60° Trofeo Bonfiglio: Impresa Arnaldi, è in semifinale
C’erano tutti gli ingredienti giusti per fare l’impresa. E Matteo Arnaldi non si è lasciato scappare l’occasione. Un sacco di gente su tutti i lati del campo 9 del Tc Milano Alberto Bonacossa, il tie-break del terzo set, il primo favorito della vigilia di fronte a sé: così l’azzurrino classe 2001 ha centrato l’ingresso per le semifinali del 60° Trofeo Bonfiglio battendo in un’ora e 58 minuti lo statunitense Emilio Nava e diventando il primo italiano a raggiungere gli ultimi 4 del tabellone dal 2012 quando Gianluigi Quinzi finì con l’alzare la coppa al cielo di Milano.
“È stata una grande emozione – ha detto -, ero già carico prima di entrare in campo e poi mi sono esaltato anche grazie al pubblico. L’atmosfera era fantastica, vincere queste partite in Italia è un’altra cosa”. Arnaldi, che si divide tra Sanremo (dove è nato) e Milano (dove si allena con i tecnici della MTA), si troverà di fronte il ceco Jonas Forejtek, filiforme talento di Pilsen, classe 2001, che non ha nemmeno dovuto impazzire più di tanto per liberarsi dello statunitense Tyler Zink (6-4 7-5). Il ligure era partito fortissimo, sorprendendo tutti, Emilio Nava in primis. Il finalista degli Australian Open Juniores 2019 s’è trovato subito sotto di un set (6-2) prima di riaversi e ricambiare ‘il favore’ nel secondo parziale (altro 6-2). Il ‘terzo’ è stato una partita a sé: il californiano s’è portato avanti d’un break (2-0), poi s’è ritrovato sotto per 4-2. L’azzurro ha condotto fino ad avere la chance di andare avanti per 5-3, ma s’è ritrovato prima sul 4-4 e poi addirittura sul 5-5 0/30 sul proprio servizio. Lì ha dato il colpo di reni decisivo, supportato soprattutto da una ‘prima’ che non s’è fatta desiderare nel momento del bisogno. “Stare attaccato in quel momento mi ha dato grande fiducia al servizio, che poi è tornata molto utile di lì a poco”, ha confermato lui. Nel tie-break decisivo, infatti, Matteo ha tenuto sempre alto il livello e il rendimento in battuta. Poi, al primo match point utile (sul 6-3), Nava ha cacciato in corridoio un diritto che ha fatto esplodere l’urlo di gioia di Matteo e del pubblico del ‘Bonacossa’. Nonostante una velocità di palla a tratti decisamente superiore, Nava non è riuscito a districare la matassa del gioco del sanremese, bravissimo a muovere la palla con entrambi i fondamentali, appoggiandosi a dovere sul servizio nei propri turni di battuta, e a difendersi su entrambi i lati del campo. E così, dopo la finale persa a Melbourne per mano del toscano Musetti, Nava ha dovuto lasciare strada a un altro italiano. Che ora può legittimamente sognare di mettere le mani sul Trofeo in un’edizione celebrativa, quella dei 60 anni, proprio come fece Stefano Pescosolido in quella del trentennale nel 1989.
Se da un lato nella giornata del Bonfiglio c’è la gioia di Matteo Arnaldi, dall’altra c’è la delusione di Filippo Moroni, battuto alla distanza sempre nei quarti di finale dal mancino americano Martin Damm. Il piemontese, seguito a bordo campo dal papà-coach Ivo, era andato avanti di un set dopo un tie-break praticamente perfetto nel quale aveva conquistato 7 punti su 7. Il sostanziale equilibrio si è protratto anche nella seconda frazione, almeno fino al settimo game, quando è arrivato il break che ha messo l’incontro su binari molto diversi. Di lì in poi Damm, che tradisce le sue origini ceche dal grido d’auto-incitamento “Pome!”, ha preso letteralmente in mano le redini dell’incontro vinto col parziale di 6-7 6-3 6-1 in due ore e 6 minuti così da assicurarsi un posto nella semifinale che lo vedrà opposto all’argentino Thiago Tirante (6-2 6-1 al francese Mayot, a Milano con l’ex Top 10 francese Thierry Tulasne). Quello che ha coinvolto Moroni è stato il quarto di finale più lungo della giornata, anche se consideriamo i match femminili. Tra le ragazze la sorpresa più grande l’ha regalata ancora una volta la ceca Linda Fruhvirtova, 14 anni compiuti il primo di maggio scorso. In tabellone con una wild card dell’organizzazione, la biondina già Top 60 Under 18 ha fatto fuori in due set la statunitense Hurricane Black in un’ora e mezza secca nella quale ha dato prova di essere un prospetto davvero interessante. È la più giovane in gara e deve tre anni netti ad Alexa Noel, americana di Scottsdale (Arizona) che affronterà per un posto in finale. Nella parte alta del draw invece sfida tra la canadese Melodie Collard e la burundese Sada Nahimana, altra bella sorpresa della settimana milanese. Sabato si comincia alle 11 con le semifinali di singolare distribuite su ‘Centrale’ e campo 9 (live su SuperTennis Tv una maschile e una femminile). Lo scorso anno a farci sognare una pennellata d’azzurro in finale c’era Elisabetta Cocciaretto. Quest’anno tocca a Matteo Arnaldi.
RISULTATI DI GIORNATA DEL 60° TROFEO BONFIGLIO
Tabellone singolare maschile, quarti di finale
M. Arnaldi (Ita) b. E. Nava (Usa) [1] 6-2 2-6 7-6(3)
J. Forejtek (Cze) [4] b. T. Zink (Usa) 6-4 7-5
M. Damm (Usa) [15] b. F. Moroni (Ita) [WC] 6-7(0) 6-3 6-1
T. Tirante (Arg) [13] b. H. Mayot (Fra) 6-2 6-1
Tabellone singolare femminile, quarti di finale
S. Nahimana (Bdi) b. M. Timofeeva (Rus) [Q] 7-5 7-5
M. Collard (Can) b. O. Selekhmeteva (Rus) [14] 7-6(5) 6-4
L. Fruhvirtova (Cze) [WC] b. H. Black (Usa) [2] 6-2 7-5
A. Noel (Usa) [6] b. A. Vecic (Ger) 6-3 6-2
Tabellone doppio maschile, quarti di finale
T. Schoolkate (Aus) / D. Sweeny (Aus) b. S. Mochizuki (Jpn) / J.B. Torres (Arg) 6-4 7-5
M. Damm (Usa ) / H. Rune (Den) [4] b. P. Llamas Ruiz (Esp) / B. Oliveira (Bra) 7-6(4) 6-4
A. Kalender (Cro) / T. Tirante (Arg) b. D. Blanch (Usa) / W. Grant (Usa) 4-6 7-6(7) 10/7
N.G. Dica (Rou) / P. Makk (Hun) b. G. Dambrosi (Ita) / F. Moroni (Ita) 6-1 6-2
Tabellone singolare femminile, quarti di finale
S. Nahimana (Bdi) / S. Park (Kor) [6] b. J. Belgraver (Fra) / M. Halemai (Fra) 6-2 6-2
L. Kostenko (Ukr) / T. Pachkaleva (Rus) b. A. Charaeva (Rus) / D. Semenistaja (Lat) [3] 3-6 7-6(8) 10/7
L. Anzalotta Kynoch (Pur) / M. Collard (Can) b. F. Rossi (Ita) / C. Tauson (Den) [WC] 6-3 5-7 10/8
N. Kawaguchi (Jpn) / A. Nagy (Hun) [2] b. P. Kudermetova (Rus) / M. Tkacheva (Rus) 4-6 6-2 10/5
TAG: Trofeo Bonfiglio
@ ilpallettaro (#2345291)
Speriamo che tu non aspetti un paio di anni a smettere di scrivere cagate.
@ Becuzzi_style (#2345054)
Finalmente uno che ha capito qualcosa, i match precedenti si sono fatti sentire, fisicamente è molto indietro e come scritto in qualche altro post fino ad un anno fa era alto 165cm
@ ilpallettaro (#2345291)
Certo che se ti manca ancora la potenza pura perché sei indietro fisicamente non può metterti a fare match sullo stesso piano, sarebbe un suicidio, non è difficile da capire
@ Mattia M. (#2345060)
Ma avete mai giocato a tennis? Sapete quanto si può spendere in una partita? E il giorno dopo non averne più? O aver lottato dall’inizio del torneo con un lato del tabellone molto duro? Tutti fenomeni dal divano
Pensa che Sonego all’età di Arnaldi non passava nemmeno i primi turni delle quali. Ti avesse conosciuto ed ascoltato, oggi non sarebbe 70 ATP. Ma ti prego, continua a deliziarci con i tuoi pareri.
ieri ha giocato ancora più di rimessa, semplicemente nava ha sbagliato di più. a livello junior succede di sbagliare molto, ed è giusto sbagliare perché ho impari a caricare ogni palla oppure tra i pro non hai speranza di metterci piede.
che purtroppo è la sorte scritta per arnaldi che oggi ha vissuto il suo primo e ultimo momento di gloria. entro un paio d’anni, smette.
Purtroppo ho visto solo il terzo set..La ragazza americana presa a pallate probabilmente nel primo set ha iniziato a giocare chop è back poi non so se li giocava già da prima. In pratica ha pensato bene di far giocare male la sua avversaria. Il tennis è anche questo..ditemi voi chi è che insegna il back o addirittura il chop in Italia. Avere più armi a disposizione ti permette di battere le grandi colpitrici come la Ceca e giocare un tennis più ragionato.
Sto guardando Arnaldi e il cecko, decisamente superiore l’avversario, Arnaldi fa un sacco di errori banali e inutili, come ha fatto a vincere ieri?
Siamo gli unici arancioni sulle tribune
Molto male…inutile aggiungere altro.
Problabilmente sarà stanco…ma eccetto 2/3 colpi estemporanei, si è visto ben poco di interessante fino ad ora.
Comunque fisicamente mostra 15/16 anni…per cui margini ci sono..
Eccomi. Quando ho visto l’andamento del primo set, ho infilato la t-shirt arancione carico Tog della relay Milano marathon (chi vuole scambiare due parole mi riconoscerà), ho preso la bici e ho fatto una volata degna del miglior Viviani (non quello di questo Giro). Peccato aver fatto il bis di fusilli coi broccoli.
Occasione mancata per il contro- break, peccato, vai Arnaldi!
Dei 4 Sinner è una spanna superiore. Gli altri 3 bravissimi, dovrebbero fare meno “divetti” in campo!
come dicevo ieri, arnaldi è troppo leggero, è sempre appeso alla palla dell’avversario. se l’altro non sbaglia, va sotto.
sicuramente partita godibile, si vede un bel tennis per quanto anni luce distante dal minimo sindacale per diventare pro.
diciamo che dopo lo scempio della semi femminile, almeno qui si gioca a tennis.
Arnaldi rispetto al duo Musetti-Zeppieri (Sinner ormai lo considero un big) è ancora decisamente indietro comunque
Forse la piu’insopportabile delle ragazzine viste negli ultimi anni.
Noel gli avrebbe spaccato volentieri la racchetta in testa.
Ha solo 14 anni pero’sulla disciplina ci vorrebbe un drastico cambiamento di atteggiamento.
Non sapevo che Mandlikova avesse in cura l’americana,l’avro’magari anche vista senza riconoscerla.
Faccio un salto a vedere e tifare Arnaldi, dovrei arrivare per l’inizio del secondo set.
Sono d accordo sulle educazione ma riguarda solo la Frhurvitova, la Noel si è adeguata, il suo coach andrebbe radiato per non averle insegnato che non si può urlare come un ossesso ad ogni punto
I commenti tempestivi erano sulla pagina precedente.
su supertennis sono live le semi del singolare femminile: ciascuno può farsi un’idea. servizio solo in slice non sanno tirare né piatto né kick, la seconda è una cosa che se la dai a un 3.5 ti fa un buco per terra, mobilità da anziano giocatore di circolo, la volee eseguita in appoggio anche se la palla è sopra la rete. sui colpi a rimbalzo, l’americana non riesce a tirare in top spin e continua a fare back e chop a paracadute.
il tutto tra urli di esultanza a ogni fine punto, anche se arriva da errori marchiani dell’avversaria.
non solo il livello è sconcertante, ma queste presunte accademie non sono in grado di insegnare neppure l’educazione.
se possi permettermi
http ://www.tennisitaliano.it/matteo-arnaldi-il-bonfiglio-si-tinge-dazzurro-45944
Molto elegante anche il talento della Noel,tra l’altro ha anche un vocione non propio da bambina che quando si autoincita ti fa’sobbalzare,se sei a bordo campo.
Oggi e domani pero’solo tv .
arnaldi con questo gruppo non centra nulla. soprattutto non c’entra nulla con sinner.
arnaldi è molto ordinato, leggerissimo, si appoggia bene e tiene la palla bassa e radente. è un gioco junior senza gran caricamenti rotazione delle spalle, un gioco che a livello pro non ti fa fare un turno nel twt.
sinner colpisce sempre a pieno carico, ha una palla che a livello challenger viaggia, a livello atp non fa male ma sicuramente non viene aggredita con facilità.
@ GGG (#2344917)
Ragazzi del 2001/2002 sono in 4 Sinner Musetti Zeppieri e Arnaldi. Più il gruppo è forte più riescono a crescere.
@ Roberto (#2344778)
Ha tanti ragazzi avanti a lui, ci vorrà di più prima di iniziare con gli entusiasmi, Berrettini Sonego Sinner e Musetti fanno da scudo a tutti gli altri secondo me.
CHE NOIA.
Seppur si tratta solo di tornei under 14 quando sono tra i migliori con tutti i miglior ragazzini a livello europeo o mondiale diventano comunque gia’indicativi per quel che sara’o potrebbe essere.
Parlo ad esempio delle vincitrici ultime di questo LES PETITS AS torneo tra i piu’importanti,che si disputa in francia ad inizio anno,quest’anno ha visto la vittoria e la rivelazione della Fruhvirtova,certo ero gia’molto sorpreso (per velocita’) qualche settimana fa’della sua vittoria in un un Grado 2,qui’a distanza di poco si parla addirittura di semi in un torneo di seconda importanza solo agli slam.
Ho avuto la fortuna di vederla contro Charaeva sul campo 8,il migliore visivamente dalla torretta della tribuna del centrale,dove vidi tra l’altro Kasatkina allenarsi la Domenica della finale Bellis-Bains e la Mcnally allenarsi il sabato dell’anno scorso mentre sul centrale giocavano Cocciaretto e Molinaro.
Ho visto la Noel,non ho visto le altre due,abbiamo addirittura una ragazza del Burundi e l’ennesimo prodotto canadese che ormai produce a catena in questi ultimi tempi.
Questo torneo doveva essere a quanto letto the cup of tea della Tauson,come direbbero in inghilterra.
Una sconfitta con varie interpretazioni,di meno sul fatto della sua parteciapazione,parlamo di una tennista che ha vinto gia’un itf 60 ed in grado gia’di disputare delle qualifiche slam.
Una delle mie interpretazioni e che la ragazza conscia di cio’che ho detto si e’presentata senza particolare volonta’,quella sensazione che si proverebbe se fossi costretto a seguire una lezione nell’aula insieme ai ragazzi di un’anno inferiori pur non essendo stato bocciato.
Vogliamo parlare di Peliwo e Saville allora…ex numeri 1 junior e vincitori di 2 slam…
è un ottimo risultato per la milano tennis academy, che altrimenti cosa raccontavano? un altro anno con il cerchio magico? https://www.milanotennisacademy.com/cerchiodeiservizi?fbclid=IwAR3ptHkHafe3sEmSEnv2_fGSByYSq1d4dH8H0iyPb4uG8a0-dhAu-nRCb_4
Il bello di LiveTennis: tutti a farsi i segoni (e ci mancherebbe) sui primi turni del RG, e ti parte comunque una paginata appassionata sui quarti del Bonfiglio. Applausi, grande reda.
Manco un commento dopo due ore… due anni fa ce ne sarebbero stati 30 almmeni.
Piano con gli entusiasmi per Arnaldi.
I risultati junior contano pochissimo.. altrimenti nn si spiegherebbero i casi di Quinzi vincitore e Sinner che anno scorso fece solo i quarti
Complimenti.