Australian Open 2019: Stefano Travaglia esce di scena al secondo turno. Nikoloz Basilashvili vince in cinque set
Si interrompe al secondo turno l’avventura, partita nel torneo di qualificazione, di Stefano Travaglia agli Australian Open 2019: il tennista di Ascoli Piceno, classe 1991 e n.139 del ranking mondiale, è stato sconfitto dal georgiano Nikoloz Basilashvili, n.20 del mondo e diciannovesimo favorito del seeding, col punteggio di 3-6 6-3 3-6 6-4 6-3 in due ore e 54 minuti di gioco.
Il nativo di Tbilisi, che dovrà cercare di difendere il terzo turno raggiunto lo scorso anno nello Slam australiano, tornerà in campo nella giornata di venerdì contro il greco Stefanos Tsitsipas, che nella notte si è imposto in quattro set sul serbo Viktor Troicki.
PRIMO SET – Inizio di match positivo per il giocatore italiano, che si procura una chance di break nel primo gioco, senza riuscire a convertirla, e poi riesce a togliere la battuta al suo avversario nel quarto game, allungando sul 3-1. La tensione la fa da padrone, per quanto concerne Travaglia, e così il marchigiano si ritrova immediatamente in difficoltà: sotto 0-40, opera la rimonta a metà e, a trenta, restituisce il favore a Basilashvili, il quale poi ristabilisce la parità sul 3-3. Nel momento clou della frazione, altro sussulto di Stefano Travaglia che, d’orgoglio, ottiene il secondo break della partita: avanti per 5-3, l’italiano chiude la frazione dopo aver recuperato da 0-30 col servizio a disposizione. Numeri non eccellenti, né in battuta né in risposta, per Travaglia (49% di prime di servizio in campo, ben quattro doppi falli e 50% di punti vinti con la seconda); disastroso, invece, Basilashvili in risposta, con appena 10 punti vinti su 35 (appena il 29%).
SECONDO SET – Equilibrio totale nelle prime battute del secondo set tra Travaglia e Basilashvili, nessun momento di difficoltà per entrambi i giocatori sino al sesto game: è qui che l’italiano commette diversi errori gravi, ritrovandosi in un lampo sullo 0-40. Il break è cosa scontata, il georgiano toglie il servizio all’azzurro e si porta avanti nel punteggio: il vantaggio, per Basilashvili, è rassicurante, tanto che proprio questo momento “no” di Travaglia costa il parziale all’italiano. Basilashvili si aggiudica la frazione per 6-3, con un solo break a fare la differenza: il tennista di Tbilisi ha alzato il suo livello al servizio, ma in risposta i numeri sono davvero disastrosi, anche se migliori, di poco, rispetto al primo parziale.
TERZO SET – Break e controbreak nei primi due giochi del terzo parziale, poi assoluto equilibrio ancora una volta fino al sesto gioco: nella frazione precedente, ad aver avuto un passaggio a vuoto era stato Travaglia, mentre ora è Basilashvili a dover fare i conti con la tensione. Il georgiano perde il servizio a quindici, Travaglia ringrazia e vola sul 4-2: senza particolari problemi, l’azzurro tiene i due successivi turni di battuta a trenta, chiudendo il set con lo score di 6-3. Il numero dei vincenti è lo stesso per entrambi (sei per parte), ma il numero di errori non forzati “sorride” a Travaglia che ne ha commessi cinque in meno (10, contro i 15 dell’avversario).
QUARTO SET – Quarta frazione giocata ad alto livello da entrambi, dove a spuntarla è stato il giocatore dotato di maggior esperienza a questi livelli. Basilashvili, consapevole di non poter rischiare di attendere le fasi calde del parziale per piazzare il colpo decisivo, parte col piede giusto, intascandosi subito il break nel quarto game, proiettandosi sul 3-1. Il georgiano si procura anche due opportunità per il 5-1, ma non le sfrutta: Travaglia, rinvigorito da queste due palle break, gioca un settimo game praticamente perfetto, riuscendo a recuperare lo svantaggio. Giunti sul 5-4 in favore di Basilashvili, Travaglia si porta avanti per 30-15, poi è costretto a cedere tre punti di fila che consentono al georgiano di allungare il match al parziale decisivo: 6-4. Troppi errori non forzati (12) costano carissimo a Travaglia, non tanto per il numero (Basilashvili ne ha commessi appena due in meno) ma più che altro per i momenti in cui sono arrivati.
QUINTO SET – Quando un top player si trova in una giornata storta, è proprio il quinto set che può fare la differenza in suo favore: la maggior esperienza la fa da padrone nel parziale decisivo, Basilashvili accusa decisamente meno stanchezza rispetto a Travaglia e si dimostra cinico in diverse occasioni.
L’azzurro, invece, non lo è: nel primo turno di battuta del georgiano si ritrova due palle break a disposizione, ma se le lascia sfuggire. Queste opportunità non sfruttate pesano come un macigno nella testa di Travaglia, che non riesce più ad esprimere il gioco dei primi quattro parziali e cede piuttosto rapidamente tre giochi di fila, con Basilashvili che allunga sul 4-1. Un allungo che sembrava definitivo, se solo il georgiano non si fosse fatto sorprendere nel settimo game: forse ormai convinto di vincere, Basilashvili diminuisce l’intensità dei propri colpi e si fa infilare dall’italiano, bravo a recuperare il break. Chiamato a pareggiare i conti sul 4-4, Travaglia non risponde presente: game pessimo giocato dall’azzurro, che si ritrova rapidamente sullo 0-40 e cede poi a quindici; Basilashvili ringrazia, torna avanti e, recuperando da 15-30, chiude la contesa dopo quasi tre ore di battaglia.
Lorenzo Carini
TAG: Australian Open, Australian Open 2019, Nikoloz Basilashvili, Stefano Travaglia
Per il 120 al mondo fare match pari col 20 e arrivare al 2T di uno Slam incassando 60 mila euro non è un risultato modesto. Quanto a Ceck è chiaro che sul cemento non vale la sua classifica ma aveva quasi vinto. Su vanni invece concordo in pieno.
hai ragione. tennisti come Fabbiano che vincono di testa nascono solo all’estero.
Per me deve andare su terra col Ceck,vado controcorrente ma dico che Stefano i migliori risultati li può e li deve ottenere sulla terra rossa,soprattutto se ora ha messo a posto il rovescio e se mentalmente è cresciuto. Deve ottenere risultati a livello ATP in sudamerica,basta challenger.
A leggere questo articolo parrebbe una partita buttata via da Travaglia: speriamo che nel prosieguo della stagione non si crogioli su questo modesto risultato e che gli sbandierati progressi mentali siano poi veri…
Invece ci andrei piano a indicare come “buttate via” le partite del Cech e di Vanni.
Il primo è un giocatore che fuori dalla terra faticherà sempre e che, sempre fuori dalla terra, vale tanto di meno della sua classifica attuale: ha già fatto una discreta partita….
Circa il secondo, quando giochi con Carreno negli slam, anche se sei avanti 2 set a zero, a meno che tu non sia un top 10 o che lui sia infortunato, vista la sua forza e “garra” hai comunque solo il 20-30% di possibilità di vincere alla fine la partita…
….
L’avevo chiamata…
Peccato! Stefano esce comunque a testa alta. L’avversario aveva sicuramente molta più esperienza dell’azzurro ad alto livello. Mi auguro che questo match dia comunque ancora più fiducia al marchigiano riguardo le sue possibilità di salire ulteriormente il ranking. I mezzi non gli mancano sicuramente!
@ Tony_65 (#2245068)
L’ha fatta l’impresa!!! GRANDIOSO Thomas!!
Grande Vittoria di THOMAS!!!
Vedo anche meno presenza fisica ed atletica in alcune di queste sconfitte! Gli altri erano comunque più lucidi e sul pezzo alla fine.
C’è da dire, a gratificazione certo, che le eliminazioni degli italiani finora sono state tutte onorevoli, manca però l’impresa purtroppo.
Ora importante per travaglia la programmazione. Vedere se va su terra con cecchinato oppure se va sul cemento indoor che forse è più adatto alle sue caratteristiche. Sapete qualcosa?
C’è la sensazione di un’occasione persa come per Vanni Ce Anche da dire che 3 su 5 il giocatore più forte alla lunga viene fuori. Piu‘ forte non vuol dire solo come colpi ma anche di testa, fisicamente, come esperienza a questi livelli. L’obiettivo plausibile di travaglia deve essere quello di diventare costantemente competitivo mei challenger, piu continuo, in modo da accedere direttamente ai main draw degli slam e avere un’attività molto remunerativa. Non sarà comunque facile ma a 28 anni ce la può fare e togliersi soddisfazioni.
Bravo Steto, ottimo Australian open!!!
Lotta come un leone contro un top 20 per poi cedere solo al quinto!!!
Questa è la strada giusta per entrare e rimanere in top 100 per diversi anni!!!
Un altro ottimo match..ma perso porcaccia miseria…comunque bravissimo Steto.
Forza Steto. Fiducia. Credici. Si può e deve migliorare ancora.
nel tennis la testa fa la differenza. In Italia non abbiamo una cultura che valorizza l’approccio mentale e la resilenza (e vale in tutti i campi). Una Errani è l’eccezione che conferma la regola.
Bravo Steto, è vero che ha perso ma ha lottato portando il georgiano al quinto set. A me pare che il suo atteggiamento in campo stia cambiando, in meglio. Sono fiduciosa che i risultati arriveranno.
vedi Vanni vedi Ceck vedi Steto!!! si, lo so , per Vanni e Steto, avversari più forti, ma avanti tutti e 3, chi anche 2 set a 0, una la si poteva portare a casa? Che Seppi e Fogna possano durare a lungo…