Nick Kyrgios contro la terra battuta
Nick Kyrgios, con una storia pubblicata su Instagram qualche giorno fa si è scagliato contro la terra rossa, dichiarando addirittura che “non dovrebbe neanche essere una superficie”.
L’australiano in carriera non si è mai trovato troppo a suo agio sul rosso, anche se ha sconfitto qualche anno fa Roger Federer proprio sulla terra, ma particolare, di Madrid.
TAG: Nick Kyrgios
@ Giorgio (#2303807)
quello l’erba se l’è fumata
Su terra c’è molto più spettacolo
Io a volte sono basito! Che a Kyrios non piaccia giocare su terra, va bene, il mondo del tennis se ne farà una ragione, ma che ci debba essere gente che si reputa appassionata di tennis e che difende le sue affermazioni, fatte tra l’altro solo ed esclusivamente per creare clamore, questo no. Kyrios ha un talento straordinario, nessuno lo mette in dubbio, ma quando dice stronzate come in questo caso, bisogna dirlo o quantomeno ignorarle.
non simpatizzo per l’aussie ma credo che sia una battuta. risi di gusto dopo l’ennesima brutta sconfitta di Barazza a Wimbledon che dichiarò “l’anno prossimo vengo qui col diserbante!”.
e fatevela na risata pure voi…
Forse si è confuso con l’erba
io eliminerei l’erba, dopo 3 partite svanisce la suggestione ed il campo fa schifo, oltre all’alto rischio d’infortuni.
Io apprezzo molto Kyrgios che quando gioca come può mi esalta come pochi ma ha veramente persa un’occasione per tacere. Se ne faccia una ragione: un terzo del mondo a forma di pallina da tennis cresce agonisticamente sulla terra rossa e, coi suoi lenti rimbalzi che danno tempo ed occasione per costruire fasi di gioco che non dipendano in maniera preponderante dalla battuta, vi si affeziona. A lui non piace? Che non vi disputi i relativi tornei perdendo, come è giusto che sia (finché non avrà l’età sufficiente per esserne esentato…ammesso che ci arrivi giocando da professionista a quell’età), i punti ad essi collegati. Per conto mio la terra rossa, così come l’erba, ha fin poco spazio nel calendario annuale e ne dovrebbe avere di più, a discapito del cemento.
Caruso è entrato nei 150, ti conviene tacere! 👿
Condivido il tuo post quasi del tutto.
La tua disamina è inconfutabile sui 4 slam, ed è corretto anche che sia stata l’erba (che ha i costi di gestione più alti) a pagare il maggior dazio al cemento (che ha i costi di gestione più bassi) anche in via generale, e non solo relativamente agli slam.
Forse però la tua affermazione va un po’ ammorbidita relativamente ai tornei “non slam”. Molti ATP sul duro sono nati da pochi anni: Doha (è stato un challenger fino al 2005), Atlanta (dal 1988, che non è pochissimo, ma ha preso il posto di Indianapolis in terra), Winston Salem (nato sulle ceneri di Long Island che è parte dell’ATP dal 1990). Poi ci sono casi di tornei sulla terra spostati su campi duri (Washington, terra battuta fino al 1986), e tornei in terra “declassati” (Amburgo).
In sostanza un fenomeno lungo 30 anni con cui si è passati da un circuito più piccolo con prevalenza di terra ad uno dal calendario più fitto con preferenza di campi duri.
Con evidenti effetti sulle articolazioni dei giocatori (una volta tutti questi infortuni a caviglie, ginocchia e soprattutto anche non c’erano).
non dovrebbe neanche essere un tennista
Veramente fino agli anni 70 3 Slam su 4 erano su erba…dal 74 al 77 New York si giocò su terra, poi passò al cemento…gli Australian Open si giocarono su erba fino al 1988.Il numero di tornei su terra è rimasto praticamente quasi invariato…sono i tornei su erba ad aver pagato le conseguenze dell’invasione del cemento. Detto questo, non approvo il commento di Kyrgios (sempre che sia stato tradotto correttamente), ma credo che la sua sia una battuta per esprimere la sua poca attitudine alla superficie…
On ogni caso il bello del tennis è rappresentato proprio dalla variabilità delle condizioni di gioco…a mio parere sarebbe bello che s’interrompesse la tendenza degli ultimi anni (ridurre le differenze tra le varie superfici) e tornassimo a vedere giocatori con caratteristiche “distintive” tra di loro…
Buon tennis a tutti.
io lo so: compri un paio di scarpe nuove
A parte come ha espresso il concetto,ci può stare come opinione.
C’è a chi piace e a chi no. Anche se vado tutto gli anni a Roma, preferirei vedere un torneo su erba, perché più vario attacchi, volee scambi fa fondo, ace, roger.. ci sta un po’ di tutto.
Invece su terra prevalgono scambi da fondo, difese..
Dipende da che tipo di tennis ti piace vedere. Ognuno ha i propri gusti
Lo farei giocare su campo di sabbia su una spiaggia dopo questa uscita
Purtroppo contro Kyrgios la terra è battuta in partenza.
E’ un pò come se uno studente rimandato di matematica dicesse che la matematica non dovrebbe essere neanche una materia…
Nick ha molto in comune con Fognini. Talvolta sembra che voglia maturare, altre volte lo si vede di nuovo ripiombare in basso. Magari ha solo voluto fare una battuta ad effetto!
Nessuno lo obbliga a giocarci su. Se non la reputa una superficie, ci vediamo sull’erba e ciao
Non dovrebbero esistere neanche giocatori come Kyrgios ma tant’è…
Vabbè, “lei è più terraiolo che intelligente” semicit.
Veramente intelligente questo ragazzo.
@ Yuja’s smile (#2303317)
La terra non mi piace e´un´opinione…la terra mi fa cagare e non dovrebbe nemmeno esistere e´una denigrazione gratuita e anche mancanza di rispetto per tutti quei giocatori a cui piace giocarci
@ Fra (#2303385)
No, le mie restano rosse… ahimè…
Tra parentesi avete capito come si fa a farle tornare bianche?
Per nulla d’accordo con Kyrgios. Può anche darsi che questa boutade sia un modo per recuperare il rapporto con Nadal :LOL:
Kyrgios spacca sempre l’opinione pubblica con le sue affermazioni e i suoi atteggiamenti. Non è banale, è vero, ma non sortisce nemmeno qualcosa di utile quando fa queste sparate. Per quanto mi riguarda io con la terra rossa c’ho sempre litigato. Polvere negli occhi, nefasta perché porto le lenti, allergia, arsura, rimbalzi fasulli praticamente ovunque. Per la velocità del rimbalzo non ho mai avuto un’idea pessima, mi è sempre sembrata congrua.
la varietà delle superficie è una delle chiavi del successo mediatico del tennis, ogni tre mesi carte rimescolate
e chi ci gioca è un dirt rat! (A.A.) 😎
ma grandissimo talento.
PS
ieri ,nella prima giornata del 1000 di MC ho visto più spettacolo di quanto se ne è visto in tutto il 1000 di miami e IW.
@ Jannik Winner (#2303339)
Rios, appunto , altra testa tranquilla….
La volpe e l’uva.
Oggigiorno si riesce a vedere un po’ di tennis solo su terra battuta. Abolire tutte le altre superfici.
Un vero genio…d’altra parte la sua carriera e il comportamento che tiene in campo…la dicono lunga!(in miniera subito)
Beato lui che è giovane e non sa (però avrebbe potuto istruirsi di più sull’argomento) che, a parte gli inizi primordiali sull’erba, il tennis è nato e si è sviluppato solo su terra, e la “scivolata” è l’essenza del tennis.
Si è passati ai campi duri soltanto perchè costa meno la manutenzione, snaturandone piuttosto pesantemente le caratteristiche originarie.
È esattamente quello che faceva Rios a proposito dell’erba dicendo che ci si poteva giocare solo a calcio o far pascolare le mucche
Ha argomentato in modo eccelso, con le impeccabili argomentazioni che ha portato non vedo come si possa non condividere……
Idolo
il rosso esiste solo per i terraioli spagnoli e italiani, tutta la mia solidarieta’ a nik 😉
Un parere certo che lo può dare, ma poteva anche dire: la terra non mi piace oppure la terra non è la mia superficie preferita..
Purtroppo è anche da queste dichiarazioni che si capisce ancora di più perché nonostante le immemse qualità tecniche questo ragazzo non ha mai sfondato veramente nel tennis…
Ma potrà dare un parere o per voi è troppo?
Voglia de fatiga’: saltame addosso!
non so giocarci= fa schifo. Infantilismo di un omone grande e grosso.
Lo capisco…tutte quelle calze e scarpe sporche di rosso…hai tutta la mia comprensione e la mia vicinanza povero Nick!