Torino e le Finals: la cosa si fa seria…
Quando alcune settimane fa ha iniziato a circolare la notizia che Torino si fosse candidata come prossima sede delle ATP Finals a partire del 2021, quando Londra avrà concluso il suo mandato, sul volto di tanti appassionati di tennis è apparso un sorriso.
“Ma come? Non abbiamo un semplice torneo ATP250 oltre gli Internazionali d’Italia e adesso puntiamo a uno degli appuntamenti più importanti della stagione?”. Ebbene, dopo la relativa sorpresa iniziale adesso il progetto prende forma, una forma consistente e la diffidenza di tanti si trasforma in tifo e curiosità.
Comune, Regione e Governo sono con Torino e il prossimo 11 dicembre sarà una data fondamentale in questa sfida: quel giorno infatti i vertici ATP saranno in visita nella città piemontese per i dovuti sopralluoghi, per ispezionare le infrastrutture con il comitato organizzatore dell’evento che cercherà di convincerli che la loro “offerta” è seria e con fondamenta solide.
Il primo obiettivo è quello di essere inseriti nella short list, una lista ridotta con solo 3 città candidate per ottenere l’evento nel quinquennio che inizierà nel 2021: se l’appoggio dei grandi non manca e Torino può contare su una magia tipica e inimitabile, ci sono però delle insidie che arrivano direttamente dalle altre pretendenti al trono.
Una lotta contro titani degli eventi sportivi e del marketing, con Londra che potrebbe ripetere per un prestigioso bis forte del plauso di dirigenti, giocatori e tifosi e il mercato asiatico che potrebbe aprire l’ennesimo baule pieno di gettoni d’oro alle alte sfere del tennis mondiale, sempre più interessato a guadagni “facili” e importanti.
Per il movimento tennistico italiano e per la città di Torino sarebbe una bellissima opportunità di rilancio: ospitare nel proprio Paese un evento del genere crea curiosità e fermento, soprattutto per i giovani che vogliono diventare pro, mentre per il capoluogo piemontese si ripeterebbe quanto visto con le Olimpiadi del 2006, quando Torino si convertì nel centro del mondo sportivo (anche se le strutture e gli impianti ereditati sono stati colpevolmente “abbandonati”…).
È difficile che ciò accada, perché si tratta di una candidatura che parte con evidenti svantaggi (c’è qualcuno che può combattere davvero con lo strapotere economico del mercato arabo o di quello cinese?) ma se questo sogno prendesse forma…Torino caput mundi.
strano che i grillini non abbiano gia’ pensato a un bel comitato no finals.
Candidatura che non verrà nemmeno presa in considerazione. A parte il fatto che negli ultimi 20 anni c’è stata un’alternanza anche a livello continentale (America – Asia – Europa), francamente, per quanto rispetti Torino, al massimo questa può pretendere la sede delle prossime next gen finals o un 250.
In quel caso credo che il tennis c’entrasse poco…
Ho visto un servizio su rai 3 l’altra sera. Il comune di Torino ha 4 miliardi di euro di debito Grazie alle olimpiadi invernali del 2006! Credo che Torino debba pensare ad altro prima delle ATP finals
Beh, devo dire la verità, sono andato a vedere a Milano nel 2012 la Grande Sfida ovvero Sharapova Ivanovic contro Errani Vinci, il forum di Assago era strapieno!!!!
Beh, devo dire la verità, sono andato a vedere a Milano la Grande Sfida nel 2012, sharapova ivanovic contro Errani Vinci, il forum di Assago era strapieno!!
Meglio che niente per l’amor di Dio, ma cos’ha il mondo del tennis contro Milano?
Si, ricordo anche io la davis a Napoli…. con gli spalti semivuoti (peini solo quando scese in campo Murray….). Anche no, grazie.
Non è che a Milano il tennis sia così popolare. Il torneo ATP indoor presentava quasi sempre spalti desolatamente vuot. In una città dove negli ultimi anni il grande tennis è stato assente, nemmeno alle Next Gen Finals, in spazi non enormi, si è faticato a presentare un colpo d’occhio decente sugli spalti….. siamo sicuri che sia Milano la sede giusta?
Mission impossible, Milano sarebbe la città italiana più adatta senza nulla togliere a Torino. Comunque prima di pensare alle finali riportiamo un torneo Atp 250 in Italia come si allestivano negli anni 80-90
Ho vissuto la Davis contro.la Croazia se non ricordo mi male, e le olimpiadi a casa mia, a quel tempo fu un successo enorme per entrambe le manifestazioni. Non credo si otterrà qualcosa, la città è meravigliosa ma dormiente, solo i volontari se richiamati in causa darebbero quel quid in più che l’hanno caratterizzata nel 2006. Poi dipenderà dai piani alti, se vorranno affossare la voglia dei torinesi di ambire a vera città turistica oppure si darà una scossa alla città!
nextgen è già sepolto. Spalti vuoti , una desolazione totale. difficile che qualcuno faccia accanimento terapeutico su un esibizione imbarazzante che certo non sta producendo utili. E i soldi alla FIT, con la riforma Giorgetti, certamente non aumenteranno…..
PS: non credo che Torino abbia alcuna possibilità, ma vale la pena tentare lo stesso, pur cercando di non buttare via troppi soldi inutilmente.
La next gen è un’esibizione formato farsa. Un torneo fit di 4′ giocato su set da 6 game è più serio.
Per quanto riguarda il peso politico-economico dell’Italia, nutro in tuoi stesso dubbi.
Qui al nord è tutto più organizzato e le strutture sono migliori, ma mi sento di dire che un master sul lungomare di Napoli o Palermo sarebbe davvero qualcosa di unico! Ricordo lo spettacolo della davis a Napoli… Peccato che tutto ciò sia utopia!
@ Roberto (#2234456)
Secondo me la farsa che hanno assegnato alla mia Milano avrà vita molto breve. Quindi Torino se sostenuta da tutti gli organi competenti può quantomeno giocarsela
Una cosa nn si è considerato: l’Italia ha già le next gen a Milano, mi sembra inverosimile che l’atp assegni anche il master.
Senza contare la mancanza di potere politico-economico.
A me sembra inverosimile