Roger Federer contro il coach in campo
Roger Federer parla della possibile introduzione del coaching nel circuito ATP.
“Spero davvero che non introducano questa regola. Posso ricevere aiuti ed attacchi solo dopo aver giocato la mia partita. Penso che non sia necessario e quantomeno giusto, perché non tutti possono permettersi un allenatore.
Spero che resteremo lontani da questa idea.”
“Sembra che funzioni. Forse ai commentatori piace. Chiaramente quando l’allenatore si avvicina e poi perdi 2-3 game di fila, significa che non è stato d’aiuto. Ma non è così, non è l’errore dell’allenatore.”
“Penso che il tennis sia uno di quegli sport in cui risulta essenziale capire da soli cosa fare durante le partite. Puoi dare un’occhiata al tuo allenatore per essere più rilassato e per riceve supporto, ma non vedo necessario un suo intervento in campo”.
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Invece di parlare di queste cose, che hanno valore 0, perché i signori di ATP, WTA E ITF, non ci dicono che cosa intendono fare contro le centinaia di partite truccate collegate alle scommesse, che stanno uccidendo questo sport? Soprattutto gli incontri challenge e ITF sono vergognosi.
Penso non serva granché il coach in campo ed infatti l’hanno introdotto per le donne che da sole non sanno mai che pesci prendere. Detto questo, i suggerimenti li hanno comunque e gli arbitri fan finta di niente ma siccome anziche’ applicare le regole le vogliamo sempre modificare per comportamenti umani stupidi, rimango dell’idea che troppi cambiamenti nel tennis non siano opportuni.
Finalmente libererebbe Camila dalla schiavitù del tennis aggressivo a prescindere.
Sarebbe vietato anche il fallo di piede ma la gente serve con tutta la scarpa in campo! Al confronto le famiglie che fanno coaching sono ben poca cosa.
E poi è giusto che senta anche l’avversario se deve giocare contro due teste.
Cmq sono contrario anche in quarta categoria dove è ufficialmentw vietato ma ti trovi a giocare spesso contro una famiglia.
Sergio Giorgi, coach di Roger Federer. E poi ne riparliamo 😉
Io preferisco il tennista che se la cava da solo, ma non penso sia una grande rivoluzione, spesso i coach parlano lo stesso….e poi mica sono l’oracolo, anche loro sbagliano…a dare consigli tattici, per come li danno, perchè il giocatore vuole una cosa e gliene danno un’altra, etcetcetc….secondo me nel complesso l’unico vantaggio è per i labili mentalmente.
Ma soprattutto, innanzitutto e avanti a tutto eliminerei gli MTO o li farei “costare” dei game.
Per me i dialoghi Vinci-Cinà rimangono una delle più belle pagine di tennis di tutti i tempi.
faglielo capire se ci riesci….Mamma mia che cattiveria..
Il time out o coaching è presente in molte discipline sportive sia di squadra che individuali . In Coppa Davis il capitano non giocatore ad ogni cambio di campo può dare qualsiasi indicazione. Ma quello che fi fa veramente in………….re è che questi dirigenti di m…….a ai vertici di WTA , ATP, ITF , ci prendono per il culo discutendo per anni di queste piccole differenze di regolamento . Caro Roger anche tu in molti momenti ne avresti un enorme bisogno .
Ma si.. dai era una battuta, fra l’altro anche abbastanza simpatica 🙂
Non l’ho mai trovato giusto, e neppure per le donne. L’atleta, il giocatore o la giocatrice che sia, dovrebbe essere più forte dell’avversario/a anche sotto questo profilo, riuscire a rimane lucido, portare avanti una strategia. Senza perdere le staffe, il controllo … la testa insomma. Anche questo dovrebbe dimostrare di saper fare meglio dell’avversario/a … o no? Un tempo entravi in campo, avevi i crampi … te ne andavi in doccia … tutto cambia e si evolve, giusto, ma certe evoluzioni possono nuocere allo sport, alla competitività. Nello sport individuale, il giocatore dovrebbe affrontare l’avversario da solo. Consigli e cure, allenamenti e massaggi prima o dopo la partita, non durante.
@ marvar (#2182795)
… Grande!
Coaching e shot clock sono le poche riforme che appoggio
Secondo me parlare col coach durante la partita non ha nulla di scandaloso. Lo fanno le donne, perché non dovrebbero farlo gli uomini?
@ Ivo71 (#2182811)
Il tennis è 1 contro 1 forse in 4 categoria, di certo no a livello atp dove soprattutto i big possono contare su uno staff di preparatori, medici, coach ecc che di certo ti mettono nelle condizioni migliori di competere. Detto questo, ben venga il coaching in campo, che può essere utilissimo soprattutto ai giocatori più giovani e quindi più inesperti. Ovvio che Federer sia contro, a lui non serve…
Scusate ma il coaching io non ho mai capito perché non può esserci nel tennis. Tutti gli altri sport lo hanno..Calcjo basket pallavolo pallanuoto scherma.. Ecc. Ecc.. Il tennis no.Roger che adoro in queste dichiarazioni ha detto delle stronzate. Uno se lo vuole avere lo ha se no no.. E lui non scassi…ma forse è incazzato perché la Rod Laver Cup rischia che dopo le ultime novità Davis non la consideri Più nessuno?.. Alla fine in campo ci sei tu… Coach o non coach.
@ Ivo71 (#2182811)
Magari avrebbe vinto di più contro Nadal…
semplice il tennis é uno contro uno..le scelte le deve fare il giocatore..altrim che sfida è..allenatori fuori dalle …
Se a te Roger non piace/serve il coach in campo, non chiamarlo! Perché mai vuoi impedire di chiamarlo a chi magari può servire? Ti disturba vedere i coach degli altri giocatori? Mistero! Mi ricorda il referendum sul divorzio di lontana memoria. Molto meglio delle pantomime attuali, con i coach inquadrati dalle telecamere che fanno finta di niente.
@ marvar (#2182795)
Questo si che è un commento intelligente. Del coach ne hai bisogno tu…Ma per tutti i giorni!
Attenzione che si sta andando ben oltre: nelle qualificazioni ora in corso a New York è ammesso, in via sperimentale spero, il coaching “in match”, cioè durante la partita, da parte dei coach ad alta voce o con gesti direttamente dalle tribune.
Previsto solo quando il giocatore è dallo stesso lato del campo dove siede il coach, ma senza limiti in ogni momento, escluso solo durante gli scambi.
Quindi già adesso il coach può dire al suo giocatore, mentre si appresta a servire, dove e come tirare, e cosa fare dopo, così come può dire dove posizionarsi in risposta, e da che lato colpire.
Questa è una rivoluzione enorme di cui si è parlato troppo poco, mentre si sono spese pagine e pagine sull’irrilevante shot-clock.
Con questa modifica i valori in campo possono cambiare drasticamente, specie per i giocatori meno forti sul piano mentale, per i quali avere invece incoraggiamento ed istruzioni in tempo reale può fare la differenza.
Vorrei leggere un resoconto sugli effetti che sta avendo questa novità sugli incontri di qualificazione in corso, ma sembra che nessuno ne parli.
facciamo così.. Roger.. Per ogni chiamata del coach ti accreditano dollari sul conto corrente!va bene cosi?si penso..
Concordo
Questione spinosa che ultimamente sta diventando abbastanza in voga.
Sicuramente sono presenti sia dei pro che dei contro.
Non saprei dove schierarmi