Wimbledon2018 Day1: sono subito sorprese e cadute eccellenti
L’erba verde di Wimbledon dà il benvenuto al terzo Slam dell’anno e si conferma, ancora una volta, la superficie per eccellenza delle sorprese, quella su cui è davvero difficile fare pronostici per l’imprevedibilità che regna sovrana e dove pochi punti possono decidere le sorti di un match lungo 5 set.
Cominciando dalle donne, ci strappa un sorriso l’unica nostra rappresentante, Camila Giorgi: la tennista classe ’91 conferma il suo buon feeling con i prati inglesi e si regala uno scalpo eccellente come la vittoria contro la testa di serie numero 21, la lettone Sevastova. Brava l’italiana a recuperare energie e testa dopo un secondo set che era scappato via troppo in fretta: al momento giusto la Giorgi non ha tremato (come contro la Stephens a Parigi…) e ha piazzato la zampata vincente. E adesso contro la statunitense Brengle al 2T si può fare…
La Sevastova non è l’unica testa di serie a cadere nel tabellone femminile: rumorosa la caduta della numero 4, Sloane Stephens, spazzata via dalla croata Vekic in due rapidi set, qui alla miglior partita della carriera. Così l’americana, in striscia più che positiva negli Slam, esce mestamente all’esordio. C’è un’altra testa di serie compresa fra le prime 8 a uscire con le ossa rotte da questo primo turno: Elina Svitolina (5) cede di schianto nel terzo set contro la tedesca Maria, dimostrando ancora una volta che l’erba non è di certo la sua superficie preferita. Dicono addio ai sogni di gloria anche la statunitense Vandeweghe sconfitta 8/6 al terzo dalla Siniakova, la Rybarikova (semifinalista l’anno scorso) e la cinese Shuai Zhang, sconfitte rispettivamente dalla rumena Cirstea e dalla tedesca Petkovic.
Soffrono ma superano il turno Venus Williams, Karolina Pliskova, Aga Radwanska e Buzarnescu mentre viaggiano rapide la Wozniacki, la Keys, la Goerges, Azarenka, Strycova e Bertens: per loro insidie superate, timori della vigilia scacciati e un viaggio che prosegue. Capitolo a parte merita Serena Williams: quasi 1h30 per superare in 2 set la Rus potrebbe sembrare un’eternità ma attorno a Serena c’erano troppe nubi e oggi, in parte, sono state allontanate.
Tante uscite eccellenti in questa prima giornata Slam a Wimbledon e non fa eccezione il tabellone maschile: se Federer esordisce con nuovo sponsor e si regala una facile vittoria contro Lajovic, il suo connazionale Wawrinka regala la sorpresa di giornata, battendo in 4 set il bulgaro Dimitrov e gridando al mondo intero di essere tornato. Grigor delude per l’ennesima volta in stagione e dopo un 2017 ad altissimi livelli finora non confermato…la classifica ora ne risentirà.
Veloci Cilic (3), Anderson (8), Isner (9), Querrey (11) e Raonic (13) a confermare che i bombardieri a Wimbledon trovano sempre le porte aperte mentre fra le teste di serie escono Borna Coric (16) a sorpresa contro Medvedev, Gasquet (23) nel derby contro Monfils, Krajinovic (28) contro Jarry e Leo Mayer (32) che spreca un vantaggio di 2 – 0 contro il tedesco Struff (ottimo il suo 2018). Non mancano l’appuntamento con la vittoria invece i francesi Pouille (17) e Mannarino (22), l’elegante Kohlschreiber (25) e il greco Tsitsipas (31), per la prima volta testa di serie in uno Slam. Sospeso sotto 1/3 al quinto lo spagnolo Carreno Busta: contro il rumeno Albot sarà necessaria una remontada.
In casa Italia sorridiamo con Seppi (3 set facili contro Smith), con Fabbiano in 4 contro l’erbivoro Bhambri e con Lorenzi che vince in 4 la battaglia dei terraioli contro il recente vincitore del challenger di Milano Djere. Manchiamo l’en plein di 5 vittorie su 5 per un soffio, perché Travaglia perde a mio avviso un match alla sua portata e in cui è mancata un po’ quella combattività su cui tanto si può e si deve lavorare.
Alessandro Orecchio
TAG: Wimbledon, Wimbledon 2018
Fortuna che la Svitolina è uscita, good job Maria!! 😎
@ Enzo (#2146737)
Perché gli uomini?
Credevo dicessi agli uomini…
@ Sottile (#2146712)
Io al suo posto penserei solo alla piuma e del tennis me ne fregherei…tanto fa lo stesso..il risultato è uguale… comunque stavolta ci sta che si possa perdere…se wawrinka funzione è sempre wawrinka, la cosa triste per un giocatore come grigor è la poca consistenza sul lungo termine, cosa che fa di un giocatore un top e non un forte giocatore a tempo determinato…
Oggi in campo Bolelli…se perde prende il posto del primo altro perdente sempre in Main Draw con bye ed è ripescato con bye gia ai quarti nel 🙂 tabellone di doppio… 🙂
Dimitrov dovrebbe pensare un po’ di meno alle donne e un po di più al tennis. 😕
Ottimo articolo e condivido abbastanza, su una piccola cosa però dissento fortemente: dire che oggi è stato il migliot match della carriera della Vekic significa non conoscerla affatto. Ha solo 22 anni ma è professionista da almeno 5 anni e su l’erba si è sempre trovata alla grande sia lei che l’amica Ana Konjuh. Ricordo che la prima fece finale a Birmingham a soli 16 anni perdendo da una certa Daniela Hantuchova che su l’erba mica scherzava, la seconda a 17 vinse l’international di Nottingham se non sbaglio la più giovane dai primi anni 2000 quando Tamira Paszek (un altra erbivora) vinceva il suo primo titolo atp a 15 se non sbaglio.
Tra le vittorie importanti della Vekic nominerei quella in finale contro la Konta a Notthingam in rimonta dopo raddrizzo un match dopo un primo set a senso unico e sicuramente quella lottatissima sulla Cibulkova allora tra le top in finale in Malesia quello di oggi è solo un primo turno slam e sebbene l’avversaria numero 4 del seeding sia una campionessa slam nonche la giocatrice con migliore classifica battuta dalla croata è pur vero che la statunitense sull’erba non ha mai dato il meglio di se.
Si apre un tabellone ora per Donna e chissà che non ne riesca ad approfttare, i colpi non le mancano.
Albot è moldavo (ndr)
a Londra
Il pezzo rispecchia perfettamente l’andamento della giornata sia in campo femminile che in quello maschile
La partita sicuramente più interessante è stata quella che si è giocata nel tardo pomeriggio sul centrale tra Wawrinha e Dimitrov. La vittoria dello svizzero che viene da un periodo di forzata inattività che dura oramai da molto tempo interrotto solo da qualche partita incolore a causa di uno stato di forma precario che gli ha fatto perdere oltre duecento posti in classifica rimane, per me, comunque una sorpresa.
Dopo la vittoria al master di fine 2017, Dimitrov sembra aver perso i colpi e la concentrazione che sembrava aver ritrovato lo scorso anno dopo che i critici, già alcuni anni fa, lo consideravano il nuovo Federer, quando vinse Wimbledon Junior. Nonostante gli ultimi mesi fossero privi di risultati veramente positivi, credevo riuscisse a contenere un giocatore come Wawrinka che è palesemente molto lontano dallo stato forma che l’ha portato lo scorso anno alla finale di Parigi e a vincere tre Slam negli ultimi anni. Proprio l’erba londinese è la superficie dove lo svizzero si esprime meno bene.
Nel derby tutto francese mi ha colpito la vittoria abbastanza netta di Monfis che non si è mai trovato a suo agio sull’erba londinese.
Un ultimissimo commento lo voglio fare spendendo due parole a favore di Paolo Lorenzi. La sua vittoria dimostra che una partita sull’erba difficilmente può essere vinta se si scende dall’aereo poche ore prima di giocare. Bravo Paolo a fare un torneo preparatorio sull’erba e ad arrivare Londra in tempo per provare i campi in erba inglesi.