Super Musetti esalta Milano: è negli ottavi
Ok, Taro Daniel non era certamente al meglio. Il numero 110 ATP aveva perso all’esordio anche al Challenger di Parma, ma il pubblico di Milano si è spellato le mani per la prestazione di Lorenzo Musetti. Per la terza volta in carriera, il baby fenomeno azzurro raggiunge il terzo turno in un torneo Challenger. Sul piano numerico, quella contro il giapponese è la miglior vittoria della sua carriera. È finita 6-1 6-0 in 78 minuti, risultato troppo netto per essere davvero indicativo. C’è stata partita nei primi game: con Musetti avanti 3-0, il giapponese nato a New York ha raccolto il suo unico game e si è trovato 15-40 sul 3-1. Fallita l’occasione, si è ulteriormente disunito e ha spianato la strada a Musetti. Il carrarino ha mostrato un tennis piuttosto potente, già maturo per essere competitivo a questi livelli. È poi piaciuto il fatto che sia rimasto concentrato dopo un primo set che poteva sembrare surreale (peraltro terminato con un warning a Daniel per aver lanciato la racchetta): l’allievo di Simone Tartarini ha continuato a giocare con la dovuta intensità ed è emerso da un lunghissimo terzo game, durato la bellezza di 24 punti. Una volta salito 3-0, Musetti ha manifestato tutta la sua soddisfazione. Gli ultimi game sono stati pura accademia. Adesso avrà un giorno di riposo per prepararsi in vista di un match non impossibile contro José Hernandez-Fernandez, n.273 ATP e 16esima testa di serie dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS. Vista la tradizione del torneo milanese, che notoriamente porta fortuna, chissà che l’ASPRIA Harbour Club non possa sancire il primo grande risultato nella carriera del toscano.
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Inoltre non è mai stato battuto nettamente. Da nessuno.
Molto bene
Così come per sinner.
Per me c’è differenza tra Berrettini (completo) Sinner (forte ma ancora incompleto, Musetti (per ora una buona promessa) e Zeppieri (quasi come Musetti). Gli slam sono decisamente un’altra cosa. Detto questo, mi auguro di essere smentito, forza azzurri
Quali attuali difficoltà? Personalmente non vedo sinner automaticamente come prossimo top20, ma non vedo nemmeno alcuna difficoltà dato che quest’anno ha vinto un challenger, fatto una finale e vinto un primo turno in un 1000, dopo aver raccolto anche qualcos’altro nel circuito maggiore
Come le attuali difficoltá di Sinner dimostrano, anche per Musetti nei tornei del cicuito maggiore sará per lui un’altra musica che giocare negli challinger. Lo aspettiamo presto alla prova.
Si
ho visto la partita ed ho notato grandi miglioramenti da parte di Lorenzo nella gestione del match. Meno palle corte e colpi estemporanei e più schemi studiati per aprirsi il campo (molti i rovesci lungolinea vincenti).
se riuscisse a trovare il giusto compromesso tra solidità e variazioni prevedo grandi cose!
Musetti e Sinner si vestono come vuole la Nike….
Oggi ha un sudamericano abituato ai grandi caldi….. vediamo
Sogno una finale Musetti-Nagal. Sarebbe fantastico giocarsi tutto contro chi ha alzato per dodici volte il trofeo del Roland Garros.
Vedi schapovalov del potro queen’s 2019
Anche shapovalov veste cosi!
un mini-Fognini! se la continuità di gioco sarà dalla sua, lo attende una splendida carriera
talento puro ai livelli di Shapovalov.
Bravissimo – ma adesso Musetti e Sinner si vestono uguali?
Onestamente la prestazione del giapponese è sospetta, con tutto il bene che si può volere a musetti..
Probabilmente come dicevo ieri le temperature estreme sfasano i valori e l’italiano come detto nell’intervista si trova a suo agio con 40 gradi…
e zeppieri
L’importante per lui, è appunto non esaltarsi.
Ma confido nel suo team.
Piedi per terra, testa sulle spalle, e avanti cosi.
Complimenti ❗ 😎
Forte e’ forte con lui Berrettini e soprattutto Sinner arrivera’finalmente uno Slam
Vero ottimo stile. Ha dimostrato anche di saper vincere andando a conquistare gli AO da favorito tds n. 1. Ora però il salto è complicatissimo. Probabilmente ci vorranno 2/3anni di assestamento tra i grandi per diventare competitivi e poter competere a livello atp. Insomma i 100 atp non sono dietro l angolo.
Come stile di gioco mi ricorda un po’ Shapovalov e come il canadese ha bisogno di trovare un gioco più solido e continuo. Credo che il lavoro con il suo coach stia andando in questa direzione
Questo ragazzo ci farà divertire.
Potrà vincere o perdere, ma delizierà sempre i veri appassionati di questo sport con il suo stile ed il suo talento.
Bravissimo!!!