La Nuova Davis: ci saranno i top player?
La Nuova Coppa Davis prende lentamente forma e mentre è iniziato il countdown per la finale 2018 fra Croazia e Francia che manderà in soffitta la storica competizione a squadre (almeno nel formato in cui l’abbiamo amata…), si delinea il futuro: il primo passo saranno gli spareggi dell’1-2 febbraio, in cui tanti Paesi dall’importante tradizione tennistica cercheranno la promozione nel tabellone principale che prenderà vita a Madrid nel mese di novembre del prossimo anno.
A febbraio scenderanno in campo nazioni come l’Italia (trasferta in India), la Svizzera, la Russia, la Germania, l’Australia, la Serbia, che proveranno a raggiungere le quattro semifinaliste di quest’anno, Francia e Croazia ma anche Spagna e Usa più le due wild cards Gran Bretagna e Argentina, nella settimana successiva alle Finals 2019: un parterre di grandi nomi ma…ci saranno i top players? Discorso complesso perché se negli ultimi anni la Davis ha perso appeal nei confronti dei migliori e per varie ragioni, ci sono diversi punti di domanda riguardo la Davis che sarà, speranzosa di recuperare fascino nei confronti proprio dei più forti. E in tanti hanno già espresso la loro idea riguardo il parteciparvi o meno.
Roger Federer si è mostrato critico arrivando ad affermare che la Coppa Davis non può diventare la Coppa Piqué: semplicemente credo che la nuova competizione non rientri nella programmazione dello svizzero, più interessato alla “sua” Laver Cup piuttosto che alla Davis. In realtà Piqué, durante la presentazione della prossima edizione, non ha chiuso la porta allo svizzero, affermando di aver parlato con l’entourage di Roger e di non essere andato incontro a un rifiuto netto (accordo economico?).
Se con Federer il discorso è complicato, non è certa nemmeno la presenza del serbo Djokovic: anche in questo caso Piqué ha parlato di trattative e di un dialogo in corso, anche se ha messo in evidenza la volontà di Novak di dare la precedenza ai tornei ATP piuttosto che alla Coppa. L’unico che sembra aver dato la sua disponibilità è Rafa Nadal, sempre e qualora non ci siano infortuni di mezzo, e con lo spagnolo non si sa mai…
Quindi chi ci sarà? Murray probabilmente, Alexander Zverev insieme agli altri NextGen Coric, Tiafoe, Rublev, Khachanov, ma anche Cilic, Thiem e si spera, un recuperato del Potro, anche se molti di questi dovranno passare dalle Forche Caudine delle qualificazioni.
C’è curiosità rispetto ciò che sarà, rispetto questo debutto della nuova manifestazione e il giudizio ovviamente non può che rimanere in sospeso, perché non si può criticare a priori: non possiamo che augurarci che i migliori ci siano, perché lo spettacolo…ne avrà un disperato bisogno.
Alessandro Orecchio
Il problema principale è la collocazione in calendario quasi a fine novembre e la settimana dopo le finals. Un problema non solo per i migliori 8,ma anche per i giocatori a seguire che si vedrebbero costretti a posticipare di tre settimane le loro vacanze dopo Bercy…difficile che la competizione venga presa seriamente
Giocheranno molti giovani, pochi big, comunque molti big anche con la vecchia versione spesso snobbavano la Davis, un cambiamento andava fatto, vedremo..
concordo e aggiungo: come il NEXT GEN di questi giorni a Milano (a tribune vuote), il PiQuè trufy (non è un errore di battitura) finirà in un salasso colossale per le casse dell’organizzazione. E si spera con un calcio politico nel deretano di Haggerty (che si spera sparisca dall’orizzonte del tennis).
tristezza…
Quale Davis? La coppa Pique forse…….
Sarebbe giusto osservare come molti top player snobbassero già la Coppa Davis nella sua formula tradizionale: a fronte di eventuali forfeit degli stessi giocatori che già da anni snobbavano la Coppa Davis non parlerei di boicottaggio, ma di semplice disinteresse alla manifestazione.
Mi fanno ridere alcuni giocatori che hanno partecipato solo saltuariamente alla Coppa Davis (provocandone loro un calo di interesse e il conseguente cambio della formula) e che ora usano il pretesto del boicottaggio (ergendosi così a difensori della tradizione) per continuare a non giocarla.
Finirà che la nuova Davis verrà giocata dai giocatori che già la giocavano e non verrà giocata da chi la snobbava, altro che boicottaggio!
BASTA CHIAMARLA COPPA DAVIS BASTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Come giustamente ricordato, il bello della Davis era proprio basato sul tifo nazionale e sulle partite a volte estenuanti e appassionanti a cui il pubblico assisteva.
Il fatto che fosse così itinerante consentiva anche a località in cui non ci sono tornei di rilievo di vedere all’opera, ogni tanto, grandi tennisti.
Ricordo solo qualche anno fa, nella mia città torino, una bellissima Italia-Croazia.
Ho la sensazione che molti boicotteranno ma come sempre dipenderà da eventuali accordi economici extra prize money… che non fanno bene al tennis
La verità è che la Coppa Davis è morta. Questa Coppa delle Nazioni dovrà trovare la propria strada .. e non sarà facile. La Coppa Davis portava il tennis nei diversi paesi si basava sul tifo nazionale e ., poteva anche proporre giocatori non di prima fila che si esaltavano in questo contesto. Ora avranno bisogno dei top player per rendere questo evento anche solo interessante. Vedremo .. ma non ha più niente di confrontabile con quella precedente.
Mi permetto di far notare che Zverev ha escluso di partecipare e che della sua intenzione se ne è parlato molto nelle scorse settimane…
La verità è che è meglio la laver Cup. I tennisti sono rilassati ed è una formula meglio riuscita.