Un nuovo Slam per la Sharapova è possibile?
5 vittorie Slam (Wimbledon 2004, Us Open 2006, Australian Open 2008 e doppietta al Roland Garros nel 2012/2014) più altrettante finali perse, 36 successi nel circuito tra cui 12 Premier, medaglia olimpica, le WTA Finals eppure la domanda riguardo la campionessa russa Maria Sharapova negli ultimi 2 anni è sempre la stessa: tornata dalla squalifica per doping (il famoso Meldonium…) riuscirà a vincere un nuovo Major?
Se il suo curriculum prima dello scandalo Meldonium parla da sé e racconta di molteplici successi, lo stesso non si può dire dal suo rientro: è vero che Maria non ha mai potuto giocare una stagione tranquilla a causa di infortuni ma gli ottavi di finale a New York da wc nel 2017, il terzo turno agli Australian Open, i quarti a Parigi (suo miglior tennis dopo il ritorno), il 1T a Wimbledon (punto più basso) e di nuovo gli ottavi a New York (risultati Slam tutti conseguiti in questo 2018), non sembrano donarle lo status di favorita per i tornei del Grande Slam che verranno, semmai quello di outsider. Ed è proprio qui che forse potrebbe venire il bello per la russa.
Attualmente al numero 29 del ranking WTA, la Sharapova potrebbe presentarsi ai prossimi Australian Open diciamo un po’ “sottotraccia”: non si discute ovviamente del suo potere mediatico, essendo la russa una delle tenniste più cercate e personaggio anche off court. Si tratta piuttosto di un madornale errore, a mio avviso, che le avversarie potrebbero fare nei suoi confronti in campo: sottostimarla.
È indiscutibile che la 31enne siberiana cresciuta tennisticamente in America abbia ancora i colpi e il talento per poter mettere a segno una vittoria Slam, prestigiosa e che profumi di rivincita. In un panorama tennistico femminile in cui si fatica a trovare una dominatrice, in cui Serena riesce ancora tranquillamente a dire la sua, le giovani non prendono il sopravvento e si vive una vera e propria distribuzione “random” (passatemi il termine…) dei tornei, una giocatrice con il tennis della Sharapova potrebbe sicuramente dire la sua.
Il 2019 a mio avviso sarà il punto di non ritorno per Maria: quest’anno ha giocato appena 32 partite e se dovesse trovare le motivazioni necessarie e non subire infortuni che ne compromettano la preparazione e le prestazioni, sono sicuro che proverà con tutte le sue forze a mettere a segno una nuova vittoria Slam, per chiudere in bellezza una carriera da top player interrotta bruscamente e a cui manca la ciliegina sulla torta. Un conto col passato che rimane aperto e che la Sharapova proverà a chiudere definitivamente.
Per me la terra rossa potrebbe essere il teatro di tale eclatante vittoria: sul cemento vedo favorite in tante, troppe, rispetto a lei (non solo la sua nemesi sportiva Serena Williams, ma anche Kerber, Svitolina, Stephens e Sabalenka…) mentre sulla terra potrebbe approfittare di una concorrenza, diciamo, più limitata. In ogni caso, sarà un 2019 di vitale importanza per Maria.
Alessandro Orecchio
TAG: Maria Sharapova
ognuno esprime la propria valutazione.Se Maria non avra’ infortuni potra’ essere decisiva per ogni finale soprattutto sul rosso.In ogni modo il suo tennis e’ tennis al meglio,speriamo duri almeno un paio di buoni anni per il piacere di molti intenditori.Auguri.
Se è questo il suo obiettivo, il mio click se lo becca sempre: è per me diventato un gioco riconoscere dai titoli a domanda la sua firma: clicco e, regolarmente, vinco la scommessa con me stesso.
Aloha
Non credo, ha qualche chance solo sulla terra rossa.
Data la “testardaggine” del personaggio che anche dopo lo scandalo del Meldonium ha voluto ritornare a giocare, penso che per Lei sia fondamentale ritornare ai massimi livelli per dimostrare a tutti che un incidente di percorso non può ledere una carriera illustre.
Fantastico il riferimento a SW che ” ..riesce ancora a dire la sua” (dopo quello che si è visto agli ultimi US Open … )
PS: Non risulta che Maria Sharapova sia stata squalificata per doping, cfr. “In no way she should be considered a doper” (CAS, Losanna, ottobre 2016)
No, il 2019 sarà il tour dell’addio.
@ Lucia (#2235342)
Evidentemente non hai capito.
“Livello medio” non si può riferire alle prime cinque o dieci, ma neanche venti: quelle sono le top. Il livello medio è quello immediatamente successivo.
Proprio ieri vedendola giocare a Solarino, sono andato a guardare: Daniilidou n. 14 WTA a 21 anni nel 2003!
Al giorno d’oggi una top ten può perdere con una delle prime 50, solo quindici anni fa la n. 14 avrebbe mai potuto battere una delle top? All’epoca le prime otto se non arrivavano in carrozza ai quarti di uno Slam era una notizia, ora ce ne arrivano una o due, per cui si può affermare con buona sicurezza che magari il livello top non comprende contemporaneamente le due Williams, le due belghe e Davenport, ma la Daniilidou della situazione ora sarebbe fuori dalle 100, non 14.
Stesse possibilità che lo vinca il vecchio re:0!
È quasi impossibile che ritorni a vincere…ma la speranza è l’ultima a morire….
Il livello medio è bassissimo altro che.
Le top 5 attuali facevano fatica a stare nelle prime 10 nel 2014, giocando allo stesso modo.
Se ora non ci sono dominatrici è proprio perché quelle con talento superiore alle altre non hanno la testa da campionessa
@ Gaz (#2235313)
È proprio questo dilemma di fondo che alcuni non comprendono: mentre fino a qualche anno fa c’erano 4/5 prime donne di altissimo livello con parecchia differenza sul resto della truppa, adesso ci sono almeno 15/20 giocatrici potenzialmente sullo stesso piano, con ribaltamenti continui a livello di leadership e di successo nei grandi tornei (Slam e Mandatory).
Questo è sicuramente dovuto ad una componente fisica sempre più preponderante e a dover intendere il tennis come professioniste e atlete a tempo pieno con cura maniacale di ogni particolare se si ha ambizione di emergere (dall’alimentazione al mental trainer, ecc. ecc.), in virtù anche della complessità e della lunghezza della stagione.
Livello medio che si è decisamente alzato, il semplice talento tennistico non è più sufficiente per svettare.
Questa discussione avrebbe molto più senso su altre tenniste… Come Serena, muguruza, kvitova e azarenka.
Sharapova è l’ombra di sé stessa e credo non ci speri più neanche lei
Tutto le rema contro, eccetto l’eventuale determinazione a dimostrare che le sue vittorie non dipendevano dai farmaci. Cosa che, fino a oggi, in termini di prestazioni e resistenza fisica, parrebbe.
speriamo ben di no. non se ne sente il bisogno
Non sono d’accordo.
Maria non vincerà più su terra rossa o su cemento.Le future vittorie le potrà ottenere solo giocando su materassi “Vividus king size” o “Palais royale”. 😳
NO
Articolo inutile che non dice niente di più di cose già sentite sulla Sharapova
Questi rientri per le non più giovanissime sono sempre più complicati per il livello medio che si alza costantemente (benché ne dicano gli svalutatori).
Sharapova in tutto l’anno ha giocato da parte suo solo a sprazzi,i quarti di par igi migliore risultato slam ,poi crollata contro la Muguruza.
Spesso ha dato la sensazione di crollare nei momenti topici,se è evoluta anche lei ,Non ha più la freschezza della giovane russa ambiziosa è scriteriata che fu’.
I valori atletici e tennistico sono sempre di tutto rispetto,la tenuta per i grandi tornei latita ma è una delle più grandi professioniste,sarà difficile che possa ora tornare a vincere uno slam(Non ci credo)ma Maria può sempre sorprendere in un modo o nell’altro,magari annunciando l’imminente ritiro.
P.S. E questa foto…
Questo titolo è la prova che a Orecchio interessano solo i click