XVIII Giochi dei Piccoli Stati d’Europa
Ha preso ufficialmente il via lunedì sera, con la consueta cerimonia d’apertura, la XVIII edizione dei Giochi dei Piccoli Stati, manifestazione multi-sportiva a cadenza biennale che coinvolge le nazioni europee con meno di un milione di abitanti: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, San Marino e – dal 2011 – Montenegro. Ed è proprio il paese balcanico ad ospitare questa edizione, la prima assoluta per l’ultimo arrivato nella grande famiglia dei Piccoli Stati. Famiglia che potrebbe presto allargarsi, con una notizia dell’ultima ora: per la prima volta parteciperanno – seppur fuori classifica e in virtù di membro osservatore – quattro podisti dell’Athletica Vaticana, un esordio assoluto a livello internazionale per una rappresentativa sportiva nata all’ombra del Cupolone. Le competizioni si terranno da martedì 28 Maggio a sabato 2 giugno e assegneranno complessivamente 123 titoli, in 10 sport differenti: atletica, beach volley, bocce, judo, nuoto, pallacanestro, pallavolo, tiro, tennistavolo ed ovviamente tennis, sempre presente ai Giochi ad eccezione della manifestazione inauguale del 1985.
Sebbene i budget siano più risicati rispetto a qualche decennio fa, la competizione riserva ancora un certo fascino, tant’è che sono già state ufficializzate le prossime edizioni di Andorra 2021 e Malta 2023. Anche per quanto riguarda il tennis, con nomi meno altisonanti rispetto al passato (scordiamoci, per quest’anno, Muller e Minella, già vincitori nel decennio scorso), le competizioni si annunciano combattute e ci si aspettano incontri avvincenti per l’assegnazione dei cinque titoli in palio: i singolari maschili e femminili, i doppi e il doppio misto.
Per quanto riguarda il tabellone maschile, i favori del pronostico, come di consueto, spettano ai monegaschi Lucas Catarina e Romain Arneodo, chiamati a difendere il titolo conquistato due anni fa a San Marino da Florent Diep e continuare nel solco della tradizione vincente dei vari Graeff, Lisnard, Balleret e Oger. San Marino schiererà invece il 22enne Marco De Rossi, classifica italiana 2.4 e primo sammarinese ad entrare nel ranking ATP di singolare, e il 42enne Stefano Galvani. Per l’ex davisman azzurro, best ranking al 99° posto della classifica, si tratta di un ritorno: con la maglia della nazione in cui risiede, ha già vinto numerose medaglie ai Giochi, tra cui l’oro nel singolare nel 2011. Il sorteggio ha accoppiato Galvani al giocatore del Liechtenstein Vital Leuch (1627° nella classifica ITF) mentre De Rossi se la vedrà con il giovanissimo cipriota Stefanos Savva, classe 2001.
Sorteggio sicuramente meno benevolo nel doppio, dove i sammarinesi incroceranno, invece, le racchette con il duo monegasco, favoriti numero uno del tabellone.
A differenza dell’ultima edizione casalinga, dove Gioia Barbieri aggiunse al medagliere biancazzurro due bronzi (nel doppio con Agarici, nel misto con De Rossi), non ci sarà nessuna presenza sammarinese nel tabellone femminile. Le due favorite del seeding in questo caso sono le finaliste di San Marino 2017: la cipriota Raluca Serban (235 WTA) e la lussemburghese di chiari origini italiane Eleonora Molinaro (483 WTA), desiderosa di vendicare la sconfitta di due anni fa.
Gli incontri si disputeranno sui campi di terra battuta del Tennis Center di Budva.
Matteo Zanini
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1 commento
Non conoscevo nemmeno questa competizione. Mi sembra una cosa bellissima