Ritorno al futuro (tennistico)
14/12/2018 09:21 
13 commenti
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Alexander Zverev classe 1997
Agosto, 2025. È la vigilia dell’ultimo Slam dell’anno, con la temperatura altissima a New York e non solo per le strade della città che non dorme mai: finora è stato un anno tennistico avvincente, con il tedesco Alexander Zverev e il greco Stefanos Tsitsipas che lottano duramente per il numero 1 a fine stagione, il croato Borna Coric che ha messo a segno sull’erba di Wimbledon la sua vittoria più importante e l’armata russa con Khachanov, Medvedev e Rublev che ha letteralmente monopolizzato il primo Slam dell’anno.
Il 2025 sarà anche ricordato per l’esplosione definitiva degli Internazionali d’Italia, ancora una volta capaci di mettere a segno un record dietro l’altro di presenze sugli spalti e sempre più consolidati come quinto Slam. Le nuove leve spagnole sono allenate attentamente da Rafa Nadal, indimenticabile campione maiorchino, mentre Tsitsipas e il suo allenatore Federer proveranno a scippare lo scettro di numero 1 al duo Zverev – Djokovic. Per anni abbiamo dibattuto su cosa ne sarebbe stato del circuito una volta concluso l’incredibile spettacolo dei Fab5 e della loro talentuosa generazione, adesso che sono passati un po’ di anni ci godiamo le gesta di quella che una volta chiamavamo NextGen.
La mente ha “cassetti” da cui attingere continuamente e la fantasia spesso ci fa volare…o sognare a occhi aperti: immaginare uno scenario come quello sopra sommariamente descritto è troppo ardito o semplicemente qualcosa che potrebbe verificarsi?
Se il 2017 è stato l’anno in cui i NextGen hanno deluso salvo Alexander Zverev, il 2018 appena concluso ha salutato il salto di qualità e la maturità di molti giovani che pretendono lo status di top player del futuro: Alexander Zverev ha continuato a mantenere un livello altissimo per la sua giovane età, regalandosi con le Finals il successo finora più prestigioso della sua carriera, Chung ha raggiunto la prima semifinale Slam a Melbourne, Coric è arrivato alle porte della top10, così come i russi Medvedev e Khachanov che con il loro power tennis sono arrivati davvero in alto nel ranking mentre il talento purissimo del greco Tsitsipas è esploso fortissimo. E l’elenco non è di certo finito perché vanno citati anche Edmund (il più grande essendo un ’95) e i vari Tiafoe, Fritz e Shapovalov, tennisti che provano a riportare al top il tennis nordamericano; in casa Italia non siamo da meno e dopo anni di attesa fremiamo per un movimento in crescita costante che ha in Berrettini la sua punta di diamante.
Ero il primo scettico riguardo la NextGen, temendo che difficilmente avrebbero avuto la forza di scrollarsi la pesante eredità che schiacciava le loro spalle: questo 2018 però ci ha regalato giovani sempre più consapevoli della loro forza, capaci di fare sgambetti proprio a quei Fab5 che facevano “paura”, raccogliendo un testimone che al momento è parziale ma che presto diventerà una realtà definitiva. La sensazione è che ci aspettano anni di battaglie in campo, con tanti tennisti e tanti stili di gioco in grado di arrivare a grandi risultati e spartirsi titoli Slam…
Alessandro Orecchio
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Si ma neanche una parola su Musetti, unico a contrastare l’armata russa agli aus open e recente vincitore del master 1000 di Cincinnati?
Certo, questa classifica non va giù ai fan di Federer, è comprensibile. Purtroppo i fatti non sono tifosi di Roger ( o di Rafa o di Nole per quanto valga ). I fatti sono testardi.
La statistica che ho riportato può essere controllata da chiunque sul sito dell’ATP.
Cosa dicono questi dati? Che Federer non ha talento? Assolutamente no. Il dato su Federer dice che ha impiegato di più ad affermarsi, a trovare la sua formula di gioco, c’ha dovuto lavorare, e lo continua e fare ancora, cambiando allenatore quasi ogni 2 anni, il suo è perfezionismo, voglia di rimanere al top del ranking.
Cosa dice la statistica su Nadal? Che ha sviluppato subito il suo talento -sul rosso, principalmente. Non a caso ha avuto lo stesso allenatore fino a poco tempo fa.
Il fatto che solo una decina di tennisti sia entrato nei top10 dai top30 vuol dire che ciò non è stato determinato dalla possibilità di partecipare a tornei più prestigiosi ( e con più punti ATP in palio), vuol dire che avevano talento. Questa è stata la prima selezione dei giovani tennisti, che è quello di cui si parlava.
Infatti non si stava certo discutendo di chi possa essere a oggi il GOAT.
A questo dato si dovrebbe poi aggiungere quanto i giocatori siano rimasti nella top10, e se e quanto siano rimasti alla posizione n.1°. Ma questa è una risposta a una domanda totalmente differente dall’immaginare il futuro dei giovani “talenti” di oggi.
L’articolo verteva proprio sul definire chi fosse un talento che si può imporre nel futuro. Io ho cercato cosa avesse contraddistinto i campioni di oggi quando erano giovani, infatti accanto al dato ho riportato l’ETA’ a cui sono entrati in top10. Se hai una statistica migliore inerente alla domanda, sei invitato/a a postarla.
Quindi se ho capito bene Federer, con il suo anno e quattro mesi, è il meno talentuoso (ovvero il più brocco) della compagnia.
Accidenti, bastava questa statistica per rendersene conto!!
Ex-top10 in attività (che non superarono i 22 anni o i 2 anni per raggiungere la top10 da top30) sono:
Del Potro: 2 MESI E MEZZO !! (20 anni )
Murray: 8 mesi ( 19 ANNI !!). Ex. numero 1
Baghdatis 5 MESI !! (21 anni)
Berdych: 1 anno (21 anni)
Cilic: 1 anno e 4 mesi (21 anni)
Menzioni speciali:
Raonic: 3 MESI per passare da top100 a top30!! 2 anni e 5 mesi per top 10 ( a 22 anni)
Monfils: 3 anni 2 mesi ( a 22 anni)
Infine Tsonga, Thiem, Ferrer, Simon, Dimitrov circa 1 anno a 23 anni
Se si vuol conoscere un talento puro, basta guardare quanto tempo hanno impiegato i big a passare dai top30 ai top10 (l’età è riferita al’ingresso in top10)
Federer: 1 anno e 4 mesi (a 20 anni)
Djokovic: 9 mesi circa ( a 19 anni )
Nadal: MENO DI UN MESE !!! ( A 18 ANNI !!!!)
NextGen:
Zverev A.: 11 mesi (a 20 ANNI)
FUORI DAI TOP10
NextGen:
Shapovalov: entra nei top30 il 14/5/2018 (quindi da 7 mesi, oggi HA 19 ANNI)
Tsitsipas: entra nei top30 al 6/8/2018 ( quindi da 4 mesi, oggi ha 20 ANNI )
NewGen (22 anni):
Medvedev: entra nei top30 al 8/10/2018 (quindi da 2 mesi, oggi ha 22 ANNI )
Coric: entra nei top30 al 2/4/2018 ( quindi da 8 mesi e mezzo, oggi ha 22 ANNI )
Chung: entra nei top30 al 29/1/2018 ( quindi da 11 mesi, oggi HA 22 ANNI)
Khachanov: entra nei top30 a Luglio 2017 ( quindi da oltre 1 ANNO e 5 MESI, ha 22 ANNI)
Spero che Orecchio ritorni al precedente fornitore…..
L’articolo è simpatico, siamo a giochi fermi e anche fantasticare un pò va benissimo, inoltre, cosa non da poco, titolo e conclusione sono senza punto interrogativo 😉
Poi, sui nomi, potrebbe benissimo accadere che tutti o quasi nessuno di quelli menzionati sarà tra i migliori nel 2025. Chi ci dice, visto che la situazione dei nuovi non è proprio favolosa, che nei prossimi 3 o 4 anni, i next-nextgen (tra i quali ci sarà un certo Federer!!!) che arriveranno travolgano di brutto quelli attuali.
non capisco perché nell’articolo non si citi il vincitore degli Us Open 2024, un certo BBB…
Si ma l’almanacco l’hai preso o no?!?
Occhio a Biff!!!
Fra 7 anni chissà cosa accadrà..certo se Nole a 38 anni sarà ancora in lotta per il numero 1 avrà stabilito ogni record..concentriamoci sul presente e vediamo se nel 2019 vedremo qualche vincitore Slam diverso..ricordo solo che negli ultimi 2 anni su 8 Slam abbiamo Rafa e Roger a quota 3 e Nole a quota 2…se i next gen non dovessero vincere uno Slam neanche nel 2019 e dovessero continuare a subire i 3 vecchi fenomeni sarebbe davvero grave..
Mi passi il nome del tuo pusher? Ha della ottima roba
Ottimo articolo….intrigante e perche’ no? Realistico davvero!
Bene, così adesso sappiamo che dalle parti di Orecchio si fa colazione con ciambelline al vito e Passito di Pantelleria.