Una settimana da sogno per Stefano Baldoni: “spero di diventare un tennista professionista”
“Ho vissuto una settimana incredibile, piena di emozioni. Ero partito con l’obiettivo di provare a prendere il mio primo punto Atp e mi sono ritrovato a giocare una semifinale di un Futures. Il match sicuramente più significativo è stato quello del primo turno del tabellone principale, ero molto teso e nervoso e non ho espresso un gran tennis, ma volevo conquistare il mio primo punto Atp a tutti i costi e dopo quasi tre ore di partita ci sono riuscito”. Stefano Baldoni, 20enne perugino, è stata la sorpresa italiana nel circuito Futures di questo inizio di agosto, infatti ha conquistato una semifinale a dir poco inaspettata dato che il giovane azzurro non aveva mai vinto un incontro in un tabellone principale di un main draw fino ad allora.
Ciao Stefano e benvenuto su livetennis. Come è nata la passione per il tennis e a che età hai iniziato a giocare?
Grazie per l’intervista e un saluto ai lettori di livetennis. Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 6 anni circa, ho visto i miei fratelli più grandi giocarci e da quel momento me ne sono innamorato. Mi piace soprattutto perché è uno sport individuale con molta competizione e ciò è molto stimolante per me.
Nel 2018 hai iniziato a giocare con continuità a livello internazionale. Come mai hai iniziato solo a 20 anni a cimentarti con i tornei Futures?
Ho iniziato quest’anno a giocare tornei internazionali perché prima non mi sentivo ancora pronto. Fino a due anni ero ancora 2.6, non riuscivo a manifestare il mio vero tennis, fisicamente ero acerbo e mentalmente non avevo fiducia nelle mie capacità. Vivevo il tennis in maniera troppo stressante, ogni partita desideravo avere sensazioni perfette, sempre positive. Alla fine dell’anno tennistico 2016 ho capito che non potevo continuare così, da allora ho iniziato ad accettare che si possono vincere partite giocando male come si possono perdere partite giocando bene. Trovata la mia tranquillità mentale, i risultati sono iniziati ad arrivare e, raggiunta una buona classifica nazionale che mi permetteva di entrare nelle qualificazioni dei Futures, ho iniziato a intraprendere l’attività internazionale.
Attualmente da chi sei seguito e dove ti alleni?
Attualmente mi alleno allo Junior Tennis Club di Perugia, sono seguito dal mio maestro Roberto Tarpani e dal mio preparatore atletico Giuseppe Lupatelli. Colgo l’occasione per ringraziarli poiché non avrei mai raggiunto i risultati che ho ottenuto senza di loro.
Il 2019 è l’anno dei grandi cambiamenti nel mondo del tennis. Come reputi le modifiche che ci saranno a livello Challenger e Futures?
Non sono molto informato al riguardo. So che prendere punti Atp sarà molto più difficile visto che il ranking sarà solo di 750 giocatori, ma ciò non mi spaventa perché se è più difficile per me lo è anche per gli altri.
Chi è Stefano Baldoni lontano dai campi da tennis?
Sono un ragazzo solare, simpatico ma anche un po’ timido e un po’ troppo permaloso. Mi piace ascoltare la musica pop, leggere i manga, il mio preferito è One Piece, e ogni tanto giocare ai videogiochi, mi piace stare insieme alla mia famiglia, in particolare trascorrere del tempo con i miei fratelli con cui ho un rapporto molto speciale.
Descriviti come giocatore e quale tipo di superficie preferisci.
Sono un giocatore che si difende abbastanza bene e, quando sono in giornata, sbaglia molto poco. Il mio colpo migliore è il rovescio, con il quale riesco a togliere molto tempo, i colpi che devo migliorare sono il servizio e la risposta, che credo siano i due colpi più importanti nel tennis moderno. Prediligo i campi in terra rossa ma mi trovo bene anche sul cemento.
Quali sono gli obiettivi e la programmazione per il prossimo futuro?
Questa settimana sto giocando un altro Futures in Belgio a Eupen, dopodiché non so se giocherò qualche Open per provare a passare 2.2 o continuerò a giocare i futures, al rientro in Italia decideremo.
Chi è il tuo giocatore preferito e quello a cui ti ispiri?
Il mio giocatore preferito è Novak Djokovic, lo ammiro soprattutto per la sua grinta e determinazione.
Tra cinque anni ti immagini un tennista professionista o avrai intrapreso un’altra strada?
Spero con tutto il cuore di diventare un professionista.
Ne approfitto per ringraziare i miei genitori che mi hanno sempre supportato sia dentro il campo che fuori dal campo e un altro ringraziamento va di nuovo al mio preparatore atletico Giuseppe Lupatelli che è una persona a me molto cara e che mi sta aiutando tantissimo nella mia crescita personale.
Antonio Galizia
TAG: Italiani, Stefano Baldoni
Garra Stefano!!!
Forza Stefano fatti valere. Io ringrazierei anche Julian Vespan che quando eri un bambino un po ‘ capriccioso ha saputo starti vicino. Prosegui su questa strada e vedrai che i risultati verranno. Guido Curci
bravo Stefano.
È dai tempi di Cancellotti che nn si vede un perugino …
Vediamo dove saprà arrivare…
Forza Stefano, mio conterraneo! Facciamoci valere come Umbria!! 😎
sei un grande!!! Un’intervista piacevolissima per un amico che merita tutto il bene del mondo. Forza Ste!!!
Grande Stefano!!!
Bellissima intervista..
Ed hai messo in risalto quello che sei veramente:
Umile (ma forte dentro)
Tenace e con la voglia di migliorare. (Sempre)
Nobile nell’aver mezionato i piu’ importanti che hanno contribuito ai tuoi successi..
Sei contornato di bravissimi atleti e belle persone..
Adesso forza con la prossima!!!!
il bello del tennis, sei un grande Stefano!!!
La vittoria con draper potrebbe raccontarla ai nipotini…
L’inglese finalista a Wimbledon diventerà forte forte