Pericolo Caldo. L’Australian open cambia la politica sul caldo estremo
Secondo il giornale Herald Sun, il caldo incessante che sta già scuotendo l’Australia e che rischia di continuare durante la disputa dell’Australian Open, ha fatto sì che gli organizzatori dell’Australian Open prendessero la decisione di riformare la politica del caldo estremo che ha causato così tante polemiche negli anni scorsi.
Questa nuova norma intende proteggere i giocatori molto di più rispetto a prima, e varie fonti indicano che la nuova norma prenderà in considerazione aspetti diversi come umidità, livello di radiazione solare, velocità del vento e forza del sole, usando una propria scala di stress termico. L’obiettivo è quello di evitare immagini angoscianti come quelle dello scorso anno, tra cui svenimenti, colpi di calore e colpi di sole.
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Sono pilastri anche del tennis. Non stiamo parlando di tuffi o golf dove devi essere energico e concentrato per 10 secondi ogni mezzora.
Solo che concentrazione e capacità di soffrire sono i pilastri del ciclismo, dell’ultramaratona, del decathlon NON del tennis, dove anzi ci sono pause continue per cambio di gioco, medical time-out, (coaching), proprio per privilegiare la freschezza sullo sforzo fisico. Ed è anche questo il motivo per cui negli Slam si continua e limitare le ore di gioco e non ad aumentarle.
Al meglio di 5 ragazzi,5 e non 6,ma le conoscete le regole?
@ alessandro (#2237027)
Negli scontri 3 su 5 emergono molto do più componenti che secondo me sono pilastri dello sport come concentrazione e capacità di soffrire. Poi ci sono più capovolgimenti di fronte e possibilità di recupero, che 2 su 3 si riducono. E non tutte le partite 3 su 5 finiscono con trascinamenti al quinto. Certo, se pensiamo a Isner-Anderson di W 2018, dove si vedeva una palla break ogni 10 game… Ma se mi parli di partite 3 su 5 Nadal-Federer, Federer-Djokovic, Nadal-Djokovic, beh, alcune di esse sono catalogate fra le più belle partite di sempre. Quindi sì: per me i 5 set (al meglio dei 6) sono sacrosanti!
No, non un ecatombe, ma una gara in stile “Highlander”: ne resterà solo uno. 😀
Poi chi guarda gli incontri vede giocatori impacchettati nel ghiaccio dal collo alle gambe, medici che misurano la pressione arteriosa, tennisti che nel cambio servizio stazionano dove c’è l’ombra. A questo si aggiungono le pause per eccessivo calore e il time-out medico per avere sforzato troppo il fisico nel caldo.
E ne vedremo delle belle quando implementeranno la regola dei 30 sec al servizio anche negli Slams. Io prevedo una camminata dalla rete al fondo campo per servire in slooooooow- motion, anche peggio di quanto avviene oggi ( perchè i tennisti non sono mica stupidi, hanno trovato il sistema di aggirare questa regola, come chi segue gli incontri si è subito accorto )
Ma hai ragione tu. Arrivano in fondo.. trascinandosi.
Io però volevo vedere un incontro di tennis, non l’ultramaratona. Che poi, sinceramente chi guarda tutte 3,5-4 ore di una finale Nadal / Djokovic / Federer deve essere un po’ sadico- o meglio avere più schadenfreude= gioire delle difficoltà altrui- perchè l’avversario non riesce “più” a ribattere la palla.
Comunque inutile parlarne, ci siamo già affrontati sulla questione, per te i 5 sets sono sacrosanti perché credi che così lo spettacolo di 3 sets continui per 5, non pensando che la qualità diminuisce con l’aumentare della durata, e gli incontri si trasformano in incontri di servizi (ma forse ti piacciono proprio questi incontri da “serve and response”). A me non ispirano tanta ammirazione perché li trovo piuttosto piatti, e ripetitivi. Però questo è un gusto personale, per cui ad ognuno il suo.
tornassero all’erba visto che il caldo peggiora di anno in anno… su erba il calore è assorbito e non riflesso ed il gioco più veloce. Le soluzioni BIO sono sempre le migliori. 😉
Lo Slam è su 5 set. Dopo che i 5 set (al meglio dei 6) sono stati cancellati dalla Davis, che almeno rimangano negli Slam! Dopotutto mi sembra che siano arrivati in fondo con 2 finalisti anche l’anno scorso, perciò non vedo questo pericolo ecatombe! È comunque giusto affiancare altri parametri alla temperatura, perché l’umidità in particolare incide enormemente sulla percezione del calore, oltre ad accentuare enormemente la sudorazione e perdita di liquidi.
Incontri più lunghi, più spettatori/sponsor, più incassi, più soldi, più mercato.
@losvizzero
da quanto hanno scrito sembra quindi che hanno sostituito il termometro con una mini-stazione metereologica. Almeno questo è il senso di tenere in considerazione anche l’umidità etc..
@ alessandro (#2236964)
Ma si, hai ragione…dopo avergli dato in dote il telecomando del tetto ora facciamogli scegliere pure la distanza della partita…
E cioè?
Il mercato??
Io l’ho detto e lo ripeto. Mancano solo i leoni negli angoli del campo. L’AO sta diventando una maratona di sopravvivenza. Attualmente in Australia è estate con temperature altissime e ondate di caldo. Io preferirei vedere incontri di 3 sets giocati al massimo delle prestazioni che vedere giocatori affaticati e appannati che si trascinano per 5 lunghi sets. Poi c’è il mercato,ovvimente, e le sconfitte di Federer contro Millman agli US Open, altrettanto ovviamente.