Torna la Laver Cup: sarà un successo?
Torna la Laver Cup, una delle novità dello scorso anno e che non è una semplice esibizione: non ci sono punti in palio, non ci sono trofei di prestigio, ma in campo scendono i migliori della racchetta in un’atmosfera rilassata in cui non mancano di certo i colpi spettacolari. E con tali giocatori in campo sarebbe difficile avvenisse il contrario.
Europa contro Resto del Mondo, con il Vecchio Continente che ancora una volta potrà contare su un vero e proprio dream team: capitanati dalla leggenda Borg scenderanno in campo Roger Federer (co – creatore dell’evento), Novak Djokovic, Alexander Zverev, Grigor Dimitrov, David Goffin e Kyle Edmund con la riserva francese Chardy. Uno squadrone che, seppur privo della stella spagnola Rafa Nadal, trova in Djokovic un perfetto moschettiere.
Dall’altro lato della rete proveranno a difendersi i giocatori capitanati da John McEnroe: non ci sarà Del Potro ma lo stesso la squadra potrà contare su due top10, il sudafricano Kevin Anderson e lo statunitense John Isner, cui si aggiungeranno l’argentino Schwartzman, l’australiano Kyrgios, gli americani Frances Tiafoe e Jack Sock, quest’anno crollato in singolare ma comunque capace di vincere Wimbledon e Us Open in doppio. Riserva sarà il cileno Jarry, chiamato a scendere in campo se qualcuno dei titolari dovesse dare forfait.
Se la prima edizione ha tenuto il suo battesimo nella città di Praga per questa seconda volta si vola a Chicago, precisamente allo united Center, la casa dei Chicago Bulls nella NBA: 3 giornate di incontri, 3 singolari e un doppio al giorno, più uno decisivo in caso di parità, con una formula che vedrà in campo praticamente tutti, con la vittoria che andrà a chi raggiungerà per primo i 13 punti su un totale di 24 in palio.
Una manifestazione che tanto l’anno scorso come quest’anno ha sollevato il solito dibattito: i giocatori si lamentano di un calendario infinito e massacrante e poi scappano a giocare (e scattare selfies) in una manifestazione senza alcun valore come la Laver Cup? Com’è possibile che alcuni di loro abbiano dato forfait per la Davis e rispondano presente alla Laver Cup? La risposta è semplice: novità e denaro.
Gli ingaggi avranno giocato un ruolo decisivo in tale scelta, nel tennis di oggi è la norma, ma la Laver Cup non è una pagliacciata (al cospetto di altre manifestazioni/esibizioni di fine anno), ha il merito di raggruppare i migliori della racchetta e grazie a una formula accattivante risulta anche piacevole per gli spettatori sugli spalti o sui comodi divani di casa.
L’anno scorso ho apprezzato lo spettacolo in campo, il clima rilassato e il pizzico di agonismo che i protagonisti hanno messo nelle varie sfide disputate, con i valori aggiunto Borg e Mac che hanno regalato siparietti nostalgici e divertenti: come ogni novità però, sarà sicuramente più importante la risposta di questa seconda volta, perché la conferma è ovviamente più difficile rispetto alla sorpresa iniziale e alla curiosità che ha saputo generare.
Alessandro Orecchio
TAG: Laver Cup, Laver Cup 2018
@ Anselmo (#2201929)
Magari il future di Tashkent no, ma per me è di certo meglio guardare Metz e San Pietroburgo che la Laver Cup.
Ovviamente ognuno è libero di fare come meglio crede, di guardarla o non guardarla. Secondo me, comunque, sarebbe bene che chi crede che sia un evento ridicolo non guardi neanche un 15, io farò così.
Spettacolare. In un giorno si vedono tutti(o quasi) i migliori giocatori del mondo. peccato l”assenza di Nadal e Del Potrò..bello anche il clima di squadra e rivedere Borg e McEnroe
@ Roger Rose (#2201789di peggio esiste solo la nextgen di Milano
Il tennis è uno sport conservatore quindi non sono sorpreso da certi commenti, ma sono sicuro che quesre competizioni cresceranno nel tempo, specialmente le next gen finals perché la laver Cup dipenderà molto dal successo della nuova Davis e dalla collocazione in calendario, quest’anno peraltro molto intelligente. Finché ci sono due dei tre migliori giocatori al mondo il successo è assicurato…
Che porcata la laver cup
Quando Mirkona sente profumo di dollari non la ferma nessuno…
Ci vorrebbero i sacchetti dell’aereo per chi soffre di stomaco
per ROGER ROSE
Hai ragione!!!!!!
Guardati il future di Tashkent con testa di serie N°1 il sottoscritto (pecco di presunzione,scusa)
Le next gen finals sono anche peggio della laver cup…
L’importante è ricordare che non è niente di più di un’esibizione! Sarebbe gradito che giocatori, media ed addetti non la pompassero come lo scorso anno, spacciandola per quello che non è.
hai forse dimenticato la International Premier Tennis League?
Straquotissimo
@ Roger Rose (#2201789)
Sono sempre rotti, ma per prendere i dollari di questo spettacolo circense, sempre pronti all’appello.
Anche Roger, per quanto lo adori, da giorni a dare copertura personale mediatica all’evento, differentemente da quanto accade nei normali tornri.
Speriamo finisca presto questa “Cup”
Per me la Laver Cup è la cosa piu’triste degli ultimi 500 anni di tennis…
Non mi dispiace questa manifestazione. Sicuramente meglio dell’IPTL o come si chiama
straquoto
AHAHAHAHAHAHAHAHA
Farà la fine dell’altro torneino che si giocava in India qualche tempo fa, di cui tutti si sono dimenticati il nome
Pagliacciata ludica utile solo per fare cassa e basta!
L’anno scorso Nadal fece la parte del Leone, as usual, Federer un po’ in difficoltà.
Il doppio Federer Nadal mi commosse, magari stupidamente, ma dopo tanti anni di scontri, vederli dalla stessa parte mi emozionò.
Da questa sorta di esibizione si possono trarre dei concetti interessanti che mi tengo per me.
Dal punto di vista prettamente sportivo, questo torneo vale poco.
@ Gualtiero (#2201604)
Scherzi? Non la conto nemmeno….
Rimane comunque una pagliacciata priva di valore
Peccato per il forfait di del potro ma su una superficie veloce Isner e Anderson possono fare tanti punti. Inoltre il resto del mondo sarà favorito un tutti i doppi
C’è la next-gen
La vidi l’anno scorso e mi è piaciuta per vari motivi
1) C’è un certo tipo di impegno ma senza lo stress della vittoria a tutti i costi
2) Vedendo i nomi (sopratutto gli europei) ci sono alcuni trai più forti
3) Al contrario di altre baracconate in cui i giocatori fanno siparietti e altre cose (seppur a volte divertenti)si gioca a tennis
4) Vedasi comunque un certa foga agonistica
5) Per chi dice che è una baracconata, vaccata o altro io ricordo l’anno scorso che NICK pianse dopo aver perso con la divinità Roger.
Certo nessuno credo dica che è una manifestazione di valore assoluto, ma un occasione valida per vedere dell’ottimo tennis senza lo stress della vittoria a prescindere
Del Potroll Ero abbastanza certo che non ci sarebbe andato e ne sono contento, perché sprecare energie per una esibizione?
Se in tanti dei più forti ci vanno allora ok ma rimane sempre il problema che a Milano non c’è nulla
Tennis che si avvicina sempre più alla cultura elitista del golf.
Una pagliacciata monetizzata!