Open Court: la morte della Coppa Davis. Quando i dollari comprano l’anima (di Marco Mazzoni)
La Coppa Davis è morta. Evviva la Coppa Davis. 16 agosto 2018, data da segnare in nero sul calendario. Sarà ricordato come l’11 settembre del tennis. Non NYC ma Orlando, Florida. Il meeting dell’ITF ha prodotto “il mostro”, quello che ogni vero appassionato di tennis (e di sport) temeva. Il 71% delle Federazioni ha votato a favore della nuova formula per la competizione a squadre nazionali di tennis. Sì, non la chiamerò mai più “Coppa Davis” perché non avrebbe senso. Non è più quella meravigliosa manifestazione, nata nel 1900, più antica competizione a squadre nazionali all sports. No. La decisione ha di fatto cancellato tutto, azzerato tutto, trasformandola in una sorta di esibizione di fine anno, in sede unica, senza alcun valore tecnico importante. Non ha senso adesso parlare a caldo della nuova formula. Ci sarà tempo. Quello che invece, a caldo, preme sottolineare è la portata antistorica, scellerata e rovinosa di questa decisione.
La Coppa Davis era malata, da tempo. E chiunque la amasse per davvero, come il sottoscritto, ha scritto più volte sulla necessità di una sua rivoluzione, anche profonda. Ma senza cancellare la sua unicità, i suoi valori, la sua diversità.
Inutile arroccarsi su posizioni anacronistiche: la cara “insalatiera” era da riformare. Profondamente. Ma non andando a minarne le fondamenta. Cancellando i 5 set, cancellando il fattore casa, cancellando uno spazio importante da dedicarle, cancellando quel senso di appartenenza che era la sua bellezza. Perché è necessario uniformare tutto? Perché la diversità è sempre più osteggiata? Per una manciata di weekend all’anno si poteva davvero “rovinare una stagione”? E le emozioni di giocare in casa propria, davanti ad un pubblico caldissimo ed un “filo ostile”, a pompare match leggendari dove lo mettiamo? Enorme tristezza…. In Davis molti giocatori “medi” diventavano “leoni”, superando i propri limiti, tecnici ed agonistici. Partite incredibili, lunghe, con pronostici sovvertiti, con campioni che si “sgonfiano” facendo anche storiche figuracce per la tensione del momento. Partite diventate epocali. Se ne potrebbero citare decine. Riprendendo la classifica dei migliori incontri dell’anno, quasi sempre la Davis è presente. Ai primi posti. E non importa che i protagonisti siano solo Nadal, Federer, Sampras, Agassi, Borg, Becker e via dicendo. La Davis era “leggenda” perché era capace di creare lei stessa il mito. L’occasione unica. Moltissimi appassionati bambini sono stati avvicinati al nostro sport proprio dalla Davis, dalle emozioni uniche del seguire la bellissima atipicità di uno sport prettamente individuale che diventa di squadra. E coinvolgeva come poco altro. Chiunque ha vissuto sugli spalti un bel match di Davis lo può testimoniare.
Si potrebbe continuare a scrivere decine di aspetti positivi della cara Davis, ma non esistono parole adeguate ad esprimere le fortissime emozioni che tanti finali o singoli incontri ci hanno regalato. Un patrimonio che oggi è andato perduto, perché la nuova competizione non promette nulla di buono. Possibile che con le maggiori risorse, si riesca a coinvolgere più top player. Però la formula è sbagliata, perché così la kermesse è “banalizzata”. Senza fattore casa e soprattutto con una durata così breve, la nuova competizione sarà relegata alla stregua di un M1000 come Shanghai, addirittura a fine anno quindi totalmente accessoria. Mi auguro fortemente di esser smentito dal campo, ma le sensazioni sono bruttissime, oggi, con la morte nel cuore. Molte volte abbiamo parlato di possibili alternative. Ce ne erano tante. Anche la formula “campionato del mondo” volendo, meritava una chance, ma da disputarsi su più settimane, magari dedicando l’intero mese di ottobre, o con finestre meglio collocate in calendario; mantenendo i 5 set assolutamente, con più doppi, più match con più giocatori… Le soluzioni possibili erano moltissime. La formula scelta è qualcosa di totalmente lontano dallo spirito che ha animato la Davis in tutti questi anni. Ma perché si è arrivati a questo?
Si è scelto di seguire il business. I dollari. Si sono fatti sedurre da un progetto ricchissimo, faraonico, grazie a cui tutti i partecipanti potranno banchettare allegramente, satolli di verdoni. Pare che alle federazioni andranno molti soldi. I giocatori “chiedevano” di giocare di meno… però sono mediamente propensi a disputare un sacco di tornei accettando anche spostamenti discretamente “folli” quando è conveniente… Lo sarà anche questa nuova avventura? Vedremo. E con che spirito sarà affrontata? Il campo dirà.
Di sicuro la mia stima personale va a quel 29% di inviati federali ad Orlando che hanno resistito, hanno combattuto (alcuni da mesi, come Lleyton Hewitt per citarne uno molto noto e che si è speso totalmente), che non si sono fatti incantare dal business e dalle sirene di queste compagnie economiche internazionali che non hanno alcuna cultura sportiva e solo ambiscono ad incrementare il giro economico, per proprio tornaconto e dei propri assistiti.
Tanto ormai il mondo va di corsa. Si dimentica tutto, ci si abitua a tutto, assuefatti a quel che ci propinano come “cool”. E forse questa è solo la prima picconata verso un tennis videogame, spersonalizzato, con una durata a tempo, senza vantaggi, con set corti, come un qualsiasi prodotto usa e getta. Ma dove è la necessità di omologare a tutti i costi, e cancellare quello che è diverso? Ancor più in uno sport che è tutt’altro che malato, ma in grande crescita ovunque?
Quanto ci mancherai, cara vecchia Davis. Grazie per le tante emozioni che ci ha regalato.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: Coppa Davis, Marco Mazzoni, Open Court, Riforma Coppa Davis
@ Paolo (#2179108)
Qualificazioni???? Con 3 tie break? Tanto vale sorteggiare! Oh mioddio…. il calcio e gia andato a p… il tennis sta seguendo…
@ luigi (#2178192)
Caro Luigi evidentemente il troppo sole l’ha preso qualcun’altro.
Io, ironizzando e ignorando quello che avevano creato, paventavo l’ipotesi dei 3 tiebreak al posto dei set.
Invece l’hanno fatto veramente!!!!
Le qualificazioni di febbraio per determinare 12 squadre partecipanti saranno proprio con la formula dei 3 tiebreak al posto dei set.
Nella fase finale il 3° set sarà un tiebreak al posto del set.
Poi non poteva mancare la cigliegina sulla torta: 2 squadre invitate dagli organizzatori alla faccia dei meriti sportivi.
Proprio così
Mi dispiace , non avrei usato la parola morte in questo momento. Ma la parola fine si.
Ho visto tennisti strapagati giocare la davis con il coltello tra i denti. Anche forse solo per dimostrare chi comanda, ma andava bene lo stesso. E non dimentichero mai la vittoria di carl uwe steeb contro wilander.
Appartenenza? A cosa? L appartenenza e finita dopo che nel calcio quell idiota di mandzukic ha dato addio alla nazionale. Nazionale di un paese “nazionalista” come la croazia. E ormai neanche argentini e brasiliani versano sudore e lacrime per le loro maglie. La “convocazione” e piu un obbligo che un onore. Quindi perche lasciarsi trasportare dall ipocrisia. Cancellata la davis, a cosa servira quell esibizione tipo hopman cup? A un bel niente.
@ giuly97top10 (#2178795)
Intanto hai visto l’esultanza di Piquet & C.quando hanno dato il verdetto
Gosh che battuta D:
Ma in che senso “il messaggio che conti solo il valore economico” ?
È la società che mette il denaro al primo posto, ma la società siamo noi !
Se è stato scelto così significa che il tennis, prevedibilmente, non è un’eccezione.. se tutti i giocatori si fossero apertamente schierati per il vecchio format, figurati se lo avrebbero cambiato.
La verità secondo me è che quando la discussione non riguarda il nostro portafoglio siamo tutti sentimentali, ma quando si prospetta la possibilità di guadagnare di più semplicemente ci trasformiamo.. siamo umani (purtroppo?).
Il primo turno è 2 su 3 ,ma quanti singolari ?
possiamo abolire immediatamente il doppio, contava solo per la Davis..
così possiamo risparmiarci di dipingere i corridoi laterali.
adesso con un altro piccolo sforzo bisogna togliere i tornei dello Slam perché 5 sets sono troppi e la gente si stufa,
poi quelli degli altri tornei si sentono meno importanti e non va bene..
poi quella cosa dei set che si vincono a 4 e senza i vantaggi non è poi così male,
togliamo la prima di servizio, poi dopo la rete e le racchette e abbiamo concluso l’opera
basta non seguirla più..
così capiranno che il mostro che hanno creato non è minimamente paragonabile alla storia di questa competizione.
peccato però, forse però questa è solo l’anticamera dell’oblio e aiuterà a raggiungere prima l’obiettivo.
giustissimo.
non sono io a dare del bifolco ad altre persone.
per il resto non mi pare di avere offeso nessuno.
A quanto pare purtroppo si 🙁
Sono d’accordo con Mazzoni al 99%, lascio l’1% a dopo aver visto il risultato finale.
@ yonex (#2178028)
Che bifolco ,difendi i valori della Davis e non hai i modi e le maniere di questo sport che si è sempre contraddistinto per educazione ed eleganza
Insomma, a quanto pare c’è ancora chi crede all’inganno globale del terrorismo sulle torri gemelle! Sveglia!!!
Quindi ora 3 su 5 restano solo gli Slam e la finale Olimpica?
Perfetto
Mazzoni ti prego smetti di rispondere a questi poverelli. La questione è di valori. Chi li ha se li tiene, chi non li ha non capisce. Inutile insistere.
Una cosa non ho capito di questo nuovo calendario : ma se i fine settimana prima dedicati alla Coppa Davis (3-4?) Vengono a mancare non si potrebbe anticipare il calendario dei tornei ATP per finire prima la stagione e rendere più competitiva questa nuova manifestazione?Magari facwndola durare anche più di una settimana così da assimilarla a un campionato mondiale a squadre?
Onore a GERMANIA,GRAN BRETAGNA,AUUSTRALIA che hanno votato contro questo scempio.
Sembra un commento della Chiesa di fronte a qualche novità (aborto, pillola, divorzio ecc). Magari Marco Mazzoni avrà fatto lo stesso commento per il tie break o per il cambio di superficie che hanno adottato due Slam su quattro, cosa che quasi nessuno ricorda più, oppure che prima si giocava molto di più 3 su 5, compreso Roma. Meglio così, almeno si cambia, non si poteva andare avanti in quel modo e poi gli incontri epici rimarranno e si potrà dire che una volta la Davis era tutta un’altra cosa, rendendo ancora più eroi gli eroi del passato.
@ Paolo (#2178154)
Troppo sole
Scusate,visto che è morta la Coppa Davis,sapete in che giorno si terra il suo funerale? 😎 😀 😆 😉
@ Claudio (#2178139)
Be forse 3 killer point sono un po troppo restrittivi
Ma 3 TieBreak a 7 o a 10 si può fare. Ma naturalmente, al massimo, dopo la terza parità, 12-12, killer point altrimenti la partita si allunga troppo.
Una proposta da valutare per il futuro visto che la tecnologia avanza.
Si potrebbe valutare un contatore in campo del palleggio.
Che ne so al 20° colpo suona e uno deve chiudere, come gli esercizi che si fanno a volte nelle lezioni di tennis.
La gente altrimenti si annoia a vedere scambi troppo lunghi e le TV vanno in crisi.
praticamente hanno trasformato la DAVIS in un torneo di D2 femminile. 2 singolari e 1 doppio, 3 set con tiebreak. Il doppio non lo so ma probabilmente sarà senza vantaggi e con tiebreak decisivo a 10.
Io a questo punto farei tre set. Giusto un killer point ogni set. Sai quante nazioni potresti far giocare con una settimana e quindi quanti incassi puoi fare?
Le TV saranno contentissime. Una pubblicità subito ogni killer point. Tempi certi e brevi
Primo turno 3 su 5 ?
Forse c’è troppo caldo.
Datti una rinfrescata poi ripassa non prima però di esserti depurato dalla tua presunta saccenza e non prima di esserti fatto un bagno di umiltà.
A parte qualche commento dei soliti fan sfegatati dei top player , concordo con tutti voi . Una riforma che distrugge una manifestazione storica , battaglie infinite al quinto set ed emozioni pazzesche
Ma che c’entra ahahah
1, 2, 3 Qualunquismo!
@ ilpallettaro (#2178081)
Invece uno che scrive per tre volte la ‘davids’, la Davis non l’ha mai vista.
Bell’articolo davvero, complimenti Marco Mazzoni.
La davids è quel torneo in cui occorre avere per forza le treccine e indossare occhiali scuri?
appartenenza? evidentemente non hai seguito la davids negli ultimi 20 anni, e non sai che i top non giocano la davids a meno che non si mettano d’accordo tra di loro per cercare di vincerla.
senza denaro? evidentemente non sai che i giocatori vengono pagati per giocare la davids, con tanto di premi a vincere. sicuramente troppo pochi soldi se sei un top 10 – che infatti non la giocano -, ma se sei uno che gioca al massimo gli atp 250 i soldi che prendi sono un bel gruzzolo.
contesti molto caldi? percui quella cosa molto brutta del tifo calcistico che si vede spesso nella davids, dove il pubblico esulta per un doppio fallo della squadra avversaria e mai applaude per una loro bella giocata, sarebbe un valore? complimenti vivissimi!
su una cosa hai ragione: se questi sono i tuoi argomenti, fai bene ad esserti fermato.
discorso che puo’ essere valido per le persone “normali”.
che non è assolutamente valido per “straricchi” come Federer,Nadal,Djokovic e tanti altri.
l’unica cosa che accomuna “normali” e “straricchi” è che,il piu’ tardi possibile,per ognuno arriverà il game over.
a quel punto,100 euro o 100 milioni sempre qui li dovrai lasciare.
@ The Canadian Gooat (#2178048)
mi permetto di risponderti, perché mi pare abbiamo opinioni diverse. Ti dimentichi che i commenti in questo spazio sono di appassionati di tennis; credo debba essere rispettata l’opinione di tutti, e non c’è ipocrisia in chi dice che gli mancherà la Davis per le emozioni che ha provato in passato.
Tralascio il commento sui Mazzoni di Turno ( secondo me sei andato un po’ troppo oltre), ma in generale ti dico che è ovvio che gente che non ha mai visto ” la manciata di soldi” che dici tu possa non rifiutarla.
Più che altro ti dovresti soffermare sul fatto che un buon 30% di quelli che di “manciate” ne ha visto a iosa, ha votato contro la revisione completa del format. E questo ti dice che il tuo discorso, che tu generalizzi, va un bel po’ oltre le considerazioni economiche.
Mi taglio il P sello se, tra voi commentatori ‘scandalizzati’, ce ne fosse mezzo che in vita propria ha realmente rinunciato a una barcata di soldi (ma facciamo anche una manciata, anzi, facciamo anche meno…) per amore della tradizione o per inseguire ombre. Hip Hip Hip Ocrisia!
Se allo scandalizzato Mazzoni Di Turno io dessi un tot di soldi per lavorare a un sito che promuove il nuovo format della Davis, tempo 48 ore e dopodomani vedreste un bell’ articolo a nome del Mazzoni Di Turno, che sciorina l’elenco delle cose positive celebrando l’avvento del nuovo format.
PS: Okkio cho ho l’ ‘Ette pareva’ già in canna…
@ Sandro (#2177922)
Gran bel commento. Grazie.
Ho iniziato ad appassionarmi al tennis da piccolo proprio guardando la Coppa Davis. Un’altra bella cosa della mia vita che è finita…
non mi compete ?
a parte che detesto il calcio,non il gioco in se ma tutto quello che gli ruota attorno,nel mio piccolo,con la squadra del circolo,ho portato a casa 2 titoli regionali di Coppa Italia e svariate partecipazioni al tabellone nazionale,con trasferte memorabili a Cuneo,Genova,Trieste e tante altre.
direi che mi compete abbastanza,tu invece chi cavolo sei per sputare sentenze su persone che neanche conosci ?
Non ho letto tutti i commenti e non so se se ne sia già parlato, ma sapete se ci saranno ripercussioni sul calendario dei tornei atp? O le settimane “orfane” dalla Davis resteranno sostanzialmente vuote?
Prendo spunto da questa cosa, visto che se non ricordo male la competizione non è itf (volutamente in minuscolo) ma ATP, per lanciare una provocazione.
Perchè le federazioni nazionali “dissidenti” non si organizzano in una nuova federazione mondiale? Sulla falsariga del pugilato per intenderci.
E come federazione, visto che l’itf non vuole la Davis, potranno organizzare loro una manifestazione che non prenda a calci il Lawn Tennis e la sua storia.
@ lallo (#2177999)
Interessante. Grazie di aver condiviso l’informazione.
@ Sandro (#2177922)
condivido il tuo commento da vero appassionato.
Anche per me la Davis Cup era uno degli eventi sportivi per eccellenza, che faceva della sua lunga tradizione uno dei suoi punti di forza e prestigio. Probabilmente solo l’America’s Cup di vela e il 6 Nations di rugby possono vantare una tradizione e un prestigio paragonabile a livello sportivo.
La Davis paga i cambiamenti susseguitosi nel tempo, a partire dall’inizio dell’era professionistica nel tennis e la saturazione conseguente dei calendari. Il cambiamento andava recepito ed affrontato prima, e da romantico quale sono penso che si potesse intervenire in maniera tale da salvaguardare lo spirito della manifestazione.
Affrontare il cambiamento oggi ha comportato la creazione dell’ennesimo “prodotto” da vendere mediaticamente, purtroppo lontano da ciò che fu la Davis. Da appassionato auguro che questa nuova manifestazione possa raggiungere almeno la metà del prestigio di cui ha goduto la Coppa Davis, e che possa comunque farci divertire.
Il bello è che, salvo sporadiche eccezioni, i commenti di chi vede questo scempio con favore, vedono bene cambiamenti e modifiche delle regole che vanno proprio a snaturare quello che è intrinsicamente legato al Tennis stesso, sia nel gioco, sia nella poesia; persino i “cosidetti” tempi morti secondo me sono imprescindibili.
Questi ultimi, altro che momento di noia, soprattutto a livello televisivo, che si dice sia il maggior beneficiario della velocizzazione, quanto fascino aggiungono ad una telecronaca ben fatta?
Pensateci bene, niente pause, niente possibilità di ammirare delle grandi giocate con i replay. Niente pause, niente tempo per commentare come si deve, a meno di parlare costantemente sopra il gioco.
E gli sponsor, sono davvero contenti? Niente pause, niente possibilità di lanciare la pubblicità senza farlo durante il gioco.
E chi più ne ha, più ne metta.
Per concludere, e qualcuno adesso dirà che non sto rispettando le opinioni di tutti, bene, prendendomi questo rischio, sono convinto di affermare che chi non si preoccupa di quanto è successo e può ancora succedere, in realtà è appassionato di un gioco che crede solamente sia Tennis, ma non lo è.
@ Carramba (#2177998)
Ti ringrazio per l’apprezzamento ante-ieri 🙂
ma ti invito a fare un giro nel mondo internet del tennis, a leggere commenti di milioni di appassionati che rispondono a giocatori o ex giocatori, per capire la portata della disgrazia e quanto la gente che ama il tennis sia sconcertata.
non posso postare immagini qua, ma vai a vedere su twitter quel che ha scritto poco fa Hewitt e le risposte dei fan. Come Noah, per dirne un altro, ma ce ne sono centinaia.
E’ un articolo ed un post scritto di pancia. Con rabbia. La rabbia del marito tradito appena scoperto il malfatto. Se incrociassi il capo dell’ITF fidati che non gli accadrebbe niente di male, ma gliene direi 4 mooooolto volentieri 😉
buon tennis
È rinata la World Team CUP che si teneva a Maggio per una settimana a Dusseldorf..ma la Davis é altra cosa. Si faceva come preparazione per Parigi..e Panatta e co.fecero finale più di una volta…
Fesserie. Il presidente della federazione tennis tedesca (contrario alle modifiche) ha spiegato, con dispetto, come nell’ultima settimana prima del voto, i dirigenti delle varie federazioni abbiano discusso ESCLUSIVAMENTE di soldi e mai del valore sportivo e della componente promozionale. Sono dei venduti al solo dio denaro.
Sig. Mazzoni,
Quando una persona cita a sproposito l’11 settembre e pubblica un post invitando una persona a non mettersi sulla sua strada tale persona non è sveglia non è lucida tantomeno dovrebbe arrogarsi il diritto di commentare senza prima informare.
È morta la Davis o il giornalismo?
Le auguro di cuore di riprendersi presto e di tornare quello che è sempre stato: uno dei migliori esperti del nostro sport.
Aggiungo un altro tassello alla grottesca decisione di ieri.
TUTTI i migliori giocatori e giocatori medi (tipo top50 almeno) si lamentano che la stagione è lunga, si gioca troppo. Right…
Che accade ora?
Dopo Bercy, chi non va al master stacca la spina e va in vacanza, per il giusto e meritato momento di pausa.
Adesso devono aspettare 2 settimane (quella delle nextgen + master) per andare a giocare in Francia (o io credo che sarà Spagna, più facile). Anche da US, Australia, Asia, Latino America. Per 1 settimana, per poi andare in vacanza… quando? Almeno 3 settimane prima di trasferta di inizio anno devi riprendere la preparazione.
Quindi facendo due conti, le vacanze dei tennisti sarebbero 7-10 giorni, non di più. Oltre a quelle due settimane Off (per chi non fa Master e nextgen).
Convinceranno probabilmente a giocare con montagne di dollari (se li avranno), ma che valore tecnico avrà la manifestazione? Pura esibizione.
E guai a chi avrà il coraggio di dire “stagione lunga, si gioca troppo”…….
evidentemente non hai mai visto la Davis anche negli ultimi anni. Forse stavi davanti alla playstation….. continua così, a farti i tuoi giri psichedelici….. nel frattempo coloro che giocavano la davis avrebbero continuato a sputare sangue e sarebbe bastato ciò in un tennis di gente che ormai va sul campo da tennis ATP\WTA come in ufficio (che si perda o vinca che problema c’è.. s’incassa comunque e si rigioca la settimana successiva) e si offende se non c’è l’aria condizionata
@ Carramba (#2177990)
Sono estremamente sveglio. Ascolta un po’ di commenti in giro per il mondo.
saluti
Sig. Mazzoni,
Mi spiace disilluderla ma quello che lei afferma non fa più parte della Davis da tempo immemore.
Appartenenza? A cosa? Alla nazione?? I giocatori, quelli economicamente più deboli, vengono spesso obbligati alla partecipazione in cambio di ignoti piaceri federali.
Lottare senza premio? Certo certo… il premio viene dato o promesso in altri modi.
Spirito di squadra? Come no!!
Mai visto lo sguardo di un top player verso il suo compagno nr. 250 al mondo? Pare dire “ma che ci sto a fare qui?!!”
Giocare per il proprio paese non merita nessun commento; lascio che sia Il Grammatico ha spiegarle l’insensatezza.
Sveglia sveglia sveglia!!!
Vedo che la Fit avrebbe votato sì in cambio della concessione dei diritti TV per Supertennis (poi subito ufficializzati).
@ ilpallettaro (#2177878)
appartenenza. voglia di lottare e soffrire per ore in campo anche senza caterve di denaro come premio. essere disponibili, giocare per il proprio paese sacrificando anche qualcosa. Spirito di squadra in uno sport individuale. sapersi adattare a contesti fuori casa molto caldi. Potrei continuare ancora.. con la nuova formula questo e molto altro sarà azzerato, perché tutti coloro che andranno a giocare lo faranno quasi esclusivamente per soldi, visto il momento dell’anno, e la formula. DI fatto, una esibizione.
@ Sandro (#2177922)
E aggiungo una ultima cosa: questa rimozione, questa lenta elaborazione del lutto verso la Coppa Davis è già iniziata. Per capirlo basta leggere i commenti, tutti in buona fede, che stiamo scrivendo, quando non sono passate che poche ore dalla notizia.
@ ilpallettaro (#2177878)
Mazzoni non ha tempo e quindi provo a spiegartelo io . Giocare in casa o fuori casa in primo luogo comporta stati d’animo ed emozioni completamente diversi da giocare in campo neutro , sia per i giocatori che per gli spettatori , lo capisci ?
Giocare al meglio dei 5 set è un altro sport , soprattutto senza tie break nel set finale , ti è chiaro ? Disputare l’incontro su cinque punti in tre giorni con al centro il doppio , significa valorizzare quest’ultima disciplina ti sembra poco ?
Mi fermo qui perchè non vorrei mettere troppa carne al fuoco .
Stavo partendo per le vacanze. Ero andato da mio zio per salutarlo. Nel salotto di casa era accesa la televisione, stavano trasmettendo Barazzzutti – Nastase. Era forse l’esordio di Corrado. Rimasi affascinato prima ancora che dal gioco che conoscevo ancora poco, dall’atmosfera, dal capitano che dava consigli ai giocatori, dal tifo poco disciplinato, dalla tensione che era palpabile e comprensibile anche a me bambinetto di otto anni. Iniziò così la grande passione per il tennis che ancora mi porto dietro. Qualche giorno dopo comprai la prima racchetta e mi cercai un muro come primo avversario. Potrei raccontare decine di episodi che sono ancora vivi, indelebili nella mia memoria che riguardano l’Italia ma non solo. Ai tempi era l’unico evento tennistico trasmesso con regolarità oltre agli internazionali.
In questi giorni tristi per motivi personali importanti e civili molto seri, la scomparsa della Coppa Davis contribuisce a confondere il mio animo: muore la tradizione, un pezzo di cuore scompare per sempre. Anche se noi tifosi pensiamo di essere impotenti davanti alle decisioni che passano sopra la nostra testa, non dovremmo far finta di niente. Abbiamo invece la brutta abitudine di credere che siano impossibili da cambiare e così i signori del business, del marketing si ritrovano un giorno di metà agosto quando siamo tutti a farci il bagno, per cambiare in modo definitivo il regolamento dell’evento sportivo più importante e di lunga tradizione dopo le Olimpiadi.
E progressivamente, anno dopo anno, faranno accettare come già stanno facendo, le nuove regole del mondo del tennis che si avvicinerà sempre di più allo show business, ad un insignificante spettacolo che niente ha a che fare con i gesti bianchi così ben descritti nei suoi libri da Gianni Clerici e da tanti altri bravi scriba del nostro sport.
E noi, dopo un breve periodo di disapprovazione, di disorientamento diremo che in fondo il mondo cambia, che nulla è come un secolo fa e facendo buon viso a cattivo gioco ci diremo che in fondo lo spettacolo ci ha guadagnato.
E quindi anche la tradizione tennistica morirà per sempre e alle nuove generazioni non sarà mai tramandata, con buona pace di tutti.
Oggi lo scopo primario di qualsiasi produzione, da un litro di latte, a un frigorifero, a un evento sportivo, è solo il profitto; se c’è qualità bene, se no chi se ne frega. Anche l’Italia ha votato a favore della nuova formula. La FIT ha barattato i suoi 9 voti in cambio dei diritti televisivi per Supertennis. Ormai non ci si salva più. Tennisti sempre più programmati, robotizzati; tennis videogame. Vergogna, cacciate i mercanti dal tempio.
non sarebbe stato corretto assegnare valanghe di punti a chi gioca la Davis. Ci sono top player (mi viene in mente ora Tsitsipas tra i nuovi, ma lo stesso vale per Anderson o Dimitrov) che non hanno nessuna possibilità di emergere in Davis ed in questo caso sarebbero stati penalizzati
condivisiile quanto scrive Mazzoni. per gli appassionati di tennis con qualche anno in più, la Davis è fonte di tanti ricordi. Ma alla fine se la netta maggioranza ha votato per il cambiamento, se i tennisti più di rilievo la vedevano come un peso, non si può che andare incontro al cambiamento. Credo che la formula attuale nel tempo verrà rivista. Non credo che la soluzione finale possa essere una sorta di torneo esibizione. Io andrei verso un campionato a cadenza biennale, di due settimane, in sedi di grande prestigio.