Open Court: la morte della Coppa Davis. Quando i dollari comprano l’anima (di Marco Mazzoni)
La Coppa Davis è morta. Evviva la Coppa Davis. 16 agosto 2018, data da segnare in nero sul calendario. Sarà ricordato come l’11 settembre del tennis. Non NYC ma Orlando, Florida. Il meeting dell’ITF ha prodotto “il mostro”, quello che ogni vero appassionato di tennis (e di sport) temeva. Il 71% delle Federazioni ha votato a favore della nuova formula per la competizione a squadre nazionali di tennis. Sì, non la chiamerò mai più “Coppa Davis” perché non avrebbe senso. Non è più quella meravigliosa manifestazione, nata nel 1900, più antica competizione a squadre nazionali all sports. No. La decisione ha di fatto cancellato tutto, azzerato tutto, trasformandola in una sorta di esibizione di fine anno, in sede unica, senza alcun valore tecnico importante. Non ha senso adesso parlare a caldo della nuova formula. Ci sarà tempo. Quello che invece, a caldo, preme sottolineare è la portata antistorica, scellerata e rovinosa di questa decisione.
La Coppa Davis era malata, da tempo. E chiunque la amasse per davvero, come il sottoscritto, ha scritto più volte sulla necessità di una sua rivoluzione, anche profonda. Ma senza cancellare la sua unicità, i suoi valori, la sua diversità.
Inutile arroccarsi su posizioni anacronistiche: la cara “insalatiera” era da riformare. Profondamente. Ma non andando a minarne le fondamenta. Cancellando i 5 set, cancellando il fattore casa, cancellando uno spazio importante da dedicarle, cancellando quel senso di appartenenza che era la sua bellezza. Perché è necessario uniformare tutto? Perché la diversità è sempre più osteggiata? Per una manciata di weekend all’anno si poteva davvero “rovinare una stagione”? E le emozioni di giocare in casa propria, davanti ad un pubblico caldissimo ed un “filo ostile”, a pompare match leggendari dove lo mettiamo? Enorme tristezza…. In Davis molti giocatori “medi” diventavano “leoni”, superando i propri limiti, tecnici ed agonistici. Partite incredibili, lunghe, con pronostici sovvertiti, con campioni che si “sgonfiano” facendo anche storiche figuracce per la tensione del momento. Partite diventate epocali. Se ne potrebbero citare decine. Riprendendo la classifica dei migliori incontri dell’anno, quasi sempre la Davis è presente. Ai primi posti. E non importa che i protagonisti siano solo Nadal, Federer, Sampras, Agassi, Borg, Becker e via dicendo. La Davis era “leggenda” perché era capace di creare lei stessa il mito. L’occasione unica. Moltissimi appassionati bambini sono stati avvicinati al nostro sport proprio dalla Davis, dalle emozioni uniche del seguire la bellissima atipicità di uno sport prettamente individuale che diventa di squadra. E coinvolgeva come poco altro. Chiunque ha vissuto sugli spalti un bel match di Davis lo può testimoniare.
Si potrebbe continuare a scrivere decine di aspetti positivi della cara Davis, ma non esistono parole adeguate ad esprimere le fortissime emozioni che tanti finali o singoli incontri ci hanno regalato. Un patrimonio che oggi è andato perduto, perché la nuova competizione non promette nulla di buono. Possibile che con le maggiori risorse, si riesca a coinvolgere più top player. Però la formula è sbagliata, perché così la kermesse è “banalizzata”. Senza fattore casa e soprattutto con una durata così breve, la nuova competizione sarà relegata alla stregua di un M1000 come Shanghai, addirittura a fine anno quindi totalmente accessoria. Mi auguro fortemente di esser smentito dal campo, ma le sensazioni sono bruttissime, oggi, con la morte nel cuore. Molte volte abbiamo parlato di possibili alternative. Ce ne erano tante. Anche la formula “campionato del mondo” volendo, meritava una chance, ma da disputarsi su più settimane, magari dedicando l’intero mese di ottobre, o con finestre meglio collocate in calendario; mantenendo i 5 set assolutamente, con più doppi, più match con più giocatori… Le soluzioni possibili erano moltissime. La formula scelta è qualcosa di totalmente lontano dallo spirito che ha animato la Davis in tutti questi anni. Ma perché si è arrivati a questo?
Si è scelto di seguire il business. I dollari. Si sono fatti sedurre da un progetto ricchissimo, faraonico, grazie a cui tutti i partecipanti potranno banchettare allegramente, satolli di verdoni. Pare che alle federazioni andranno molti soldi. I giocatori “chiedevano” di giocare di meno… però sono mediamente propensi a disputare un sacco di tornei accettando anche spostamenti discretamente “folli” quando è conveniente… Lo sarà anche questa nuova avventura? Vedremo. E con che spirito sarà affrontata? Il campo dirà.
Di sicuro la mia stima personale va a quel 29% di inviati federali ad Orlando che hanno resistito, hanno combattuto (alcuni da mesi, come Lleyton Hewitt per citarne uno molto noto e che si è speso totalmente), che non si sono fatti incantare dal business e dalle sirene di queste compagnie economiche internazionali che non hanno alcuna cultura sportiva e solo ambiscono ad incrementare il giro economico, per proprio tornaconto e dei propri assistiti.
Tanto ormai il mondo va di corsa. Si dimentica tutto, ci si abitua a tutto, assuefatti a quel che ci propinano come “cool”. E forse questa è solo la prima picconata verso un tennis videogame, spersonalizzato, con una durata a tempo, senza vantaggi, con set corti, come un qualsiasi prodotto usa e getta. Ma dove è la necessità di omologare a tutti i costi, e cancellare quello che è diverso? Ancor più in uno sport che è tutt’altro che malato, ma in grande crescita ovunque?
Quanto ci mancherai, cara vecchia Davis. Grazie per le tante emozioni che ci ha regalato.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Coppa Davis, Marco Mazzoni, Open Court, Riforma Coppa Davis
il tuo approccio verso chi ha opinioni diverse è il problema del tennis. è una maleducazione di tipo “calcistico” contro cui bisogna fare argine.
perché non segui il calcio e lasci stare uno sport che per spirito e per attitudine non ti compete?
Decisione folle non ho parole ma da quando?
@ yonex (#2177869)
88 sono gli anni che ho.
Non ti permettere di essere così maleducato
e quale sarebbe, di grazia, questo spirito del gioco che la formula della davis cancellerebbe?
Comunque la FIT, Federazione italiana tennis ha votato a favore di questa nuova formula della coppa Davis. Diciamolo questo eh
vedo che non viene colto un punto dai detrattori.
per la davids, il circuito si ferma completamente. ma quanti giocatori sono impegnati? una manciata, che diminuisce di volta in volta.
il circuito viene fermato per far giocare 30/20 tennisti, di cui top 20 un paio, magari con zero top 10.
l’interesse? se sei della nazione che è passata, sì. altrimenti no. che vuol dire che invece di essere un evento mondiale, ai quarti hai 8 nazioni interessate e tutto il resto del mondo che guarda altro, in semifinale 4 nazioni.
numericamente, insomma, nessuno.
la itf, che promuove il tennis nel mondo, ha finalmente preso atto che della davids senza evento non frega niente a nessuno, e che per promuoverla c’era bisogno di un evento.
gireranno più soldi? e allora? cos’è, lo sterco del diavolo? i giocatori sono professionisti, e fanno i loro interessi. chi vuole vedere il tennis fatto solo per passione, vada a vedere gli open sotto casa, o gli itf che di fatto sono la stessa cosa. già le competizioni a squadre, dalla serie C in poi, evitatela perché vi svelo un segreto: sono tutti pagati e giocano perché vengono pagati altrimenti sarebbero altrove.
no, beh, dai, sono comunque vent’anni e non trenta.
Pecci era paraguayano
se l’88 è l’anno di nascita è l’unica scusante che hai per le boiate che hai scritto.
qui si tratta di tradizione,di orgoglio di giocare per la propria nazione,dell’instaurarsi di un clima molto speciale che nessun torneo di singolare potrà mai dare.
i migliori non la giocavano ? peggio per loro,gli assenti hanno sempre torto.
i migliori si lamentano del calendario troppo pieno di impegni ?
trattasi solo di mercenari,sempre disponibili per laute esibizioni,ricchissimi che vogliono diventare sempre piu’ ricchi.
la Davis ha scritto pagine epiche che non saranno eguagliabili da nessun torneo.
le persone come te che si sentono in diritto di insultare gli altri se la pensano diversamente sono il male del tennis, non un regolamento che cambia.
questa “calcisticizzazione” è il segno dei tempi contro cui fare argine
nonostante una parte dei meravigliosi ricordi sportivi della mia infanzia ed adolescenza sia legata alla Davis, ho come l’impressione che si tratti principalmente di un rimpianto alla “quando eravamo giovani noi…” La Davis degli anni ’80-’90 non tornerà più, non ce lo sogniamo neanche, come non tornerà più il mondo della nostra infanzia. Nel Ventunesimo secolo, in cui lo sport è uno show business multimiliardario, un evento come quella Davis è improponibile ed anacronistico, e allora ben venga questo campionato del mondo a squadre, che magari coagulerà l’interesse dei tifosi, come avviene con i mondiali di calcio (anch’essi si disputano in campo neutro per tutte le nazionali, tranne una).
Rif.to msg di Arenzano88 – Guarda se i più forti non la giocavano è perchè non era conveniente. Ma i vertici l’hanno volutamente renderla “non conveniente” nel tempo. Guarda la decisione di non dare più punti per le classifiche ATP. Se invece i punti li aumentavano equiparando una vittoria di una Davis ad uno Slam avresti visto che i forti ci sarebbero andati.
Guarda le ultime Olimpiadi. Hanno tolto i punti ATP e diversi forti l’hanno disertata per fare tornei di esibizione.
Come tutto in politica. Prima creano le condizioni per dirti “guarda che non funziona” e poi ti appioppano la nuova legge che avevano già in mente per fregarti.
Comunque l’argomento richiede un approfondimento personale. Ho letto svariate testate, ma nessuno che si degni di descrivere lo svolgimento nei dettagli.
Per chi ha avuto la bontà di leggere, e commentare, aggiungo un passaggio che mi è mancato, o che o solo accennato. Uno degli aspetti che considero grave, è che questa rivoluzione sia arrivata dall’ITF.
La ITF in teoria dovrebbe custodire le “chiavi del gioco”. Passi anche che l’ATP – ente che tutela il business dei giocatori – provi anche soluzioni estreme per massimizzare il guadagno dei giocatori. E’ nel loro interesse totale. Ma la ITF invece, insieme alle Federazioni nazionali, dovrebbe essere attenta a preservare storia, unicità, peculiarità della disciplina. Il msg che viene da questa riforma, è che tutto è possibile, che il business domina e che si può rivoltare lo sport a piacimento, basta che girino più soldi possibili. Questo per me è grave, ed apre scenari orribili, potenzialmente pericolosissimi. Perché L’ATP o altri soggetti privati si sentiranno ancor più autorizzati a proporre novità sempre più estreme e lontane dallo spirito del gioco.
Spero di sbagliarmi
saluti e buon tennis a tutti
m.
@ Peppecuns (#2177738)
Un appassionato che snobba la Davis perchè non giocano i big non è un “appassionato”. La Davis non è un Master 1000….ma che mi metto a discutere a fare!!! poveri noi
Concordo con Bertolucci e con Mazzoni , fate quello che volete ma chiamatela minki cup .
Se si avesse avuto un idea nuova , ad esempio valutare la qualità del prodotto nazionale , si giocava al meglio dei 3 set tutti con tie break, 4 incontri di singolare maschile 4 di singolare femminile , un doppio maschile uno femminile e un doppio misto . In questo modo il peso dei big era irrilevante e anche le seconde linee avevano il loro momento di gloria .
mah, io non condivido questo articolo, principalmente per 2 motivi
1) da un lato si dice che la Davis andava riformata, ma poi si dice che la formula è sbagliata. il che può essere vero, ma può essere anche falso. Nello sport ci cono cambiamenti buoni e altri meno buoni. la “sudden death” nel calcio è durata poco, perché si è visto che erano meglio i vecchi supplementari di 30. viceversa l’aumento delle possibilità di sostituire giocatori nel corso della partita è stato confermato ed incrementato. Credo che ci sia una fase finale con troppe squadre magari si poteva limitare a 4 o 8 squadre mantenendo i 5 set, ma sono cose che vedremo, Se ci saranno correzioni da apportare verranno apportate.
2) si dice che sarà un disastro ma che “è solo business, dollari” ma i soldi non circolano da soli. E’ il pubblico (e gli sponsor) che li portano. Se questa “nuova Davis” sarà un fallimento, cioè non interesserà pubblico giocatori e sponsor, verrà cambiata, se invece sarà un sucesso allora proseguirà. Se facciamo questi discorsi pauperistici (molto alla moda di questi tempi, ma poco interessanti ed esplicativi) allora dovremmo ridurre il numero di tornei, il montepremi e quant’altro.
Insomma io sono favorevole, con riserva, e anzi speravo che anche la Fed Cup avesse qualche innovazione, perché che una squadra possa vincerla vincendo tre sfide contro squadre magari rimaneggiatissime mi pare una assurdità.
@ Marco Mazzoni (#2177829)
Mazzoni, gli eredi Davis potrebbero almeno inibire l’uso del glorioso nome a questa esibizioncella milionaria di fine anno? Mi augurerei di sì.
@ Arenzano88 (#2177830)
C’erano altre possibili soluzioni da applicare per poter migliorare la competizione. Ucciderla non è stata sicuramente quella migliore. La Davis non esiste più, questo è un teatrino sgancia soldi.
Ma che ne sai tu di Canè, Gaudenzi, Nargiso….di Panatta che per poco non butta giù l’arbitro dalla sedia…che ne sai?
Le emozioni non si comprano!!! al diavolo voi e i vostri soldi!!! Hanno distrutto una competizione che mi emozionava fin da bambino!!!
Tutti a difendere una Davis che ormai i più forti non giocavano più o quando la giocavano la vedevano come un fastidio.
La federazione internazionale ha preso atto della realtà e ha fatto quello che riteneva fosse meglio vista la realtà
@ Winter18 (#2177725)
Amara verità, in ogni sport. Si persa misura, la poesia del gesto, il sogno. Tutto è solo un business.
Grazie Marco Mazzoni. Bell’articolo, anzi: grido di dolore. Sarò un reazionario come il 99,99 %, ma se l’elite è questa, è lecito disperare. E poi perché buttarla sempre in politica?
Ricordo la vittoria di Adriano con Lendl al Foro: quegli ultimi due set vinti 6-0 6-0 con Panatta che sciorinava tutto il suo talento (esiste il dvd per gli appassionati), le vittorie di Canè su Wilander, Camporese che batte quasi da solo l’Invencible Armada spagnola di Moya e Alberto Costa, Fognini che batte Murray a Napoli …
Concordo su molto di ciò che hai scritto… Ma la corrispondenza del nome con la sostanza di una cosa non va mai data per scontata. Come pensare che il Parmisan americano sia fatto in provincia di Parma… O che negli anni ’80 quando votavi PSI votavi per il partito di Nenni…
C’era una volta la serie A di calcio dove c’erano delle squadre più forti, (3-4) che vincevano di più e poi c’erano tutte le altre che a turno ogni qualche anno vincevano lo scudetto, ed era fantastico vedere le “altre” squadre che ogni qualche anno buttavano giù il castello e prevalevano sulle più forti. Così succedeva anche nella vecchia coppa campioni. Ora non più. Vincono sempre e solo le stesse squadre, si prendono la maggior parte degli introiti televisivi, degli introiti degli sponsor, dei premi della lega, della uefa e cosi via…sono e rimarranno sempre le più ricche e le più vincenti.
Grande Mazzoni, come sempre (o quasi).
Purtroppo era nell’aria, la Davis era bella e maledetta, meravigliosamente ingiusta, la sublimazione dello sport inventato dal diavolo (cit. A. Panatta).
La Davis non era in linea con le esigenze ed i tempi della TV.
Era quindi inevitabile che la facessero morire.e sSe vogliamo, la fine della Davis non è il guaio più grosso che stiamo passando (e passeremo) a causa di un mondo che riconosce solo il valore venale delle cose
E’ una metafora? Questo lo avevano capito pure i muri.
Avete un concetto della metafora un po’ troppo ampio vasto direi.
Quindi uno potrebbe benissimo paragonare i fatti di genova all heysel magari dicendo questo e’ l’heysel ligure.
Tanto da una parte e’ terrorismo dall’altra tennis e centrano zero giusto?
Da una parte il calcio.. e dall’ altra parte una sciagura naturale..centrano? No zero
I morti vanno lasciati in pace e se davvero nn ci arrivate le cose sono 2 o non siete mai stati toccati da vicino da questa cosa, oppure x voi e’ tutto un gioco e una metafora.
Metafora un paio di pal..
Ogni parola ha il suo peso e va scritta o detta con intelligenza senza fare paragoni assurdi.
Si tratta di sport e sport deve rimanere io nn sono un giornalista ma se uno magari si mette un po’ di piu’a riflettere ne trova altre di metafore o semplici parole.
Bastava scrivere davis ko
Davis alla deriva era la stessa cosa.
Fatelo leggere in usa sto articolo poi vediamo se la pensano come voi.
Mi incazzo piu’ con voi e nn con mazzoni, lui l/avra’ scritta a caldo fa il suo lavoro li fa bene e puo’ sbagliare come tutti i cristiani.
Voi avete avuto il tempo di leggere ragionare x ore senza aver capito la cavolata.
I morti vanno lasciati in pace e nn vanno mai scomodati
sono favorevole alla riforma. la coppa Davis negli ultimi 10 anni è stata snobbata da tutti i big del tennis. anche il calcio da più di 25 anni ha cambiato la formula delle coppe europee e sinceramente ora si vedono i grandi club giocare in Champions mica più le squadre di malta Lussemburgo o isole faoer
Sarebbe bello se si unissero con la fed cup…2 incontri maschili, due femminili, due doppi di genere e uno misto….ogni 2 anni alternati con le olimpiadi.
Se ho capito bene ed ho fatto bene i conti sono 75 match in una settimana (50 singolari e 25 doppi) Poco meno di un master 1000. Questo mi sembra il difetto della competizione, che non riuscirai a seguire tutto. Spero almeno non facciano due incontri dello stesso match in contemporanea su due campi diversi (es un Italia Francia con un singolare sul centrale e l’altro in contemporanea su un camo secondario)
In qualità di Grammatico, mi sono fermato a ‘La Davis è morta… Non la chiamerò più Coppa Davis”.
Tutto nasce, cresce, appassisce e muore. Tutto. Ma proprio tutto, eh… Ok? Non è difficile da capire. Anche Spider99 a questo ci può arrivare. Che stia appassendo (?) la Davis, una competizione che celebra l’idea di stato-nazione, a me non sembra affatto male: in assoluta sintonia coi tempi la staffetta con la nascente Laver Cup (competizione che celebrerà la più attuale idea di continente…). Io – italiano per caso – tifo un canadese, nato in Israele, da genitori russi… Oppure tifo uno svizzero sposato a una slovacca emigrata in Svizzera. Niente male anche il giovinetto di padre greco e madre russa…Giusto per stare in un dominio tennistico, a parte Spider99, capite l’incongruenza, l’obsolescenza dell’idea di stato-nazione? Jorginho (chi diavolo è Jorginho????) in nazionale italiana??? Che senso ha una Nazionale di Jorginhi? E il Campionato italiano in cui le squadre serie hanno 10 su 11 giocatori provenienti da tutto l’orbe terracqueo e se fosse possibile anche da Marte? Indietro non si torna, anche se lo Spider di turno (moltiplicato per 99) magari non capisce il motivo dei cambiamenti. In genere è la stragrande maggioranza degli uomini (99.99%) che è sempre in ritardo (ritardati o ritardatari) rispetto ai cambiamenti del reale quotidiano… Ma il cammino nelle cose umane viene sempre tracciato dal restante 0.01%. Quel 99.99% segue a pecora. Alcuni si accorgono del cambiamento, ne capiscono le conseguenze, e, se non sono d’accordo con i decisori, cercano, quasi sempre inutilmente, di cambiare/resistere/ribellarsi (pecore nere); altri – ancora la stragrande maggioranza – bofonchiano per i primi 5 minuti, non si sa bene neanche il perché, ma già dal sesto minuto pascolano allegramente tirando al Venerdì successivo.
Ps: mi sembra di capire che i decisori non ne abbiano cambiato il nome, pertanto la Davis NON è morta Mazzoni;le parole hanno un loro senso… non usiamole a capriccio – detto da Grammatico.
Devo farmi ancora un’idea precisa riguardo questa rivoluzione, solitamente sono abbastanza tradizionalista, certamente negli ultimi anni la Coppa Davis ha perso molto fascino, aveva bisogno di un restyling.
Devo fare un appunto alla redazione: non mi è sembrato corretto non avere pubblicato un articolo che spiegasse la nuova formula della Coppa Davis ma solo un articolo di opinione, tra l’altro totalmente sbilanciato verso una parte. A questo punto sarebbe stato giusto equilibrare con un articolo che spiegasse i vantaggi della nuova formula…
Sicuramente non la guardero’
La coppa Davis è morta già da lustri… Chi ne parla cita Connors, McEnroe, Cané… Fare finta che questa riforma uccida il tennis è come pensare che la rivoluzione francese sia scoppiata perché qualche dozzina di giacobini passeggiava per piazza della bastiglia il 14 luglio 1789… La riforma si è resa necessaria perché si fa scempio di questa competizione da decenni. Osservo come si consideri inoltre una competizione esclusivamente maschile paradigmatica dell’intero movimento è ciò mette ancora più in luce come si sia reazionari nel profondo ed incapaci di critica e misura (paragoni con l’11 settembre 2001 quantomai impropri). Io penso sia meglio un formato nuovo che lo scempio di quello che era diventata oggi la Davis
L’Italia come ha votato ? Quest’anno ci saranno i play out?
Il mondo si sta involgarendo .. ovvio che anche il tennis si involgarisca. Tutto uguale tutto fast food e popcorn .. sempre più finto e adatto alla pubblicità imperante. E’ accaduto per gli sport motoristici, per il calcio, per l’olimpiade e anche per il tennis. La Coppa Davis era ormai fuori dal tempo perché mischiava dilettanti e campioni e consentiva con il fattore campo e superfici di sovvertire pronostici .. ma è squadra laddove questo all 1000 per cento è sport individuale. Non c’erano punti e soldi e quindi il solo prestigio non bastava più. Ciononostante tutti i grandi hanno voluto vincerla. Ora andranno tutti a prendere i soldini, gli spalti pagati dagli sponsor sarannno vuoti e diventerà una esibizione televisiva come la Laver Cup. Benvenuti nel nuovo mondo.
Chi pensa che sia giusto ciò che hanno fatto, è un coglione e non ci capisce niente di tennis. Che vergogna.
Come al solito Mazzoni non delude: articolo eccellente e condivisibile dalla prima all’ultima riga. Chapeau!
Per qualcuno che scrive in continuazione su questo sito la metafora dell11 settembre è troppo forte . Ma non vi chiede mai se avete veramente capito?
Condivido anche le virgole di Mazzoni e aggiungo che io farò di tutto per far fallire questo progetto . Così come ho fatto con gli altri circuiti inventati neglimultimi anni non ho visto un punto e con tutti imiei amici ne ho parlato malissimo . La prima cosa che noi appasionati possiamo fare è opporci al fatto che si continui a chiamarla coppa davis . Troviamo il modo per fare una petizione di tipo internazionale .
@ ilpallettaro (#2177716)
Ma chi ha detto esempio di rettitudine ? Parlavo di personalità , anche fuori dal coro e in questo Mac e Connors hanno avuto pochi rivali…. Nadal e Federer e gli altri sono molto pro sistema
Capisco la nostalgia, ma già da molti anni la manifestazione veniva snobbata dai big e quindi dagli appassionati…il “pasionario” Mazzoni nel prossimo articolo spiegherà che il primo turno a 24 squadre ricalchera’ il modello attuale, con i vincenti più wild card ecc, che si sfideranno nella settimana dopo le atp finals…vedremo…
@ Max secondserve (#2177733)
casomai, era Canè che teneva ‘su’ Narciso.
Camporese non lo vuole nemmeno il correttore automatico.
Nargiso che da solo regge il doppio con gli svogliati Cane’ o Camporeale, più interessati ai singoli, che ricordi.
Mazzoni sei un ottimo giornalista e i tuoi articoli li ho sempre letti con piacere.
Ma stavolta hai steccato parliamo sempre di sport.
L’11 settembre i morti lasciali stare.
Con rispetto nick
Onore a Germania,GRAN Bretagna,aUSTRALIA CHE HANNO VOTATO CONTRO !!!
Ma conosci il significato di metafora?
Per quanto forte è una metafora
Caro Mazzoni, quando invece che di Sport si inizia a parlare solo di soldi, tv e sponsor, lo Sport perde sempre. Giorno tristissimo per tutti noi Sportivi.
È un tifoso che ha il sacrosanto diritto di esprimere la sua. Il mondo farebbe volentieri a meno di opinioni assolutiste come la tua.
Sei parente? O l’avvocato? Anche per me sono gentaglia…rovinano una storia…un cambiamento è una cosa questo è uno scempio
se guardi il tennis solo se c’è un italiano, è un problema tuo. per fortuna il nostro mondo è un mondo dove quelli come te, sono una esigua minoranza. ma perché non segui il calcio, che mi sembra molto più adeguato al tuo livello di comprensione dello sport?
Pecci giocava per il Paraguay.
connors come esempio di rettitudine morale? ahahahaahhahaah
Anche se per motivi differenti sono con te.
In primis la Davis era morta da un bel po’ e, mi espongo anch’io alle critiche, per me non era più una competizione di squadra; ne è un esempio la vittoria della Gran Bretagna di pochi anni fa. Quando ad un singolo giocatore è permesso di giocare 3 match su 5 in questo sport il concetto stesso squadra va a farsi fot…..
Il punto positivo della riforma è la “fase conclusiva” unica in un’unica nazione come TUTTE le competizioni riguardanti le squadre nazionali di TUTTI gli altri sport sulla faccia del pianeta.
Hanno però sbagliato pesantemente la formula: 18 team in una 1 settimana per non parlare del 2 su 3 che è vergognoso.
Una Final Four della stessa durata con la formula classica sarebbe stata meglio per esempio.
Si è persa, inoltre, l’occasione di renderlo un vero sport di squadra.
5 match? Bene ogni nazione deve schierare 4 singolaristi e 2 doppisti per un totale di 6 tennisti. Questo vuol dire squadra e non il Nadal o il Murray in stagione divina che vincono da soli la Davis.
Marco non perdere la speranza, le novità all’inizio devono essere testate, gli aggiustamenti fanno sempre in tempo ad essere introdotti.
Mercanti impossessati del Tempio, che siate maledetti!
ma come ti permetti? “gentaglia”? ma chi sei? ma li conosci?
La Coppa Davis così com’era non andava più bene. E da parecchio. Sono favorevole alla riforma. Si potrebbe migliorare portando a quindici giorni la manifestazione.Le squadre andrebbero scelte in base alla classifica dei migliori giocatori del mondo.
in questo caso, 30 anni. probabilmente c’era ancora il muro di berlino, e il reddito pro capite in cina era un paio di dollari al giorno.
percui chi non è d’accordo con Marco Mozzoni, secondo lui non ama il tennis.
ma non basta: per togliere ogni dubbio sulla proprio qualità intellettuale, il nostro paragona un cambiamento di regolamento di un torneo con l’11 settembre, ossia con qualche migliaio di morti ammazzati in modo atroce.
ogni commento è superfluo.
Che orrore! Che tristezza. Temo sia l’inizio della fine per il tennis inventato 140 anni fa. Questa gentaglia è interessato solo al vil denaro. Siano maledetti!
Sono praticamente d’accordo con te (cosa che mi capita spesso). Come molti appassionati anch’io ero legato alla tradizionale e affascinante Davis e la ammiravo, ma non se il prezzo da pagare era la rinuncia dei top player, fatto che come hai precisamente descritto accadeva. Quindi, anche se un po’ a malincuore, sono favorevole a questa riforma perché credo che attirerà di nuovo i top player. Se non accadrà, le novità saranno state un male, altrimenti un gran bene
Io mi ricordo le famose partite con il Cile di Pecci, commento di Galeazzi o di Ivana Vaccari
Caro signor Mazzoni, una sola parola: bravo!
Cane’ wilander mi appassionai con la Davis
@ Chittammuorto (#2177694)
E sostenuta da panzuti e dilettanti incapaci rappresentanti di federazioni che non hanno mai tenuto una racchetta in mano nemmeno o giocato una partita in un torneo nc.. Fa vomito questa decisione…non e’ un 11 settembre…è’ l’anno zero, il Big bang del tennis…senza fare i moralisti….è’ un fiume di vomito e basta!
Sappiamo almeno chi ha votato e come?
In particolare come ha votato la nostra FIT, mentre credo che gli inglesi della LTA siano stati contrari.
@ Marco Mazzoni (#2177659)
Hai scritto bene, e’ chiaramente una metafora, una tinta forte per descrivere una metastasi sportiva oggi diventata conclamata…è sponsorizzata da giocatori mercenari come Federer e Nadal…splendidi campioni e servi biechi del vile denaro !!!!! Mettetevelo in testa….
Bravo Mazzoni mi hai fatto commuovere…….
il miracolo di milaukee… che ricordi…
Il declino di questa competizione mi fa venire in mente lo sfascio della serie b e c in italia provocato dal calcio globale,ormai le federazioni non contano più nulla rispetto ai campioni che sono interessati solo a giocare slam e i mille in preparazione degli stessi
Il calore del tifo durante la coppa davis è stato unico adesso il dio denaro ha rovinato ancora una volta il nostro amato sport spero ci ripensino sono ancora in tempo
Bellissimo articolo.
La Davis é una competizione unica che trasmette incredibile emozioni: riesce a trascinarti anche quando in campo non c´é l´Italia. Ed é bellissimo, nel compassato circuito tennistico, sentire esplodere, di tanto in tanto, il boato da stadio della Davis.
Anni fa la Federation Cup si giocava con una triste formula di una settimana: la competizione ci ha guadagnato tantissimo con l´attuale formula che si svolge durante l´anno. Sembra un abominio che la Davis abbia effettuato il percorso inverso.
Vero che i grandi campioni snobbino la Davis. Vero anche che molti di quegli stessi campioni abbiano fatto di tutto per avere in bacheca l´Insalatiera d´argento.
C’est l’argent qui fait la guerre; di sicuro ritorneranno i big quelli che l’avevano lasciata per futili motivi salvo presentarsi in occasione delle olimpiadi.
… e se non si fosse fatto male Gaudenzi… chissà
Ma Panatta che scuote la sedia dell’arbitro l’anno prima?
Spiace moltissimo. Il tennis perderà seguito X questo.
Io x esempio non so se sarei un appassionato senza. Onestamente se non ci sono italiani in campo difficilmente guardo partite (eccetto finali 1000 o slam dai quarti in poi).
Tanto folklore perso. Così.
Io sono fra quelli che non l’avrebbe cambiata affatto.
E continuerò a sperare che torni così.
Finalmente! Sono d’accordo, ormai su internet si trovano solo lenzuolate di opinioni senza un minimo di descrizione dei fatti che aiuti chi legge a contestualizzare e prendere posizione
RIP Davis Cup.
Mi mancherai.
Non posso credere che mi hanno tolto la Coppa Davis , aveva un sapore unico mi ha emozionato a volte fino allo spasimo. Mi ricordo che addirittura nella semifinale vinta contro gli Stati Uniti nel doppio con Nargiso a un certo punto spensi la televisione e la riaccesi per la tensione e l’intensità dello scambio. Poi andammo in finale nella mia Milano. Tutto passa purtroppo.
A me sinceramente non ha mai “preso”, l’ho sempre seguita con un’occhio solo tifando ovviamente per prima l’Italia ma l’ho trovata anche fastidiosa per intralciare il normale calendario singolare. Capisco e rispetto a chi piace, soprattutto chi ha un pò di anni in più ma la nazionale nel tennis non ha senso come negli altri sport.
Difatti questa è la prova che non sia molto amata, è uno sport singolare non come il calcio basket pallavolo ecc…dove si hanno manifestazioni apposite ogni 2 o 4 anni. Nella Davis invece devi ritagliarti fatica e spazi togliendoli al tuo lavoro in singolo ogni anno ogni tot weekend. Non è proprio paragonabile. E siamo visti a dove siamo arrivati.
Più che altro non trovo molto sensato fare 18mila incontri in una settimana tutti i giorni nello stesso momento, è inevitabile che non si possano vedere tutti
Grazie 1000 e complimenti: di questi tempi l’autocritica è merce rara e preziosa
D’accordo su tutto… ma non sarebbe stato il caso di fare PRIMA un articolo più informativo in cui si spiega il cosa, come, perché e quando e DOPO un articolo d’opinione, anche perché così non si riesce ne ad immedesimarsi ne ad essere contrari con quanto scritto… scusate se invece è stato fatto e non l’ho visto io.
Tutto tristemente vero. Condivido in pieno….niente spazio x il cuore, solo soldi
È inutile dire che la Coppa Davis da un po’ di anni non avesse il valore originale, una manifestazione partita come la più importante del mondo e sempre più in caduta in libera. Quanti giocatori tra i primi 100 preferirebbero vincere un masters 1000 (non uno slam) che la ormai ex Coppa Davis? Secondo me in molti, e per la Coppa Davis questo di certo non può andare bene, in tanti sostenevano il bisogno di un cambiamento (me compreso), ma siamo davvero sicuri che sarebbe stato possibile trovare un posto, anche forzato, all’interno di questo calendario tanto diverso da quando questa competizione è stata ideata? Forse la verità è che la bellissima Coppa Davis è giunta alla sua conclusione naturale e che nessuna riforma le avrebbe fornito il suo fascino originale.
11 settembre è un paragone troppo forte. Mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno.
Hai proprio ragione, l’ATP negli ultimi 10 anni ha fatto di tutto per distruggere la diversità, con condizioni di gioco uniformate, e ora pensa a ridicole e orrende riforme che tendono alla distruzione del tennis. Il risultato lo vediamo già oggi, con una nuova generazione che gioca tutta uguale a parte rari casi. Tra 15 anni il tennis sarà morto per me.
Bisogna fermare questo circo!
Onore a quel 29% che ha resistito alla tentazione del vil denaro.
Condivido in toto. La cosa più triste è che i top player ( Nadal e Federer in testa) erano favorevoli a questa riforma , robot schiavi di main sponsor e nulla più. Sono lontani i tempi Di mcenroe e Connors
11 settembre del tennis..esagerati.
Oddio, il paragone con l’11/09 è aberrante…
La globalizzazione non c’entra molto secondo me, ma i big già la snobbavano per ragioni di calendario ed economiche quindi con la nuova formula molto più snella si punta a un rilancio della competizione.
C’è poco da stupirsi, quando alcuni/e big player preferiscono partecipare (perchè profumatamente pagati) a IPTL (carrozzone già fallito) o Laver Cup (vediamo quanto dura) ed evitano la Davis come la peste con scuse leggermente ridicole (la più classica quella del calendario pressante) questo è l’unico risultato a cui si poteva arrivare
Caro Mazzoni, la tua lungimirante ed intelligente lettera più che articolo ricalca il pensiero puro e appassionato di milioni di appassionati che amano questo sport e hanno vissuto la Davis con emozioni, esaltazioni e frustrazioni alterne, perche questa era e per me rimane la Davis. Io con la squadra azzurra, amico dei ragazzi, di Sergio e di Corrado sono stato dal Cile al Kazakhstan passando per mezza Europa..e so bene quello che scrivi. Oggi siamo tutti più sconfortati dalla asetticità di una futura competizione che sa di HARLEM GLOBE TROTTERS più che di tennis… Purtroppo troppo spesso molti panzuti, lottizzati e mentalmente impreparati dirigenti hanno rovinato lo sport grazie a decisioni infelici e totalmente assenti da logica, storia, evidenza….e ora è’ arrivato il canto del cigno della Davis, la regina del nostro sport.. E purtroppo sarà sempre peggio… Peggior commiato per la Davis non poteva esserci.
Non sono molto d’accordo(eviterei innanzitutto il paragone con l’11/9… anche se capisco cosa intende mazzoni). A parte questo la Davis ormai da quando ha smesso di dare punti ha smesso di attirare i big scoraggiati anche dalla lunghezza dei match, dei viaggi in trasferta e degki eventuali cambi repentini di superficie che possono causare infortuni. Nadal non l’ha praticamente giocata per sette anni, federer l ha vinta una volta poi non si è più visto, Murray e wawrinka e delpo praticamente uguale. Nole l ha giocata a sprazzi. Il tennis è uno sport individuale e la Davis ormai stava sempre più perdendo importanza diventando una reunion per giocatori di secondo livello in cerca di una giornata di gloria. E anche il fattore campo soprattutto in finale mi è sempre sembrato assurdo. Sono a favore del cambiamento e voglio dare una possibilità a questo nuovo format. Sarò un Po troppo materialista ma il tennis ormai si basa tutto sul vile denaro come d altronde quasi tutti gli sport e quindi il format Davis non era più adatto per i motivi detti sopra. Secondo me questo nuovo format non farà perdere l entusiasmo ma anzi potrebbe attirare i top Player ogni volta. Riceverò probabilmente critiche ma la penso così.
non mi piace, non mi piace. La Coppa Davis oggi è morta. Sicuramente andava riformata in qualche modo, ma così è un pastrocchio. E più dei 2 set su 3 mi scandalizzano i due singolari in meno alle “finals”.
PS. Qualcuno sa come ha votato la FIT?
PPS. Per la Fed Cup cambia qualcosa o è stata benevolmente ignorata?
ennesimo effetto della globalizzazione,vera tragedia del mondo.
onore a quel 29% che non si è arreso,sinceramente fossi un giocatore mi rifiuterei di giocarla concepita in questo modo.
tradizione,sovranità,senso di appartenenza,tutte cose che si cercano di appiattire in nome di un mondo unico schiavo del dio denaro.
Beh il paragone con l’11 settembre mi pare francamente censurabile…x il resto concordo che la nuova formula fa storcere il naso ma andare avanti così aveva poco senso
INECCEPIBILE!!!!! Spero non la chiamino più coppa Davis. È defunto il tennis…..
Ma farla su due settimane (almeno) come uno slam li dava così tanto fastidio?
condivido tutto e non aggiungo altro. sarebbero solo improperi. Peccato solo che alle nuove generazioni, come anche in questo caso, si fa arrivare il messaggio che conti solo il valore economico di tutto ed una rapidità insensata. Non i valori essenziali. Forse non si crede più nell’umanità.