Open Court: US Open, sarà uno sprint tra Nole e Rafa? (di Marco Mazzoni)
Mancano pochi giorni all’avvio di US Open, quarto ed ultimo Slam stagionale. Sarà un torneo assai interessante, come sempre a NY. Ma in particolare quest’anno, visto che gli altri tre Majors sono stati vinti dai tre tennisti più forti degli ultimi lustri: Federer, Nadal, Djokovic. Se uno di loro tre riuscirà ad alzare la coppa nella “grande mela”, si candiderà di diritto a miglior giocatore in stagione.
Una stagione che è andata a strappi, qualche sorpresa in mezzo ad altri “classici”. Roger ha iniziato alla grande down under, confermandosi campione a Melbourne; dopo esser tornato n.1 per alcune settimane, si è fermato preparandosi all’erba per difendere Wimbledon, ma non è riuscito nell’impresa. Nadal come al solito è tornato in grande spolvero sulla terra battuta, ha dominato in primavera ed è stato ad un passo dalla finale dei Championships, stoppato da… Djokovic. Già, SuperNole. Molti, incluso lo scrivente, lo vedevano in disarmo, quasi alla deriva. Bravo lui a smentire tutti, lavorare e rientrare da campione. Ha sorpreso il mondo del tennis vincendo per la quarta volta sui prati londinesi, ed ha confermato la scorsa settimana a Cincinnati di essere tornato. Forse non ancora quello imbattibile ammirato a cavallo tra 2014 e prima metà del 2016 (dove, lo ricordiamo, ha completato il Grande Slam, anche se a cavallo tra due anni, impresa epocale), ma in una versione molto tosta, ed in crescita costante.
Cosa aspettarsi quindi da US Open? Chi dei tre campionissimi parte favorito? Potrebbe scapparci la sorpresa? Le previsioni sono sempre un azzardo, ma i tornei sul duro americano qualcosa ci hanno raccontato. Proviamo a procedere con ordine, per “lanciare” l’ultimo Slam del 2018.
Dei tre big, Roger sembra quello messo peggio. Di sicuro ha accusato mentalmente la brutta sconfitta a Wimbledon, rimontato dal bravissimo Anderson dopo aver sprecato match point. A Cincinnati è parso abbastanza veloce e preparato sul piano fisico, ma ha lasciato perplessi la sua “rabbia”. Stranamente nervoso, anche in momenti tranquilli delle partite. Contro Wawrinka a tratti ha prodotto grande tennis, veri “Federer moments”, ma di fronte aveva un rivale tanto forte quanto indietro di condizione, ed infatti nel terzo set è crollato. Contro Djokovic, avversario assai più tosto e preparato, tutti nodi sono venuti al pettine. In sintesi, il Roger della scorsa settimana mi è parso molto vicino a quello del 2015: un buon Federer, ma lontano da quello quasi perfetto ammirato per tutto il 2017. Ha reali difficoltà nel gestire gli scambi lunghi quando viene messo in difesa. Il rovescio è tornato instabile, non trova più quegli impatti in totale anticipo che gli permettevano (nel 2017) di annullare lo storico gap vs. i picchiatori di ritmo con palle arrotate. Soprattutto ha perso totalmente la miglior risposta, quella grazie a cui soverchiava Nadal e tutti gli altri, togliendo immediatamente tempo di gioco. Quel Roger era quasi “irreale”: velocissimo, preciso, offensivo. Non ti faceva giocare. Oggi Roger gioca un buon tennis, ma sbaglia, è meno reattivo, non entra nella palla con quella velocità e precisione. Tanto che si tiene a galla quando la prima di servizio veleggia sopra al 60%, può vincere contro i migliori quando è vicina (o superiore) al 70%; ma senza la miglior efficacia alla risposta e nello scambio, diventa quasi impossibile battere Rafael e Novak sulla lunga distanza. Perché ci riesca, deve crescere moltissimo durante il torneo, e provare ritrovare risposta e tempo ideale sul rovescio. Probabilmente ha perso un minimo di velocità nel cercare la palla, anche se a dire il vero non è parso così lento. Sarà quindi molto importante per lui vedere il sorteggio: se per caso Djokovic sarà nella parte alta, vs. Nadal, chissà che non possa aver il tempo per crescere; ma lo ritengo non più del terzo favorito, o forse anche di meno, dietro ad un Del Potro ad esempio.
Restando ai protagonisti della finale di “Cincy”, Djokovic ha impressionato. Non è stato ancora perfetto, devastante, ingiocabile come nelle sue migliori versioni, ma da Wimbledon è evidente che stia ritrovando, pezzo dopo pezzo, il suo miglior gioco. Questo non lo si valuta dalle vittorie – comunque assolutamente importanti – ma soprattutto da come sia tornato a soffrire, a reggere anche nelle difese più estreme, ed a governare i momenti del match. Novak nella finale in Ohio ha alzato il livello nei momenti clou del match: per compiere l’allungo, quindi al servizio, scappando via e non concedendo praticamente niente. Vero che Federer era pessimo in ribattuta, ma Nole non ha sbagliato niente sul piano tattico. La lucidità ed intensità con cui è stato in campo, scegliendo i momenti in cui dare tutto, sono gli indizi più pesanti sul suo rientro al massimo livello. Era proprio grazie a quello che Djokovic divenne imbattibile: non sbagliava quasi mai, diventava un muro in difesa, controllava le operazioni in campo trovando i vincenti che spezzavano le gambe al rivale, proprio quando questo stava producendo il massimo sforzo. Ed una volta in vantaggio, anche non possedendo un servizio “alla Isner”, non lo brekkavi più. Vedremo a New York se riuscirà a tenere questi ritmi, questa qualità, e respingere la concorrenza, a partire da quello che pare il più preparato sul piano fisico ed agonistico: Rafa Nadal.
L’iberico infatti è quello che è piaciuto di più. Assai positivo al servizio, sembra stare molto bene fisicamente e nel suo tennis tutto pare funzionare a puntino. La intensità con cui ha giocato a Toronto è stata notevole, e se non ci fosse stata quella sbavatura ad un metro al traguardo in finale, potremmo parlare di un Nadal perfetto. Col rovescio trovava vincenti notevoli, ed anche in risposta era sempre aggressivo e preciso. Un ottimo Nadal insomma, pronto a difendere il titolo 2017 di Flushing. Dove deve stare attento? A non cadere in pause improvvise, per lui abbastanza rare ma non del tutto assenti. E riuscire a tenere oltre ad intensità, lunghezza nel palleggio. Quando Rafa tiene ritmo e lunghezza nello scambio, batterlo anche sul cemento diventa un’impresa vera.
Ad oggi quindi lo scenario più plausibile, a meno di “scherzi” del sorteggio, è quello di una finale tra Nole e Rafa, in cui vedrei il n.1 leggermente favorito. Leggermente, perché la storia dei loro head to head è lunga ed assai complessa. In generale le loro sfide non sempre sono state “belle” sul piano del puro spettacolo tecnico, diventando un braccio di ferro micidiale, all’ultimo allungo. Infatti più che l’aspetto tecnico, a farla da padrone è stata la condizione fisica. Sul duro, a parità di preparazione atletica, Djokovic ha qualcosa in più, se non altro perché fa meno fatica a costruirsi il punto e mediamente risponde meglio. Infatti la chiave tecnica dei loro confronti è nella risposta del serbo. Se Djokovic risponde come nei giorni migliori, riuscendo ad allontanare molto Nadal mettendolo in difesa, per l’iberico sarà dura. Tuttavia il dritto di Rafa, quando gira a tutta, può a sua volta allontanare il serbo dalla riga di fondo e creare quello spazio in cui entrare e fare la differenza. Infatti il miglior Nadal sul veloce è stato quello che governa col dritto e quindi entra a tutta col rovescio, ma è necessaria la massima aggressività e sicurezza. E’ comunque prematuro già ipotizzare una loro finale, il torneo sarà lungo.
Quali insidie? Ce ne potrebbero essere, anche se 3 su 5 per gli outsiders o emergenti è ancor più dura. Anderson ha dimostrato di nuovo di valere il ruolo di “primo dei secondi”, ma confermarsi, anche per lui, non sarà facile. Del Potro è uno che può far saltare il banco, ed ha vissuto un 2018 eccellente, trovando il suo best ranking, ma si conferma fragile sul piano atletico, ed in un torneo sfiancante come US Open è tutt’altro che un dettaglio. Wawrinka sembra sulla via del recupero, è un’ottima notizia ma difficile che sia già pronto. Dimitrov non sta mantenendo le promesse del 2017, paga alti e bassi e difficilmente batte uno dei big. Cilic ha già vinto questo torneo, ed ormai ha uno status di big assodato. Però contro Djokovic continua a fare molta fatica… se non lo trova sulla sua strada, magari potrebbe anche sognare una finale. Thiem pare addirittura regredito…
Tra i giovani non credo in Zverev: è ancora troppo altalenante 3 su 5, disperde molte energie fin dai primi turni. E’ necessario per lui uno scatto deciso sul piano atletico, che ancora non si intravede. Tsitsipas sarà uno degli osservati speciali, come Shapovalov e Tiafoe, ma li vedo al massimo da impresa in un singolo match, nient’altro. Gli azzurri? Fognini ha dimostrato di poter giocare grande tennis a New York, e nessuno lo considera come un outsider pericoloso. Scommettere su di lui è sempre un azzardo, ma in caso di un buon ingresso nel torneo (e vista la testa di serie alta, potrebbe capitare) chissà…
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Djokovic, Federer, Marco Mazzoni, Nadal, Open Court, Us Open 2018
Rafa tutta la vita!! La spocchia del serbo è difficile da digerire anche dopo aver bevuto acqua e bicarbonato. E ora con la storia della fenice che risorge dalle sue ceneri, la spocchia salirà ai massimi livelli!!
come sempre condivido larga parte dell’articolo di marco mazzoni
ma il serbo anche se ha ritrovato solidità e continuità sembra sempre più scivolare verso una tattica conservativa,condotta con grande sagacia tattica,ad esempio eccellente l’uso del back di rovescio per disinnescare cilic,ma i suoi colpi da fondo non fanno male come prima
lo svizzero è un trentasettenne ,dato di fatto,incaccellabile e imprescindibile per qualsiasi valutazione ha un bilancio stagionale ottimo,confermato anche dalle sconfitte con l’argentino e il sudafricano arrivate dopo la mancata realizzazione di alcuni matchpoint,sarà di sicuro motivatissimo vedremo come il suo eccellente staff lo saprà preparare
il maiorchino è indecifrabile nel senso che in certe fasi di alcuni match è stato dominato ,vedi roma o parigi, per poi risorgere d’incanto
come outsider vedo l’altro svizzero e il gigante statunitense che sembra molto meno falloso da fondo
in ogni caso a new york molto dipenderà anche dal tabellone come visto in passato
Con questa formula che suggerisci( a 16 con eliminazione diretta) il masters verrebbe rivitalizzato e acquisterebbe una maggiore valenza. In questo momento è falsato e a mio avviso è più difficile vincere un mille ( che quindi tennisticamente vale di più). Pensate all’ultima edizione con finale Dimitrov / Goffin e con Rafa che dopo il primo match si ritira facendo spazio a Carreño Busta che gioca 2 match.
D’accordo anch’io che non valga molto meno di un 1000.
@ alexalex (#2180693)
Ripeto..sono d’accordo con te per quanto riguarda la formula da rivedere.
Ma in totale disaccordo con chi afferma che il Master è MOLTO MENO importante di un 1000.
Io farei giocare i migliori 16 con formula senza gironi.Eliminazione diretta con finale al meglio dei 5 set.
Poi se i giocatori ormai hanno un etica e un comportamento non professionale questo è un altro discorso…
Beh! Certo che ci vogliono andare! Infatti ci vanno pure rotti o bolliti, falsando i risultati! Poi vanno pure alle esibizioni rotti, certo, e compromettono l’inizio di stagione seguente. Ma non ho detto che è di scarso prestigio, ho detto che viene falsato. Si trova nel peggior momento dell’anno. Su questo penso non ci siamo dubbi.
Talmente esausti e rotti che appena finisce il torneo se ne vanno a giocare 3000 esibizioni ben retribuite.
Possiamo discuterne la formula,e sono più o meno d’accordo con te,non certo il prestigio.
Altrimenti quando ci scandalizziamo per quello che hanno fatto alla Davis risultiamo un po’ incoerenti.
Il Master è storia di questo sport..ogni giocatore vorrebbe giocarlo e vincerlo. 🙂
@ fabrizio (#2180583)
Infatti fortunatamente sei un utente che leggo volentieri.
Però concordo solo in parte.
Se è innegabile che tecnicamente Roger e Rafa abbiano migliorato molto il loro bagaglio tecnico rispetto a quando dominavano,questo non significa che siano più forti.
Più belli da vedere sicuramente, ma hanno dovuto lavorare sul gioco per compensare ciò che hanno perso in freschezza atletica e tempi di recupero.
Se Federer fosse più forte giocherebbe anche su terra..se Nadal fosse più forte nessuno si preoccuperebbe del meteo facendo scongiuri perché non piova.Una volta stravinceva anche sotto la grandine 🙂
Però era molto meno bello vederlo giocare..
Nole è Nole…a me non piace però devo riconoscere che tecnicamente è cresciuto tanto e mentalmente è forse il migliore. Ha vinto 13 slam dovendo battere sempre almeno 1 tra i fab 4.Qualcosa di enorme direi.
Indubbiamente è falsato! I giocatori vi arrivano mezzi rotti o esausti e i gironi danno la possibilità di partite senza “garra”. Ci vorrebbero eliminatorie 3 su 5 per giustificare quei 1500 punti!
@ Spider 99 (#2180600)
Il master non è semplicemente un torneo ad 8 🙂
Ma il torneo tra i migliori 8 di stagione e tutti top ten. 😉
Che valga meno di un 1000 mi pare un po’assurdo.
Io se fossi un tennista professionista e potessi scegliere tra il Master e Cinncinnati o Madrid o Shanghai…vorrei vincere il Master.
D’accordo su us open, per il master no, vale molto meno di un mille, è un torneo ad 8 dove può vincere anche chi perde un match nel girone…Rafa al momento comanda con uno Slam e tre mille ma se Nole o Roger arrivano a 2 slam la loro stagione sarà ancora superiore.
Anche se alla fine verrà ricordato come il migliore colui che chiude l’anno al comando.
Forse non sono stato del tutto chiaro e poi non è una critica a quello che hai scritto in maniera chiara e precisa,ma semplicemente un opinione leggermente diversa proprio perché sembra sempre che quello che questi straordinari Campioni hanno fatto in passato sia comunque meglio di quello che oggi ci mostrano sul campo.
Io per esempio sono convinto che il Federer di oggi sia nettamente superiore a quello che faceva incetta di Slam nel quadriennio 2004-2007,gli stessi Nadal e Djokovic sono tecnicamente al meglio della carriera,soprattutto il primo visto che forse di Nole abbiamo bisogno ancora di piccole conferme,detto questo ritengo sempre a mio parere che se Nole perdesse magari al quinto set con un Goffin o un Anderson o comunque giocatori di buonissimo livello mi farebbe pensare che forse è vero che il serbo non sarebbe al top della forma atletica,mentre magari se la sconfitta arrivasse dallo Spagnolo o da Federer o anche da Del Potro in partite lottate ed all’ epiligo di un torneo giocato da protagonista mi farebbe pensare più alla caratura degli avversari incontrati che ad una forma non al Top di Djokovic.
Questo perché ritengo che il miglior Djokovic possa perdere 3 set su 5 solo da Rafa in primis,Roger in versione deluxe e perché no Del Potro in grandissimo spolvero,ovviamente escludo Murray e Wawrinka che oggi non sembrano competitivi ad altissimo livello,questo però solo per un cordiale scambio di opinioni senza nessuna critica.
Lo Us Open farà la differenza per il migliore in stagione (se lo vince uno dei tre), ma il Masters no di certo. Tuttavia chi sarà n. 1 ATP a fine anno come si fa a non definirlo il migliore dell’anno? Se Djokovic vince Us Open e un 1000 rimonta alla grande sugli altri due. Se Federer non vince almeno un 1000 o il Masters, invece, la sua stagione post Australia sarebbe da considerare piuttosto negativa.
@ Massimo (#2180489)
che profondità di commento,Lapalisse.
@ G.F.M.C. (#2180552)
ciao, non sono affatto d’accordo. Se Djoker o Fed vincono US, e magari Master, come fai a dire che Nadal è migliore dell’anno? Saranno questi due tornei a decretarlo, più della classifica atp finale.
Anche il Leicester City Football Club era quotato a zero,2 😳
P.s.
Coppa o non coppa come sì fa a mettere in discussione il titolo di tennista migliore dell’anno? Nadal l’ha già stravinto anche se (può capitare) venisse eliminato subito da un Cecchinato qualsiasi.
Ovvio che tutto è discutibile 🙂
Le mie perplessità su Nole sono dovute al dopo Wimbledon.A Toronto e Cincinnati non ho certo visto il serbo nella condizione fisica di Wimbledon.
Ma semplicemente potrebbre avere scaricato un po’ di tensione per arrivare allo us open al meglio.
Se ci sarà uno scontro tra Nole e Rafa chiunque ne uscirà vincitore sarà perché se lo è meritato.Non l’ho scritto perché mi sembrava ovvio.
Semmai è strano dire che se Nole perdesse da Rafa non sarebbe per un calo fisico mentre se perdesse da…diciamo Goffin negli ottavi forse allora…questo anche è discutibile come ragionamento. Chi vince ha sempre ragione.SEMPRE!
Un Federer in condizione lo darei come sicuro protagonista. Ovviamente anche Nadal sa il fatto suo, grazie ad una coriacita’ infinita più che per ragioni tecniche. Djokovic però sembra in grado di regolare entrambi. Un 14mo slam sarebbe da ‘Come back of the Year’.
è incredibile come cambiano le cose, 4 mesi fa nole lo davano per finito in declino inesorabile,
ed ora anche i bookmakers lo danno favorito numero 1 per gli u.s open , questo mi fa riflettere sulla relatività delle cose e degli eventi, ma cè una cosa che fa la differenza e si chiama “volontà”
quando ti scatta dentro la scintilla e tutto è di nuovo possibile 😉
Credo che Nole sia tornato forte in tutti i suoi aspetti,sinceramente non vedo problemi nemmeno sulla tenuta nei 3 su 5 come ha dimostrato anche a Wimbledon,Si continua a disquisire che non sia quello di una volta,per me battere quel Nadal tecnicamente e fisicamente al meglio come mai lo avevo visto sui prati inglesi dimostra che Nole è tornato fortissimo il resto è discutibile.
Quindi se dovesse perdere da Nadal magari in 4 o 5 set non sarà per questioni fisiche ma sarà perché l’altro è stato più forte come nel 2010-2013,certo dovesse perdere molto prima il discorso cambierebbe ma secondo me così non sarà,visto il suo ritrovato connubio con Vajda vero Re Mida per Nole.
“Sarà uno sprint tra Nole e Rafa?”
Ma anche no. Aria nuova mi auguro. Personalmente ne ho abbastanza. Viva Tsitsipas e spero in Stan the Man.
Sarebbe bello
Completamente d’accordo con te ma in questo caso c’è un’incognita non trascurabile.
È vero che con i due al top la sfida si giocava su tenuta mentale e non tanto su quella fisica.
Ma Nole non è al top fisicamente o perlomeno ancora non sappiamo quanto possa reggere con due o tre incontri prolungati sulle spalle prima di in una ipotetica sfida con Rafa.
Se fosse pronto concordo con te..Nole è favorito.
Io penso non lo sia ma quando si tratta di questi 3 fenomeni tutto è possibile.
Una battuta che mi sono dimenticato di inserire nell’articolo: la vera “favola” del torneo sarebbe una vittoria di Murray… ma credo che non sia nemmeno quotato dai principali bookmakers…Probabilità prossima allo zero.
La cosa che vorrei sottolineare è che, senza voler andare oltre nei paragoni temporali, stiamo parlando dei tre tennisti di punta dell’ultimo decennio, tre grandissimi campioni che, oltre alle strepitose carriere, hanno avuto in comune, più o meno negli ultimi 3 anni, un forte e prolungato periodo di appannamento.
In tutti e tre i casi si sono scatenati i commenti sul fatto che fossero finiti, che fosse auspicabile un loro ritiro, e altre cose del genere.
Tutti e tre invece, buon ultimo Djokovic, hanno fatto seguire un ritorno col botto e picchi di rendimento eccezionali, e ci siamo/stiamo ritrovando a vederli, in un certo senso ed in rapporto all’età, nelle versioni migliori delle loro carriere.
Tutto questo dovrebbe insegnare una volta di più, che probabilmente non è quasi mai il caso di lasciarsi andare in previsioni affrettate o sentenze definitive, e piuttosto di valutare sempre i rendimenti di uno sportivo nell’ambito di un ciclo.
Questo come premessa al mio auspicio che, anche se sono il primo a pensare che le maggiori probabilità che accada si spenderanno nel corso del 2019, nello sprint tra i due o tre contendenti più “titolati”, si possa inserire un eventuale ritrovato Wawrinka in versione deluxe.
Sono convinto che una volta finito l’attuale rodaggio (e dei buoni segnali si sono già visti), possa anche lui avere un mostruoso picco dei suoi, sulla falsariga di quanto hanno fatto gli altri tre.
Tutti state sottovalutando nishikori, che nonostante non sia al massimo, ha già dimostrato di giocare benissimo qui. Occhio anche a Waw che sta tornando alla grande.
Per me Federer arriva in finale .
Nel femminile favorita n1 serena Williams. Eventuale sorpresa potrebbe essere una bertens, o una Mertens.
Occhio anche alla nostra Camila, che per me farà i quarti.
Per gli altri italiani vedo bene solo berrettini e Fognini. Dico 3 turno il primo e ottavi per Fabio ( sorteggio permettendo).
Interessante anche capire Raonic dove capita, è senza dubbio una mina vagante.
Capitolo next gen: la sorpresa sarà TSI TSI, che arriverà almeno ai quarti
Confermo l’impressione di Mazzoni su Federer: sembra tornato quello del 2015. Quello che a sprazzi fa vedere gran tennis di colpi veloci e controbalzi assurdi, ma che sul piano fisico patisce scambi lunghi e partite logoranti. Quel Federer che sembrava difficile si potesse smuovere dai suoi 17 slam, e che inveve l’anno scorso sembrava magicamente trasformato. Però questo Federer non è da buttar via. Se non rimarrà invischiato in qualche maratona lo vedo come terzo favorito dietro Nadal o Djokovic. Se staranno bene fisicamente, credo il vincitore potrebbe essere uno di loro due, ma anche loro rischiano di farsi sorprendere dalla giornata di grazia dell’Anderson o Raonic di turno. Anzi, visto come ha avuto la meglio di un ottimo Nadal (per intensità e variazioni tattiche) e Wimbledon e per come ha recuperato solidità mentale e tecnica, Nole rischia di essere il faborito n. 1. Mi aspettavo un suo rientro, ma una crescita enorme in così poco tempo no.
Da anni spero in una seconda affermazione slam di Del Potro, ma attualmente non mi sembra al meglio.
Cilic il quarto favorito secondo me.
Fra i giovani, o fa il colpaccio Zverev, altrimenti faccio fatica a vedere una possibile sorpresa.
Non sono d’accordo su una cosa. Secondo me le sfide fra Nadal e Djokovic sono state decise spesso più sul piano mentale che fisico. Si sono entrambi portati al limite in ogni aspetto, ma trovo che le loro partite negli slam, quando combattute punto a punto, sono state sempre belle ed emozionanti poiché bastava un niente per stravolgere l’inerzia, come già successo a New York e Parigi nel 2013, in Australia nel 2012 e a Wimbledon pochi mesi fa. E anche dal punto di vista tecnico sfido chiunque a trovare la coordinazione per rispondere con colpi efficaci da posizioni di difesa come fanno loro: secondo me è abilità tecnica anche quella. Casomai le loro partite possono essere avare di variazioni e fantasia nei colpi, ma non conta solo arrivarci con le gambe, conta anche come la rimetti nel campo dell’avversario.
Il sorteggio inciderà molto sul vincitore del torneo
Nole pericolosissimo
Mq spero in Rafa. .
Sarà un grandeeéeeee Open
Rafa dovrebbe giustamente avere il dente avvelenato perché a Wimbledon il serbo ha vinto solo perché gli organizzatori, nella finale, gli hanno fatti giocare, il secondo giorno con il tetto chiuso, malgrado fuori splendesse il sole e chi sa di tennis, sa anche cosa voglia dire.
Concordo non sarà finale scontata Rafa – Nole. Ci sono 6/7 giocatori in grado di potersela
giocare alla pari entrambi. Rafa sul cemento non mi da certezze assolute, può perdere tranquillamente Da Cilic, da del po o anche da un bombardiere in giornata di grazia. Rimane la finale più probabile se non si scontrano prima ma darla per scontata assolutamente no.
analisi molto esaustiva e condivisibile. Aggiungo: Federer non batte un top20 da febbraio (al netto di vittorie per ritiro a partita in corso) Djokovic è quasi al top, ma poi ringrazia gli angeli (invece di ringraziare il perdono della moglie….) e quindi è a rischio ricadute paz y amor…. altrimenti il sogno è il botto di TsiTsi…..
Vedo il vincitore tra loro 3.
Zverev lo vedo in calo… Thiem idem. Magari un Delpo, Cilic… Anderson…La lotta secondo me é tra loro 3.
Tra le donne é tutto da vedere. Vedo 10-12 giocatrici favorite.
Sicuramente Wozniacki, Halep e Kerber tra le più favorite. La Stephens é anche lei tra le grandi favorite e la Kvitova non starà lì a guardare…
Attenzione alle americane che comunque non staranno li a guardare, in primis Keys e sorelle Williams.
In una partita tra Nole e Rafa vedo nettamente favorito il primo, e non ho dubbi.
Attenti, però, agli outsider e a Federer.
Piuttosto, che fine ha fatto Ljubicic?
Attenzione a dare Roger fuori gioco. …ha esperienza per disputare un gran useopen…
bella disamina, condivido anche se credo in due grosse sorprese la prima da un giovane (Fritz,Chung ad es.) la seconda da uno della seconda fascia (Isner, Del Potro ad es.).
@ dyoker (#2180359)
Beh scontatissima magari no.
Un Cilic in forma potrebbe sorprendere un Nadal o un Nole non proprio al top..una partita non perfetta può capitare anche a loro.
Difficile che magari lo stesso Cilic possa battere entrambi.Dipenderà molto dalla composizione del tabellone.
Certo è che è più facile che tradisca le attese un Cilic che non Nadal..Wimbledon 2018 ne è statala riprova.
se non li mettono nella stessa parte del tabellone finale scontatissima nadal nole 😉
Vedo favorito Nadal per via dei 3 set su 5.
Nole per quanto migliorato non è ancora al top a livello fisico e di tenuta.
Certo è che un vincitore diverso da questi due sarebbe abbastanza sorprendente.
Federer al momento lo vedo molto in difficoltà.
Spero solo che Nole e Rafa non siano nella stessa parte di tabellone…si rischierebbe di avere una finale zoppa.
Cilic e Stan potrebbero dire la loro ma dovrebbero sperare di trovare un Rafa e Nole sottotono. Purtroppo per loro negli slam capita raramente.
Sarà molto interessante vedere in che lato di tabellone si posiziona Djoko. Un remake delle sfide mitiche fra i due (Rafa-Nole) mi sembra molto possibile.
non so perché ma ho la sensazione che sarà lo slam delle sorprese, sia in campo maschile che femminile.
Mi trovo completamente d’accordo sui favoriti.
Molto dipenderà dal tabellone,
se Rafa e Nole si trovano già ai quarti allora Federer dall’altra parte può arrivare magari bello fresco in finale ed essere favorito.
Poi ci sono gli outsider come del potro che qui gioca sempre alla grande. Anche giocatori come raonic Murray e wawrinka che non saranno tds possono creare tanti problemi ai big