I ragazzi del 2000 all’assalto dell’Aspria Tennis Cup
Una bella entry list lancia la tredicesima edizione dell’ATP Challenger di Milano. Presso l’ASPRIA Harbour Club di Milano arriveranno Felix Auger Aliassime e Nicola Kuhn, due diciottenni dal grande avvenire. In campo anche quattro azzurri (occhi puntati su Quinzi e Donati), senza dimenticare l’ex top-10 Tommy Robredo.
Il giorno dell’entry list è sempre tra i più attesi per gli organizzatori di un torneo Challenger. E non c’è dubbio che gli organizzatori dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (43.000€, terra battuta) possano essere soddisfatti. La lista giocatori è più che soddisfacente, con sei giocatori tra i top-200 ATP e un cut-off fissato al numero 265, in linea con i migliori Challenger del circuito. Dando un’occhiata ai presenti, l’occhio cade subito su due giovanissimi che faranno parlare di sé negli anni a venire: il canadese Felix Auger Aliassime (n.178 ATP) e lo spagnolo Nicola Kuhn (n.222), entrambi classe 2000 e tra i giovani più in vista della Next Gen, la campagna promozionale lanciata con grande vigore dall’ATP. Il canadese è dotato di un tennis splendido e si è fatto conoscere già qualche anno fa, quando ha vinto i suoi primi incontri nel circuito Challenger quando aveva ancora 14 anni. Quest’anno ha vinto il suo primo match nel circuito ATP al Masters 1000 di Indian Wells, poi da qualche mese si è spostato sulla terra battuta: punta a conoscere una superficie a lui sconosciuta, e costruirsi un bagaglio d’esperienza per gli anni a venire. Ha avuto bisogno di un po’ di tempo per prendere fiducia, ma nelle ultime settimane ha raccolto due quarti di finale consecutivi, a Braga e Lisbona. È nato nel 2000 anche Nicola Kuhn: il biondo spagnolo, dalle chiare origini tedesche, si è bloccato un paio di mesi fa per un problema a un piede destro. L’infortunio ha bloccato la sua straordinaria ascesa, al punto che gli avevano concesso una wild card per il ricco Masters 1000 di Madrid. Stiamo parlando di un ragazzo che l’anno scorso ha vinto il Challenger di Braunschweig, uno dei migliori del circuito. Tra l’altro, Kuhn e Auger Aliassime hanno giocato (e vinto) il doppio insieme al recente Challenger di Budapest.
Ma ci sono anche gli italiani. Nell’entry list originaria sono certi di un posto in tabellone quattro azzurri: l’attesa è soprattutto per i giovani Gianluigi Quinzi e Matteo Donati. Reduci da ottime carriere giovanili (soprattutto Quinzi), hanno avuto qualche problema nella transizione nel professionismo, ma quest’anno si sono comportati ottimamente. Quinzi ha vinto i suoi primi due ATP Challenger a Francavilla e Mestre, dunque il torneo dell’ASPRIA Harbour Club potrà essere una bella occasione per il tris. Anche Donati è in ripresa: ha fatto ottime cose nelle ultime settimane e sembra sulla strada giusta per il rilancio definitivo. Gli altri due azzurri in gara saranno Andrea Arnaboldi, che a Milano gioca in casa perché è nato a Cantù nel dicembre 1987. In gara anche Lorenzo Giustino, simpatico napoletano che esprime un tennis molto incisivo sui campi rossi. È doveroso citare la presenza di Tommy Robredo: l’ex numero 5 ATP sarà il giocatore più titolato in gara all’ASPRIA Tennis Cup. Già presente l’anno scorso, quando si arrese in semifinale, quest’anno punta a fare qualcosa di più. Non è più giovanissimo (ha compiuto 36 anni a maggio), ma la recente vittoria al Challenger di Lisbona (con tanto di commozione finale) lo ha rilanciato. Il giocatore di più alta classifica iscritto al torneo milanese è il serbo Laslo Djere, numero 101 ATP. Il connazionale di Novak Djokovic guida un’entry list piena di giocatori interessanti e tante storie che si intrecceranno nel meraviglioso club di Via Cascina Bellaria. Detto che il campo di partecipazione sarà arricchito da quattro wild card (e gli organizzatori sono già al lavoro per portare a Milano un nome di richiamo), l’appuntamento è dal 23 giugno al 1 luglio per la tredicesima edizione di un torneo che negli anni si è costruito una tradizione importante.
L’ALBO D’ORO DELL’ASPRIA TENNIS CUP
2006 – Wayne Odesnik (Stati Uniti)
2007 – Santiago Ventura (Spagna)
2008 – Teymuraz Gabashvili (Russia)
2009 – Alessio Di Mauro (Italia)
2010 – Frederico Gil (Portogallo)
2011 – Albert Ramos (Spagna)
2012 – Tommy Robredo (Spagna)
2013 – Filippo Volandri (Italia)
2014 – Albert Ramos (Spagna)
2015 – Federico Delbonis (Argentina)
2016 – Marco Cecchinato (Italia)
2017 – Guido Pella (Argentina)
Milan CH, Italy €43,000+H
Date: 6/25/2018 Original Cut Off: 265 Ranking Date: 6/4/2018
101 Djere, Laslo (SRB)
120 Sousa, Pedro (POR)
134 Dutra Silva, Rogerio (BRA)
166 Robredo, Tommy (ESP)
171 Berlocq, Carlos (ARG)
178 Auger-Aliassime, Felix (CAN)
204 Quinzi, Gianluigi
222 Kuhn, Nicola (ESP)
232 Rola, Blaz (SLO)
236 Donati, Matteo
241 Brkic, Tomislav (BIH)
245 Zhang, Ze (CHN)
247 Kolar, Zdenek (CZE)
250 Martinez, Pedro (ESP)
252 Watanuki, Yosuke (JPN)
253 Zapata Miralles, Bernabe (ESP)
254 Krstin, Pedja (SRB)
255 Boluda-Purkiss, Carlos (ESP)
256 Arnaboldi, Andrea
263 Hernandez-Fernandez, Jose (DOM)
264 Giustino, Lorenzo
265 Casanova, Hernan (ARG)
Alternates
TAG: Challenger Milano, Challenger Milano 2018
8 commenti
@ Elia (#2128906)
Quinzi ha detto che non farà le quali di Wimbledon e che farà CH su terra e cemento. Di certo lo vedremo a NY, questo si: più volte ha detto che un giorno vorrebbe vincere gli Us Open
Sono in contemporanea? forse molti si sono iscritti così da avere un paracadute se non dovessero entrare a Wimbledon, ma alla fine probabilmente entreranno.
Milano meriterebbe decisamente di meglio, ma un ATP proprio non lo finanzia nessuno… 🙄
Ma quindi Quinzi non farà le quali a Wimbledon?
@ kingroger81 (#2128866)
Kuhn è infortunato da Barletta e penso che il CH di Milano sia il torneo del rientro, da un lato lo capisco percgè preferisce tornare su una superficie sulla quale si sente più a suo agio. Al contrario, mi ha sorpreso la scelta di Auger Aliassime, questo sì
speriamo0 almeno in qualche diretta tv
Scelta provinciale da parte di entrambi, capisco quinzi che deve riprendere fiducia ed ha un’altra età ma a 18 anni e con (presunte) grandi ambizioni privilegiare un anonimo Challenger su terra ai Championship mi pare francamente incomprensibile
Una bella entry list con nessun top 100 eun tagli al n. 265, francamente non si può dire proprio…
Peccato perché Milano sinceramente meriterebbe proprio di più