Internazionali di Tennis Emilia Romagna: Parma ospiterà un torneo challenger dal prossimo 17 giugno
Il grande tennis sbarca a Parma. Da lunedì 17 a domenica 23 giugno il Tennis Club President ospiterà la prima edizione degli Internazionali di Tennis Emilia Romagna | GoldBet Tennis Cup, il secondo torneo ATP Challenger 80 della stagione targato MEF Tennis Events. La società che organizza e gestisce eventi tennistici da oltre dieci anni, il cui è presidente è Marcello Marchesini, punta sull’Emilia Romagna per una manifestazione che promette spettacolo e che sarà presentata ufficialmente in conferenza stampa giovedì 23 maggio nella stessa sede di gara.
I grandi nomi del passato – La settimana scelta per il torneo garantisce la partecipazione di giocatori tra i migliori del circuito mondiale. Grigor Dimitrov, Kevin Anderson, David Goffin, Benoit Paire, Dusan Lajovic ed Albert Ramos-Vinolas, oltre agli azzurri Marco Cecchinato, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli, infatti, sono solo alcune delle stelle che hanno preso parte alle edizioni passate della kermesse, disputate a Todi e L’Aquila.
La Race to MEF Challenger – Gli Internazionali di Tennis Emilia Romagna | GoldBet Tennis Cup metteranno in palio il montepremi di $54.160 e per tutti i giocatori ci sarà ospitalità. Come da regolamento il tabellone di qualificazioni sarà composto da 4 atleti, mentre il principale da 48. Una wild card del tabellone principale sarà assegnata al vincitore del secondo torneo Race to MEF Challenger, competizione internazionale che andrà in scena allo Sporting Club San Severo dal 1º all’8 giugno. Nato da un’idea di Marcello Marchesini, il circuito Race to MEF Challenger concede ai tennisti, in particolare i giovani, la possibilità di affacciarsi al livello Challenger senza passare dal tanto discusso ITF World Tennis Tour (noto come ITF Transition Tour) ma attraverso la conquista di una wild card. Nella prima tappa si è imposto Gianluca Di Nicola, che ha poi incantato il pubblico del Circolo Tennis Francavilla al Mare Sporting Club nella sfida contro il “golden boy” Lorenzo Musetti, vincitore di una partita entusiasmante al terzo e decisivo set.
La sede del torneo – Sarà dunque il Tennis Club President di Basilicanova (Parma) la sede di uno dei principali eventi tennistici dell’Emilia Romagna. Fondato nel 1974, il Club si estende su una superficie di circa 50.000 metri quadrati, offrendo numerose e moderne strutture. Dotato di un ampio e funzionale parcheggio e di una accogliente Club House, si distingue come piacevole luogo di incontro ed aggregazione, nonché location di eventi e feste. Sono presenti una palestra, una piscina, un ristorante, un bar attivo 365 giorni l’anno, 9 campi da tennis dei quali 6 in terra rossa e 3 in play-it, questi ultimi in una splendida struttura indoor. Già sede di numerosi tornei Futures $15.000 in passato, il Tennis Club President si prepara ad accogliere una nuova grandiosa manifestazione.
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Sempre bello quando qualcuno offre contributi interessanti e ci dice qualcosa che non sappiamo.
Aggiungo che chiunque organizzi un torneo di tennis, che si tratti di un privato, di un circolo e di un ente, è sempre benemerito è quasi sempre ci rimette del denaro.
Perche’ dovrebbe essere cosi dispendioso organizzare un 250? Mi state dicendo che gli spalti per i challanger sono sempre pieni. Quindi non c’e’ bisogno di svenarsi per avere dei big ( top 10 ) bastano Fognini, Cecchinato, Berrettini, Sonego, Sinner ( che come si e’ visto, e’ un ottimo catalizzatore di attenzione ) per riempire 2500/3000 posti, piu qualche ” cacciatore di punti ” tra i 15 e i 30 che si trova sempre
@ laura88 (#2341837)
Come si vola sempre in alto…. giocare a livello challenger non è poi così inferiore ad un 250.. purtroppo c’ è questa credenza nel reputare il 50 mondiale molto più forte del 200 ma invece non è così ..
ma è al posto del torneo di L’Aquila?
@ Tennisaddicted (#2341887)
Concordo!
Meglio non avere nessun torneo ATP250 e molti challenger e futures, che avere pochi tornei challenger e uno o due tornei ATP250 con spalti vuoti e scarso livello di spettacolo.
Il torneo su erba a Monza invece penso possa starci, e non penso influisca minimamente sul numero dei challenger, caso mai è un vantaggio anche per i challenger nel nord Italia, perché favorisce la presenza del tennis nel discorso mediatico.
Trovo che ai tornei futures e challenger si può vedere il tennis da più vicino e in una situazione molto casual, facile portarsi dietro anche amici che non sono appassionati per introdurli.
@ roberto (#2341855)
Ottima disamina, come sempre!
Il torneo di Monza dovrebbe essere possibile, i presupposti per un successo economico ci sono.
Se il nostro Gianni dovesse arrivare nelle zone alte di classifica, non escludo una rinascita del torneo a Merano.
Mi pare che fosse organizzato da Veso Matijas (ora alla Lotto) prima come Challenger e poi nel 1999 com torneo ATP.
Nei primi anni novanta ci sono stati anche due edizioni di un ATP a Bolzano mi pare 1992 e 1993 ai quali hanno partecipato anche nomi come Wilander, Kafelnikov e Vajda (coach di Djokovic), anche se nessuno di questi ha combinato nulla. Kafelnikov mi pare solo nelle qualificazioni o in doppio, non ricordo.
Ad ogni modo penso che con un giocatore giovane con successi internazionali ci saranno i presupposti per far rinascere un torneo a Merano,
anche se l’ATP di Merano del 1999 era sicuramente una cosa avventurosa e molto probabilmente fallimentare dal punto di vista economico.
C’è un bellissimo circolo a Merano con molto spazio attorno, visto che affianco c’è l’ippodromo gigantesco.
Il campo centrale, molto bello, è uno dei campi più antichi d’Italia, mi pare del 1900 mentre il tennis arrivò li ancora prima nel 1884.
Forse solo a Bordighera si va ancora più in dietro con il campo del 1878. Certo Merano allora era ancora nell’impero degli Asburgo.
Molti non hanno nemmeno i challenger…per cui accontentiamoci..
Molti nostri ragazzi riescono a stare intorno alla 200 posizione proprio grazie ai challenger…ma già fanno tanta fatica a livello challenger, a livello 250 sarebbero anche tante stese.
Ieri esempio ho visto giocare Janvier…sinceramente i nostri 200 al mondo non giocano bene come il francese..poi per carità magari ieri era in una giornata di grazia.
Se arriva un torneo ATP 250 o 500 sono contento ma, credo, che sia molto meglio avere e mantenerse tanti challenger. Di tennis glibale se ne vede ovunque in televisione o su Internet, invece per me c’è bisogno di una maggiore visibilità locale. In Italia c’è la possibilità praticamente per chiunque di godersi delle brlle giornate (spesso gratuite) nei challenger, dove si vede comunque del buon tennis. Inoltre per i nostri tennisti molto meglio i challenger (italici) dove possono giocare in molti che un 250 a cui si accede solo con certe classifiche. Ripeto, se poi arriva un 250 tanto meglio, ma i challenger per me non si toccano (e non sono l’unico a pensarla così, gli spalti sono quasi sempre pieni)
Io credo che adesso le condizioni ci siano eccome.
Gli Atp 250 in calendario sono praticamente tutti in perdita, data la necessità di invitare qualche big, a cui vanno riconosciuti lauti incentivi.
Paghi tu per coprire le perdite di gestione? 🙂
Io dico che se l’Italia organizza un 1.000, le Atp Finals, le Next gen Finals, un 250 (Monza, incrociamo le dita), l’International femminile di Palermo e 20 challenger, vuol dire che ha una forza organizzativa molto elevata: la Francia ha un milione e 300 mila tesserati, noi 350.000… in Francia ci stanno 3 volte i circoli e i campi che ci sono in Italia….
il tennis in Francia non è solo uno sport, è un fenomeno sociale.
L’Italia è calciocentrica… 🙁
Inoltre in questi anni l’organizzazione di tanti challenger ha aiutato e aiuta moltissimo i nostri giovani a emergere e a entrare nei primi 200. Poi una volta diventati autosufficienti economicamente, i migliori hanno potuto fare lo step successivo ed entrare nei 100.
Ora, con un buon numero di giocatori italiani relativamente giovani nei top 100 (Berretini, Sonego, lo stesso Cecchinato, speriamo a breve anche Mager e Travaglia, Baldi e Quimzi, etc.) anche organizzare un Atp 250 sul mercato italiano potrebbe diventare economicamente attraente e far muovere qualche gruppo privato.
Ma perché arrivi questo genere di investimenti, bisogna creare le premesse per un ritorno economico. Premesse che fino a qualche anno fa sicuramente non c’erano, e adesso iniziano ad esserci.
@ tomax (#2341816)
😎
Un challenger è grande tennis?
Grande tennis sarebbe portare un 250 su erba a Monza
Noi abbiamo le atp finals, un 1000, le next gen finals e a breve un 250 (Monza) oltre a essere il paese che organizza più Challenger. Non siamo messi così male.
Un altro Challenger? Basta. Qui ci vuole l’ATP500 che fa sognare le folle.
bisognerebbe rubare alla francia un 250 indoor di febbraio(perche loro 2?).poi fare un 250 su terra ad aprile o in estate subito dopo wimbledon e un altro 250 indoor.sarebbe bello e utile per i nostri giocatori.gia 4 italiani wc sarebbero sicuri oltre a quelli di diritto di classifica e le possibilita di salire in classifica aumenterebbero.adesso infatti ne abbiamo tanti tra 100 e 250 proprio perche organizziamo valanghe di challenger
Guarda che arrivo….. Da Milano e’ un passo.
Grande tennis sarebbe recuperare San Marino e renderlo magari un 500 vista la storia
Andare fino in fondo per il 250 di Monza
E provare a comprare qualche altra data, possibilmente per 250 o 500
ma basta challanger, ce ne sono già un 1 milione
Sinner ?
Finalmente a Parma un evento tennistico di alto livello. Dopo la rinuncia al Futures non credevo che il President fosse in grado di ospitare un Challenger. Vi aspetto tutti a Parma! 🙂
A San Marino quando ritorna il grande tennis?
La Francia ha 1 slam, 2 1000 e 4 250. E noi pensiamo a organizzare l’ennesimo challenger
OTTIMO !