L’ATP Cup: Gli elogi di Federer, Isner e Djokovic ““Mi piace che sia di proprietà dell’ATP, e mi piace che l’avvenimento darà punti”
Alcuni giocatori hanno parlato dell’ATP Cup l’evento che si disputerà in alcune città australiane all’inizio della stagione 2020.
Roger Federer: “Penso che questo evento avrà un grande successo. Spesso i giocatori si sentono un po’ soli, quindi ovviamente giocare in una squadra con grandi giocatori è molto divertente e penso che questa manifestazione avrà molto successo”,
Novak Djokovic: “Mi piace che sia di proprietà dell’ATP, e mi piace che l’avvenimento darà punti. E’ il modo migliore”.
John Isner: “Stai giocando per il tuo paese, che è il più grande onore che puoi avere”.
TAG: ATP Cup, Novak Djokovic, Roger Federer
7 commenti
Sarà l’evento clou del 2020…più importante ancora che slam, master e torneo olimpico.
Ah, stavo dimenticando…anche più prestigioso della Coppa Pique.
Buon tennis a tutti, nella speranza che questo sport torni ad essere governato da gente onesta e intelligente.
Passatemi un cestino. Devo vomitare
Ti sei dimenticato la Davis Cup, che ancora deve concludersi.
L’anno prossimo termina la vecchia Davis e inizia quella “nuova” a novembre.
Nel 2020 sparisce la Hopman Cup e inizia la ATP cup nello stesso periodo.
La Laver Cup dovrebbe andare avanti (sicuramente nel 2019) ma è sostanzialmente solo un’esibizione.
Scusate. Qualcuno puo’fare un po’ di ordine?
In questo momento ci sono contemporaneamente:
Hopman Cup
Coppa Pique
ATP Cup
Laver Cup
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Come nel calcio c’è irresistibile tentazione di creare una Superlega, un torneo internazionale con solo le squadre top, lasciando sostanzialmente svuotati e di ridotto interesse i campionati nazionali, così nel tennis è evidente la spinta a creare un circuito a livello superiore all’ATP (o dentro l’ATP), come ai tempi del Pro Tour di Kramer, Gonzalez e Segura.
Un super tour esclusivo con solo i più forti, con un giro astronomico di dollari, lasciando nell’ombra e nel disinteresse i modesti volenterosi che si cimenteranno solo nei sempre meno seguiti tornei “minori”, dai 500 in giù.
E modificare l’impianto che c’era già faceva così schifo? Era una tradizione che forse bastava modificare e renderla più appetibile per giocatori e sponsor… tutto qui
Isner sta parlando della coppa Davis? Quella vera, ovviamente