente di Napolitano-Alcaraz, uno dei match più attesi del primo turno. La sua scalata si è bloccata in estate per una contrattura di secondo grado all’adduttore. Una disdetta, perché arrivata durante il suo torneo più bello. Proprio quando sognava di vincere addirittura un torneo ATP, a Umago ha incassato il semaforo rosso del fisioterapista durante la semifinale contro Dusan Lajovic. “Avevo fastidio sin dal primo turno e ho fatto un mucchio di trattamenti sia al mattino che alla sera: agopuntura, massaggi… inoltre preferivo giocare senza la fasciatura contenitiva. Hanno fatto un grandissimo lavoro, ma sono arrivato al limite. Peccato, ma sono cose che capitano e vanno accettate. Va bene così, sono abbastanza sicuro che se avessi continuato avrei rischiato lo strappo e perso quasi tutta la stagione. Alla fine era una forte contrattura, è partita anche qualche fibra. Il rimpianto è stato soprattutto per Umago, perché avevo sensazioni fantastiche. Avevo come la sensazione di poter spaccare ogni palla che toccassi”. L’approdo di Caruso ai piedi del tennis “che conta”, peraltro con buone chance di entrarci, è anche merito di uno staff sempre più ampio. Il siracusano ha investito i guadagni per circondarsi di persone che contribuiscono alla sua crescita. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. “Io ho due colonne portanti: coach Paolo Cannova e il preparatore atletico Pino Maiori, lavoriamo insieme da 10 anni e senza di loro mi sentirei perso – dice Caruso – potendomelo permettere, ho aggiunto il fisioterapista Niccolò Liberati e cerco di portarlo in giro il più spesso possibile, perché siamo a fine stagione ed è un aiuto fondamentale per presentarsi al 100% in ogni singola partita, stare bene ed evitare qualsiasi tipo di infortunio”.

IL LEGAME CON FIRENZE
Proverà a fare grandi cose a Firenze, città che non gli ha mai portato troppa fortuna sul piano agonistico, ma con cui ha un bel legame. “Prima di tutto è splendida, adoro tornarci – dice – certo, se vinci diventa ancora più bella. Però con Firenze ho un legame speciale, me lo ha trasmesso coach Cannova che in passato ha lavorato per due anni proprio al CT Firenze e in questa città ha conosciuto sua moglie. Lo scorso anno sono arrivato a due punti dal successo contro Robredo, poi lui mi ha beffato con l’esperienza. Ma si può soltanto migliorare”. Proprio al CT Firenze, nell’importante torneo Under 18, Caruso ha giocato il suo ultimo torneo giovanile prima di tuffarsi nel professionismo. All’epoca perse nelle qualificazioni, era uno dei tanti, mentre oggi è tra le principali attrazioni del torneo. Una bella occasione per arrivare in fondo, poiché nella sua carriera è arrivato “soltanto” due volte in finale in un Challenger (Biella 2013, persa; Como 2018, vinta). “Ho parlato di questa cosa con il mio coach – conclude Caruso – purtroppo a volte mi capita di lottare più del dovuto in partite che dovrei vincere con maggiore facilità. Questo, talvolta, mi porta ad arrivare un po’ “cotto” a fine torneo. Però mi piace sottolineare che quest’anno ho fatto cose buone nei tornei più importanti. E a Umago, senza il problema fisico, ho avuto la sensazione che potessi vincere il torneo. Per carità, può succedere di tutto, ma affrontare Balazs in una finale ATP non capita tutti i giorni. Però è vero: dovrei essere più cinico nei primi turni, come peraltro insegnano i big”.

SI PARTE CON TANTA PIOGGIA
Il torneo è iniziato un po’ a rilento. Un violento acquazzone ha bagnato Firenze per tutta la mattinata, allagando i campi. La pioggia ha cessato di cadere solo intorno alle 14, costringendo il supervisor Roberto Ranieri a spostare diverse volte l’orario d’inizio, fino alla definitiva cancellazione dei match di tabellone principale. Sono rimasti in programma i soli due incontri di qualificazione (Bonzi-Kivattsev e Okala-Balzerani), peraltro con la certezza che tre dei quattro accederanno al main draw: nel pomeriggio, infatti, è giunta la notizia del forfait di Carlos Berlocq. L’argentino ha alzato bandiera bianca per un problema alla schiena, “aprendo” il tabellone nella zona presidiata da Jaume Munar e Robin Haase.

12 commenti. Lasciane uno!

Cri72 (Guest) 24-09-2019 06:01

@ Tomax (#2437730)

Infatti la cosa più importante la programmazione di fine anno non è stata chiesta

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Gianfranco (Guest) 24-09-2019 03:08

@ Tomax (#2437730)

La prossima settimana giocherà il challenger di Barcellona.

11
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Tomax (Guest) 24-09-2019 00:08

Dopo Firenze cosa farà? Andrà in sudamerica su terra o giocherà gli atp indoor europei e magari qualche challenger finale

10
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Koko (Guest) 23-09-2019 22:27

La contrattura è un avvertimento del corpo che arriva quando si va oltre il possibile attuale per cui Caruso è un tennista che sa andare oltre i suoi limiti. Entrare nei 100 con calma lo vedrebbe fissare nuovi limiti che può reggere!

9
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Alessandro zijno (Guest) 23-09-2019 22:09

persona meravigliosa Salvo così come Paolo Cannova, il suo coach. badate bene che trovare uno staff affiatato diventa determinante e l aggiunta di Nicolò Liberati è tanta roba, il fisio è bravo e sa entrare in empatia col gruppo

8
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+1: Luca96, ASHTONEATON
fabio (Guest) 23-09-2019 21:40

Vediamo quello che succede se son rose………..

7
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io tifo Caruso (Guest) 23-09-2019 20:31

Dai salvo… avanti tutta

6
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Andrea (Guest) 23-09-2019 19:47

Forza Salvo!

5
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Mario (Guest) 23-09-2019 19:47

Questo é davvero un ragazzo maturo, serio e intelligente. Il suo corregionale bestemmiatore dovrebbe prenderlo come esempio.

4
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-1: Luca96
Alpa 23-09-2019 19:33

Grandissimo, Salvo ancora un ultimo salto per entrare nei 100, poi avremo un 2020 pieno di belle soddisfazioni.

3
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Il rompiracchetta (Guest) 23-09-2019 19:31

Tra un po dobbiamo chiamare a giocare i racchettapalle … anche berloch ritirato … ma si può …

2
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giucar 23-09-2019 19:05

Ottima stagione in cui ha ottenuto una serie di scalpi importanti (Simon, Goffin, Cuevas, Coric) e anche qualche ottimo risultato negli atp e negli slam, peccato che per adesso la sua sia una stagione da “zeru titoli” come diceva Mourinho, per la fiducia qualche coppa (anche a livello challenger) fa sempre bene.

1
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