Dal prossimo anno arriva nel circuito WTA lo shot clock. Nel maschile solo nei Masters 1000
Quello che è stato un semplice test in alcuni eventi prima degli US Open e agli Us Open diventerà una regola reale entro il 2019.
Nei principali tornei ci sarà l’orologio in campo, la famosa regola dello shot clock, in modo che le giocatrici non superino i 25 secondi stabiliti tra un punto e l’altro.
Lo shot clock sarà presente dni tornei Premier, Premier 5, Premier Mandatory e anche alle WTA Finals, che rappresentano 22 tornei del calendario femminili. D’altro canto, l’orologio sarà un’opzione per ora nei 34 tornei internazional WTA e nella serie di tornei 125k. Nel 2020 diventeranno obbligatori per tutti.
I giocatori che supereranno i 25 secondi saranno avvertiti la prima volta, perderanno la prima di servizio o il punto se trasgrediranno la regola una seconda volta o successiva.
Dal 2019 anche nel circuito maschile, ma soltanto per i Masters 1000 sarà obbligatorio l’orologio in campo.
Sarà raccomandato e proposto ai tornei di ogni ordine e grado, ma per le categorie minori rimarrà facoltativo fino al 2020, quando invece diventerà parte dei requisiti obbligatori per gli eventi ATP.
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7 commenti
Prossimo passo è eliminare il let sul servizio, che è veramente irritante e sopratutto, se già non vale durante il palleggio, non si capisce perché dovrebbe valere al momento del servizio, anche qui, non è che si velocizzi di chissà quanto il gioco, ma, in certi momenti, se ne evita comunque l’eccessivo rallentamento.
non l’ho memorizzato. Credo fosse un articolo online di una rivista tennistica made in usa.
Potresti fornire il link?
grazie!
Era stato giustamente previsto dai più attenti addetti ai lavori, in primis il direttore del torneo di Wimbledon, che lo shot-clock non avrebbe ridotto, a livello globale, i tempi di gioco, anzi semmai lievemente aumentati, come poi è stato, perchè automaticamente e senza malizia i giocatori sarebbero stati indotti a prendersi tutto il tempo disponibile, avendone il controllo.
La regola è comunque positiva perchè rende trasparente la cosa, e non è più dipendente da una arbitraria valutazione dell’arbitro (scusate il bisticcio di parole), ora il giocatore sa esattamente quanto tempo può prendersi.
Non penso. Ha già giocato l’anno scorso con lo shot clock senza sforare ed ha pure vinto!
agli usopen, lo shotclock ha statisticamente AUMENTATO i tempi medi di ogni punto (escludendo anche l’effetto afa). Esiste in rete un ottima e convincente analisi che ha valutato anche molte variabili non immediate dal punto di vista del risultato. E MALGRADO ciò, shotclock non ha MINIMAMENTE velocizzato il gioco (o meglio, i tempi di gioco di ogni punto (con intervallo tra punto e punto), che nell’intero computo di un torneo, offrono una media consistente)
vedo male la sharapova e nadal con tutti i versi che fanno prima di battere