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Alexander Zverev: a Londra è arrivato il salto di qualità?

20/11/2018 08:27 25 commenti
Alexander Zverev classe 1997
Alexander Zverev classe 1997

Curioso il caso del tedesco Alexander Zverev: top5 da tempo, arrivato al tennis di vertice giovanissimo (è classe ’97) praticamente a un’età in cui molti dei suoi coetanei faticano a confrontarsi col circuito maggiore, vincitore di Masters1000 (vittorie a Roma, Montreal e Madrid) e ATP500, il candidato principale a ricevere il testimone dai Big4, un futuro radioso all’orizzonte ma anche critiche che puntualmente lo colpiscono. Ogni opinione ha il suo peso, ogni parere un valore e un tennista può piacere o meno: ma mettere sotto inchiesta un giocatore come Zverev è davvero difficile da comprendere, almeno per il sottoscritto.

Tutto è dovuto al suo scarso feeling con le prove del Grande Slam: è un dato di fatto che il tedeschino alto 2 metri abbia raggiunto la seconda settimana di uno Slam solo in 2 occasioni, nel 2017 con gli ottavi di Wimbledon e con i quarti quest’anno al Roland Garros. Un tennis moderno che sicuramente avrebbe potuto e dovuto ottenere di più nei Major ma il tempo è ovviamente dalla sua parte e il 2019 potrebbe finalmente vedere un Alexander vincente e sfatare il tabù Slam. Lendl ne sembra convinto (ripetendo un po’ quanto fatto in passato con Murray…) e la vittoria alle ultime Finals potrebbe adesso essere il momento chiave in questo processo di crescita.
A Londra Zverev ha dimostrato che il suo gioco è più vario e dotato di differenti soluzioni rispetto al recente passato, con alle spalle un lavoro sul fattore psicologico importante e in grado di regalare risultati sperati: il 21enne Alexander non ha sofferto la pressione contro mostri sacri del tennis come Federer e Djokovic, mantenendo contro loro un livello altissimo e senza la minima pausa, perché contro questo tipo di giocatori anche il minimo passaggio a vuoto può essere fatale. Una dimostrazione di forz e ora c’è un altro fattore significativo da tenere in conto: Zverev ha immediatamente fatto tesoro degli insegnamenti dei match già disputati. Se nel round robin Djokovic lo aveva battuto facilmente, in finale il tedesco ha cambiato marcia migliorando notevolmente quegli aspetti che avevano offerto il fianco al serbo nel primo match, come la diagonale di rovescio sui cui è parso inattaccabile nell’atto conclusivo delle ATP Finals. Il servizio è la sua arma principale, da fondocampo c’è tanta solidità e si può migliorare il gioco di volo: quest’ultimo aspetto non è certo trascurato da Zverev, il quale non disdegna giocare spesso il doppio col fratello Mischa.

Un 2018 che ha visto resistere stoicamente Federer e Nadal, Djokovic tornare in cima e Del Potro riaffacciarsi a grande livelli: quest’anno però, è innegabile, i NextGen sono cresciuti esponenzialmente. I russi Khachanov e Medvedev, il croato Coric, Chung in Australia, il greco Tsitsipas in top15 e per l’appunto Alexander Zverev che non solo si conferma ai vertici ma si regala anche una vittoria da “maestro”. Sarà il 2019 ancora di più un anno di passaggio di consegne? E questo Zverev potrà regalarsi la prima gioia Slam?


Alessandro Orecchio


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25 commenti. Lasciane uno!

Taxi driver (Guest) 23-11-2018 05:51

Zverev ha fatto quello step superiore che manca a gli altri giovani ovvero arrivare a battere spesso giocatori tra la 10 e la 20esima posizione. Ma vi ricordate quando ha vinto a roma ha affrontato solo.giganti.come lui è Roger a montreal era.malandato e questo masters è stato strano gli è girata bene. Se tutti i big tornano il valore vero di zverev è 7,8 del mondo 4 non esiste. Due su tre vince di più perché 3 su 5 lui giocando sempre.nello stesso modo Dopo un Po non fa più male specie con il dritto e praticamente non ha più armi.slam non ne vincerà ancora

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fabio (Guest) 21-11-2018 12:18

dario dimenrichi che a..zverev ha un grande servizio..
quindi x negativita altrui ha vinto.10 titoli.a 21 anni.. di cui 3 master mille battendo 2 volte in finale djokovic. a roma e domenica al master.. e roger a toronto.2017.. allora è bravo e forte a sfruttare le negativita altrui.. e se migliora nel.gioco di volo sotto.rete.. diventa il probabile futuro nunero 1 ..
.

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Antonio (Guest) 20-11-2018 19:28

Per me Sasha Zverev è un giocatore che potenzialmente può vincere 6/7 slam in carriera. Stiamo parlando di un campione ma non al livello dei 3 fenomeni che ben conosciamo

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alessandro (Guest) 20-11-2018 17:00

Una rondine non fa primavera.
Ricordo benissimo Raonic allenato da McEnroe qualche stagione fa per Wimbledon, mai più ripetuto, anzi ha un record personale di finali perse. Certo per Raonic hanno contato molti pesanti e continui infortuni. Stessa cosa vale per gli Slams vinti Djokovic sotto la mano di Becker, fino a quando non ha vinto più.
E non parliamo di Federer ( Edberg, Ljubicic) che ha avuto strani stili di gioco, non proprio adatti a lui (SABR su tutti).

Poi sfatiamo questo mito del servizio di Zverev, infatti lo stesso vale per Raonic, Cilic, Karlovic, Isner, Copil, per citare tennisti della stessa altezza con servizi da oltre 200km/h.
Bisogna avere uno stile di gioco completo il servizio soltanto può servire a tenerti nei top100, ma non basta per i top 10. Non voglio dire che Zverev non possa diventare numero 1 in futuro, ma molti sembrano legare il destino di Federer 37enne con quello di Nadal e Djokovic più giovani. E Nadal è un competitore diretto su terra, mentre Djokovic lo è un pò dovunque. Il che vuol dire meno punti nel ranking.

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dyoker (Guest) 20-11-2018 16:56

io dico ma come mai questi campioncini nascono sempre negli altri paesi e non in italia
è davvero frustante,,,da quanto non abbiamo un top ten???

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Losvizzero 20-11-2018 16:07

Dubito, l’anno prossimo non vincerà neanche uno slam

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Dario (Guest) 20-11-2018 15:42

Tipico giocatore che vince in determinati contesti approfittando solo della negatività altrui. Non ha nè la tecnica nè la personalità per imporre un certo tipo di gioco. Alza il muro di Berlino da fondo ributtando il 90percento delle volte nella parte centrale del fondocampo per non dare angolo di tiro al suo avversario portandolo quindi all’errore per nevrosi. Ma se trova anche un ottimo giocatore(tipo kholsrieber agli us open) in giornata lui non ha scampo. Tra gli emergenti Kachanov a Zverev se lo porta a spasso e già si era visto al RG quando perse per ingenuità una partita praticamente dominata

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Shuzo (Guest) 20-11-2018 15:31

La mia impressione è che il salto di qualità avvenuto a Londra non sia ancora sufficiente per vincere un titolo dello Slam, tuttavia il giovane tedesco ha tempo sufficiente davanti per arrivare ai prossimi Australian Open sufficientemente ancora migliorato per vincere anche lì.
E dirò di più: il prossimo anno sarà proprio il tedesco il principale rivale di Djokovic per essere numero 1 del mondo.
Nel 2019 Nadal e Federer saranno definitivamente troppo vecchi per ambire alla prima posizione del ranking ATP. Forse potrebbero anche esserlo per stare tra i top ten. Molto dipenderà anche da quanto si sentiranno ancora stimolati a dare il meglio di fronte all’inevitabile impossibilità di lottare per essere ancora il più forte giocatore del mondo.
Il vero interrogativo piuttosto è su chi potrà fare da terzo incomodo tra Zverev e Djokovic. Potrebbe essere Murray se riuscirà a tornare al suo massimo livello oppure Tsitsipas, se riuscirà a migliorare ancora quanto fatto in questo 2018. Quanto ai Khachanov, Medvedev, Rublev, Shapovalov, Auger-Aliassime, Jarry, Kyrgios, ecc…., direi che alcuni non hanno il potenziale per arrivare a lottare per la prima posizione mondiale mentre altri non potranno ancora essere abbastanza maturi per farlo nel 2019.

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Tennisaddicted (Guest) 20-11-2018 14:45

Scritto da Anselmo
ma signor ORECCHIO lei ha visto la finale??? Suppongo di si!!!
Hai mai visto un NOLE (intendo da giugno a oggi ) così scarico????
Io No!!!!
Lei dice che ha migliorato in alcune parti del suo gioco non sfruttate appieno nel round robin, ma io la penso diversamente da lei.
La chiave sta solo in un NOLE completamente scarico, e lo si intuiva anche dal fatto che non l’ho mai visto con i suoi occhi spiritati
Il crucco-russo di antipatia debordante con il vero NOLE (vedasi match round robin) ha raccolto quello che può raccogliere(perlomeno per ora).

Che domande! Certo che non l’ha vista!! Per scrivere i suoi articoli a Orecchio basta conoscere i risultati e leggere qualche commento qua e là.

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Vltra 20-11-2018 12:57

Scritto da Enzo
Aggiungo che zverev ha un servizio mostruoso, roba mai vista in un giocatore completo come lui – forse solo federer di 10 anni fa.

@ Zverev è un cavallo di razza e sarà tra i dominatori dei prossimi 8-10 anni. L’unico vero dubbio che ho è su quanto possa reggere a livello fisico uno di 198cm che corre quasi come i tre alieni…

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SenzaRacchetta (Guest) 20-11-2018 12:56

@ Anselmo (#2231649)

Sig. Orecchio… Legga per favore questo commento.

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Spero in Quinzi (Guest) 20-11-2018 12:30

L’ho già scritto una volta e lo so che non importa a nessuno ma, quando lo vidi per la prima (e unica) volta quattro anni fa alle qualificazioni al challenger di Caltanissetta rimasi impressionato, si vedeva che aveva una cilindrata diversa dagli altri. Parallelamente al campo dove giocava lui stava giocando il buon Caruso e già si notava una differenza abissale.

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fabio (Guest) 20-11-2018 12:21

sono contento della vittoria di a.zverev al master di londra. e aver battuto in semifinale federer e in finale djokovic da ancora piu valore alla sua vittoria. adesso non resta che fare il grande salto appunto negli slam andando.oltre i quarti di finale raggiunti al rg. una riflessione sul fascino del tennis. nel round robin 3 giorni prima djokovic aveva vinto facilmente.. in pochi giorni il biondo tedesco ha giocato una grande partita.. dimostrando una grande.. intensita agonistica… x quanto riguarda roger spero al piu presto nel 2019 di.festeggiare il suo.100 titolo…

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alvenu (Guest) 20-11-2018 11:38

@ Anselmo (#2231649)

Dov’è questa antipatia debordante? E allora Fognini? Zverev 20 anni, fuoriclasse bello e bravo e simpaticissimo nell’intervista post gara. Criticare uno così forte è come la favola della volpe e dell’uva.

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+1: Vltra
alexalex 20-11-2018 11:04

Per me ha confermato quanto già mostrato negli ultimi 2 anni. L’ulteriore salto di qualità sarà far bene negli slam!

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Luca Martin (Guest) 20-11-2018 10:19

Ho visto solo gli highlight e da quelli posso solo dire che Zverev ha giocato in modo fantastico i punti che contavano.
Quanto al salto di qualità in chiave Slam nessuno può diventare un chiromante. Diciamo che Lendl ha le palle quadre e diciamo pure che potrebbe prepararlo alla grande in vista del Torneo. Ma non credo al punto di creare le condizioni per una sua prima vittoria.

10
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Agatone (Guest) 20-11-2018 10:16

Ha già vinto di più Zverev a 21 anni che molti che sono stati top ten per anni. Più di Tsonga, Berdich, Ferrer, Dimitrov, Gasquet, Nishikori, tanto per citarne alcuni. Si può già dire che sia di un livello superiore rispetto a questi. Bisogna quindi paragonarlo a chi ha vinto più di lui. Farà una carriera a livello DelPotro, Wawrinka, Cilic o migliore? Questa secondo me è la domanda che bisogna porsi. E la risposta, a meno di infortuni, non mi sembra difficile

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Manzu (Guest) 20-11-2018 10:13

@ Anselmo (#2231649)

Nole ha un problema post Roland Garros 2016: quando le cose non vanno bene, scioglie, molla la partita e prova a fare cose che non sa fare (discese a rete insensate, back di rovescio invece del suo bimane pazzesco, ecc…). Per sua fortuna le cose vanno quasi sempre bene, ma nelle due partite con Khachanov e Zverev si è visto bene come abbia lottato e giocato alla pari fino a quando ha perso il primo set, poi in entrambi i casi vedendo che giocando come suo solito in modo molto utilitaristico non ci saltava fuori (perchè i ragazzi giovani non si stancano come Roger, e quindi palleggiano tranquillamente al suo ritmo) ha provato a cambiare tattica non avendone le armi, col risultato di fare una pessima prestazione senza neppure lottare.

Sembra davvero che giochi come il solito Nole quando vince, appena vede che giocando normale non riesce a portarla a casa, invece che stare lì con la testa molla completamente senza un minimo di reazione: brutta immagine perchè non da lui, Rafa e Roger (tranne il secondo set con Nishikori) difficilmente mollano le partite in questo modo.

Ovviamente il fatto di avere ripreso un buon livello tale da vincere il 90% delle partite sembra tutto ok, però le sconfitte che ha subito vedono quasi sempre un Nole sereno nella sconfitta e quasi rassegnato.

Brutto.

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+1: Vltra
Enzo (Guest) 20-11-2018 10:05

Aggiungo che zverev ha un servizio mostruoso, roba mai vista in un giocatore completo come lui – forse solo federer di 10 anni fa.

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+1: radar, Vltra, Luca Napoli
Enzo (Guest) 20-11-2018 10:03

Questo qui diventa 1 in 18 mesi, forse anche meno, non bisogna essere un genio per capirlo. Federer ha chiaramente finito, arriva tardi sulla palla e non può farci nulla. Nadal ha una autonomia di pochi tornei e sempre più solo terra dove le sue articolazioni soffrono meno, Nole ha mostrato dei limiti e le due ultime sconfitte contro kachanov e zverev mostrano a questi che non è per nulla imbattibile.

6
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+1: radar
dyoker 20-11-2018 09:19

gli ha regalato la partita djokovic specie nel 2 set ha ragione anselmo non era lo stesso….
cio non toglie il merito a zverev, ma nole era in totale blackout

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radar 20-11-2018 08:52

@ Anselmo (#2231649)

Il match che contava era la finale (già altre volte l’esito del match di round robin è stato sovvertito in finale..), se Nole all’atto conclusivo non si è espresso al meglio è anche merito di Zverev, che è cresciuto nel corso del torneo superando prima Federer e poi Djokovic.

4
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radar 20-11-2018 08:48

Uno come Lendl, con la sua ricerca della perfezione e della cura dei particolari quasi maniacale, sarà decisivo: in Australia lotterà per la vittoria.
Zverev ha già le qualità necessarie per emergere, Ivan il terribile però è esattamente ciò che mancava per far quadrare il tutto.

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Anselmo (Guest) 20-11-2018 08:44

ma signor ORECCHIO lei ha visto la finale??? Suppongo di si!!!
Hai mai visto un NOLE (intendo da giugno a oggi ) così scarico????
Io No!!!!
Lei dice che ha migliorato in alcune parti del suo gioco non sfruttate appieno nel round robin, ma io la penso diversamente da lei.
La chiave sta solo in un NOLE completamente scarico, e lo si intuiva anche dal fatto che non l’ho mai visto con i suoi occhi spiritati
Il crucco-russo di antipatia debordante con il vero NOLE (vedasi match round robin) ha raccolto quello che può raccogliere(perlomeno per ora).

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Mecir (Guest) 20-11-2018 08:31

Per me no

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+1: sonia609