60° Trofeo Bonfiglio 2019: due italiani nei quarti dopo 12 anni
Lo scorso anno ai quarti di finale del Trofeo Bonfiglio c’era arrivato Jannik Sinner. Adesso l’altoatesino si è già paracadutato nel circuito maggiore e la sua eredità, al Tc Milano Alberto Bonacossa, l’hanno raccolta Filippo Moroni e Matteo Arnaldi.
Entrambi capaci di arrivare tra i primi 8 nell’edizione numero 60, una doppietta azzurra che all’Italia in campo maschile mancava dal 2007 quando furono Daniel Lopez e Matteo Trevisan (che poi vinse quell’edizione) a spingersi tanto in là. Un risultato che non avevamo raggiunto nemmeno nel 2012, quando vinse Gianluigi Quinzi e quando c’erano i ‘moschettierini’ Baldi, Napolitano e Donati capaci addirittura di conquistare la Junior Davis Cup. In questo giovedì finalmente caldo ad alzare la temperatura ci ha pensato prima il piemontese Filippo Moroni che con papà Ivo a bordo campo (suo allenatore) ha saputo gestire l’argentino Roman Burruchaga con un 6-2 6-3 abbastanza rapido. L’azzurro, classe 2001 e recente vincitore del torneo Itf di Grado 2 di Firenze, ha mostrato buoni fondamentali e solidità, cui va ancora aggiunto un colpo più definitivo, in grado di portare a casa punti diretti. Un’arma che tornerebbe utile anche venerdì contro lo statunitense Maximilian Martin Damm, figlio di Martin Damm Sr, numero 42 al mondo nel 1997. Mancino, classe 2003, lo statunitense d’origini ceche ha avuto la meglio negli ottavi sullo svizzero Dominic Stricker per 7-6 7-5. Sempre in due set, ma decisamente più tirata la vittoria di Arnaldi ai danni di Juan Bautista Torres, altro ‘torello’ argentino in grado di arrotare molto i colpi da fondo e di rimandarla di là in ogni situazione. Ebbene, il classe 2001 ligure che fa base anche alla Milano Tennis Academy ha accettato il tira e molla fatto di scambi lunghi e fisicamente dispendiosi fino al 6-4 7-6 conclusivo. Con tanto di brivido finale: perché avanti per 5-3, l’azzurro s’è fatto riprendere e persino superare (6-5) dopo aver sprecato un match point sul 5-4. Per fortuna, anzi per bravura, il tie-break l’ha visto protagonista a sua volta di una mini-rimonta: sotto 2-4 ha chiuso per 7 punti a 5.
Adesso però per Arnaldi si fa veramente dura, perché sulla sua strada si para la testa di serie numero 1, quell’Emilio Nava che ha raggiunto la finale agli Australian Open 2019 (battuto da Lorenzo Musetti). Qui a Milano il californiano è reduce dalla battaglia di 2° turno contro lo spagnolo Carlos Alcaraz Garfia e poi dal confronto – molto più agevole – con l’ungherese Peter Makk (6-4 6-2). Nulla da fare invece per il terzo italiano in gara negli ottavi, il romano Flavio Cobolli che è andato a sbattere sulla solidità e sulla mano educata del ceco Jonas Forejtek. È stato lui a dominare in lungo e in largo come testimonia il 6-2 6-0 finale. Identico il risultato che ha estromesso dal torneo, in campo femminile, l’ultima azzurra in gara, la valtellinese Federica Rossi. Un match senza storia che s’è chiuso con il dominio della statunitense Hurricane Tyra Black, favorita al successo finale dopo che la testa di serie n.1 Clara Tauson aveva salutato la compagnia al 1° turno. Hurricane (la sorella maggiore, anche lei tennista, si chiama Tornado) è di Boca Raton, in Florida, e sulla terra rossa di via Arimondi ha mostrato buona mano con cui ama perfino giocare abbastanza spesso un bel diritto in chop che usa alternativamente quando deve difendersi e pure quando deve andare avanti a caccia della rete. Anche tra le ragazze la concorrenza resta agguerritissima, perché sono passate al turno successivo tutte le giovani racchette più accreditate dal campo. Oltre alla Black, anche la giovanissima wild card ceca Linda Fruhvirtova (ha compiuto 14 anni il 1° maggio), la qualificata russa Maria Timofeeva e la canadese Alexa Noel, seguita a bordo campo dall’ex n.3 Wta Hana Mandlikova. Che invece non ha seguito il match della figlia Elizabeth (le partite si giocavano in contemporanea), sconfitta in due set dall’altra canadese Melodie Collard (6-4 7-6). Venerdì il programma scatta ancora alle 10.30, con i quattro quarti femminili in campo all’unisono e seguiti da quelli maschili (Moroni-Damm e Arnaldi-Nava affiancati sui campi 8 e 9).
RISULTATI DI GIORNATA DEL 60° TROFEO BONFIGLIO
Tabellone singolare maschile, ottavi di finale
M. Arnaldi (Ita) b. J.B. Torres (Arg) 6-4 7-6(5), E. Nava (Usa) [1] b. P. Makk (Hun) 6-4 6-2, T. Zink (Usa) b. W. Grant (Usa) [Q] 3-6 7-5 6-4, J. Forejtek (Cze) [4] b. F. Cobolli (Ita) 6-2 6-0, F. Moroni (Ita) [WC] b. R. Burruchaga (Arg) 6-2 6-3, M. Damm (Usa) [15] b. D. Stricker (Sui) 7-6(1) 7-5, H. Mayot (Fra) b. R. Hijikata (Aus) [11] 6-4 6-4, T. Tirante (Arg) [13] b. S. Mochizuki (Jpn) 6-4 6-2.
Tabellone singolare femminile, ottavi di finale
S. Nahimana (Bdi) b. E. Navarro (Usa) [3] 6-4 7-6(4), O. Selekhmeteva (Rus) [14] b. C. Monnet (Fra) 6-4 6-1, M. Collard (Can) b. E. Mandlik (Usa) [9] 6-4 7-6(4), M. Timofeeva (Rus) [Q] b. A. Tikhonova (Rus) [8] 6-0 6-4, H. Black (Usa) [2] b. F. Rossi (Ita) [WC] 6-2 6-0, L. Fruhvirtova (Cze) [WC] b. R. Montgomery (Usa) 2-6 6-2 6-2, A. Vecic (Ger) b. C. Owensby (Usa) 6-0 6-4, A. Noel (Usa) [6] b. E. Avanesyan (Rus) 4-6 6-3 6-2.
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il livello itf junior è molto modesto. le italiane che vi partecipano, fanno tenerezza.
Certo che no, MEnneA culpa, devo prendere Ato che lui è andato più Forte.
ahahahahahah..ho fatto il login solo per dirti che hai fatto uno spettacolo di commento 😆
@ Davide (#2344474)
Vista la partita dal vivo… Grande difese con questo gioco si vince ancora da Junior.. Non mi sembra un grande prospetto ovviamente mia opinione personale.Ricordiamoci e’ Un 2001
Mi sono dimenticato di inserire chiaramente Fognini tra Vesely e Nadal 🙂
Non l’hai raccontata al meglio :):
Sinner>Vesely>Nadal…
Una volta prendendo una serie di di circa 25 match (tutti nell’ultimo anno) ero riuscito a dimostrare come un 3.5 italiano fosse meglio di Federer
Mi piacerebbe che chi gestisce questa pagina ci desse più notizie su Sada Nahimana, la ragazza del Burundi che ho visto oggi battere la russa Timofeeva, dopo aver ieri già superato l’americana Navarro, raggiungendo quindi le semifinali.
Com’è la sua storia, intendo sia tennistica che umana in generale, cosa c’è dietro di lei?
Uhm, però anche se dimostri che Arnaldi > Johnson, non riesci a dimostrare che Arnaldi > Bolt.
Io direi che, siccome Johnson aveva un 9″79 (anche se da dopato glielo abbuono) e Bolt un 9″58, è probabile che quest’ultimo continui ad essere > Arnaldi. Puoi darmi Tortu? 😆 😆
Quindi, per la proprietà transitiva, che nel tennis non fallisce mai ( 😉 ), Arnaldi è più forte di Johnson:
Arnaldi > Nava > Alcaraz > Sinner > Johnson
Bravo Matteo! Nava è un bel benchmark.
Gran vittoria di Arnaldi
Peccato per Moroni
Vista dal vivo, Nava sembrava aver preso sicurezza dopo un brutto primo set, ma nel terzo set Arnaldi è stato bravissimo a rimanere attaccato alla partita e a non mollare mai nonostante Nava fosse chiaramente più forte. E al tie break è stato molto più lucido.
Arnaldi giocatore molto pulito, tatticamente pronto, non ha un grande vincente, ma è bravo a difendere.
Molto bravo Arnaldi a recuperare anche mentalmente dopo che l’inizio del terzo set sembrava fare ormai pendere decisamente l’incontro verso Nava.
Impressionante la Fruhvirtova, ma mi imprrssionaanche vederla, alla sua età ancora quasi infantile, già fasciata ed incerottata in quel modo.
Oggi comunque dopo un inizio travolgente poi ha cominciato a rallentare e per poco la Black non è rientrata.
Black che comunque sembra avere una più che solida base.
@ Paoloz. (#2344432)
Bravissimo
Bella vittoria di Arnaldi su Nava
6-2 1-1 Arnaldi contro Nava…
Arnaldi vince il primo 6-2 contro Nava…vediamo se riesce a chiudere in due set! Qualcuno è sui campi e può raccontarci il match?
Linda batte anche la Black.
Fenomeno
Pensare che un tennista junior possa vincere senza difficoltà un torneo nel quale è favorito o addirittura chiaramente il più forte, mi sembra ancora più assurdo che pensare una cosa simile a livello pro.
Ciò premesso, ho visto dal vivo parte del match Alcaraz – Nava e lo statunitense di origine messicana, di due anni più grande, è stato davvero bravo, perché, non essendo in grado di reggere lo scambio, ha cercato sempre i colpi vincenti e ha sbagliato poco. Per il poco che ne capisco, delle prossime 10 partite tra i due sulla terra, ne dovrebbe vincere almeno 8 Alcaraz.
Staremo a vedere.
@ Gustaf (#2344035)
Avoja!
A parte che ha perso 7/6 al 3° set da un 2001 (lui è un 2003) che è il numero 5 jr e che ha fatto finale nell’ultimo slam jr…
Ma, a parte questo che in effetti potrebbe non contare tanto, allora direi che d’ora in poi tu dovresti metterti ad insultare a manetta JS, visto che su terra si è fatto battere da quello scarsone di CAG… 😆 😆 😆
Bravo Filo e bravo Matteo e avanti tutta Fede in doppio forzaaaaa
Si parla molto della probabile coppia di doppio Makk/Kekez
Ma nn doveva vincerlo a mani basse lo spagnolo Garfia…
E’il movimento femminile che sembra paralizzato dalla testa ai piedi.
Abbiamo visto i risultati di un’altro anno, Roma per le pro e Bonfiglio(l’equivalente torneo) per le juniores.
Sembra sempre che il peggio dovrebbe essere passato.
Ieri e’propio il caso di dire Rossi travolta da un Hurricane.