Hawaii Open 2018: Kei Nishikori supera Raonic e vince il torneo d’esibizione
Kei Nishikori ha conquistato, la scorsa notte, l’Hawaii Open 2018, torneo d’esibizione che si è svolto per tre giorni alla Blaisdell Arena di fronte ad un nutrito pubblico di appassionati. Il tennista giapponese, classe 1989 e n.9 del ranking mondiale, si è imposto in finale sul canadese Milos Raonic col punteggio di 7-6(7) 7-6(5) in un’ora e 41 minuti di gioco.
HAWAII OPEN 2018 – I RISULTATI
PRIMO TURNO:
Ryan Harrison b. Phuc Huynh 6-1 6-1
Christian Harrison b. Andre Ilagan 6-2 6-3
SEMIFINALE:
Milos Raonic b. Ryan Harrison 6-3 6-4
Kei Nishikori b. Christian Harrison 6-1 6-2
FINALE:
Kei Nishikori b. Milos Raonic 7-6(7) 7-6(5)
TAG: Esibizione, Hawaii Open, Hawaii Open 2018, Kei Nishikori, Milos Raonic
4 commenti
Eh, sì, si vedono proprio gli effetti del tuo pranzo di Natale.
Non si capisce dove avrei attaccato il tuo giudizio positivo della Bouchard, esattamente…
era forse sottinteso in “ecco”????
Comunque, giusto per capirci. Corretto che la Bouchard ha battuto la Vandeweghe e non la Puig, il che non cambia di una virgola il mio giudizio sulle sue prestazioni. E dato che non hai capito una iota di quello che ho scritto, te lo ripeto con altre parole.E’ stata la Bouchard a perdere la finale contro la Mertens, non la Mertens a vincerla. Genie doveva vincere in due set per i seguenti motivi:
1) La superficie era più adatta al gioco della Bouchard ( ma tu la conosci meglio di me, e questo lo sapevi già)
2) La Mertens ha avuto una stagione così fallimentare ( a confronto con il suo 2017) che ha pure cambiato allenatore.
3) La Bouchard ha avuto una stagione incoraggiante, ed era in netta ripresa atletica.
4) i tuoi dati sui precedenti fra Bouchard e MErtens son inconcludenti. Si sono incontrate solo 3 volte, una nel 2016 e 2 nel 2018, nella Hopman Cup e nel master canadese, due superfici troppo particolari per giudicare, e il numero di incontri è così basso da rendere la loro statistica risibile. I tuoi dati sulle avversarie della Bouchard contano poco. Anche Baghdatis è stato nella top ten dell’ATP, ma nessuno si sognerebbe di citare questo dato a supporto della sua ATTUALE bravura.
4) Certo che la disciplina/etica è una parte fondamentale del tennista. Cosa credi che non si allenino, non facciano costantemente pratica, frequentino party e eventi e poi vadano a vincere i tornei? Se non hanno le priorità nel giusto ordine, se frequentano media, giornali, e set fotografici tolgono tempo al loro allenamento. Mi pare lapalissiano e superfluo perfino scriverlo.
Per fare un esempio Stephens ha fatto la commentatrice televisiva perchè infortunata, non come attività abituale.
E non c’è bisogno di parlarne fra qualche mese, fai la tua analisi del suo gioco di oggi come di due anni fa e noterai nessuna variazione nella sua sicurezza di gioco. Può anche vincere qualche torneo minore e rimanere dentro i top100, ma per risalire la classifica deve fare di più, ed è pure talentuosa (cosa che altre, purtroppo per loro, non sono), oppure può scegliere di fare l’incompresa immagine allo specchio di Kyrgios.
Mi auguro di essermi fatto comprendere dall’appassionato di tennis, perchè dal fan non mi aspetto nulla di diverso da quanto postato prima. Buona serata.
La BOuchard ha battuto la Vandeweghe non la Puig, come da me scritto. forse eri troppo impegnato a guardarti l’ombelico ed inventare strane teorie per leggere con attenzione. Vincere 2 partite di cui una con una top 20 ex numero 1 del mondo e perderne una al tie break dopo una palla match contro una avversaria top 15 con cui hai sempre perso in 2 setnon mi pare una cosa così negativa come cerchi di far apparire tu.
Ma ne riparleremo tra qualche mese,
MI mancava l’etica come elemento delle prestazioni sportive
Proprio male questo open delle Hawaii.
Nel maschile Nishikori ha battuto ace-Raonic… in due tiebreak, a per minimo distacco. Proprio una pessima preparazione per il giapponese.
Nel femminile è andata anche peggio. Bouchard dopo aver battuto -incredibilmente- Puig, ha superato anche lo scoglio di una Muguruza in affanno (forse “troppa” attività preparatoria), per poi cedere a Mertens in una finale decisamente sottotono per la canadese e vinta dalla belga con un “sacco pieno di trucchi”: palle corte, smorzate, risposte lente smezzate, in sostanza ha sfruttato i piedi incollati sul fondo campo della Bouchard.
Insomma Genie continua ad essere quel talento incostante e senza adeguata disciplina/etica che le permetta di tornare ad alti livelli. Gioca qualche incontro bene, specialmente se riesce a dominare quel nervosismo sportivo che la perseguita da qualche anno ( per me si tratta di ansia di essere all’altezza dei suoi più che ormai trascorsi successi), poi inspiegabilmente ha un calo di prestazione/concentrazione… e fa la Bouchard, perdendo incontri per suoi errori non provocati (servizi/risposte buttati nella rete o fuori campo). Ormai è diventata una giocatrice da superfici lente, insomma un’atleta troppo “canadese”. Il giro di sponsor e media che la segue non l’aiuta di certo.
Si è svolto anche il torneo femminile ecco i risultati
Quarti di finale
Mertens bye
McHale b Puig 6-3 3-6 10-8
Muguruza ye
Bouchard b. Vandeweghe 6-0 7-6
Semifinali
Mertens B McHale 6-2 6-1
Bouchard b Muguruza 7-5 6-1
FInale
Mertens b Bouchard 2-6 7-5 12-10