Da Milano a Milwaukee, Niccolò diventa “Nick”. Il 19Enne Rossi fra Tennis, Business e Psicologia
Spagna, Svizzera, Ecuador, Brasile, Argentina, Serbia e… Italia. Scorrendo il ‘roster’ della squadra di tennis della Cardinal Stritch University spunta anche il tricolore, sventolato a Milwaukee (Wisconsin) da Niccolò Rossi.
Il diciannovenne di Buccinasco (alle porte di Milano) nell’estate del 2017 ha deciso di cercare fortuna negli Stati Uniti, col tennis a fare da filo conduttore a una storia che coniuga sport e studi. Da una parte la racchetta, impugnata la prima volta a sei anni e mai più abbandonata; dall’altra i libri, compagni di un percorso scolastico di ottimo livello, in un liceo di scienze applicate con indirizzo sportivo. La media era sempre sopra il sette, malgrado gli impegni col tennis, così, al bivio sport-università che si presenta davanti a tanti maturandi, Niccolò ha scelto di non scegliere. O meglio, ha deciso di prendere entrambe le strade, sfruttando la classifica Fit di 2.5 per guadagnarsi una borsa di studio per il college, dove prosegue serenamente entrambe le attività. “Sapevo – racconta – che se avessi studiato in Italia non sarei riuscito a continuare a giocare a livello agonistico, un divertimento al quale non volevo rinunciare”. Così ha deciso di dar retta alla proposta di Corrado Degl’Incerti Tocci, che in passato ha fatto il suo stesso percorso grazie al tennis, e poi ha fondato l’agenzia StAR International per guidare altri giovani verso l’America. “Corrado – continua Rossi – si è occupato dell’intera parte organizzativa, e senza di lui non sarei qui. Non avevo idea di come contattare un college o come ottenere una borsa di studio. In più, mi ha anche fatto capire il valore dell’esperienza che stavo per provare. Non gli sarò mai grato abbastanza per tutto questo”.
Insieme, i due hanno valutato che l’opzione migliore fosse la Cardinal Stritch University, dove da un annetto Niccolò è diventato semplicemente “Nick” e sta frequentando due corsi di laurea contemporaneamente: uno in business, l’altro in psicologia. Una sfida che lo impegna molto ma è anche tanto stimolante, così come la possibilità di giocare nel Campionato NAIA (una sorta di NCAA per college più piccoli) e viaggiare con la squadra, della quale è stato promosso a capitano. Un piccolo passo verso l’obiettivo futuro di diventare vice-coach, posizione che gli permetterebbe di frequentare un Master interamente gratuito. Tuttavia, per arrivare lì ci sarà tempo, perché la laurea è ancora lontana e per ora il gruppo degli Wolves (così sono detti gli sportivi del suo college) se lo tiene stretto come giocatore, visti gli ottimi risultati in campo, sia col team sia a livello individuale. In più, va alla grande anche negli studi, grazie a un ambiente che gli è piaciuto da subito. “Forse per la prima volta – ha aggiunto – ho conosciuto docenti che amano ciò che fanno. In Italia l’università riempie gli studenti di nozioni, mentre qui, anche se la quantità di studio è minore, si fanno più esperienze a livello pratico”. In sintesi, un sistema scolastico con cardini diversi rispetto al nostro, ma che garantisce maggiori opportunità. E le garantisce a tutti: basta provare. “Per compiere questo passo – chiude Rossi – servono grandi ambizioni, che in certi ambienti è più difficile coltivare. Ogni persona, per conoscersi meglio e maturare, dovrebbe provare un’esperienza così”. Chiunque l’abbia fatto giura di aver preso la strada giusta
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le borse di studio per meriti sportivi sono all’ordine del giorno. se hai punti atp, vai a giocare a UCLA, se sei 2.5 finisci a milwaukee.
è un’opportunità clamorosa per il ragazzo, che ha la possibilità di imparare una lingua e aprirsi una strada lavorativa che altrimenti non vedrebbe neppure laureandosi con 110 e lode alla bocconi.
forse non conoscete il sistema scloastico americano, il college e’ una sorta di proseguio del liceo , con indirizzi che poi vengono approfonditi dopo i primi 4 anni di studi facendo un master o la scuola di legge , di medicina etc.
dunque e’ perfettamente compatibile studiare svariate materie
piuttosto mi suona strano che questo ragazzo abbia preso una borsa di studio per un college che non e’ nemmeno nella ncaa , che si divide in division 1,2 e 3.
e le borse di studio piene, di solito, le danno solo in division 1.
questo college non l ho mai sentito nominare
Hai perfettamente ragione, ma qui in Italia raramente se ne tiene conto.
Basta fare qualche giro nelle aziende brianzole per appurare come non ci sia alcuna attenzione verso questo aspetto.
Criticare il sistema universitario americano che conta tra i migliori atenei del mondo è per lo meno curioso.
@ madmarat (#2224263)
Che dire è la tua opinione e va rispettata, ovviamente il problema di fondo è che la psicologia copre uno spazio enorme ma suppongo che in un corso di psicologia e business abbia un determinato taglio.
Poi scusa ma nessuno parla di manager psicologo ma sicuramente come la pnl insegna e come insegnano i corsi di project management l aspetto psicologico è fondamentale dovendo lavorare con persone..
è la dimostrazione che il sistema USA funziona: attirano i ragazzi più talentuosi in età scolare, li mettono nelle condizioni di fare parte a pieno titolo della loro società, e così il loro paese continua a evolvere.
il fatto che un 2.5 da noi avrebbe dovuto smettere per fare una università che oltre chiasso nessuno riconosce, dice tutto.
Corrado Degli incerti Tocci grande professionista!! Lo consiglio.
Ulteriore dimostrazione che il sistema Italia anche tennistico funziona poco! L’Italtennis xche’ a parte ampliare la base dei praticanti non e’ un grado di dare un lavoro quando termini di studiare e non e’ in grado di dare sbocchi nella gestione di avvenimenti. D’altra parte abbiamo tra i maroni Palmieri
Si, cultura americana ridicola! College a pagamento che regalano carta straccia
Ma è il sistema USA che abbiamo ormai importato anche noi che non ti danno Cultura, quellacon la C maiuscola!
Certo non è colpa sua.
Nel mondo normale Business e Psicologia hanno due piani di studio completamente diversi. Quindi, sopportare (ma che dico, avere il tempo materiale eh) il peso di studiare per due corsi di studi così differenti ed in più allenarsi e fare le competizioni a squadre…è una cosa che solo in un college USA si può fare.
Lasciamo perdere il manager/psicologo…perchè fa ridere solo così.
In bocca al lupo! Sia per gli studi che per il tennis
@ madmarat (#2224238)
Business e psicologia insieme sono quanto di più azzeccato, forse la nostra incapacità di cogliere queste connessioni è alla base dei nostri ritardi manageriali e di business..
Ricordati che sei italiano,non americano,viva l’Italia
“Business” e “Psicologia” e perchè no “Lettere Classiche” e “Ingegneria Aerospaziale” o “Biologia” e “Moda e Spettacolo”? Fantastici i college USA…